Al Comunale di Fabriano, Fabriano Cerreto e Montefano non vanno oltre un pareggio senza reti al termine di una sfida equilibrata, giocata su buoni ritmi ma senza particolari guizzi sotto porta. Il match, valido per la ventesima giornata del campionato di Eccellenza Marche, lascia l'amaro in bocca soprattutto agli ospiti, che nel secondo tempo hanno avuto le occasioni migliori per sbloccare il risultato.
La prima occasione degna di nota arriva al 12' per il Fabriano Cerreto: Proietti Zolla recupera palla sulla trequarti, si porta sul fondo e crossa sul secondo palo per Trillini, che prova una coordinazione al volo mandando la palla fuori di poco. Due minuti dopo, una punizione laterale di Palmieri attraversa pericolosamente l'area del Montefano, ma nessuno riesce a intervenire per il tap-in. La risposta del Montefano arriva al 15': Papa affonda sulla destra e mette un cross rasoterra nell'area piccola, ma Mazzoni si avventa sul pallone in tuffo, anticipando Nardacchione. I viola provano a rendersi pericolosi anche su punizione al 24' con Ferretti, ma la conclusione dal limite non impensierisce il portiere. L'ultimo sussulto del primo tempo arriva al 42': Papa, su un corner battuto da Ferretti, addomestica il pallone e calcia di destro, ma il tiro è centrale e viene parato senza difficoltà.
Nella ripresa il Montefano alza il baricentro e va vicino al gol in più occasioni. Al 33', Bonacci, appena entrato, riceve un'imbucata di Alla e incrocia un mancino rasoterra: la palla sfiora il palo e termina sul fondo. Due minuti dopo, un'altra grande opportunità per i viola: Bonacci fa da torre di testa per Ferretti, che in spaccata manca l'impatto decisivo per questione di centimetri. Il Fabriano Cerreto, invece, si fa vedere solo nel finale. Al 48', Carnevali colpisce di testa sugli sviluppi di una punizione laterale, ma David vola e salva il Montefano con una parata spettacolare.
Lo 0-0 finale premia la solidità difensiva delle due squadre, ma lascia qualche rimpianto al Montefano, che nel secondo tempo ha avuto le migliori opportunità per portare a casa i tre punti. La prestazione di David, decisiva nel finale, e la vivacità di Bonacci, entrato dalla panchina, sono state le note più positive per i viola, che salgono a quota 22 punti e rimangono al decimo posto in classifica.
La Civitanovese non va oltre lo 0-0 contro la Roma City nella ventesima giornata del campionato di Serie D. Una partita avara di emozioni al Polisportivo, dove le condizioni del campo hanno influito sulla qualità del gioco, rendendo difficile lo sviluppo di manovre fluide per entrambe le squadre.
Mister Stefano Senigagliesi schiera un 4-4-2, facendo esordire gli ultimi arrivati: l'attaccante Vila, titolare dal primo minuto e sostituito al quarto d'ora del secondo tempo da Padovani, e l'esterno classe 2005 Aprea, subentrato a Brunet al 19'. Vila ha cercato di lasciare il segno già al 21' del primo tempo con una girata in area che non ha però trovato fortuna.
La Civitanovese ha mostrato una discreta intensità nella prima frazione, sfiorando il vantaggio in due occasioni: prima con un colpo di testa di Bevilacqua al 38' e poi con un tentativo di Domizi che cercava di innescare proprio Bevilacqua, anticipato sul più bello dal portiere Salvati al 42'.
Nel secondo tempo, però, i rossoblù hanno faticato a trovare spazi e costruire vere opportunità da rete. Unico spunto interessante quello di Macarof, che al 17' ha cercato di sorprendere dalla linea di fondo, ma senza successo. Con il passare dei minuti è cresciuto il Roma City, che ha rischiato di portare a casa il bottino pieno: al 40' Gelonese ha colpito un palo sugli sviluppi di un corner, mentre nel finale è salito in cattedra il portiere rossoblù Petrucci, decisivo al 47' con un autentico miracolo su Fradella e pronto a bloccare nuovamente il tiro dello stesso attaccante.
Assenti capitan Visciano per squalifica e Buonavoglia per infortunio, la Civitanovese non è riuscita a sfruttare il fattore campo e, nonostante un primo tempo attento, ha sofferto nella ripresa. La squadra di Senigagliesi dovrà ora prepararsi a un incontro fondamentale: domenica prossima sarà ospite del Notaresco, fanalino di coda del girone, in una sfida da vincere a tutti i costi per non perdere terreno in classifica.
(Foto di Enio Torresi)
Le CBF Balducci HR Macerata supera l’ostacolo Imola al Fontescodella con una prestazione di grande concretezza e continuità: 3-0 in poco più di un’ora per le arancionere contro la Clai Volley nella settima di ritorno della Serie A2 Tigotà, un risultato che vale la dodicesima vittoria stagionale e permette di continuare la corsa in classifica a quota 36 punti, al terzo posto sempre in scia a San Giovanni in Marignano e Messina. MVP di giornata l’argentina Bulaich con 11 punti e il 64% in attacco, top scorer Decortes con 19 palloni messi a terra, ma tutte le maceratesi scese in campo oggi hanno spinto sull’acceleratore, confermando la crescita continua fatta vedere nelle ultime gare. I 10 muri e i 4 ace messi a segno fanno il resto, Imola (con la regista Drewnick all'esordio e l'ex di turno Pomili out) si aggrappa solo ai 12 punti di Mescoli ma si ferma al 25% in attacco contro il 54% delle padrone di casa. Da segnalare il ritorno in campo di Busolini da titolare dopo un anno dall’infortunio al ginocchio: per lei 6 punti con 2 muri vincenti.
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Dominio arancionero nel primo set: un attacco vicino al 60%, gli 8 punti di Decortes (62% con 2 muri vincenti) fanno subito la differenza, Imola è in difficoltà (14% in attacco) e il risultato finale è un netto 25-10 per la CBF Balducci HR. Nel secondo set le maceratesi continuano a tenere alto il livello di gioco in ogni fondamentale: 3 muri e 1 ace, più altri 7 punti di Decortes sanciscono il 25-18, per la Clai Mescoli attacca al 60% (4 punti). Sulla stessa linea il terzo set, la prestazione corale delle ragazze di Lionetti prosegue: Bulaich sale in cattedra con 6 punti e l’83% in attacco, altri 4 muri arancioneri spengono ogni velleità delle romagnole: 25-14 il finale.
LA PARTITA
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Partenza sprint per le arancionere che vanno subito sul 4-0, guidate dai colpi di Decortes, che piazza anche il muro del 6-1, arriva il contrattacco di Bulaich per l’8-2. Decortes mette l’ace del 10-3 e il colpo dell’11-3 da seconda linea, Mazzon c’è (12-4) mentre Stival commette due errori che lanciano la CBF Balducci HR sul 15-4. Battista mette giù il 17-6, arriva l’ace di Ravazzolo con l’aiuto del nastro (17-8), Busolini va a segno (18-8), Decortes ferma Melandri (19-8). Bulaich infila il 20-8 in mezzo al muro e anche il mani out del 21-9, Decortes va di nuovo a segno (23-9), c’è l’ace di Busolini col nastro (24-9), chiude Mazzon 25-10.
Primo break maceratese nel secondo set con Decortes (4-2) in contrattacco, suo anche l’ace del 6-3, Bulaich vince il contrasto a rete per il 7-3. Battista piazza il pallonetto (9-5), Busolini mura il 10-5, mette la fast dell’11-6 e un altro muro per il 13-7, il contrattacco di Decortes vale il 15-8. Sempre l’opposta arancionera firma il 17-10, c’è spazio per Orlandi per Mazzon, Mescoli ferma Decortes (18-13) ma si rifà subito con il muro del 20-14. Entra Sangugni per Battista, Bulaich va a segno (21-15), Bulovic sbaglia (23-17): il set si chiude sull’errore di Ravazzolo (25-18).
