Arriva la prima sconfitta casalinga per la Macagi Cingoli in Serie A Gold 2024-2025 di pallamano maschile. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 28-34 contro i vice-campioni d’Italia del Brixen, nella partita della quarta giornata di campionato. Strappini e compagni, meno lucidi del solito, sia in attacco che in difesa, non sono mai riusciti a mettere in discussione il risultato nell’arco dei 60 minuti.
PRIMO TEMPO - Solo nelle primissime fasi del match Cingoli mette il muso davanti. De Oliveira dai 7 metri apre le marcature, D’Benedetto e Strappini piazzano il 2-1. Ardian Iballi pareggia, tuttavia ci pensa Makhlouf con una suntuosa virgola a ristabilire il +1. La Macagi, poi, ha anche il pallone del +2 , ma Voliuvach si supera ed evita il doppio svantaggio ospite. Brixen ribalta l’inerzia con De Oliveira e Della Vecchia per il 4-5, nonostante il 7 metri parato da Noack proprio sul brasiliano.
Uno dei momenti decisivi della sfida arriva dopo il 5-5 di Makhlouf. Qui, infatti, gli alto-atesini piazzno un break di 0-3 firmato Endrit Iballi, De Oliveira e Arcieri, portandosi sul 5-8. Makhlouf accorcia, tuttavia Della Veccha e Ardian Iballi piazzano il +4 sul 6-10 al 15’.
Mangoni e Makhlouf provano a tenere a galla la Macagi, ma Ardian Iballi e Canete trovano i guizzi dell’8-13. In questo frangente, poi, Voliuvach si supera in quattro occasioni sui tiri di Naghavialhosseini, D’Benedetto e Ceccardi. Sul 10-16 Cingoli riesce ad accorciare di due reti con Naghavialhosseini e Makhlouf (12-16), però i gol di Iballi e Canete permettono al Brixen di chiudere il primo tempo in vantaggio sul +5 (13-18).
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Brixen si limita a gestire una Macagi Cingoli troppo frenetica e imprecisa al tiro. L’illusione della rimonta dura lo spazio di pochi minuti, quando Makhlouf e Mangoni piazzano i punti del 15-18. De Oliveira e Della Vecchia, in tutta risposta, trovano il nuovo +5 ospite (15-20). I locali battagliano punto su punto fino al 18-23, quando due reti di fila di De Oliveira portano il passivo a -7 (18-25). Mangoni accorcia, dall’altra parte Della Vecchia e Arcieri dilatano ancora il distacco tra le due compagini sul 19-27.
Somma sbaglia un 7 metri, ma con un moto di orgoglio Mangoni e Strappini strappano il -6 a 10 minuti dalla fine (21-27). Brixen ferma sul nascere le velleità di rimonta locali e ristabilisce subito il +8 con De Oliveira e Arcieri (22-30). Noack salva su De Oliveira e Canete, ma dall’altra parte Ciattaglia colpisce una traversa. Al 58’ sul 25-33, poi, viene espulso De Oliveira, ma il canovaccio della partita non cambia: Cingoli riesce solo a rosicchiare due punti con D’Agostino e Makhlouf, per il definitivo 28-34.
Tabellino
Macagi Cingoli 28-34 Brixen (13-18)
Macagi Cingoli: Noack, Albanesi, D’Agostino 1, D’Benedetto 1, Ciattaglia 2, Naghavialhosseini 3, Ottobri, Mangoni 5, Somma 2, Latini, Strappini 2, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Ceccardi 3, Makhlouf 9. All. Palazzi
Brixen: Voliuvach, Lubinati, Azzolini, Della Vecchia 5, Arcieri 4, De Oliveira 10, Canete 8, Iballi E. 3, Iballi A. 4, Sader, Basic, Sozio, Oberhollenzer. All. Izzo
Arbitri: Anastasio-Zappaterreno
NOTE – espulso De Oliveira (B) al 58’
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
La nuova capolista del girone B di Promozione diventa l’imbattuto (4 vittorie su 4) Porto Sant’Elpidio dopo essere riuscito a sbancare il “Soverchia” con il minimo scarto (1-2) trascinato dal proprio centravanti Zira, doppietta, e dal folletto Macchini. Rivieraschi autori di un buon primo tempo (partenza sprint) e abili a sfruttare una delle poche opportunità da rete viste nei primi 45’; poi a metà ripresa cinici al momento opportuno quando la gara appariva in equilibrio e il punteggio in parità.
Settempeda che ha mostrato un altro avvio di match un po’ timoroso ma poi è stata abile a trovare le giuste misure per contrastare meglio gli avversari; ripresa, anche grazie ad alcuni accorgimenti tattici, decisamente diversa e con gioco migliore tanto da trovare il pareggio, ma poi ecco palesarsi la grave disattenzione che ha portato il nuovo svantaggio e la seconda sconfitta consecutiva.
LA CRONACA – Dopo aver affrontato il Trodica, la Settempeda deve vedersela con l’altra imbattuta capolista ovvero il Porto Sant’Elpidio. Partita complicata per una Settempeda che, oltre alla forza del rivale di turno, deve dimostrare che non sono rimaste scorie dalla precedente pesante sconfitta.
L’avvio di match è in effetti complicato: squadra passiva e che soffre contro un avversario aggressivo e che mette in campo ritmi alti. Due le “sorprese”, una per parte, al fischio di inizio: nei locali c’è la prima volta del centravanti argentino Matias Roldan (tesserato in settimana); negli ospiti manca per infortunio uno dei migliori, il fantasista Bracalente.
La prima azione è di marca elpidiense con Macchini che trova in area Panichi che calcia in diagonale un rasoterra che esce di pochissimo lambendo il palo. Si va dall’altra parte e ci prova Dolciotti che prepara al meglio il tiro dal limite, ma poi colpisce male con palla abbondantemente sul fondo.
