Cuore e potenza oltre l’ostacolo. Spinta da oltre 70 tifosi in trasferta e dagli 8 ace di Nikolov sui 15 di squadra, la Cucine Lube Civitanova s’impone anche in Gara 4 dei quarti Scudetto espugnando il Pala Agsm Aim con una rimonta in quattro set (25-20, 23-25, 26-28, 24-26).
La serie contro i padroni di casa della WithU Verona è ora sul 2-2. Così come lo scorso anno nella semifinale con Trento, il sestetto campione d’Italia riesce nell’impresa di procurarsi la bella dopo aver perso i primi due confronti. Per completare l’opera e staccare il pass per le semifinali Scudetto, gli uomini di Chicco Blengini devono firmare la vittoria decisiva per il passaggio del turno.
Tenuta mentale da campioni per i biancorossi, in grado di capitalizzare il punto a punto nei tira e molla finali, riscattando in particolare quanto sprecato in Gara 1. Fondamentale la prova dei nove metri nei momenti decisivi del match, con una grande reazione dopo il primo set e una prova stellare di Nikolov (22 punti con 8 sigilli al servizio), unita al contributo sempre importante di Zaytsev (17 punti e il supporto in ricezione) e Yant (17 punti con 3 ace).
Grande carisma di De Cecco, colpi di esperienza di Anzani e Chinenyeze, un ottimo lavoro di Balaso e un aiuto costante degli atleti entrati dalla panchina come Bottolo, D’Amico, Garcia e Diamantini. Tra i padroni di casa riflettori su Keita, top scorer con 25 punti, Sapozhkov (21) e Mozic (18). Sabato 8 aprile, alle 18, è in programma all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche Gara 5.
La partita
Lube in campo con De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, Yant e Nikolov in banda, Anzani e Chinenyeze al centro, con Balaso libero. Padroni di casa schierati con la diagonale composta da Spirito e Shapozhkov, Mozic e Keita in banda, Grozdanov e Mosca al centro, Gaggini libero.
Verona parte aggressiva e sul mani out di Keita (9-4) Blengini chiama a rapporto la squadra. I campioni d’Italia rientrano siglando 3 punti di fila (9-7), ma la WithU è più cattiva a rete e torna a distanza di sicurezza (16-10). La Lube reagisce in attacco e al servizio (18-15) avvicinandosi dopo l’ace di Nikolov. Sul 22-19 Gabi Garcia entra per la battuta e sull’errore di Mosca le squadre sono vicine (22-20), ma uno sbaglio biancorosso e 2 punti di Keita mandano avanti di 1 set Verona (25-20), concreta in attacco (52%).
Nel secondo set il muro di Grozdanov e l’ace di Keita caricano il palas (9-6). Le battute dello Zar ridanno ossigeno, ma un Video Check infiamma gli animi (10-8). Il pari arriva con l’ace di Chinenyeze (11-11). La WithU torna avanti per la leggerezza dei biancorossi e l’ace di Grozdanov (18-15). Un attacco e due ace di Nikolov annullano il divario (18-18). Sul più bello Civitanova frena (20-18), poi reagisce e impatta a muro con Anzani (20-20) dopo l’ingresso al servizio di Garcia. Strappo cuciniero con Yant, De Cecco e Garcia (20-23). Sul 21-24 di Zaytsev Verona si rialza, ma Yant chiude (23-25). Decisivi i 4 ace biancorossi.
Duro impatto nel terzo parziale (8-3) sotto i colpi di Sapozhkov (9 a fine parziale). Il sestetto scaligero mette pressione anche con Keita (13-7), ma la rimonta arriva con gli ace di Nikolov (8 punti globali nel set, 3 dai nove metri), intervallati dal muro del nuovo entrato Bottolo (13-12). Verona riprende il forcing (16-13). L’ace di Mozic taglia le gambe alla Lube (20-16). Con Yant di nuovo in campo i cucinieri risalgono e annullano 4 palle set (1 tocco offensiva e 2 ace del cubano, seguiti da un attacco di Zaytsev) per il 24-24. Verona spreca altre 2 palle set, va sotto 26-27 sul bolide dello Zar e attacca fuori (26-28) perdendo un parziale clamoroso con 6 palloni decisivi sciupati come era successo alla Lube in Gara 1.
In avvio di quarto set i biancorossi si rendono pericolosi con tutti gli effettivi (7-10). La WithU cerca riparte dal servizio e trova un ace (9-10), ma sul muro a uno di Yant su Keita Civitanova torna in triplo vantaggio (11-14). Si procede a strappi (13-14). Sull’ace di Yant i campioni d’Italia riallungano (13-16), ma agli scaligeri riesce l’aggancio (16-16). Ne nasce un botta e risposta spezzato dal solito ace di Nikolov e dal mani fuori di Yant (18-21).
I padroni di casa non ci stanno e annullano il divario nel turno in battuta di Grozdanov con il tocco di Mozic (21-21). Braccio di ferro finale: Yant colpisce per il 23-24, Mosca impatta (24-24), ma poi batte fuori (24-25) e la Lube chiude a muro (24-26).
Il tabellino
WithU Verona - Cucine Lube Civitanova 1-3 (25-20, 23-25, 26-28, 24-26) - WithU Verona: Spirito 0, Keita 25, Grozdanov 7, Sapozhkov 21, Mozic 19, Mosca 3, Gaggini (L), Zanotti 0, Vieira De Oliveira 0, Cortesia 0, Magalini 0. N.E. Bonisoli, Cavalcanti, Jensen. All. Stoytchev.
Cucine Lube Civitanova: De Cecco 3, Yant Herrera 17, Chinenyeze 8, Zaytsev 17, Nikolov 22, Anzani 4, Bottolo 2, Garcia Fernandez 1, Balaso (L), D'Amico, Diamantini 0. N.E. Ambrose (L), Gottardo, Sottile. All. Blengini. ARBITRI: Pozzato, Zanussi.