Imola prova a reagire in avvio di terzo set (2-4), ma Bulaich rimedia subito (4-4), il muro di Bonelli riporta avanti le arancionere (6-5), quello di Bulaich vale il 7-5. L’argentina allunga ancora in contrattacco (9-5) e piazza anche il 10-6, Battista firma il mani out (11-6) e il lungolinea del 12-6. C’è Visentin per Bulovic nella Clai Imola, Mazzon mura due volte (14-6), c’è anche Migliorini per Ravazzolo al centro nelle romagnole: Stival guadagna il contrattacco del 14-9, Battista risponde con quello del 16-9. Decortes trova il tocco del muro (18-12), arrivano due errori di Imola in attacco (20-12), Bulaich firma il 21-12, Battista l’ace del 22-12. Mescoli non trova il campo (24-13), chiude Mazzon 25-14.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - CLAI IMOLA VOLLEY 3-0 (25-10 25-18 25-14)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 10, Bonelli 2, Battista 12, Busolini 6, Decortes 19, Bulaich Simian 11, Bresciani (L), Sanguigni, Orlandi. Non entrate: Caruso, Morandini, Allaoui, Fiesoli, . Allenatore Lionetti.
CLAI IMOLA VOLLEY: Bulovic 2, Ravazzolo 4, Stival 3, Mescoli 12, Melandri 4, Drewnick 1, Mastrilli (L), Visentin 1, Gambini (L), Migliorini, Stafoggia, Rizzieri. Non entrate: Pomili. Allenatore Caliendo.
Arbitri: Viterbo, D'Argenio.
Note - Spettatori: 470, Durata set: 20', 24', 21'; Totale: 65'. MVP: Bulaich Simian.
(Foto: Roberto Bartomeoli)
LE DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “È stata una buonissima prova corale di tutta la squadra, sono molto contento perché abbiamo mantenuto il livello di attenzione molto alto per tutto l’arco della partita, che è la cosa su cui lavoriamo dall'inizio dell'anno, quindi è bello vedere un po' i frutti del lavoro che si fa in palestra. È bello vedere anche quando alcune cose non vanno che vengono sistemate durante l'incontro, insomma è stata una partita molto buona da quel punto di vista ed è quello che avevo chiesto tra l'altro. Imola, come sapevamo dal match di andata, è una squadra che difende moltissimo, ti snerva parecchio perché è una squadra che non sbaglia niente, era molto facile cadere nel nervosismo e fare errori o prendere delle murate: questa cosa qua assolutamente non è stata fatta, abbiamo secondo me interpretato nel modo migliore la gara”.
Federica Busolini (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto soddisfatta di come è andata oggi, anche perché facendo un breve calcolo era un anno che non giocavo una partita intera quindi c'era anche un po' di tensione iniziale. Detto ciò, sono anche molto contenta di quello che ha fatto la squadra perché cominciamo a dare anche molta costanza al lavoro che facciamo in settimana e ai risultati che otteniamo la domenica. Adesso ci manca poco per finire questa Regular Season che comunque è stata complicata, perché le squadre sono tutte molto ostiche da affrontare, ognuna ha un punto di forza diverso. Poi, sicuramente, comincerà una fase più complessa, magari anche maggiore tensione perché le squadre alla fine saranno tutte forti, e dovremo essere brave a mantenere sempre costanza e grinta in tutte le partite”.
Daniela Bulaich (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono felice per la partita che fatto ha la mia squadra, sapevamo che Imola è una formazione non muore mai: noi abbiamo fatto un bel lavoro in settimana e oggi in campo abbiamo spinto ancora di più, quindi credo che sia visto. Piano piano stiamo arrivando ad un livello sempre più alto, è positivo verso la fase più importante della stagione”.
Un tuffo nel passato, un viaggio tra i sapori autentici di un tempo. La Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina ha dedicato la prima conviviale del 2025 ad un prodotto simbolo del territorio: le paccucce di Colmurano.Un’iniziativa che ha permesso di riscoprire una tradizione culinaria antica e genuina, legata indissolubilmente all’identità di un intero paese.
Le paccucce, spiegano il delegato Pierpaolo Simonelli e la simposiarca Mara Gasparrini, non sono semplici spicchi di frutta secca. Rappresentano un vero e proprio rituale, tramandato di generazione in generazione, che affonda le radici in un’epoca in cui l’autoproduzione e la conservazione degli alimenti erano fondamentali per la sopravvivenza.
La presidente dell’Associazione delle Paccucce di Colmurano, Monica Erodiade e il l vice presidente e fondatore, Emilio Seri, hanno raccontato come le paccucce sono tornate alla ribalta nella tradizione colmuranese; il 1978, è l’anno di nascita dell’Associazione che da allora valorizza e promuove questo prodotto tutto locale: mele rosa dei Sibillini, vino cotto di Loro Piceno e la paziente conservazione prima di gustarle.
Un dato storico importantissimo: nella biblioteca di Forlì è custodito un documento datato 1385 che riporta la ricetta delle paccucce.
Ma quale è la ricetta? Anticamente, a Colmurano, le mele venivano raccolte in anticipo, tagliate a spicchi e poi essiccate al sole o nel forno. Successivamente, venivano conservate in barattoli di vetro, ricoperte di vino cotto o mosto. Un metodo ingegnoso che permetteva di gustare la frutta durante tutto l’anno, soprattutto nei lunghi e freddi mesi invernali. E’ così che grazie a tale maestria i Colmuranesi sono anche chiamati “Paccuccià”
Ma le paccucce di Colmurano sono molto più di un semplice dolce. Sono un simbolo di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, un patrimonio culturale da tutelare e valorizzare. Non a caso, hanno ottenuto la prestigiosa denominazione comunale (DECO), diventando un prodotto bandiera del territorio.
La riscoperta delle paccucce rappresenta un’opportunità unica per promuovere il turismo enogastronomico nel maceratese. Questo prodotto tipico, infatti, è un elemento distintivo dell’offerta turistica locale, e può attirare visitatori nazionali ed internazionali alla scoperta dei sapori autentici del territorio.
Come sottolineano gli esperti, le paccucce possono essere utilizzate in numerose ricette, sia dolci che salate, e abbinate ad altri prodotti tipici del territorio, come i formaggi, i salumi e i vini locali.
La storia delle paccucce è un esempio di come la tradizione possa essere un punto di partenza per innovare e creare nuove opportunità di sviluppo. Grazie all’impegno delle istituzioni, degli operatori del settore e dei cittadini, le paccucce di Colmurano sono destinate a un futuro radioso, portando con sé i profumi e i sapori di un passato che non vogliamo dimenticare.
Vince e convince il Chiesanuova Calcio che al “Sandro Ultimi” batte per 2-1 il Matelica di Mr. Ionni, inseguendo la capolista Maceratese a -3. È iniziato nei migliore dei modi il 2025 per i ragazzi del presidente Luciano Bonvecchi, conquistando la terza vittoria consecutiva.
Prestazione eccellente dei ragazzi di Mr. Mobili, dove nel primo tempo ha dominato il Matelica, siglando i gol 1 per tempo. Sicuramente per la mole di gioco e le occasioni da rete il risultato finale penalizza Canavessio &C.
Parte bene il Chiesanuova. Al 13° bel cross di Persiani dalla destra in area, Sbarbati di testa sfiora il gol alla destra di Ginestra. Al 19° ci prova capitan Mongiello, supera 2 avversari, gran tiro palla di poco alto sulla traversa. Il Matelica non riesce a creare problemi alla retroguardia biancorossa, ed al 25° il bomber Sbarbati oggi incontenibile sfugge dalla sinistra, dal fondo fa partire un gran tiro, ma Ginestra si supera e palla in corner. Al 26° su corner di Mongiello è ancora Sbarbati (lo squalo) va vicino al gol, palla di poco al lato. Al 28° il Chiesanuova va in gol con capitan Mongiello, gran tiro palla in rete, ma l’assistente annulla per fuori gioco. Al 34’ è ancora Sbarbati che costringe Ginestra al miracolo, palla in corner.