Porto Sant’Elpidio propositivo e spesso pericoloso con i propri attaccanti, ma piano piano la Settempeda prende le misure e sale di rendimento. Match equilibrato e con squadre che concedono poco dietro. Quasi a sorpresa alla mezz'ora il punteggio cambia: un rimpallo si trasforma in lancio per Macchini che entra in area, arriva sul fondo e quindi crossa morbido in mezzo dove Zira colpisce di testa trovando traversa e gol.
I biancorossi non mollano e al 40’ vanno vicino al pari: pressione alta sul centrale che perde palla che Paglari cattura e porta avanti per poi calciare dal limite. Destro forte ma centrale che Pettinari respinge, arriva in corsa Cappelletti che colpisce male fallendo una ghiotta occasione.
Passa un minuto e gli ospiti rispondono in modo assai pericoloso: ennesimo scatto a sinistra di Macchini con palla messa rasoterra davanti alla porta dove Zira manca la deviazione vincente in scivolata. Prima del riposo sempre Macchini abile a ricevere fra le linee e ad andare al tiro fermato con sicurezza da Bartoloni.
Al ritorno dagli spogliatoi nei locali c’è Montanari per Massini, mentre dopo pochi minuti di gioco mister Ciattaglia cambia ancora: fuori l’acciaccato Roldan e dentro Cervigni che va sulla destra con Quadrini che si accentra mentre Farroni si alza in attacco. Cambiamenti che in effetti fanno bene alla Settempeda tanto che al 13’ impatta.
Cappelletti è abile ad andare via sulla destra con dribbling e cross rasoterra che trova Farroni pronto al tiro: primo destro impreciso e “sporco”, secondo però perfetto, pulito e vincente. Gara adesso decisamente in equilibrio e con la Settempeda che controlla bene e che sembra in grado di mantenere l’importante risultato, ma la sorpresa, brutta per i biancorossi, è dietro l’angolo.
Minuto 25. Un pallone che sembra innocuo e facilmente gestibile dalla difesa di casa, si trasforma invece in letale e decisivo per le sorti del match. La sfera rimbalza in area fra le maglie biancorosse, i difensori restano a guardare e allora arriva Zira che con il destro gira verso il primo palo dove la palla si infila trovando impreparato Bartoloni.
Doccia gelata per i ragazzi di casa che accusano il colpo e fanno fatica a reagire ed a costruire azioni importanti. Per il Porto Sant’Elpidio diventa così semplice difendersi e gestire il prezioso 2-1. Le ripartenze poi degli ospiti non mancano: il neo entrato Petrelli scatta sulla destra e sul suo cross Macchini gira di prima impegnando Bartoloni; un altro subentrato, Tiago Vallasciani, ci prova dal limite con un rasoterra fermato in due tempi dal giovane numero uno.
La Settempeda nel finale ritrova energie per tentare l’assalto e, dopo qualche tentativo in mischia su corner o rimesse laterali, ecco arrivare in extremis una ghiotta chance che fa gridare al pareggio. Dolciotti pesca sulla sinistra dell’area Farroni che mette un morbido pallone quasi sulla linea dove un difensore riesce ad anticipare tutti evitando il possibile intervento di un paio di biancorossi ben posizionati. Il recupero non cambia l’esito del confronto e al triplice fischio i rivieraschi possono festeggiare il primo posto in solitaria.
IL TABELLINO
SETTEMPEDA – PORTO SANT’ELPIDIO 1-2
MARCATORI: pt 30’ Zira; st 13’ Farroni, 25’ Zira
SETTEMPEDA: Bartoloni, Palazzetti, D’Angelo(24’st Sfrappini), Pagliari, Mulinari, Massini(1’st Montanari), Quadrini, Dolciotti, Roldan(5’st Cervigni), Farroni, Cappelletti. A disp. Braghetti, Piccinini, Eugeni, Staffolani E., Staffolani A., Meschini. All. Ciattaglia
PORTO SANT’ELPIDIO: Pettinari, Del Moro(7’st Smerilli), Fermani, Capiato, Cerquozzi(32’st Magliulo), Trombetta, Macchini, Islami(20’st Felloussa), Zira, Amici(32’st Petrelli), Panichi(7’st Vallasciani T.). A disp. Orazi, Chiodini, Zira A., Vallasciani Ivo. All. Mengoni
ARBITRO: Malascorta di Jesi; assistenti Federici di Ascoli e Cercaci di Macerata
NOTE: ammoniti: Dolciotti, Pagliari. Angoli: 5-3. Recupero: pt 2’; st 4’
Seconda vittoria consecutiva per la Cluentina e prima sconfitta, dopo tre pareggi, per un’Aurora Treia ancora lontana dalle condizioni ottimali.
All’11’ i biancorossi hanno l’opportunità di portarsi in vantaggio ma Matteo Camilloni spara alto un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un netto fallo del portiere Tiberi che, in uscita, travolge Buffalari. Al 18’ Borrelli da calcio di punizione costringe il portiere Amico ad un intervento prodigioso con deviazione in corner.
Al 23’ Pacini conclude una meravigliosa azione personale sulla fascia sinistra con un forte tiro che Tiberi riesce solo a respingere: sulla palla si avventa Trobbiani che, al volo, insacca.
Due legni si frappongono tra l’Aurora e il pareggio: dapprima Giuli, a tu per tu con Amico, conclude sulla traversa (25’) poi Borrelli devia sul palo di testa un cross di Candidi (29’).
Nel secondo tempo Cornacchini opta per Allegretti al posto di Giuli per dare più peso alla sua squadra: l’esperto attaccante recanatese sarà protagonista delle giocate più pericolose dell’Aurora.
Ma la prima vera opportunità della ripresa è della Cluentina: al 55’ Matteo Camilloni riesce a liberarsi per una fortissima conclusione alla quale il portiere Tiberi riesce ad opporsi con una splendida “murata”. Due minuti più tardi Filacaro sbaglia un disimpegno difensivo di cui approfitta Pacini che tuttavia perde l’attimo per la conclusione.