PARZIALI: 25-20 (30’), 23-25 (33’), 26-28 (36’). 24-26 (31‘). Totale: 2h 10’. NOTE: Verona: battute sbagliate 19 , ace 7, muri 8 , attacco 54%, ricezione 48% (27% perfette). Civitanova: battute sbagliate 16, ace 15, muri 6, attacco 50%, ricezione 45% (20% perfette). Spettatori: 5.300. MVP: Nikolov.
Strada sbarrata per la CBF Balducci HR al PalaVerde (oltre 3mila spettatori) contro le campionesse d’Italia e del Mondo della Prosecco Doc Imoco Conegliano nell’anticipo della dodicesima e penultima di ritorno di Serie A1: 3-0 il finale per le venete in un gara ininfluente per la classifica.
Fiesoli e compagne, escluso il primo set dove uno straripante servizio delle padrone di casa fa la differenza, restano a lungo in partita contro la fortissima formazione veneta (che ha optato per un parziale turnover) nel secondo e nel terzo set, cedendo soltanto nei momenti finali dove le ragazze di Santarelli hanno maggiore determinazione e lucidità per chiudere secondo parziale e poi gara a loro favore, trascinate dai 16 punti di Plummer e dai 14 di Lubian, oltre che dai 10 muri vincenti e dagli 8 ace. Best scorer delle arancionere Chaussee con 13 punti.
Coach Paniconi riparte di nuovo con Dijkema in regia, Malik opposta, Aelbrecht-Cosi centrali, Fiesoli-Chaussee schiacciatrici, Fiori libero. Coach Santarelli per Conegliano dà spazio al turnover con Carraro in regia in diagonale con Samedy, De Kruijf-Lubian al centro, Plummer-Gray in banda, Pericati libero.
L’inizio match vede subito la battuta di Conegliano protagonista con due ace consecutivi di Lubian che firmano il primo break (6-2), la CBF Balducci HR resta comunque in scia con l’attacco di Malik (9-6) poi il colpo di Gray non passa e ancora l’israeliana contrattacca il -1 (11-10). Arrivano altri però due ace di Lubian (14-10) e il muro di De Kruijf allunga ancora per le venete (16-11), anche la regista Carraro si fa valere sotto rete con due muri che spingono la Prosecco Doc Imoco sul 20-13. De Kruijf trova pure l’ace del 22-13 e il set si chiude con un altro punto dei nove metri per Conegliano con la Plummer (25-15). Sono 7 gli ace delle venete a fine set.
Nel secondo set c’è Molinaro in campo per Cosi ed inizia la sua gara con un ace (1-2), c’è più equilibrio in campo (5-6 Fiesoli in pallonetto) e la CBF Balducci HR conquista il +2 con l’ace di Dijkema (6-8). Conegliano riacciuffa subito (9-9) e ora si va punto a punto (12-12, Chaussee), Samedy non trova la riga e Macerata è ancora avanti (14-15). Sul 16-17 entra Gennari per Plummer nelle venete ma Chaussee allunga ancora (16-18) poi sul suo errore c’è di nuovo la parità a quota 18. Aelbrecht tiene il +1 (19-20), Plummer (rientrata) però la ferma (21-20): la schiacciatrice americana contrattacca il 24-22, Malik sbaglia ed è 25-22. Plummer protagonista con 8 punti nel parziale.
Resta in campo Molinaro nel terzo set, la Prosecco Doc Imoco prova a scappare subito (5-3) ma l’errore delle venete vale subito la parità (5-5). Gli errori arancioneri riportano su le padrone di casa (8-5), le ragazze di Paniconi però non vogliono lasciar andare la partita restando attaccate alle campionesse d’Italia (10-9 con Molinaro) e sorpassando con tre servizi di Malik che mandano in crisi la ricezione Imoco (11-14). Solo un guizzo perché le ragazze di Santarelli recuperano subito grazie al muro di De Kruijf (14-14) e tornano avanti con Gray (16-15) in contrattacco. Santarelli rinforza la ricezione con Gennari per Gray tenendo il +1 (18-17) mentre Paniconi ha inserito Cosi per Aelbrecht al centro. Le arancionere hanno la palla del nuovo vantaggio ma il muro di Conegliano sale in cattedra con Lubian: tre muri consecutivi e 21-18 per la Prosecco Doc Imoco Conegliano. Carraro firma l’ace del 22-18 ma la CBF Balducci HR non vuole mollare: Malik e Cosi confezionano il 22-21 a filo rete, Lubian a filo rete fa 24-21 e poi le venete chiudono 25-21.
IL TABELLINO
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Carraro 4, Plummer 16, Robinson, Squarcini n.e., De Kruijf 8, Gennari, Gray 13, Lubian 14, De Gennaro (L), Haak n.e., Pericati (L), Wolosz n.e., Fahr n.e..
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Cosi 3, Fiori (L), Abbott n.e., Napodano (L), Chaussee 13, Ricci n.e., Quarchioni n.e., Okenwa n.e., Molinaro 5, Fiesoli 5, Malik 9, Poli n.e., Aelbrecht 2, Dijkema 1. All. Paniconi
Arbitri: Selmi (MO), Serafin (PD)
Parziali: 25-15 (21’), 25-22 (26’), 25-21 (31’).
Continua il sogno della Recanatese in serie C. I leopardiani ottengono il pareggio contro la Reggiana con un eurogol di Alfieri e festeggiano la salvezza con tre giornate di anticipo
L’ex-capolista, dal canto suo, ha provato in tutte le maniere a vincere questa partita: Fallani ha negato la doppietta a Kabashi con un paio di interventi decisivi mentre Capone lo ha grazia da pochi passi. Evidentemente la tensione ha giocato un brutto scherzo al numero 28 di Diana che faticherà a prendere sonno stanotte ripensando all’occasione malamente sciupata.