Sulla battuta al 35’ va Mongiello, palla sul 2° palo, semirovesciata sul secondo palo di Monaco in area, subentra Canavessio che infila Ginestra per l’1-0. Chiude il 1° tempo con il Chiesanuova padrone del campo, senza un’azione rilevante del Matelica. Ripresa: al 50’ ci prova Persiani, palla di pochissimo alta sulla traversa. Al 55’ ancora Chiesanuova vicino al raddoppio on un rasoterra secco di Pasqui, palla di poco al lato di Ginestra. Al 65’ ancora il Chiesanuova pericoloso su calcio piazzato di Monaco, palla di poco alta. Il raddoppio è nell’aria e arriva puntuale al 67’ Ginestra disinnesca in uscita Mongiello, esce fuori area, palla al piede e sbaglia il disimpegno, Persiani intercetta e con un pallonetto dai 35 metri siglando un gran gol per il 2-0. Al 73’ è ancora Persiani dove si vede negare il 3° gol con un salvataggio sulla linea del nuovo acquisto Siciliano. È un assedio del Chiesanuova. Al 78’ ci prova il bomber Iori con un diagonale, ma la palla finisce a lato.
Il Matelica da segni di vita, a 10’ dal termine prova a riaprire la gara con Strupsceki che ha conquistato un calcio di rigore con un’ingenuità di Canavessio, per il signor Spadoni di Pesaro è calcio di rigore, che Iori trasforma con freddezza. Al 94’ il Matelica spaventa il “Sandro Ultimi” con un colpo di testa di Aquila che di testa manda la palla di poco al lato. Sarebbe stata un’ingiustizia.
Chiesanuova FC ASD: Ajradinoski, Tempestilli (70’ Morettini), Ciottilli, Palladini, Canavessio,
Monaco, Pasqui (85’ Russo), Tanoni, Sbarbati (91’ Vitucci), Mongiello (89’ Tacconi), Persiani.
All. Mobili Roberto A disp: Fatone, Poinsel, Bambozzi, Priori, Sfasciabasti.
MATELICA CALCIO: Ginestra, Montella, Merli (79’ Giovannini), Lucarini, Siciliano, Gomis
(61’ Mengani E), Aquila, Frulla, Iori, Mazzoni (71’ Amico), Strupsceki. All. Ionni Ettore
A disp: Ripani, Zappasodi, Ziroli, Mengani N, Antonioni, Bagnolo.
Arbitro: Spadoni di Pesaro Assistenti: Belogi di Ancona e Censori di San Benedetto
Rete: 35’ Canavessio – 67’ Persiani – 80’ Iori (rigore)
Note: Corner 9-1; Recupero 2' e 6'
Ammoniti: Pasqui – Monaco – Persiani – Tempestilli – Palladini – Sbarbati – Persiani – Gomis – Lucarini – Montella.
Un'ottima Maceratese si è imposta 2-0 sull'Atletico Mariner sul tappeto verde dell'Helvia Recina Pino Brizi. Una vittoria che dà continuità dopo quella di Fermignano e che porta le firme di Cognigni sul finire di primo tempo e di Ruani ad inizio ripresa. Successo che la Maceratese ha dedicato a Sergio Macellari, scomparso questa notte all'età di 86 anni. L'unica nota negativa del pomeriggio biancorosso è stato l'infortunio di Nasic, uscito in barella con le mani in volto. Per il centrocampista si teme un infortunio grave al ginocchio.
Possanzini manda in campo la sua squadra con Mastrippolito terzino sinistro al posto di Vanzan, che parte dalla panchina dopo la febbre degli ultimi giorni, con Nicolosi al centro al fianco di Lucero. In attacco Marras, Ruani e Vrioni a supporto di capitan Cogngini. La Rata parte subito forte e al 6' si costruisce subito un'occasione importante, con Marras che servito in area da Congigni calcia a lato di poco. Al 15' grande azione personale di Vrioni, che entra in area e serve all'indietro Ruani che però mette incredibilmente alto da pochi passi. La Maceratese gioca stabilmente nell'area avversaria: ancora Marras, questa volta dal limite, chiama Amato alla grande parata. Al 28' padroni di casa anche sfortunati, col tiro a botta sicura di Nasic che colpisce in pieno la traversa. Lo stesso centrocampista qualche minuto dopo si accascia a terra in seguito ad un contrasto di gioco e chiama immediatamente l'ingresso dello staff medico. Nasic è costretto a uscire in barella, accompagnato dai due capitani Cognini e Napolano e dal supporto di tutto l'Helvia Recina. Le prime impressioni fanno pensare ad un grave infortunio al ginocchio ma si attendono aggiornamenti. Il gioco riprende, col Mariner che al 40' si affaccia per la prima volta dalle parti di Gaglairdini con un tiro innocuo di Napolano. Sull'altro versante la Maceratese recrimina per un contatto sospetto in area fra Cognigni e De Vito. Quando le squadre sembrano andare a riposo sullo 0-0 arriva il gol del vantaggio locale: sempre Marras a crossare in maniera precisa sul secondo palo a trovare la sponda di Lucero, pallone che latita sulla linea di porta e il condor Cognigni la spinge dentro di testa. Maceratese in vantaggio e Curva Just in visibilio. Si va a riposo su questo risultato.
La ripresa si apre subito con un episodio chiave: un cross di Vanzan, rientrato dagli spogliatoi al posto di Nicolosi, trova un tocco di mano da parte di Marcucci: l'arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va Ruani, che sceglie la soluzione centrale parata da Amato. Sulla respinta il numero 10 biancorosso è il più lesto di tutti e fa 2-0. A questo punto la Maceratese gioca sulle ali dell'entusiasmo, contro un Atletico Mariner che accusa il colpo. Al 22' è ancora Marras a flirtare col gol, ma è Amato è ancora bravo a respingere. La Rata controlla e gestisce il vantaggio, anche se nel finale è Gaglairdini a dover compiere un grande intervento negando il gol a Cialini. Finisce 2-0, con la Maceratese che sale a quota 41 e va a festeggiare con i propri tifosi la prima vittoria interna del 2025. Vincono anche Chiesanuova (2-0 sul Matelica) e K Sport Montecchio (2-0 sull'Urbania). Rimane perciò invariata la situazione in vetta, con la Maceratese prima a +3 sulle due isneguitrici.
(Foto di Francesco Tartari)
Venerdì 20 dicembre nell'Auditorium dell'IlS "Matteo Ricci" di Macerata, si sono tenuti due seminari di pedagogia che hanno coinvolto docenti e studenti delle classi quinte del Liceo delle scienze umane, relatore il prof. Sabino Pavone, presidente e docente della Libera Scuola Steiner-Waldorf "Novalis" di San Vendemiano, fondatore della Libera Associazione Italiana di Pedagogia steineriana e coordinatore nazionale della formazione Steiner-Wlaldorf in Italia.
L'iniziativa, promossa dalla dirigente dott.ssa Rita Emiliozzi, rientra nel "Progetto Orientamento", coordinato dai docenti Chiara Angeletti e Francesco Pampana. Un progetto, ormai alla sua terza edizione, che intende valorizzare la specificità e l'identità dell'indirizzo liceale delle Scienze Umane, offrendo agli studenti delle classi quinte l'opportunità di conoscere e approfondire diversi modelli pedagogici in un 'ottica orientativa, ricavando da ognuno indicazioni e stimoli per la costruzione del proprio progetto di vita. Nell'incontro del mattino il prof. Pavone ha parlato agli studenti dei "processi di apprendimento nella scuola e nella vita", in quello del pomeriggio, invece, ha coinvolto insegnanti, educatori e genitori sul significato dell' "essere adolescenti nel III millennio, tra eternità e Spirito del tempo".