Il finale è tutto di marca treiese: al 74’ Allegretti conclude a colpo sicuro uno splendido pallone servito da Borrelli ma il portiere biancorosso Amico risponde con il primo di due miracoli decisivi deviando in corner; all’89’ ancora Borrelli crossa in area per Ibii che, di testa, esalta nuovamente il portiere biancorosso che riesce ad alzare il pallone sopra la traversa.
Tra i due episodi, l’espulsione di Germinale che, dapprima ammonito per un fallo di gioco, protesta vivacemente costringendo l’arbitro ad estrarre direttamente il cartellino rosso (76’).
CLUENTINA – AURORA TREIA 1-0
CLUENTINA: Amico, Buffalari, Pagliarini, Trobbiani, Menghini, Bosetti, Kakuli, Camilloni F., Pacini, Camilloni M., Torresi.
Allenatore: Marco Michettoni
AURORA TREIA: Tiberi, Regueyra, Bartolini, Rozzi, Filacaro, marini, Candidi, Romagnoli, Germinale, Borrelli, Giuli.
Allenatore: Giovanni Cornacchini
ARBITRO: Lorenzo Paoletti (Fermo)
ASSISTENTI: Francesco Buttafoco (San Benedetto del Tronto), Roberto Belleggia (Fermo)
SPETTATORI: circa 200
MARCATORE: Trobbiani al 23’
NOTE: Rigore sbagliato da Camilloni M. (CL) al 11’. Espulso Germinale (AT) al 76’ per proteste. Ammoniti: Camilloni M., Pagliarini (CL), Romagnoli, Germinale (AT).
Si avvicina il momento dell'esordio in campionato per la formazione femminile di pallavolo targata Cus Macerata.
Il 19 ottobre sarà debutto speciale perchè al piano di sopra, le cussine sono infatti neopromosse in Prima Divisione dopo aver trionfato la scorsa stagione con 3 giornate di anticipo.
Le atlete stanno sudando agli ordini della confermata coach Cinzia Destro in quella che è la nuova casa (in attesa del nuovo campus che sorgerà a Santa Croce), vale a dire la palestra della scuola IV Novembre. Lì si giocheranno le partite casalinghe il giovedì sera.
L'intera sezione sta vivendo una sorta di momento magico. Sono infatti partiti i corsi di mini volley, una novità e inoltre la squadra “delle grandi” sta sempre più incarnando l'anima della polisportiva perchè presenta 8 ragazze nuove e sono tutte studentesse all'Università di Macerata. Sono Asia Micozzi, Irene De Marco, Laura Marini, Laura Botticelli, Margherita Luzzi, Vittoria Morganti, Monica Fazzini e Giorgia Silvestrini (in foto alcune di loro).
Le new entry si aggiungono alle 9 confermate dopo la grande cavalcata dello scorso anno, vale a dire Penelope Amici, Miriam Angeletti, Gioia Brambatti, Michela Castellani, Martina Di Battista, Marica Disanto, Silvia Fratoni, Silvia Picchio e Margherita Sabbatini.
Secondo mandato per Robertino Paoloni che a giugno scorso ha nominato, con un Decreto del Sindaco, una giunta di soli uomini, Achilli Bruno vicesindaco e Pisani Fabio assessore, escludendo dalla carica almeno una tra le donne elette nelle scorse elezioni di giugno 2024 (consigliere Mara Timi, Galletti Marta e Miconi Marta che peraltro è stata la più votata tra i consiglieri con 80 preferenze).
"E così nell’anno in cui le Sale cinematografiche si riempivano nelle repliche di “C’è ancora domani” e una donna è alla presidenza del Consiglio, capita che, invece, in un piccolo borgo della Marca il genere femminile non sia rappresentato in Giunta, a prescindere persino dalle preferenze date ai candidati consiglieri alle stesse amministrative", afferma in una nota Federica Lambertucci, coordinatrice territoriale di Fratelli D’Italia.
"Eppure la normativa esiste: partendo dall’art 51 della Costituzione fino all’art. comma 2 del T.U.E.L., arrivando allo Stato Comunale di Loro Piceno. Paoloni, infatti, ha creduto di rimediare alla discriminazione accontentando il gentil sesso presente in consiglio con due incarichi di mera rappresentanza alle pari opportunità, uno per la consigliera Timi Mara e l’altro per la consigliere Galletti Marta".
"Ora, interviene anche il Garante Regionale dei Diritti alla Persona della Regione Marche Giancarlo Giulianelli invitando formalmente l’amministrazione di Loro Piceno ad adeguarsi al dettato normativo. L’Ufficio della Difesa Civica Regionale chiede espressamente il riesame delle nuove nomine della Giunta comunale al fine di garantire l’equilibrio della rappresentanza di genere, confidando, si legge nella nota, “nella volontà del sindaco di essere garante per una corretta amministrazione pubblica a sostegno di una democrazia sostanziale del sul territorio comunale”.
La normativa prevede l’obbligo, ma non stabilisce la sanzione per chi pensa, ancora nel 2024, a violarla. “È un vulnus normativo effettivamente. Però il dato politico è chiaro ed è piuttosto avvilente” - commenta ancora Lambertucci– “Eppure il sindaco aveva nella sua squadra tre giovani donne valide sia per titoli di studio (Galletti e Timi sono laureate e Marta Miconi è un geometra) che per esperienza (se si pensa che Mara Timi, oltre ad essere dottore commercialista, è stata già Consigliere nel primo mandato Paoloni con delega al bilancio). Insomma, se si considera che la carica di assessore è una carica fiduciaria assegnata dal Sindaco con proprio decreto, è facile dedurre che nessuna delle stesse è stata ritenuta all’altezza".