La cronaca – La Reggiana attacca subito a testa bassa conquistando un calcio d’angolo con Cigarini che sbaglia il tocco corto e regala la sfera agli avversari.
Al 12’ occasione proprio per il numero 8 che prova a sorprendere Fallani lontano dai pali, Ferrante salva quasi sulla linea rifugiandosi in calcio d’angolo, pericolo scampato per i leopardiani che al 13’ vengono però puniti dal sinistro micidiale di Kabashi che si infila all’angolino, quinto gol in campionato per il centrocampista albanese che porta i suoi sull’1 a 0.
I leopardiani però reagiscono e la prima grande occasione arriva al 36’ quando Senigagliesi per poco non sorprendere Venturi con un sinistro a giro che termina fuori di pochissimo.
Scampato il pericolo i padroni di casa si distendono nuovamente al 39’ con il solito Kabashi che sfiora la doppietta, questa volta Fallani si oppone e blocca la sfera. Dall’altra parte del campo Carpani sbaglia l’apertura per Sbaffo che avrebbe potuto calciare da posizione molto interessante. A ridosso del 45’ Morrone chiude Lanini in calcio d’angolo. La prima frazione si chiude coì senza ulteriori squilli.
All’inizio del secondo tempo la Reggiana reclama un calcio di rigore per un contatto in area tra Morrone e Guiebre, il burkinabé cade all’interno dell’area ma per l’arbitro Turrini non c’è nulla e fa cenno di proseguire.
La Recanatese non si perde d’animo e pareggia i conti grazie ad Alfieri che salta Cigarini con un tunnel e poi pesca il jolly dai 30 metri: missile imprendibile per il povero Venturi con il pallone che si infila proprio sotto la traversa, tutto il Mapei Stadium piomba in un silenzio inquietante. I tifosi sugli spalti sono i primi a rendersi conto che se l’Entella dovesse segnare aggancerebbe proprio la squadra di Diana in testa alla classifica del girone B di Serie C.
Il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Macerata ha celebrato questa mattina alle 10, in piazza della Libertà, il centenario dalla fondazione. In occasione della ricorrenza secolare, i 900 studenti delle due sedi di via Manzoni e via Gramsci si sono riuniti nel cuore della città per realizzare un esperimento scientifico unico nel suo genere: interamente vestiti di nero, le alunne e gli alunni hanno simulato il fenomeno delle onde sismiche sotto la guida del professor Patrizio Bronzi e del geologo Piero Farabollini, docente dell’università di Camerino ed ex commissario straordinario alla ricostruzione.
A riprova della sinergia con il tessuto cittadino, la manifestazione si è tenuta alla presenza di tutti i membri delle istituzioni, dal sindaco Sandro Parcaroli al vescovo Nazzareno Marconi, dai rappresentanti delle forze dell’ordine ai docenti e alla dirigente del liceo scientifico, Roberta Ciampechini. Presente anche il rettore dell’università di Macerata, John McCourt.
Il flash mob è stato solo il primo degli otto appuntamenti dedicati al centenario, in programma fino al prossimo 16 dicembre. Mostre, dibattiti filosofici e incontri letterari animeranno il teatro Lauro Rossi, la biblioteca Mozzi Borgetti, l’auditorium di Banca Macerata e la sala Giovannetti del Palazzo degli Studi.
Il Galilei fu il primo liceo scientifico istituito nella regione Marche nell’ormai lontano 1 ottobre 1923, in seguito alla riforma Gentile, fino a diventare oggi un punto di riferimento centrale per l’educazione e l’istruzione della provincia. Da Iginio Straffi a Carla Sagretti, da Emanuele Frontoni ad Andrea Angeli, tante le “menti brillanti” che hanno mosso i loro primi passi nel liceo scientifico di Macerata.
Al termine del flash mob, si è proseguito con la mostra di scienze naturali ospitata dal foyer del teatro Lauro Rossi e organizzata dal dipartimento del liceo. Presentato inoltre il nuovo annullo filatelico realizzato per l’occasione e apposto sulle cartoline ricordo del centenario.
“Ci sono persone che 50 anni fa frequentavano la scuola da studenti e che oggi vivono le stesse aule da docenti – ha commentato Stefano Della Ceca, docente di Religione da 20 anni al liceo di Macerata – Ogni studente ha la sua storia unica da raccontare e l’esperienza al Galilei è qualcosa che ognuno di loro porta con sé per tutta la vita”.
“Sono felice ed emozionata per questa giornata di festa – ha detto la dirigente scolastica Ciampechini – È una giornata interamente dedicata ai ragazzi, cuore pulsante della scuola e della città. Mi rivolgo a voi studenti: siate fiduciosi nel futuro. Il nostro liceo ha dimostrato in questo secolo di essere una scuola di grande qualità, fucina di menti geniali. Siete tutti i benvenuti”.
Di seguito il servizio:
Civitanova Marche - “ La vicenda Asur è stata per me un vero e proprio calvario che ha vuto serie ripercussioni sotto l’aspetto della salute psicofisica e non solo. Mi è stata riconosciuta una malattia professionale con invalidità permanente del 16%. Sotto l’aspetto professionale, inoltre, ho ricevuto otto sanzioni disciplinari e sono stata licenziata in tronco. Infine della mia situazione economica: ho finora sostenuto circa 74.000 eeuro di spese legali e ho rateizzato ulteriori 68.000 euro già preventivati e altri 24.000,00 nella stessa maniera”.