“L'evento ha suscitato molto interesse - fa presente il prof. Francesco Pampana, tra gli organizzatori dell’evento - Il prof. Pavone ha saputo trasmettere con competenza, efficacia e uno stile coinvolgente lo spirito e i principi sui quali si fonda il modello pedagogico ideato da Rudolf Steiner nel 1919 e praticato oggi da più di 40 scuole in Italia, ma diffuso e apprezzato in tutto il mondo”. "I seminari svolti – sottolinea la dirigente scolastica Rita Emiliozzi – testimoniano l’impegno del nostro Istituto nell’esplorare prospettive educative innovative e autorevoli, dai quali trarre spunti preziosi da integrare nella didattica quotidiana, sempre nell’ottica di promuovere lo sviluppo delle competenze essenziali nei nostri studenti".
La pedagogia steineriana, prendendo le mosse da una visione olistica dell'essere umano, valorizza i talenti e l'individualità di ogni studente nelle tre dimensioni dell'intelletto, del sentimento e della corporeità e, al contempo, si propone di sviluppare il senso di appartenenza, di solidarietà sociale e di comunitarietà. Il percorso formativo, articolato in tre cicli di sette anni ciascuno, oltre alle discipline comuni, dà particolare rilievo a diverse forme di espressione artistica (arti figurative, musica, teatro, artigianato, euritmia).
Un approccio educativo orientato al futuro, in un'ottica ecologica e di sostenibilità, che si prende cura nel presente della crescita dei bambini e dei ragazzi con uno sguardo e un'attenzione alle persone che saranno domani. All'interno del progetto si sono svolti anche due laboratori artistico-espressivi, condotti dalle prof.sse Chiara Angeletti e Adriana Falaschini, ispirati alla pedagogia Waldorf con l'obiettivo di offrire ai ragazzi un'esperienza di libera e consapevole espressione di sé attraverso la pittura e la scultura. Le opere realizzate dai ragazzi verranno esposte in una mostra che sarà allestita all'interno della scuola nel mese di giugno.
Un grave incidente è avvenuto oggi, intorno alle 15 del pomeriggio, sulla superstrada 77 Val di Chienti, all'altezza dell'uscita dello svincolo di Caccamo, in direzione mare. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco, una pattuglia della Polizia Stradale di Camerino e il personale del 118 per prestare soccorso.
Secondo le prime ricostruzioni, una Renault Megane sarebbe andata a impattare contro lo spartitraffico. All'interno del veicolo viaggiavano tre persone, tutte residenti in Lombardia: purtroppo, per uno dei coinvolti, Cristian Pesce, di 51 anni, non c'è stato nulla da fare, nonostante i tentativi di soccorso all'ospedale di Torrette, dove era giunto a seguito del trasferimento d'urgenza.
Gli altri due passeggeri sono stati trasportati all'ospedale di Macerata ma, data la gravità delle loro condizioni, successivamente sono stati trasferiti anch'essi al nosocomio dorico. Le autorità stanno ancora indagando sulle cause del sinistro.
La carreggiata della strada statale 77 della Val di Chienti, in direzione Civitanova Marche, è rimasta temporaneamente chiusa all'altezza di Serrapetrona. Il traffico è stato deviato sulla viabilità secondaria, con indicazioni fornite sul posto dalla segnaletica.
Chiude domani la mostra agli Antichi forni “La guerra Addosso”, tanti i visitatori insieme alle classi del Liceo Artistico Cantalamessa e del Liceo Linguistico Leopardi di Macerata.
L’ evento promosso dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra in collaborazione con l'Istituto storico di Macerata e il Centro Studi Carlo Balelli e con il patrocinio del Comune di Macerata vuole ricordare l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 e la mostruosità ancora attuale dei conflitti. La mostra ha messo a disposizione dei visitatori un vasto materiale fotografico e documentario sulla Grande Guerra e delle fonti d’archivio custodite presso enti e organizzazioni, tra le quali la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale San Lazzaro di Reggio Emilia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Come sottolineato alla presentazione dai curatori Ludovico Testa, studioso di storia contemporanea e Costantino Di Sante Università del Molise. la mostra intende fornire un quadro generale sull’impatto traumatico del conflitto e focalizzare l’attenzione sulle tracce lasciate dalla guerra nel corpo e nella mente di decine di migliaia di soldati. “Una mostra necessaria” come dice la presidente dell’Anmig di Macerata, Gilda Coacci.
All’inaugurazione presenti anche la presidente Regionale Silvana Giaccaglia che ricorda il Concorso Pietre della Memoria e Daniela Meschini della Direzione Nazionale che porta i saluti del Presidente Nazionale. Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro che ha sottolineato come la mostra ha un forte valore didattico.
La mostra diventa un’occasione per riflettere e pensare ai conflitti in corso e ribadire ancora una volta come la guerra sia solo orrore e per scoprire, come scrive un visitatore, nel quaderno delle presenze “cose che non conoscevo. Grazie”.
La mostra infatti si snoda tra i numeri della prima Guerra moderna con costi incredibili sulla pelle dei soldati, all’uso di mezzi sempre più aggressivi e violenti e l’inizio dello stravolgimento del paesaggio per terminare con lo scempio dei corpi e della mente dei soldati dopo un attacco. Un percorso quanto mai attuale pensando a Gaza e all’ Ucraina, all’esodo forzato e alla morte dei civili e ai soldati che portano e porteranno ferite profonde nella loro mente. La nevrosi da guerra, da shock da bombardamento, da disturbo post traumatico e da stress bellico dopo la Grande guerra, venne riconosciuta tardi ma riguardò centinaia di soldati che pur integri nel corpo rimasero menomati nella mente, quelli che vennero definiti “gli scemi di guerra”. In questo percorso si incontra anche la nascita della chirurgia estetica per la ricostruzione dei volti sfatti dai bombardamenti, la ricerca di nuove soluzioni in campo ortopedico e l’uso delle protesi con la riabilitazione e il graduale inserimento nella vita sociale e lavorativa dei giovani soldati.
Una mostra che tocca i nodi centrali che gli invalidi italiani dovettero affrontare al concludersi della guerra. La mostra è stata un grande contributo alla conoscenza di quei fatti dolorosi che toccarono le famiglie italiane e stravolsero il tessuto sociale del primo novecento e da quella guerra, non va dimenticato, prenderanno origine i totalitarismi e le atrocità del secondo conflitto Mondiale. L’esposizione si è avvalsa anche di un bellissimo catalogo ed è arricchita da alcune foto di Carlo Balelli grande fotografo di guerra.
Riprende nel 2025 la serie di incontri sul tema "La filosofia nel cinema" che la Scuola Popolare di Filosofia propone con la collaborazione e il supporto di valenti professori liceali e universitari.
L'anno viene inaugurato dalla professoressa Silvia Pierosara dell'Università di Macerata con il film "Sorry, we missed you" di Ken Loach. Lo sguardo del regista, che ha sempre rivolto la sua attenzione ai temi sociali, si concentra sulla realtà esasperata, impietosa dei lavori della "gig economy", sulle vite di persone sfruttate, impoverite, disperate.
Un film di denuncia duro, amaro , in cui si vede come l'alienazione di riverberi, inesorabilmente, nche sugli affetti e sulle famiglie, disgregandole. L'opera intreccia i vari temi politici, filosofici, morali in un quadro che lascia senza fiato. L'appuntamento è per giovedì 23 gennaio, alle ore 21, agli Antichi Forni.
Come vuole la tradizione, da più di cinquanta anni, la domenica successiva al 17 gennaio, giorno in cui si festeggia Sant’ Antonio Abate protettore di tutti gli animali, in occasione della Benedizione si sono dati appuntamento a Tolentino, in piazza della Libertà, malgrado il maltempo, tantissimi cavalli di diverse razze e con vari tipi di monta con fantini e amazzoni che hanno indossato abiti tipici, oltre a tanti altri animali come cani, gatti, criceti, tartarughine.