"Ciò nonostante le preferenze e il rispetto della rappresentanza politica visti i voti ricevuti da Marta Miconi all’ultima tornata elettorale. A dire il vero non mi meraviglia molto la scelta di Paoloni giacchè già nel precedente mandato ha sì nominato l’architetto Fabrina Mucci come suo vicesindaco, salvo poi bypassarla sistematicamente. Solitamente a sinistra le donne sono conosciute per essere combattive e per rivendicare il proprio ruolo. Sorprende che a difenderle su questo punto sia la sottoscritta, militante di Fratelli D’Italia".
"Spiace rilevare come il Comune di Loro Piceno, così determinandosi, rappresenti un esempio negativo nella garanzia della parità di genere. Peraltro, anche sotto un piano meramente politico, non solo ci si aspetta che chi si candida, donne incluse, sia disponibile anche ad incarichi amministrativi, ma anche che ciò sia frutto di una preventiva programmazione anche in fase di candidatura della possibile squadra amministrativa, specie in casi in cui al momento della candidatura si sa già di non avere avversari (Paoloni era l’unico candidato alla carica di Sindaco nel 2024). La parità di genereè un valore democratico con valenza sostanziale, frutto di lunghi percorsi di affermazione femminile anche nella gestione della res pubblica. Non è una mera regola procedimentale da aggirare. È un valore da perseguire anche verso le giovani generazioni. Spiace costatare che in questo caso non sia avvenuto”, conclude Lambertucci.
A pochi giorni di distanza dal volume dedicato alle migliori pizzerie d'Italia, Gambero Rosso ha stilato una lista dei migliori bar del Bel Paese, valutando la qualità e la varietà del servizio in chicchi e tazzine. La lista, in collaborazione con Illy, ha preso in esame 1.110 locali, andando a valutare non solo caffè, ma anche pasticceria, enoteca, cucina gourmet e molto altro.
Nella lista due bar sono marchigiani. Il primo è a Loreto ed è la Pasticceria Picchio, locale storico con specialità ormai riconosciute. La new entry è, invece, costituita da Palazzo Rainaldi di Treia. Il locale lavora sulla produzione in proprio, con specialità dolci e salate. Un'offerta situata all'interno del borgo storico di Treia.
"A soli due anni dall’apertura siamo stati premiati dalla Guida Bar D’Italia del Gambero Rosso con il massimo riconoscimento di 3 chicchi e 3 tazzine, posizionandoci tra i 50 migliori bar d’Italia secondo la Guida 2025. -Spiega in un post Emanuele Francioni, titolare di Palazzo Rainaldi - . Dedizione, passione, sacrificio e lavoro di squadra è il poker d’assi che ci ha permesso di ottenere questo prestigioso riconoscimento, stimolandoci ancora di più nel perseguire il miglioramento e alzando sempre di più l’asticella. Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che contribuiscono a rendere Palazzo Rainaldi quello che è. E a tutti voi, che scegliendoci giorno dopo giorno ci ripagate dell’impegno che investiamo quotidianamente nel rendere Treia un posto ancora più piacevole nel quale trascorrere del tempo di qualità. Grazie".
Pierfrancesco Favino, uno dei volti più amati del cinema italiano, è in arrivo nelle Marche a conferma dell'attrattiva della regione come set di eccellenza. L'attore sarà a Portonovo, San Benedetto del Tronto e Grottammare per girare "Il Maestro", nuovo film di Indigo film e Indiana che hanno scelto la regione per girare tre settimane di riprese.
Il progetto promette di essere uno dei più significativi girati nelle Marche degli ultimi anni.Le riprese inizieranno a metà ottobre e si protrarranno fino alla fine del mese. Le Marche si confermano così un autentico paradiso per il cinema italiano, grazie alla crescente richiesta da parte delle produzioni cinematografiche che valorizzano la bellezza dei suoi paesaggi e la ricchezza culturale. In questo contesto, la Marche Film Commission svolge un ruolo cruciale, offrendo supporto logistico e servizi essenziali per lo sviluppo della filiera audiovisiva. Negli ultimi mesi, numerose produzioni hanno scelto le Marche come location ideale per le loro storie. Dalle colline verdi ai borghi storici, la regione offre una varietà di scenari che catturano l'immaginazione di registi e produttori.
Oltre a "Il Maestro" anche la serie "Balene" inizierà presto le riprese nelle Marche, per la regia di Alessandro Casale, prodotta da Fast Film srl per Rai Fiction con Veronica Pivetti, Carla Signoris, Giorgio Tirabassi, e Manuela Mandracchia e girata completamente nelle Marche. Le riprese inizieranno a ottobre. Per entrambe le produzioni, Marche Film Commission ha supportato l'organizzazione logistica e il contatto con le amministrazioni locali.
Altre due produzioni sono all'attivo nella regione: la Mattia's Film che sta ultimando nei comuni di Jesi, Ancona, Senigallia, San Marcello, Filottrano e Monte Roberto le riprese del film "Tradita" con Manuela Arcuri e la società Evoque Art House che sta effettuando la preparazione per l'ultima settimana di riprese nelle Marche del film "La soprano italiana" per la regia di Mauro John Capece. Le location principali del film saranno Ripatransone, Offida, Ascoli Piceno, Colli del Tronto, Pagliare del Tronto e San Benedetto del Tronto.
"Nei giorni scorsi, Manuela Arcuri ha detto di aver trovato le Marche ideali per girare, perché coniugano bellezza, ospitalità e offrono una varietà di situazioni ed ambienti, dalla montagna al mare, in grado di adattarsi ad una molteplicità di contesti. Questa - ha commentato il presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini - è la forza delle nostre terre: il fatto che siano ancora in gran parte inesplorate sotto l'aspetto cinematografico le rende ancora più appetibili. L'impatto economico di questa crescente popolarità è significativo per gli investimenti, l'occupazione locale, le attività commerciali che beneficiano dell'arrivo di troupe e attori, contribuendo a un ciclo virtuoso di crescita economica".