Lusi Fattori racconta la sua verità riguardo la vicenda giudiziaria che l’ha vista protagonista. Era caposervizio tributi alla Civitas quando, nel 2017, esplose la questione della decadenza della cartella Tarsu dell’Asur da 486 mila euro relativa agli anni compresi dal 2006 al 2010.
Venne travolta dalle indagini ed è finita a processo, ma pochi giorni fa, dopo “sei anni di calvario” – come lei stessa li ha definiti - la Corte dei Conti, che indagava sul danno erariale, ha emesso la sua sentenza: un’assoluzione piena, che ha riconosciuto la legittimità delle sue azioni, condannando il solo Alessandro Brandoni, all’epoca dei fatti presidente della società controllata dal Comune, a un risarcimento danni di 200 mila euro.
“Nonostante ciò, c’è ancora chi alimenta ambiguità sul mio operato e allora voglio ristabilire una volta per tutte la verità dei fatti – ha sottolineato Fattori incontrando la stampa alla pasticceria Romoli, affiancata dall’avvocato Francesco Acquaroli – lo devo alla mia famiglia e a me stessa come donna e come lavoratrice”.
“Quello che mi sono chiesta è – ha domandato Fattori - ma se non fossi stata una donna, con le capacità e il curriculum che ho, sarebbe successo tutto questo? Nessun colore politico ha speso una sola parola per me in quanto dipendente, nonostante all’epoca abbia gestito in maniera impeccabile budget da 20 milioni di euro. Ho dovuto rivolgermi fuori dalla città, mi sono rivolta a uno dei massimi esperti di mobbing, Harald Ege, e ho trovato un sostegno fondamentale nell’associazione Donne Stelle contro la violenza di Maria Arco Boiano”.
“Viste alcune direttive poco chiare, segnalai due volte che stavano andando a scadenza le cartelle della Tarsu dell’Asur a fine 2016: una prima volta il 10 ottobre e poi il 2 dicembre, entrambe le volte con note che feci controfirmare dal presidente Brandoni: lui disconosce la sua firma, ma non ha mai chiesto la verificazione per questo ho dati incarico ai miei legali di chiedere la procedura di verificazione", ricorda Fattori. "D’altronde, la richiesta di verificazione non cambierà nulla sul fronte delle sentenze già emesse ma potrà essere rilevante negli altri procedimenti ancora aperti. E ce ne sono diversi”.
“La corte ha smontato tutta la costruzione fatta a mio danno dagli altri imputati: hanno fornito ricostruzioni distorte degli accadimenti tentando di addossare su di me ogni responsabilità, dipingendomi come una dipendente incompetente –spiega ancora Fattori – hanno persino tentato di difendersi dicendo che non conoscevano la disciplina tributaria che amministravano. Io ho dimostrato con documenti e richieste di prove testimoniali: ho presentato 112 documenti, quattro testimoni, un fascicolo di oltre 4 mila pagine di cui potrei citare anche le virgole. Alla fine la Corte ha sposato in pieno la mia tesi difensiva”.
Soddisfatto per la risoluzione della vicenda anche l’avvocato Francesco Acquaroli. “Voglio precisare solo alcuni punti, visto che la sentenza è molto articolata, sono 106 pagine– ha evidenziato il legale ed ex esponente politico – in primo luogo la Corte ha chiarito che per Lusi sarebbe stato impossibile far partire un decreto ingiuntivo: è competenza esclusiva del giudice tributario in materia di contenzioso tra un contribuente e un ente impositore”.
"Poi, le spese legali liquidate dalla Corte a favore degli assolti da parte del Comune sarebbero state liquidate anche se il Comune non ci fosse stato l’intervento ad adiuvandum del Comune stesso. Infine, e credo sia la cosa più importante che rimarca la sentenza, Lusi non aveva la concreta possibilità di opporsi efficacemente alla determinazione del presidente Brandoni di sospendere temporaneamente l’invio all’Ica della posizione debitoria dell’Asur”.
Il Comune di San Severino Marche ha pubblicato il bando per la formazione di una graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il bando è rivolto a coloro i quali hanno bisogno di un alloggio di dimensioni idonee alle esigenze del proprio nucleo familiare ad un canone di locazione inferiore a quello di mercato.
Per nucleo familiare si intende quello composto dal richiedente, dal coniuge non legalmente separato, dai soggetti con i quali convive e da quelli considerati a suo carico ai fini Irpef, salva l’ipotesi in cui un componente - ad esclusione del coniuge non legalmente separato - intenda costituire nucleo familiare autonomo, dalle persone unite civilmente e dai conviventi di fatto.
La convivenza è attestata dalla certificazione anagrafica che dimostri la sussistenza di tale stato da almeno due anni antecedenti la data di scadenza del bando stesso. "La domanda va presentata in bollo da 16 euro - fa sapere l'ente - utilizzando esclusivamente l’apposito modulo in distribuzione gratuita presso l’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche sito in piazza del Mercato o scaricabile dal sito istituzionale.
L’ufficio Servizio Servizi alla Persona è a disposizione per assistere gli interessati nella compilazione della domanda previa prenotazione telefonica di appuntamento. La domanda di partecipazione al bando va presentata in uno dei seguenti modi:
- tramite consegna diretta all'ufficio del Protocollo del Comune di San Severino Marche (che ne rilascerà ricevuta) negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00); a mezzo del servizio postale tramite raccomandata A.R. entro e non oltre la scadenza del termine, tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it.
Stavano per allontanarli dai figli per presunti maltrattamenti, così una coppia olandese, lei 42 anni, lui 36, ha lasciato i Paesi Bassi con i due bambini, e è arrivata ad Ancona, dove però è stata intercettata dalla polizia nella zona del porto e arrestata per sottrazione di minori. Sulla coppia pendevano due mandati di arresto europeo emessi dalle autorità olandesi.