Ad aprire la sfilata dei gruppi a cavallo la pattuglia della Polizia di Stato proveniente da Firenze e giunta a Tolentino grazie alla collaborazione con la Questura di Macerata. A seguire le Giacche Verdi, l’associazione di volontari che svolgono attività di protezione civile ambientale. Come tutte le edizioni presenti i cavalieri e le amazzoni di tante associazioni ippiche provenienti da tutte le Marche e gli organizzatori dell’associazione "I Cavalleggeri" di Tolentino.
A portare il saluto della città a tutti i partecipanti il sindaco Mauro Sclavi e a benedire gli animali il Priore della Comunità Agostiniana della Basilica di San Nicola, padre Massimo Giustozzo.
La tradizionale “Benedizione di Sant’Antonio” è stata organizzata dall’Associazione Ippica Dilettantistica “I Cavalleggeri” di Tolentino, in collaborazione con la Pro Loco Tct e con il patrocinio del Comune di Tolentino che, oltre a sostenere l’iniziativa con un finanziamento, cura la logistica dell’evento, mettendo a diposizione personale, il montaggio di un palco con amplificazione, il gruppo comunale di protezione civile e gli agenti di Polizia Locale per la viabilità.
In questi anni alla manifestazione di Tolentino hanno partecipato alla benedizione mucche, pecore, conigli, piccioni, cani, gatti, uccellini, pappagalli, merli, piccoli criceti, animali esotici come l’iguana e persino pesci rossi nelle loro bocce di vetro, tutti ornati con fiocchi rossi e cappottini all’ultima moda.
Ma i veri protagonisti sono sempre i tanti cavalli provenienti da tutta la regione e che arrivano in città su invito dei Cavalleggeri di Tolentino. Sfilano stupendi e superbi esemplari arabi, inglesi, italiani, andalusi, appaloosa, murgesi, lusitani, cavalli altissimi e pony, tutti fieri delle loro bardature “a festa” o del calesse che trainano. Mascotte dell’edizione 2025 della benedizione degli animali il piccolo pony falabella "Jack Sparrow" per via degli occhi di colore diverso, montato dal piccolo Enea.
L’Associazione Ippica Cavalleggeri, nata a Tolentino tra la fine degli anni novanta e il 2000, è presieduta da Giammario Paparoni e conta oltre 30 soci tutti appassionati di equitazione.
Un drammatico episodio si è consumato nella notte presso la stazione ferroviaria di Palombina Nuova, ad Ancona. Un giovane di 22 anni, residente con la famiglia a Falconara Marittima, è precipitato dal ponte situato nei pressi dei binari ed è deceduto sul colpo.
L’allarme è scattato intorno alle 4, quando il corpo del ragazzo è stato notato vicino ai binari. L’impatto, avvenuto da un’altezza di circa sei metri, non gli ha lasciato scampo. Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco, i carabinieri e la Polizia Ferroviaria, che sta conducendo le indagini. Purtroppo, per il giovane non c’è stato nulla da fare.
La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di accertamento, ma l’ipotesi più accreditata al momento è quella di un gesto volontario. La posizione del ponte e le protezioni di sicurezza presenti inducono gli inquirenti a privilegiare questa ricostruzione, sebbene siano in corso ulteriori verifiche.
A seguito dell’incidente, la circolazione dei treni è stata sospesa temporaneamente per consentire i soccorsi e i rilievi necessari. Il traffico ferroviario è ripreso regolarmente intorno alle 6.
L'uragano di categoria 5 (3Gruppo Misto+2Pensiero ed Azione) capace, dicono i manuali, di distruggere edifici ed infrastrutture, ha perso di potenza nell'impatto su Parcaroli City nel d-day più temuto: l'approvazione del bilancio di previsione.
Niente tempesta perfetta e commissariamento, ma certo il cielo sopra Macerata è ancora pieno di tuoni e fulmini. Un fronte nuvoloso che minaccia di ingrossarsi con l'arrivo di nuovi venti freddi: quelli della tempesta d'autunno denominata Voto Regionale. Questo, abbiamo detto, nonostante l'uragano maceratese depotenziato abbia prodotto assieme al compatto 'no' delle opposizioni, un solo voto contrario (Ripa, Misto) tre astensioni (Bini e Cingolani, Pensiero ed Azione + De Padova, Misto) e un voto a favore (Carbonari Misto).
Il sindaco Parcaroli: "Non mi faccio ricattare da alcuno!" la sua prima dichiarazione dopo il pass. Tuttavia succedere a sé stesso per lui sarà ora un tantino piu' difficile. Tutto infatti si dovrà risolvere all'interno di una maggioranza certo più risicata ma fortemente blindata. Resta infatti relativamente poco al giugno 2026, quando si scioglierà il Consiglio.
La Grande Corsa pare infatti già iniziata con tutti gli uomini forti del Centro Destra 'a cavallo' di scintillanti eventi personali, mentre il Pd e' in cerca di un Mosè (incassando nel frattempo un "no grazie" da David Miliozzi) a guidare il popolo del centro sinistra fuori dal deserto.
Dice Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo FdI: "Vero: maggioranza ridotta, vero: stavamo meglio prima. Tutto peraltro era chiaro con la formazione di nuovi gruppi. E di questo bilancio preventivo noi andiamo soddisfatti. Tutto improntato sulle progettualità con il finanziamento del Pnrr: 66 milioni in 3 anni. Sulle spese di conto corrente - manutenzione ordinaria, verde pubblico - abbiamo invece qualche difficoltà e tagli inevitabili".
Marco Caldarelli, il nocchiero del vascello sfuggito ad Uragano 5 (depotenziato a categoria 1): "Sono certo del futuro, prossimo percorso". "Sara' assolutamente tranquillo - sottolinea lui, assessore al Bilancio - non vedo infatti realistici segnali di crisi da qui alla scadenza della consiliatura ormai piuttosto vicina. Alle elezioni si arriverà vivaci ma sereni".
L'Unione di Centro e Lei? "Sono un uomo di partito. Seguirò le indicazioni: candidatura alle Regionali in autunno (non credo ad accorpamenti con il voto maceratese) o alle Comunali o addirittura restare a casa".
Narciso Ricotta da Piediripa al presidio sull'arroventata questione Simonetti (leggi lottizzazione) ci dichiara: "Segnali preoccupanti dal voto sul bilancio non votato dall'ex Lista Parcaroli. Concretizzando tutte le preoccupazioni su un sindaco che ha mostrato una carente visione politica dove gli assessori restano a presidio della propria poltrona. Intanto a pagare è il cittadino in settori chiave come il sociale e la cultura, falcidiati dai tagli".
L'ospedale? "Mancano purtroppo le risorse per crederci davvero. Degli 185 milioni, solo la meta' (90) verrebbe dalle provvidenze per la ricostruzione post sisma previste per l'ex Cras a S.Croce. E se non ci sono per le opere murarie, figurarsi per le attrezzature sanitarie mentre mancano medici ed infermieri, le prenotazioni ferme al Cup per cui tutti si vedono costretti a pagarsi di tasca propria prestazioni che non vadano da qui all'eternità. In questo contesto, territorialmente inoltre c'è da considerare la prossima apertura a Campiglione dell'ospedale di Fermo. E le aspettative di quello di Civitanova Marche su cui peraltro il Centro destra regionale punta in vista del prossimo voto".
"Macche' - replica Castiglioni - Saltamartini e Baldelli in consiglio comunale sono stati chiari. Le condizioni perchè l'ospedale di Macerata si faccia presto e bene ci sono tutte: soldi e progetti. Osservo a questo proposito come la sinistra appaia non del tutto infelice circa eventuali ma assolutamente non probabili, ripeto, problemi che insorgano sul fronte della sanità pubblica. Non mi pare bello dopo le assicurazioni rese in assise da vicepresidente ed assessore continuare con il mantra sull'ospedale che forse non si fa".