"La Marche Film Commission - sottolinea il responsabile Francesco Gesualdi - con il suo impegno nella promozione del territorio come set cinematografico, continua a lavorare instancabilmente per facilitare le riprese. Grazie a una rete di collaborazioni con enti locali, maestranze e istituzioni, Marche Film Commission è in grado di offrire supporto personalizzato a ogni produzione, garantendo un'esperienza fluida e semplificata".
(Fonte Ansa)
“Macerata non merita questa umiliazione. Il Consiglio comunale aperto sulla sanità, deciso dal Comune di Macerata, poi annullato perché il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli non vuole ascoltare i cittadini maceratesi, è un fatto grave, avvilente, mortificante”. Il consigliere regionale Pd, Romano Carancini, interviene in merito al dietrofront del Comune di Macerata riguardo all’assise aperta sul tema sanità.
“Il presidente del consiglio comunale, Francesco Luciani, la massima espressione istituzionale rappresentativa della città, ha così tradito la dignità e la fiducia dei maceratesi nel suo ruolo di garante, rimangiandosi la formale convocazione della seduta aperta dopo una sconcertante lettera del presidente della Regione Francesco Acquaroli il quale ha imposto, senza se e senza ma, che i cittadini possano solo ascoltare e non esprimere le loro opinioni”, sottolinea Carancini.
“L’indipendenza delle decisioni dell’Ente comunale sull’esercizio democratico delle proprie scelte va difesa e tutelata. In questa surreale vicenda, è assordante il silenzio del sindaco Sandro Parcaroli. Perché non ha preteso politicamente che il presidente della Regione venisse ad ascoltare le voci dei cittadini e a restituire ciò che la Giunta regionale ha realizzato in tema di sanità? Perché ai cittadini che lo hanno eletto, alle loro domande, alle loro critiche ovvero pure agli apprezzamenti, ha preferito piegarsi al diktat di Francesco Acquaroli?” - Domanda ancora Carancini.- .
“Sulla gestione della sanità pubblica e su tutto ciò che essa comporta in questo difficile tempo storico un sindaco responsabile non può permettersi di sorvolare né tantomeno di restare invisibile. Con chi è stato concordato questo salto all’indietro nella scelta del confronto pubblico? Chi ha deciso?”
“Senza rispetto per la sua città il sindaco Parcaroli si è prostrato all’assenza di coraggio del presidente Acquaroli che in questo modo conferma la sua debolezza politica, la frustrazione di non aver mantenuto le promesse e di non aver raggiunto i risultati proclamati in campagna elettorale, a cui si aggiunge la percezione dei suoi stessi elettori che oggi, nella delusione più totale, lo relegano all’ultimo posto nell’indice di gradimento dei presidenti di Regione”.
“Asservire e condizionare un confronto aperto sulla sanità alla inadempienza dimostra la viltà politica di Acquaroli e questo avviene quando invece dovrebbe essere per lui il tempo della rendicontazione, della restituzione ai marchigiani dei suoi anni di mandato, oramai alle porte delle regionali del 2025”.
“E se in alcuni consigli comunali aperti sulla sanità la voce ai cittadini e agli addetti ai lavori è stata data, a Macerata questo non sarà possibile. Quando saranno solo tra forze di maggioranza a dialogare in consiglio comunale andrebbe ricordato al presidente della Regione che non esistono territori facili e territori difficili, esiste il coraggio dell’ascolto”.
Secondo l’ex sindaco di Macerata, inoltre, il fatto più grave oggi è che “il presidente Francesco Acquaroli nega in modo autoritario il diritto di partecipazione ai cittadini, si sottrae al confronto e, allo stesso tempo, fa lo sgambetto al Comune di Macerata, senza il doveroso rispetto fra Istituzioni. Dunque Acquaroli parlerà di sanità solo se le voci al suo fianco saranno quelle scelte da lui. Solo da lui”.
“Con questo omaggio vogliamo ringraziare il luogotenente Silvio Mascia non solo per i 25 anni di impegno costante al servizio dei cittadini recanatesi, ma soprattutto per la grande umanità e il senso del dovere che ha ispirato la sua attività di comandante sino ad oggi”. Il sindaco di Recanati Emanuele Pepa ha ringraziato così il luogotenente Silvio Mascia, comandante uscente della locale Stazione dei Carabinieri, che va in pensione dopo aver tagliato il traguardo dei 60 anni.
L’Amministrazione comunale della città leopardiana ha omaggiato il luogotenente con una targa, consegnata ieri, 27 settembre, a latere della seduta del Consiglio Comunale, direttamente dalle mani del primo cittadino in una cerimonia molto sentita. “Come Sindaco ho potuto collaborare poco con il luogotenente Mascia – ha proseguito Pepa – poiché, mentre io indossavo la fascia, lui si preparava a consegnare la divisa. Tuttavia, ho avuto modo di apprezzare una persona sempre disponibile non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Colgo l’occasione per ringraziare, insieme al luogotenente, tutte le donne e tutti gli uomini dell’Arma che ogni giorno garantiscono sicurezza e protezione alla nostra comunità con spirito di sacrificio”.
Mascia è arrivato a Recanati nel 1999, dopo aver prestato servizio come comandante presso la Stazione Carabinieri di Porto Recanati e aver ricoperto numerosi incarichi di comando e supervisione. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto molti riconoscimenti, non ultimo quello di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica, conferitogli dal Capo dello Stato soltanto lo scorso giugno. Da sempre attivo nel campo del sociale, ha svolto anche servizio di volontariato presso l’Azione Cattolica e l’Unitalsi di Recanati, occupandosi dei malati con mansione di barelliere e conseguendo per questo la Medaglia d’Oro.