L'indagine è stata portata a termine dalla squadra mobile di Ancona e dalla polizia di frontiera marittima, sotto la direzione della procura generale della Repubblica presso la corte di appello di dorica e la procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Ancona.
La vicenda è partita dalla segnalazione del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, divisione SI.Re.N.E. di Roma, a fronte di un iniziale inserimento di ricerca in banca dati Shengen da parte dei colleghi olandese: nei giorni precedenti la famiglia era stata controllata ad Ancona da una volante.
Le autorità olandesi hanno quindi emesso i M.A.E. (mandati di arresto europeo), formulando inoltre la richiesta di messa in protezione dei due bambini, un maschio di 9 anni, nato da una precedente relazione della donna, e una femmina di 5 mesi, avuta dall'attuale partner.
Nei giorni scorsi i poliziotti hanno rintracciato la famiglia al porto e dalla documentazione proveniente dall'Olanda a sostegno della richiesta di arresto, è emerso che l'uomo maltrattava i bambini e, sapendo che sarebbe stato emesso un provvedimento di messa in protezione dei piccoli, aveva deciso insieme alla compagna di lasciare il Paese per recarsi in Italia.
La coppia è stata portata in carcere e i servizi sociali del Comune di Ancona hanno affidato temporaneamente i piccoli ad una famiglia della provincia in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziari.
Tutti insieme verso la transizione ecologica. Questa mattina, nella sede del liceo Da Vinci di Civitanova, istituzioni, addetti ai lavori e studenti hanno inaugurato il percorso, voluto dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore Roberta Belletti in collaborazione con l’associazione Marche Rifiuti Zero, per proiettare Civitanova verso un futuro sempre più sostenibile.
“Oggi apriamo un tavolo di lavoro permanente per accompagnare Civitanova verso la transizione ecologica - ha detto la Belletti - , per stimolare la nostra capacità di fornire adeguate risposte e per avviare un percorso formativo per tutti i soggetti coinvolti. Tutto ciò attraverso un costante lavoro di squadra tra cittadini e istituzioni, imprese, scuola, università e ricerca. La sfida verso un futuro più sostenibile - continua la Belletti - è stata già raccolta dal nostro comune anni fa. Continueremo su questa strada consapevoli che riflessione e azione è il miglior binomio per vivere in un ambiente sempre più sano”.
Di cambiamenti climatici ha parlato Stefano Aguzzi, assessore all’Ambiente e all’Urbanistica della Regione Marche: “Non dobbiamo solo mitigare gli effetti, dobbiamo invertire la rotta: meno condizionatori, meno automobili, meno telefonini, raccogliere l'acqua, zero consumo di suolo, economia circolare. Non basta - ha detto - la scogliera per arginare il mare”.
Marco Revel, delegato del rettore dell’Università Politecnica delle Marche si è complimentato con l'iniziativa dell'amministrazione “soprattutto perché coinvolge i giovani. Non sempre la tecnologia genera miglioramenti se manca la consapevolezza della strada da percorrere. Serve sobrietà. Gli scarti di oggi rappresentano i prodotti di domani se siamo in grado di certificare la circolarità. Per ottenere questi risultati i comuni devono abbinare la transizione ecologica con la transizione digitale”.
Presenti anche gli alunni e gli insegnanti del liceo Da Vinci e della scuola secondaria di primo grado Annibal Caro. Alessandra ha spiegato cos'è il “Greenwashing”, il fenomeno legato a quelle aziende che affermano che i loro prodotti sono sostenibili ma non è vero. Edoardo ha raccontato che va a scuola in bicicletta. Niccolò che spegne la luce quando esce dalla stanza e Cesare ha chiesto all'assessore Belletti di aumentare le piste ciclabili in centro storico.
L’assessore Barbara Capponi si è rivolta ai giovani invitandoli a riflettere su come “costruire un ambiente sano alla portata di tutti. Ambiente inteso anche come relazioni personali, apertura agli altri individui dove tutti possiamo fare la differenza. Questo sarebbe il vero successo per voi e porterebbe davvero a quella transizione, a quello sguardo più inclusivo e più circolare”.
Poi l’intervento di Marco Ragni, vicepresidente di Confindustria Macerata: “Invito i giovani a rimanere nel nostro territorio per aiutarci nella transizione ecologica che per le imprese è un obiettivo strategico oltre che etico. Stiamo già collaborando con l'università di Camerino, Enea e CNR per trasferire competenze tecnologiche alle nostre aziende e combattere fenomeni di comunicazione ingannevole e greenwashing”.
Giorgio Menichelli, delegato del presidente della Camera di commercio delle Marche, ricorda che prima di tutto possiamo cambiare le cose da consumatori, comprando telefoni cellulari rigenerati e altri prodotti sostenibili.
Sarà inaugurata domenica 2 aprile alle ore 17, nei locali della Pro Loco di piazza della Stazione a Porto Potenza Picena, la dodicesima edizione della Settimana Santa in diorami presepistici artigianali e meccanizzati. Un’opera di rara qualità e di intenso livello emozionale che il portopotentino Umberto Marotti nel 2012 realizzò, per la prima volta nelle Marche.
Il presepe pasquale in cui si narrava, tramite scene sapientemente costruite con maestrìa artigiana, la Passione di Cristo. Fu una novità assoluta che riscosse sin da subito un notevole successo e che, in seguito, valse al maestro Marotti importanti riconoscimenti.
Un rinnovarsi ed un evolversi anno dopo anno fino ad arrivare all’edizione di quest’anno che ospita nuove e rinnovate scene animate e si è arricchita di una voce fuori campo che guida i visitatori lungo il percorso. Un lavoro che, oltre alla realizzazione dei personaggi nel loro contesto storico e religioso, prevede un’imponente parte più moderna relativa agli effetti elettronici e ai movimenti meccanici che impegna il maestro Marotti e i suoi collaboratori per diversi mesi.