Aldo Alessandrini (Lega) con Parcaroli sottratto alle 'inimiche lance' sul Carroccio, dopo la tempesta tira leopardianamente un sospiro di sollievo: "Amministrazione salva. Per la verità confesso che non ho compreso appieno l'azione dei Civici. Sandro l'ha detto: non si fa tirare la giacchetta da alcuno. La maggioranza c'è ed ancora ampia. Non c'è ostilità: ciò che andava recuperato è stato recuperato e non finisce certo qui. Il bilancio di previsione approvato? E' chiaro, ben squadernato. Ogni consigliere può approndirlo".
È quello che intende fare Sabrina De Padova alla prossima riunione: "Riguarderà le risorse presenti in cassa. Chiedo una verifica sui numeri. Inoltre in bilancio vedo spese previste inferiori rispetto al 2023 in riferimento a lavori pubblici e cultura. Per le quali c'è una ormai tradizionale variazione mensili. La giunta? Tutti pronti a scattare per un posto al sole in autunno. Mi riferisco naturalmente alla eventuale ma per nulla scontata successione di Sandro". Nel caso naturalmente apertissimo di un'Estate di San Martino per il Centro Destra regionale e di una nuova Primavera per quello maceratese. E sul nuovo ospedale? "Sono pessimista" dichiara netta l'ex presidentessa del Consiglio delle Donne ed ex parcaroliana.
Intanto il CD maceratese si prepara ad accogliere Maurizio Lupi. Il leader di Noi Moderati, dopo rinvii, inaugura sabato 25 la nuova sede del partito in via Roma 72. Presenti il vicepresidente del Gruppo alla Camera, Pino Bicchielli; il consigliere regionale Marco Marinangeli; il coordinatore regionale Tablino Campanelli e il coordinatore provinciale Paolo Perini.
Perplesso, Perini, sul bilancio preventivo: "Non si capisce dove muore. Sono peraltro convinto che la maggioranza non si sfascerà: un anno e mezzo non è poi troppo lungo da condividere. Al contrario ci sarebbe troppo da perdere. No?!". E sull'ospedale che verra'? L'esponente di Noi Moderati non ricorre a moderati giri di parole: "E' palese a tutti che si tratti di un'enorme spesa. Dire qualcosa di definito senza conoscere nei dettagli il progetto, è comunque poco intelligente. Mi chiedo da cittadino: non conviene invece, insieme all'idea di nuove murature, investire sul precedente ristrutturando, puntando su una nuova viabilità, attrezzature sanitarie d'avanguardia (visto come si potenziano in tal senso le Case di cura private?!) e sopratutto sul personale e la sua formazione? Ecco quale sarebbe un servizio di vera eccellenza!".
Sabato pomeriggio a Treia si è giocata una partita che definire “da montagne russe” sarebbe riduttivo. Il match fra Treiese ed Esanatoglia, valido per la 16ª giornata del girone F di Seconda Categoria, si è trasformato in un vero e proprio festival del gol, terminato con il surreale punteggio di 6-5 per i padroni di casa.
Undici reti in 90 minuti (più recupero), con delle conclusioni che sembravano pilotate e portieri da consolare a fine gara: quella di sabato è stata una sfida che difficilmente verrà dimenticata.
La partita sembrava iniziare in modo “normale” per la Treiese, che ha trovato il doppio vantaggio in meno di 20 minuti: Patrassi ha aperto le danze al 9', seguito al 18' da Carbonari , che ha infilato il portiere avversario con una conclusione precisa. Sembrava tutto in discesa per i locali, ma l'Esanatoglia non era venuta a Treia per fare da comparsa. I ragazzi in maglia azzurrogranata hanno rimesso tutto in discussione grazie a una doppietta lampo di Buldrini: prima al 35', poi al 43', con l'attaccante ospite che ha riportato la sua parità prima dell'intervallo.
La ripresa si è aperta con il piede sull'acceleratore per gli ospiti: dopo neanche due minuti, Albanese ha trovato il gol del sorpasso, facendo esplodere di gioia la panchina dell'Esanatoglia. Ma la Treiese non si è persa d'animo e, tra il 54' e il 56', ha ribaltato nuovamente il punteggio: prima Pietrantonelli , poi Latini , hanno firmato il 4-3 per i locali, scatenando l'entusiasmo del pubblico.
Tutto finito? Neanche per sogno! Al 68', uno scatenato Albanese ha accorciato le distanze e, all'89', ha completato la sua tripletta personale , segnando il 5-5 e regalando un finale thriller.
Quando ormai il pareggio sembrava scritto e gli spettatori avevano già la gola secca a forza di urlare, ecco l'ultimo colpo di scena: al 93' , ancora lui, Patrassi , ha trovato il gol decisivo, portando la Treiese sul definitivo 6-5. Un'esplosione di gioia incontenibile ha accompagnato il triplice fischio dell'arbitro, consegnando ai padroni di casa una vittoria tanto sofferta quanto storica.
Partite come questa sono il motivo per cui amiamo il calcio dilettantistico: imprevedibile, folle, capace di regalare emozioni a raffica. La Treiese si porta a casa tre punti preziosi, ma l'Esanatoglia può uscire a testa alta da una gara che non dimenticherà facilmente. Insomma, se qualcuno si fosse distratto anche solo per un minuto, avrebbe rischiato di perdere un gol: sabato a Treia è andato in scena una partita da raccontare ai nipoti.
Oltre 500 persone hanno riempito il Cinema Italia per l’evento finale di "In Opera", il progetto inclusivo promosso dall’assessorato alle politiche sociali del comune di Macerata. Un’iniziativa che unisce cultura e sociale, portando al centro dell’attenzione temi fondamentali come l’inclusione e la valorizzazione delle diversità.
La serata, presentata con entusiasmo da Camilla Ruffini e Matteo Pasquali, è stata impreziosita dall’esibizione del violinista performer Valentino Alessandrini ed è stata resa possibile grazie al contributo di Fisiomed. Tra i presenti, il sindaco Sandro Parcaroli, il vicesindaco e assessore alle politiche sociali e pari opportunità Francesca D’Alessandro, e il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio, Lucia Chiatti.
L’evento è stato dedicato alla memoria del piccolo Haron Leoperdi, scomparso il 26 novembre scorso a soli sette anni. La serata è stata un’occasione per riflettere sull’importanza dell’inclusione sociale, un obiettivo che l’amministrazione comunale ha posto al centro delle proprie politiche.
Protagonisti dell’evento anche Marco Scarponi, presidente di Anffas, che ha illustrato il progetto Tuttincluso, e Nicoletta Pavoni e Laura Pisani, autrici del libro Dopo di noi. Il momento clou è stato la proiezione del cortometraggio Nessun dorme, diretto da Leonardo Accattoli e interpretato da persone con disabilità.
Frutto di laboratori di cinema condotti durante l’anno, il film, prodotto da Dibbuk Produzioni con il sostegno di Banca Generali Private, Sifa Packaging Solution e Alperia, ha emozionato il pubblico raccontando storie di inclusione attraverso il linguaggio cinematografico.
Il progetto In Opera si distingue per il suo approccio collaborativo, coinvolgendo numerose realtà locali: Anffas, Nuovi Amici, IRCR, Papa Giovanni, Di Bolina, Ci sono anch’io, Nessuno Escluso, Astuta Ability Academy, il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata e il regista Michele Pirani.
Lucia Chiatti, sovrintendente dell’Arena Sferisterio, ha sottolineato l’importanza di progetti come In Opera: "Cultura e inclusione devono procedere di pari passo. Ogni anno, questo progetto cresce in qualità e testimonia il potenziale della cultura come strumento di coesione sociale".