Il nuovo comandante è Angelo Pardi.
L’amministrazione comunale di Matelica rende noto che si terranno, a partire dalla prossima settimana, una lunga serie di incontri e iniziative dedicate a genitori e figli nel Centro per le Famiglie di via Oberdan 56, presso il palazzo dei Filippini.
La prima serie di appuntamenti è dedicata ai bambini: ogni martedì e ogni giovedì di ottobre dalle ore 16 e 30 alle ore 18 e 30 si terranno giochi, attività, proiezioni di film, letture, laboratori e anche due sedute di massaggio neonatale. Gli eventi si chiuderanno ad halloween, giovedì 31 ottobre, con una festa per bambini sopra i 3 anni. Per quanto riguarda i genitori gli appuntamenti si terranno il giovedì con le seguenti date: 15 ottobre, 29 ottobre, 12 novembre e 26 novembre.
Ogni due settimane la pedagogista Laura Nardi accoglierà i genitori con letture e modalità interattive utilizzando principalmente degli albi illustrati. Per info e prenotazioni di entrambi i percorsi, tel. 347 9583848. Gli incontri sono organizzati in collaborazione con ATS17, Unione Montana Esino Potenza Musone, Cooss Marche, Scacco Matto e i Centri per Famiglie degli ATS17 e 18.
Tanti gli studenti settempedani che hanno preso parte alle Giornate Europee del Patrimonio 2024, iniziativa promossa dal Consiglio d'Europa e sostenuta dalla Commissione Europea, con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla ricchezza del nostro patrimonio culturale con la finalità di promuoverne tutela e valorizzazione.
L’appuntamento, grazie alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e alla collaborazione del Comune di San Severino Marche, ha permesso l’apertura straordinaria del Parco Archeologico di Septempeda con visita ai monumenti dell’antica città romana: l’area termale ma anche la porta sud e le fornaci.
La Soprintendenza marchigiana, guidata dall’architetto Giovanni Issini che ha voluto fortemente questa iniziativa, ha organizzato una serie di visite guidate a cura della referente per la tutela archeologica, Cecilia Gobbi, e dei colleghi della Sabap Francesco Pizzimenti, Beatrice Marchet, Nicol Tiburzi e Tommaso Sabbatini.
“Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e in particolare all’architetto Giovanni Issini, per il grande lavoro svolto – ha sottolineato, prendendo parte alla manifestazione il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, sottolineando - .
"Sono particolarmente soddisfatta per la grande partecipazione delle scuole, un segnale positivo che ci riempie di orgoglio e speranza per il futuro. Numerosi studenti settempedani hanno potuto vivere in prima persona l’importanza della tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, scoprendo da vicino le meraviglie dell'antica città romana, come l’area termale, la porta sud e le fornaci. Le Giornate Europee del Patrimonio rappresentano un’opportunità fondamentale per sensibilizzare i cittadini sulla straordinaria ricchezza del nostro patrimonio, affinché le generazioni future possano conoscerlo, rispettarlo e tramandarlo. Come Amministrazione comunale, continueremo a lavorare in sinergia con la Soprintendenza per garantire che eventi di questo genere possano ripetersi e coinvolgere sempre più la nostra comunità”.
All’apertura straordinaria del Parco Archeologico erano presenti anche il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura della Città di San Severino Marche, Vanna Bianconi, e la direttrice della Rete museale dell’Alta Valle del Potenza, Federica Galazzi.
La stazione carabinieri di Castelraimondo la scorsa notte, nell’ambito di servizi preventivi, ha individuato un’autovettura Ford Focus, già segnalata quale veicolo sospetto in uso a pregiudicati dediti alla commissione di furti.
Al momento del controllo un uomo, che si trovava nei pressi del mezzo, alla vista dei militari è fuggito repentinamente per le campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono confluite altre pattuglie di rinforzo che hanno setacciato la zona per alcune ore, senza riuscire a rintracciare il fuggitivo.
All’interno del bagagliaio dell’autovettura sono stati rinvenuti attrezzi atti allo scasso e precisamente: una smerigliatrice angolare, due trapani, un’ascia e un disturbatore di frequenze radio (c.d. jammer). Il mezzo è stato posto sotto sequestro per la prosecuzione delle indagini.
Uno era evaso dal carcere, l'altro era stato espulso dall'Italia, ma continuavano imperterriti a rubare e, quando sono stati colti in flagranza di reato, hanno aggredito e ferito i carabinieri che, però, sono riusciti ad arrestarli e a recuperare la refurtiva.
I militari della Compagnia di Fermo hanno arrestato in flagranza due uomini di origini albanesi, pluripregiudicati, per furto aggravato in concorso, possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, porto ingiustificato di oggetti atti a offendere e resistenza e violenza a pubblico ufficiale in concorso.
È avvenuto a Lido di Fermo, alle prime luci dell'alba di tre giorni fa i militari hanno bloccato i due topi d'appartamento trovati in possesso di numerosi gioielli in oro e argento, oltre a mille euro in contanti e strumenti da scasso, guanti in lattice e passamontagna.
I due uomini hanno opposto resistenza reagendo con calci e pugni per poi essere bloccati e ammanettati. I due carabinieri hanno riportato delle fratture agli arti superiori e alle costole. Si tratta di due pluripregiudicati senza fissa dimora gravitanti nel Casertano, di 45 e 39 anni. Il più giovane dei due è risultato anche ricercato da agosto scorso perché evaso, dopo un permesso, dal carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). L'auto in uso ai due pregiudicati è risultata di proprietà di un noleggio del Casertano su cui sono ora in corso ulteriori approfondimenti.