Il presepe Pasquale artigianale, in una quindicina di diorami, rappresenta la vita e la passione del Cristo e resterà aperto al pubblico sino al prossimo 3 maggio con orari 16 – 19 nei giorni feriali e dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 durante i festivi.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, facendosi interprete del sentimento della comunità tutta, ha inviato un messaggio di felicitazioni a fra Sergio Lorenzini, settempedano, già ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche, rieletto dal 279esimo Capitolo provinciale delle Marche per il triennio 2023 – 2026.
“Fra Sergio è una luce di speranza per l’età, la vocazione e la tenacia, e un faro che illumina il cammino di tutti noi”, commenta il primo cittadino che aveva già gioito per la nomina a ministro provinciale di Lorenzini nel 2019.
Quarantaquattrenne, entrato in convento a 26 anni dopo aver intuito la chiamata in alcuni momenti di incontro con i frati tra il silenzio e la preghiera, fra Sergio è nato a San Severino Marche il 10 ottobre 1977, si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Macerata e in teologia all’Istituto teologico di Assisi e ha maturato una preziosa esperienza nella pastorale giovanile che, grazie alla sua affabilità, ha avvicinato tantissimi ragazzi alla chiesa cattolica e alla vita francescana.
Vive nel convento di Fermo da dove sta svolgendo il suo mandato con un’attenzione particolare ai giovani e alla missionarietà della vita religiosa a partire dalla categoria teologica della bellezza.
A distanza di più di due mesi dall’inaugurazione della nuova palestra della scuola elementare IV Novembre di Macerata, le alunne e gli alunni dell’istituto hanno manifestato per la mancata apertura dell’immobile che, ad oggi, rimane ancora chiuso.
Muniti di cartelloni e striscioni, i bambini e le bambine hanno organizzato la contestazione pacifica al termine dell’orario scolastico, intonando cori di protesta per chiedere di poter utilizzare la palestra: “Ci avete delusi”, “è un nostro diritto”, “inaugurata e mai usata”.
Presente anche l’assessore ai lavori pubblici, Andrea Marchiori, nella duplice veste di papà e membro delle istituzioni: “La palestra è finita ed è agibile, non presenta alcun problema strutturale – rassicura – Ciò che ha rallentato l’ingresso è il lento allaccio della nuova linea del gas, ma questo dipende dalle pratiche amministrative, essendo una nuova utenza”.
“Con i risparmi di spesa ottenuti dall’edificazione della palestra - aggiunge l’assessore - a cantiere chiuso abbiamo investito nella realizzazione di un campetto da basket esterno che verrà annesso a tutta la struttura scolastica. Attualmente stiamo ultimando la pavimentazione in resina e la recinzione attorno al campo, lavori che non potevano iniziare prima del termine della palestra o durante i periodi invernali”.
“La settimana scorsa è stato fatto il primo passaggio di resina e i canestri sono stati montati – continua Marchiori - Fra pochi giorni verrà ultimato anch’esso e il progetto sarà completo. D’intesa con il dirigente scolastico e con l’ingegnere responsabile della sicurezza (RSPP), abbiamo determinato i tempi di consegna per la settimana dopo Pasqua”.
“Per quanto mi aspettassi tempi più brevi, – continua - per una costruzione nuova non dovrebbero stupire alcune settimane di ritardo, specialmente se si tiene delle condizioni di lavoro nel cantiere: prima c’è stato il Covid, che ha imposto misure cautelari stringenti rallentando i lavori, poi la guerra con l’impennata dei prezzi e la scarsità delle materie prime”.
“Si pensi poi che l’amministrazione Carancini aveva previsto la palestra nel bilancio del 2018 e che, ovviamente, non è mai stata realizzata - si giustifica infine Marchiori - Lungi da me dare contro ai manifestanti, ma non mi sembrano poi così gravi due mesi di ritardo per un lavoro già fatto, quando chi ci ha preceduto non ha nemmeno mai iniziato”.
Il sindaco, Alessandro Gentilucci, ha incontrato nei giorni scorsi Mauro Pelagalli, considerato uno dei migliori ginecologi sulla piazza, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata, anch’egli nativo di Pieve Torina.
“Pelagalli è un’altra eccellenza di questo territorio” si è complimentato Gentilucci “e ha saputo creare una struttura all’avanguardia, a Macerata, mettendo a disposizione della comunità la sua professionalità e la sua grande esperienza in campo medico”.
“Sono fiero ed orgoglioso di averlo come conterraneo, e del fatto che abbia scelto di aprire un ambulatorio proprio qui, a Pieve Torina, segno di un legame forte con la sua terra d’origine. Garantiamo, attraverso la sua figura, un ulteriore servizio sanitario di qualità alla nostra gente, a testimonianza di un’attenzione al tema salute che ritengo una priorità per tutte le aree interne dell’alto maceratese. A nome di tutta la comunità pievetorinese esprimo a Pelagalli un sincero augurio di buon lavoro affinché continui ad esercitare il suo ruolo di medico attento, scrupoloso, sensibile alle esigenze di chi soffre”.
"A Stefano Brandi, maestro del lavoro che si è distinto per professionalità e abnegazione. Vero esempio di manualità ha contribuito fattivamente alla crescita produttiva, economica e non solo delle aziende dove ha operato. Ha contributo allo sviluppo di specifici progetti volti all’innovazione e alle tecnologie digitali”.
“Attivo nel mondo del volontariato, sempre attento alle esigenze di chi si trova in difficoltà è anche un “uomo di Pace” avendo partecipato alla missione Italcon con la forza multinazionale in Libano. È stato anche volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco ed è donatore di sangue Avis”.