Il vicesindaco Francesca D’Alessandro ha evidenziato la forza del progetto: "In Opera nasce dalla volontà di parlare di inclusione e di mettere al centro la persona. Nella fragilità si nasconde una forza incredibile, e questo percorso dimostra che la disabilità può diventare un’opportunità per tutta la comunità. Con questa iniziativa, stiamo costruendo una battaglia di civiltà: ogni persona ha una dignità che deriva dall’essere, non dal fare".
Leonardo Accattoli, regista di Nessun dorme, ha espresso soddisfazione per il successo del progetto: "Il cinema è un mezzo potente, capace di creare contatti e offrire opportunità. Con questo cortometraggio, abbiamo costruito una piccola troupe di persone con disabilità cognitiva, dando vita a un remake della Turandot. È stata un’esperienza straordinaria, fatta di coesione, sinergia e crescita, che dimostra quanto possiamo realizzare insieme".
La Maceratese perde una delle sue colonne portanti: Sergio Macellari, storico attaccante biancorosso degli anni ’50 e ’60, è scomparso improvvisamente ieri sera all’età di 86 anni.
Un malore fatale lo ha colto mentre era seduto sul divano accanto alla moglie privando il mondo dello sport di una delle sue figure più rappresentative. Macellari è stato protagonista di un’epoca d’oro per la Maceratese, contribuendo a scrivere pagine memorabili nella storia del club.
Tra il 1955 e il 1965, ha indossato la maglia biancorossa con orgoglio e passione, incarnando lo spirito combattivo e la dedizione che hanno contraddistinto la mitica "Rata". Esterno d’attacco veloce e incisivo, soprannominato "il falco" per la sua agilità, Macellari rappresentava un simbolo per i tifosi e un incubo per le difese avversarie.
Insieme a compagni del calibro di Alberto Prenna, Pino Brizi e Mazzanti, fu protagonista della rinascita della Maceratese, portandola prima al ritorno in Serie D e, successivamente, alla Serie C nella stagione 1962/63. Indimenticabile il suo gol a Vasto, nella penultima giornata di campionato, davanti a centinaia di tifosi accorsi con 15 pullman per sostenere la squadra.
Macellari visse in prima linea la trasformazione della società sotto la guida del presidente Elio Ballesi, condividendo il campo con il futuro capitano della Fiorentina, Pino Brizi, che avrebbe poi vinto uno Scudetto in Serie A. Insieme, costruirono un’ossatura di squadra che resta indelebile nella memoria collettiva dei tifosi maceratesi.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di cordoglio tra i tifosi e gli appassionati di calcio. "Riposa in pace, leggenda", è stato il messaggio che la società ha scelto per ricordare l’uomo e il calciatore. Con Sergio Macellari se ne va non solo un grande atleta, ma anche un pezzo di storia della Maceratese e di una città intera.
"E così, te ne sei andato. Ridendo con tua moglie. Ti è rimasto il sorriso in bocca. Grande uomo, padre e marito. Capace di un amore immenso per tutti. Grande giocatore e allenatore. Ho un buco immenso nel cuore. Ti amo papà! Adesso vola alto Falco, vola alto", questo il commovente messaggio condiviso sui social dalla figlia Michela Macellari. Il rito funebre è in programma per lunedì 20 gennaio, alle ore 11:30, presso la chiesa di Santa Croce di Macerata.
Un tentativo di furto è stato sventato grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche. L’episodio si è verificato presso il centro commerciale Cuore Adriatico, dove un giovane di 25 anni, residente a Montecosaro e già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, è stato fermato e denunciato all’autorità giudiziaria per tentato furto aggravato.
Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe cercato di sottrarre alcuni generi alimentari dagli scaffali di un negozio all’interno del supermercato. L’intervento immediato dei militari ha impedito il completamento del reato, portando alla sua identificazione e al deferimento.
Con una nota, Il Segretario comunale Luigi Carelli, il suo vice Guido Garufi, Il Segretario Provinciale Paolo Perini hanno esposto alcune perplessita sulla lottizzazione Simonetti:
"Si assiste ,con meraviglia e stupore, al procedere dell’iter relativo alla lottizzazione Simonetti, a Piediripa. Meraviglia e stupore che fanno pensare più ad un’opera teatrale che ad una rigorosa presa di posizione politica. D’improvviso il Consiglio che si sarebbe dovuto riunire il 27 di Gennaio è stato rimandato… Il Sindaco Parcaroli dice di voler approfondire la questione… Il partito “Noi moderati”, da sempre, pur non avendo rappresentanza in Consiglio ( ma si al Parlamento e in Regione) si è dichiarato totalmente sfavorevole alla lottizzazione per una serie di motivi che diventa inutile ribadire per quanto evidenti ed oggettivi, tanto più nell’area commerciale. Non siamo i soli e riteniamo che tale delibera peserà negativamente sulle prossime amministrative che si terranno, chiariamo, nel 2025 e non nel 2026. Oltre all’opposizione che realizza un sit-in, leggiamo che Fratelli d’Italia e Lega sono contrari e con loro ci congratuliamo, a meno che, poiché la questione è diventata “teatrale” non sbuchi fuori, tra le tende, qualche altro protagonista o maschera e che questo “allungamento dei tempi” non serva a far cambiare parere ai meloniani e alla Lega . Notiamo, per concludere, che si sbandiera troppo spesso e a tutta voce il termine “liberalismo” che è diventato una etichetta buona per ogni salsa, termine che viene usato e abusato e utilizzato come “farmaco” per ogni patologia".
Gli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Varnelli” di Cingoli, Luca Tiberi e Filippo Giachè della classe 5BC di cucina hanno conquistato un brillante risultato al quarto concorso regionale “Ragazzi Speciali”, dedicato agli istituti alberghieri con l’obiettivo di promuovere l’inclusione.
Il contest, che ha avuto luogo il 16 gennaio 2025 presso presso l’IIS A. Panzini di Senigallia, prevede infatti la partecipazione di squadre composte da uno studente con disabilità che segue un percorso differenziato e da un compagno, accompagnati dal docente di cucina e da un docente di sostegno.
Con la loro creazione, un innovativo “Cece Quercia di Appignano al cubo con cuore di pecorino, cavolfiore all’arancia e scalogno glassato”, i due ragazzi, accompagnati dal professore Giacomo Liberti, dalla professoressa Elena Sorci e dalla Dirigente, la professoressa Annamaria Marcantonelli, hanno dimostrato grande talento culinario e una profonda conoscenza dei prodotti locali, ottenendo l’oro nella loro categoria. “Sono estremamente orgoglioso dei miei studenti – ha dichiarato il professor Liberti, docente di cucina che ha coordinato i ragazzi. – Hanno lavorato con passione e dedizione, dimostrando un’ottima padronanza delle tecniche culinarie e una grande capacità di lavorare in squadra. Questo risultato è la riprova dell’eccellente lavoro svolto in classe e in laboratorio”.
Il concorso, organizzato dall’Unione Regionale Cuochi Marche in collaborazione con l’AMAP, ha visto la partecipazione di numerosi istituti alberghieri della regione. La giornata è stata caratterizzata da un clima di grande entusiasmo e competitività, con i ragazzi impegnati nella preparazione dei loro piatti davanti a una giuria di esperti. “Queste occasioni sono fondamentali per i nostri studenti, con e senza disabilità – ha aggiunto il docente. – Consentono loro di confrontarsi con i coetanei, di mettersi in gioco e di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro”.
L’IPSEOA “Varnelli” si congratula con Luca e Filippo per questo straordinario risultato e augura loro un futuro ricco di soddisfazioni.