Condotti in carcere, i due uomini sono stati interrogati dal gip del Tribunale di Fermo che ha convalidato gli arresti e ha emesso a carico dei due il divieto di dimora nelle Marche, scarcerando il 45enne, che era già stato espulso nel 2022 con accompagnamento alla frontiera di Bari (ma in violazione di tale espulsione aveva fatto rientro in Italia) è stato denunciato anche per violazione della legge sull'immigrazione e riaccompagnato al Cpr di Bari in attesa di nuova espulsione e rimpatrio. Il 39enne è invece tornato in carcere.
Pepe in grani, di Caiazzo (provincia di Caserta) è la migliore pizzeria d'Italia secondo la guida - pubblicata alcuni giorni fa- da Gambero Rosso. La premiazione si è svolta mercoledì 25 settembre al Palacongressi Mostra d’Oltremare di Napoli, durante una cerimonia che ha celebrato le migliori pizzerie italiane, con 96 realtà a essersi aggiudicate i Tre Spicchi. Nelle Marche sono state premiate Farina (Pesaro) e Mamma Rosa di Ortezzano (Fm).
Pesaro, dunque, si conferma nel panorama della pizza italiana d’eccellenza. La pizzeria Farina ha riconquistato per il secondo anno consecutivo i Tre Spicchi della prestigiosa Guida Gambero Rosso, confermandosi come una delle due migliori pizzerie di tutte le Marche e tra le sei eccellenze tra Marche ed Emilia-Romagna.
“Per noi è veramente un onore essere fra queste 96 pizzerie, unici in provincia e fra le 6 selezionate fra Marche ed Emilia Romagna, afferma Paolo Severi, titolare di Farina. C'è tanta emozione e mai come quest'anno anche consapevolezza di quelli che sono i nostri limiti attuali, ma su cui già da domani inizieremo a lavorare. Fuori dal tempo e dalle mode, solo con l'idea di essere la massima espressione di ciò che siamo nel rispetto delle nostre identità".
"La nostra pizza è unica al mondo, ma attenzione, non perché sia la più buona che è un valore assolutamente soggettivo, ma perché nel lavoro di questi 12 anni abbiamo fatto prove e ricevuto contaminazioni che stanno formando proprio ora la nostra identità di pizza. Né napoletana, né romana, né pesarese. La pizza di Farina", conclude Severi.
Proseguono gli incontri dei carabinieri del Comando provinciale di Macerata con le persone anziane per prevenire truffe a loro danno. Secondo le linee di indirizzo del Comando Generale dell’Arma dei carabinieri, vengono periodicamente tenuti incontri per illustrare le modalità delle truffe consumate più frequentemente.
Ultimi, in ordine di tempo, sono gli incontri tenuti dal comandante della Stazione carabinieri di San Severino Marche, all’interno della chiesa di San Giuseppe, alla presenza del sacerdote Don Aldo Romagnoli, vicario del vescovo, e dal comandante della Stazione carabinieri di Tolentino, all’Istituto Comprensivo “Lucarelli”, ai quali hanno partecipato circa 100 anziani.
Nella circostanza, molti hanno rappresentato la loro esperienza con persone che dichiaravano di essere lontani parenti o pubblici ufficiali al fine di carpire la loro fiducia per poi richiedere denaro.
I carabinieri hanno illustrato dettagliatamente le principali tipologie di truffa che li vedono potenzialmente vittime: da quella più attuale e frequente del “finto nipote” che chiama la nonna richiedendo la consegna di denaro ed oggetti preziosi, simulando di essere incorso in un incidente stradale o in altro guaio giudiziario, alla truffa dello specchietto, al finto parente lontano che richiede denaro, al finto carabiniere o avvocato.
I presenti all’incontro sono stati invitati a contattare il 112 ogni volta che si ha il sospetto di avere a che fare con un potenziale malfattore. Analoghi incontri saranno tenuti nelle prossime settimane dai comandanti di altre Stazioni carabinieri della Provincia.
Sono 680 gli edifici, tra questi anche interi condomini e diverse multiproprietà, già interessati dai finanziamenti destinati alla ricostruzione privata post terremoto nel Comune di San Severino Marche.
A fornire un aggiornamento sul dopo sisma è stato la sindaca della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
“Il finanziamento totale per le pratiche private, le opere sugli edifici pubblici e i luoghi di culto, oltre ai contributi per la delocalizzazione delle attività produttive, supera i 422 milioni di euro – ha sottolineato il primo cittadino settempedano, per poi spiegare - Di questa somma, oltre 381 milioni di euro sono già stati stanziati per la ricostruzione privata, destinati al recupero di 680 edifici”.
Il sindaco ha evidenziato che le pratiche presentate ammontano a un totale di 996, delle quali 424 riguardano interventi di ricostruzione leggera, 132 di ricostruzione pesante, 434 legati all'Ordinanza 100 e 6 all'Ordinanza 13/2017. Finora, sono 416 le pratiche concluse per contributi legati al sisma e 43 per contributi fuori sisma.
Domenica 29 settembre, si chiude la decima edizione del Civitanova Film Festival e come da tradizione si vanno a scoprire i corti vincitori della rassegna 2024. Ma prima, spazio al progetto-scuola.
Andando sul programma della giornata, prevista tutta al cine-teatro Cecchetti, il via è alle 17 con la proiezione del cortometraggio PPP un Corsaro in forma di Rosa, che ha visto coinvolti gli studenti dell’IIS Da Vinci.
Il corto nasce all’interno di un progetto ampio dedicato a Pasolini, promosso dal polo liceale Da Vinci con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri. È stato curato dalla professoressa Maria Grazia Baiocco, in collaborazione con il Civitanova Film Festival, il Museo Magma, e l’attore-regista Giorgio Felicetti.
Tra le varie attività, è stata realizzato proprio un cortometraggio ispirato alla figura del poeta. A esso hanno partecipato, con la supervisione della direzione artistica del CFF, un gruppo di studenti del Da Vinci, i quali hanno appreso i rudimenti della sceneggiatura, studiato Pasolini ed elaborato idee che sono state la base per la costruzione del corto. La produzione ha visto la collaborazione al soggetto e sceneggiatura di Fulvio Malone, ala regia di Manuele Mandolesi e alle riprese di Andrea Nataloni.