“Le sue innate doti e le sue capacità nel mondo del lavoro si unisco alla sua umanità facendo si che il lavoro delle mani sia vera testimonianza delle espressioni del suo cuore e della sua mente”.
Questa la motivazione con la qualenella mattinata di oggi, il sindaco di Tolentino ha consegnato una pergamena al maestro del lavoro Stefano Brandi nel corso della cerimonia durante la quale ha aderito al consolato di Macerata della federazione dei maestri del lavoro.
Erano presenti, oltre al primo cittadino Mauro Sclavi, il console provinciale di Macerata della federazione nazionale maestri del lavoro Sandro Rita, il viceconsole provinciale Angelo Previati, i familiari di Brandi e altri insigniti dell’importante onorificenza, Silvano Bonfranceschi, Umberto Palmieri, Fernando Raponi, Giuseppe Cespi, Armando Eleonori e Armando Vitali.
Nel corso della cerimonia è stato sottolineata l’importanza per le giovani generazioni dei maestri del lavoro, “che sono veri e propri esempi, soprattutto per le giovani generazioni, dell’impegno nel mondo produttivo, nell’innovazione e nella ricerca della sicurezza del lavoro”.
Al termine della cerimonia è stata avanzata l’ipotesi di organizzare un evento volto a celebrare i Maestri del Lavoro, facendoli incontrare con i giovani, unendo e facendo incontrare l’esperienza a quelli che saranno i lavoratori del futuro.
Con la cerimonia di scoprimento di una targa a ricordo di Toro Seduto, la città di Civitanova Marche suggella il patto di amicizia siglato a palazzo Sforza il 18 novembre 2017 con la nazione Lakota Sioux.
Questa mattina, nel piazzale del palasport di Civitanova Alta, il consigliere comunale Giorgio Pollastrelli, presidente della commissione toponomastica ha accolto una delegazione capitanata dal professor Alessandro Martire, delegato in Italia e presso l’Alto Commissariato dei diritti dell’uomo di Ginevra della nazione Lakota Sioux di Rosebud, presenti l’assessore Giuseppe Cognigni, in fascia tricolore per delega del sindaco Fabrizio Ciarapica, impegnato ad Esine per il rinnovo del gemellaggio, il presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani, i consiglieri comunali Fabiola Polverini e Paola Campetelli e Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia di Macerata, che ha portato il saluto del presidente Sandro Parcaroli.
Il momento dello scoprimento della targa è stato preceduto dal canto della preghiera Sioux da parte dello jesino Alessio Pieralisi, profondo conoscitore dell’antica lingua dei nativi americani; rituale scandito al suono del tamburo e con la diffusione dell’incenso di artemisia, esponendo alcuni cimeli originali degli indiani d’America, come la lancia appartenuta allo stesso Toro Seduto, chiamato anche “Lento”, per il suo essere estremamente riflessivo e meditativo prima di agire.
A seguire, nella sala del Consiglio comunale, il professor Martire ha illustrato la storia del capo della tribù Unkpapa e l’attualità del suo messaggio di spiritualità e rispetto della natura. “Ringrazio tutti i presenti – ha detto il consigliere Pollastrelli nel corso del convegno. Questa mattina è stata una bella emozione perché per la città è oggi una giornata speciale".
“Abbiamo maturato il patto di amicizia con la nazione Lakota decidendo di intitolare il piazzale del palazzetto della Città Alta, una decisione presa convintamente dalla Commissione e dalla Giunta. Questo ci ha esposto a critiche e derisione, frutto dell’ignoranza e delle chiacchiere di chi ignora la storia e la strumentalizza; chiacchiere che finiscono per diventare un’offesa alle persone e alla storia”.
L’assessore Cognigni, nel suo intervento ha ricordato Toro Seduto: “Nato persona libera e morto in una riserva indiana per aver lottato per il suo popolo. L’intitolazione vuole ricordare quello che è stato un vero e proprio genocidio”. Luca Buldorini ha poi sottolineato la vicinanza della provincia a iniziative che vedono Civitanova in prima linea, nello spirito di tramandare questo modo di operare, senza strumentalizzazioni, anche in altre città.
L’intento dell’iniziativa odierna è stato ben illustrato dallo stesso Martire. “Non vogliamo creare il pretesto per contrapposizioni e scontri – ha detto Martire – ma portare il messaggio dei nativi americani sul rispetto per l’ambiente, le diversità. Toro Seduto conobbe anche tecniche di guarigione con erbe medicinali ed era riconosciuto per riuscire a portare infiniti benefici alla sua gente".
"Rappresentiamo una popolazione che ha subito uno dei più grandi genocidi della storia e che cerchiamo di ricordare attraverso scambi di amicizia, scambi culturali. Grazie al Comune di Civitanova, alla Provincia e alla Regione Marche. Proprio a Filottrano Giacomo Costantino Beltrami, fu il primo fra fine Settecento e inizio Ottocento a raggiungere le sorgenti del Mississippi, incontrando i Sioux”.
Tra le prossime iniziative annunciate, ci sarà proprio una rappresentazione teatrale per raccontare la storia di Beltrami, che portò in Italia la prima raccolta di oggetti di quella tribù.
Tragedia sfiorata a Bolognola: sciatore finisce fuori pista durante un’escursione e scivola per 40 metri dentro un canalone.
Il fatto si è verificato intorno alle 13 sul versante nord del Monterotondo, in Val di Tela, quando i soccorritori sono stati allertati per raggiungere il ferito. L’uomo, un 50enne, ha riportato traumi alle gambe e alla schiena ed è stato trasportato in eliambulanza, con l'ausilio del personale del soccorso alpino.
Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Macerata, i quali hanno raggiunto il ferito ancora cosciente, verso le 14, per il trasferimento a Torrette.