Il Trodica non si ferma più e passa anche al Soverchia inanellando la settima di fila. Primo posto consolidato, ma che fatica nel domare un’ottima Settempeda che ha dato tutto e sotto ogni punto di vista per ottenere un risultato positivo che però è svanito, dopo una rimonta da zero a due, a 15’ dal termine. Complimenti ad entrambe le squadre per lo spettacolo offerto al numeroso pubblico presente e per aver dato vita ad un confronto divertente, bello da vedere, con emozioni, reti e che è rimasto in bilico fino all’ultimo. Una Settempeda che torna così ad essere sconfitta, ma che può recriminare a ragion veduta per quanto visto nei 95’. Gli ospiti confermano la loro forza, la qualità dei singoli e il cinismo delle grandi squadre, ma questa volta il successo li ha premiati un po’ più dei reali meriti visto che i biancorossi hanno giocato alla pari, forse anche meglio nella ripresa, e non sono stati premiati come avrebbero meritato dopo una prestazione bella e combattiva in cui hanno dato tutto. Settempeda che esce dunque dalla sfida a testa alta avendo tenuto botta alla corazzata Trodica e che deve incassare un ko(è il quarto in stagione contro gli stessi avversari ma del tutto differente dai precedenti) che fa male per come è maturato. Il responso del campo va accettato e adesso si deve continuare a lavorare sodo ripartendo dai tantissimi spunti positivi che questo match ha lasciato in dote. Nota finale: per una volta vogliamo parlare dell’arbitraggio che non è stato all’altezza ed ha deluso per incertezze, metro di giudizio e decisioni che hanno lasciato molti dubbi. Insomma, un vero peccato per una sfida così bella e avvincente che avrebbe meritato un “fischietto” migliore e all’altezza del compito.
Il big match di giornata è quello del Soverchia dove arriva la capolista Trodica per affrontare la squadra di Ciattaglia. Momento positivo per entrambe viste le recenti vittorie: due di fila per i biancorossi, sei per gli ospiti. Settempeda in piena corsa play off e alla ricerca di un risultato di prestigio; Trodica che vuole proseguire la marcia in testa confidando di allungare il passo. Biancorossi senza Farroni, il cui posto è preso da Perez match winner con il Grottammare mentre l’altra novità è Sfrappini che fa il secondo under con D’Angelo. Bianco azzurri invece senza lo squalificato Greco, ma per il resto ci sono tutti i migliori per una formazione molto offensiva e sbilanciata in avanti. Il match è da subito piacevole e con ritmo alto. I biancorossi sembrano approcciare al meglio tanto che si fanno vivi in area con Perez che finisce giù dopo un contatto. L’arbitro fa giocare ma qualche dubbio, legittimo, resta.
Da un possibile rigore a favore, i locali si ritrovano addirittura sotto perché sul prosieguo dell’aione il Trodica è letale. Per la Settempeda da questo momento iniziano dieci minuti da incubo. Al primo affondo i bianco azzurri la sbloccano: Sucic dà una gran palla centrale in verticale per Chornopyshchuk che scatta sul filo del fuorigioco e davanti alla porta non sbaglia piazzando il rasoterra di destro nell’angolino alla sinistra di Pettinari. Ancora il capocannoniere del girone gira di testa sul fondo da ottima posizione, mentre al 10’ Giovannini entra in area sulla sinistra e calcia verso il primo palo con Pettinari attento e reattivo nel deviare in tuffo in angolo. Tre minuti e ancora Chornopyshchuk da centro area in girata chiama Pettinari alla deviazione in tuffo. Il dominio del Trodica continua e sfocia nel raddoppio che cade al quarto d’ora: Giovannini da sinistra pennella dalla parte opposta per Susic che con un colpo di testa preciso mette nell’angolo lontano. Gara decisamente indirizzata per la capolista che inizia a controllare una Settempeda che, colpita duramente, fatica un po’ a tornare nel match ma quando lo fa dimostra di poter giocare alla pari dei forti rivali. Al 34’ grande affondo di Sfrappini sulla sinistra dell’area che in dribbling ne fa fuori due e poi passa a Quadrini che controlla, salta un difensore con una finta e poi piazza il destro nell’angolo basso alla sinistra di Febbo. Tutto olto bello e partita riaperta e che cambia di nuovo rimettendo i locali in corsa. Al 44’ la Settempeda sfiora il pari. Punizione di Quadrini che taglia l’area con un paio di compagni che sfiorano la sfera che poi si spegne sul fondo lambendo il montante. E’ l’ultimo episodio di un bel primo tempo. Dopo pochi minuti della ripresa mister Ciattaglia cambia: dentro Salvatelli(fuori Rango) che si piazza a sinistra, Sfrappini va a destra, Quadrini si accentra a fare la mezzala. Risponde subito mister Buratti con un doppio cambio(in Bonvin e Berrettoni out Chornopyshchuk e Merzoug).
La prima chance degna di nota è settempedana con Perez che mette un ottimo pallone dal fondo con Quadrini pronto a calciare di prima dal limite con destro di poco largo. Pronta replica ospite con Bonvin che si gira e calcia con Pettinari che si allunga e devia. Prosegue la sfida tattica fra i due tecnici: Ciattaglia modifica l’attacco con la staffetta argentina(Pariani per Perez), Buratti si affida all’ex Marcaccio che si piazza a centrocampo(esce Giovannini). Le scelte premiano però l’allenatore della Settempeda visto che al 25’ proprio Pariani impatta: parabola perfetta di capitan Montanari(gran prova la sua come quelle di Quadrini, Dolciotti, Pettinar e Perez)che trova il centravanti argentino che stacca altissimo e incorna con potenza alle spalle di Febbo. Nemmeno il tempo di gioire per il pari che la Settempeda subisce il terzo gol. Il Trodica si ritrova di nuovo avanti grazie ad un episodio molto discusso e contestato da giocatori di casa e pubblico(le proteste si protrarranno fin oltre la fine): palla profonda per Bonvin che in area finisce a terra sull’uscita di Pettinari con l’arbitro che indica il dischetto.
Restano dubbi dati dal fatto che l’attaccante argentino sembra iniziare la caduta un attimo prima di trovare il corpo del portiere. Resta tuttavia la decisione di Negusanti di Pesaro che consente a Susic di andare sul dischetto e segnare il 2-3 con doppietta personale. E’ un peccato per i biancorossi non essere riusciti a tenere dopo il meritato pareggio, anche perché l’inerzia del match sembrava poter andare dalla loro parte. Negli ultimi minuti si lotta a centrocampo e la Settempeda ci prova con le ultime energie(pioggia e campo pesante hanno richiesto ai protagonisti uno sforzo in più) e nel recupero c’è una buona chance non sfruttata da Sfrappini che non riesce ad impattare davanti alla porta un cross di Montanari leggermente alto e forte. Finisce così con il Trodica che riesce a portare a casa altri punti pesanti per la corsa di testa e con la Settempeda che rallenta la marcia play off ma sembra solo un incidente di percorso visto il livello della partita disputata.
SETTEMPEDA-TRODICA 2-3
MARCATORI: 4’ Chornopyshchuk, 15’ Susic, 34’ Quadrini; st 25’ Pariani, 28’ Susic su rigore,
SETTEMPEDA: Pettinari, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Dolciotti, Sfrappini, Rango(8’st Salvatelli), Cappelletti, Quadrini, Perez(22’ Pariani). A disp. Bartoloni, Eugeni, Mulinari,Massini, Boldrini, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro. All. Ciattaglia
TRODICA: Febbo, Ciccalè, Emiliozzi, Chornopyshchuk(12’st Bonvin), Ciaramitaro, Giovannini(23’st Marcaccio), Becker(35’st Ciucci), Panichelli, Gobbi, Susic(30’st Voinea), Merzoug(12’st Berrettoni). A disp. Isidori, Virgili, Orazi, Xhafa. All. Buratti
ARBITRO: Negusanti di Pesaro. Assistenti: Riggio di Macerata e Peyla di Pesaro
NOTE: Ammoniti: Perez, Emiliozzi, Pagliari, Merzoug, Berrettoni. Angoli: 1-4. Recupero: st 5’