Quindi spazio alle 17.30 all’attesa proiezione e premiazione dei corti vincitori del concorso. Sono stati oltre 300 i corti iscritti che sono stati visionati dagli organizzatori: da questa selezione sono emersi i 13 finalisti provenienti da ogni parte del mondo che hanno concorso in questi giorni. La Giuria Artistica si è confermata di grande qualità, con l’autrice e regista Laura Viezzoli, il direttore artistico del PostModernissimo Ivan Frenguelli, la sceneggiatrice Giulia Magda Martinez, la responsabile di distribuzione Maud Corino, l’autore e direttore del MoliseCinema Federico Pommier Vincelli.
A loro il compito di individuare il miglior corto in assoluto, che riceverà il Premio Stelvio Massi (in onore del noto regista civitanovese). Gli altri premi in palio sono: Miglior regia; Miglior scene e costumi (assegnato da una giuria specifica in collaborazione con Scenaria Festival); Miglior attrice; Premio Claudio Gaetani-Miglior attore (nel ricordo del grande amico del CFF, Claudio); Premio Fano&Assami (assegnato dal comitato artistico); Premio Staff (assegnato dallo staff del CFF); Premio del pubblico.
Quindi dalle ore 20 da Ti-Pi-Co, alla vecchia pescheria, ci si saluterà con il dopo festival con dj-set di Giusy Fornari. Ricordiamo invece che oggi, sabato 28 settembre, penultimo giorno di CFF, viene presentato alle 17.30 a Vitanova - Lido Cluana - il libro Mio amato Belzebu’ - L’amara dolce vita con Monicelli e compagnia, con l’autrice Chiara Rapaccini. In arte RAP, Chiara Rapaccini è un’artista, illustratrice, designer e scrittrice italiana. Per 30 anni è stata la compagna del regista Mario Monicelli: chi meglio di lei può far luce sulla vita trascorsa accanto a uno degli interpreti più arguti e pungenti della cinematografia italiana?
Alle 21.15 si va al cinema Cecchetti per la proiezione de La scommessa - Una notte in corsia con ospite il regista Giovanni Dota (ingresso 5 euro, ridotto 4).Giovanni Dota si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2019. Il suo cortometraggio “Fino alla fine” partecipa alla 33° edizione della “Settimana della critica” della Mostra del Cinema di Venezia e a più di 50 festival, nazionali e internazionali, vincendo 26 premi. Nel 2022 esce al cinema il suo lungometraggio “Koza nostra”.
Un camion semirimorchio si ribalta: disagi alla circolazione. L’incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 8, lungo la SS502 “Di Cingoli”. Ancora da chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto, ma non risulterebbero altri veicoli coinvolti,
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. I pompieri hanno proceduto alla messa in sicurezza del semirimorchio e del tratto in cui si è verificato l'incidente.
Il tratto stradale interessato, al km 12,350, è stato chiuso il tempo delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza del mezzo coinvolto nel sinistro. Sul luogo sono intervenute anche le squadre Anas e i carabinieri per la gestione della viabilità. Dopo diverse ore la statale è stata riaperta regolarmente al traffico veicolare.
John Galantic è il nuovo amministratore delegato di Tod's SpA. "La sua comprovata esperienza nel settore del lusso, con competenze specifiche sul consolidamento dei marchi, aiuterà il gruppo ad aumentare il suo potenziale di crescita a livello globale", così l'operazione viene annunciata in una nota stampa rilasciata dal Gruppo Tod's, che fa capo alla famiglia Della Valle.
Il manager statunitense vanta una lunga esperienza in Chanel, dove ha ricoperto la carica di presidente e chief operating officer (direttore operativo, ndr) fino al 2023. Conosce, inoltre, bene l'Italia in quanto membro del consiglio di amministrazione di Ferrari SpA e, in passato, come consigliere della squadra di calcio della Roma.
Galantic inoltre entra nel cda di Tod's SpA che, oltre a Diego Della Valle (presidente) e Andrea Della Valle (vice presidente), è composto da Tony Belloni, James Michael Chu, Luca Cordero di Montezemolo, Domenico De Sole, Romina Guglielmetti, Nikhil Kumar Thukral, Emilio Macellari e Vincenzo Manes.
Continui ritardi e varianti tecniche stanno rallentando il completamento dei lavori di costruzione delle piscine in zona Casermette, prolungando ulteriormente i tempi di consegna. Quella che doveva essere un'opera pronta per la fine di ottobre 2024, vedrà invece il suo termine spostato a inizio 2025. Si tratta dell'ennesimo slittamento per un progetto che è in corso dall'11 luglio 2022.
Inizialmente, la fine dei lavori era stata fissata per il 24 giugno 2023. Una serie di imprevisti e modifiche in corso d'opera hanno portato a posticipare la data al 31 luglio 2024. Neppure questa scadenza è stata rispettata, e già in estate si parlava di un nuovo rinvio al mese di ottobre. Ora, i dipendenti della ditta incaricata, la Torelli Dottori spa, confermano che anche quel traguardo non sarà raggiunto, indicando come nuovo termine dei lavori il 2025.
A rallentare i lavori sarebbero stati i continui cambiamenti tecnici e le modifiche progettuali, che hanno costretto la ditta incaricata a procedere a rilento rispetto al termine fissato per ottobre di quest'anno fermando, in alcuni casi, completamente il cantiere per lunghi periodi dell'anno.
Non è la prima volta che i tempi di realizzazione subiscono una proroga: la storia di questo cantiere sembra destinata a prolungarsi ulteriormente, lasciando i cittadini con l'ennesima attesa e incertezza su quando potranno finalmente vedere completata l'opera.