“Attraverso il Network NIDA monitoriamo i bambini a rischio di sviluppare un disturbo dello spettro autistico: fratellini di bambini con Disturbo di Spettro Autistico, prematuri e nati piccoli per l’età gestazionale perché è fondamentale intervenire in modo tempestivo per migliorare la prognosi ” a sottolineare questa importante partecipazione è l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, in occasione del 2 aprile Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.
Il NIDA, ‘Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico’, promosso nelle Marche a partire dal 2019 grazie ai fondi del Ministero della salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, ha l’obiettivo di potenziare la rete territoriale per la diagnosi precoce e cura, con la partecipazione del Centro Regionale Autismo Età Evolutiva (AST Pesaro Urbino Ospedale Santa Croce), la SOD Neonatologia (Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche presso il presidio Salesi di Ancona), i servizi territoriali per l’età evolutiva (UMEE), i pediatri di libera scelta e gli educatori dei nidi dell’infanzia.
L’autismo, seppur in forme diverse, si manifesta spesso con la compromissione della comunicazione e dell'interazione sociale e la riproposizione di comportamenti ristretti e ripetitivi. Si stima che almeno un bambino su 77 abbia un disturbo dello spettro autistico.
La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: il simbolo è il blu che colora edifici e piazze. Nelle Marche i centri di riferimento sono due: il Centro Autismo Età Evolutiva presso la U.O.C di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Fano della AST Pesaro-Urbino ed il Centro Autismo Adulti della AST di Ascoli a San Benedetto del Tronto.
“All’ospedale Santa Croce di Fano è stato presentato il progetto Dama (Disabled Advanced Medical Assistance), percorso di accesso alle prestazioni sanitarie dedicato esclusivamente ai minori con disturbo di spettro autistico o disabilità grave provenienti da tutta la Regione Marche, e ai pazienti maggiorenni residenti nella provincia di Pesaro e Urbino” – sottolinea Saltamartini -. Promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e nato all’Ospedale San Paolo di Milano, coinvolge anche le associazioni dei genitori. A partire proprio dal 3 aprile 2023 sarà attivato un numero di call center per effettuare prenotazioni interne tramite CUP di visite specialistiche: il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale dovranno solo indicare sull’impegnativa “Progetto Dama”.
Dal 2014 la Regione Marche, unica regione a livello nazionale, si è dotata anche di una legge sull’autismo (LR 25). Tra i vari interventi prevede contributi alle famiglie delle persone con disturbi dello spettro autistico che si avvalgono dei metodi riabilitativi riconosciuti dall’Istituto Superiore della Sanità. Una misura che ha ricevuto una adesione crescente: i beneficiari sono passati dai 131 del 2016 con un fondo di 82 mila euro ai 520 del 2022 con quasi 450 mila euro di risorse. E’ stato anche riproposto, con risorse per 55 mila euro, un progetto di Agricoltura Sociale per il triennio 2022-2024: si tratta di iniziative di inclusione socio–lavorativa in ambito rurale.
Grazie al progetto “Parti e vai!” finanziato con il “Fondo Autismo” (Legge 208/2015) arriveranno anche oltre 2 milioni di euro, che serviranno in buona parte ad assumere personale (psicologi, educatori o tecnici di riabilitazione psichiatrica, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva e infermieri professionali) per i centri di riferimento e per le UMEE/UMEA delle AST delle Marche.
Martedì 4 aprile, dopo la pausa imposta dal Covid-19, torna la tradizionale Via Crucis comunitaria nelle vie del rione Miliani, con la partecipazione di tutte le parrocchie della città e dintorni. La Via Crucis muoverà dal piazzale davanti la chiesa di Santa Maria della Pieve. Lungo il percorso presterà servizio la Polizia Locale.
In vista della Pasqua, la vicaria di San Severino Marche ha predisposto un programma di celebrazioni liturgiche che inizierà questa sera, sabato 1 aprile, a Serralta con la celebrazione penitenziaria delle ore 19. Domani, domenica 2 aprile, nel santuario della Madonna dei Lumi, celebrazione alle ore 11,15 presieduta dall’arcivescovo, monsignor Francesco Massara.
Nel corso della prossima settimana sono previste altre celebrazioni: lunedì 3 aprile, nella chiesa di San Domenico, celebrazione penitenziaria per tutta la città alle ore 20:30; martedì 4 aprile alle ore 21, Via Crucis dalla chiesa di Santa Maria della Pieve; mercoledì 5 aprile alle 17:30, messa crismale nella concattedrale di Matelica per le diocesi di Camerino, San Severino Marche, Fabriano e Matelica.
Il triduo pasquale il Giovedì Santo vedrà celebrare le seguenti funzioni: ore 10 Casa di riposo, ore 18,30 chiesa dei Cappuccini, ore 18,30 San Pacifico, ore 18 Serralta, ore 19 Taccoli, ore 19 San Domenico, ore 18:30 Madonna dei Lumi, ore 21 Cesolo, ore 18 San Lorenzo per la prima comunione, ore 18 Santa Maria della Pieve con lavanda dei piedi. Il Venerdì Santo venerazione della Santa Croce alle ore 18 a Taccoli, alle 19 ad Agello, alle 17 a Corsciano, alle 19 a Madonna dei Lumi, alle 21 ai Cappuccini con venerazione della croce lungo il viale.
La Veglia Pasquale sarà celebrata alle 19 a Taccoli, alle 19,30 a San Pacifico, alle 19 a Santa Caterina, alle 21 a Madonna dei Lumi. Pasqua verrà infine celebrata alle 9,30 e alle 11,15 a Madonna dei Lumi, alle 9, alle 11,30 e alle 18,30 a San Domenico, alle 8,30, 10 e 11,15 alla chiesa di Santa Maria della Pieve per tutti i ragazzi del catechismo, alle 11 a Taccoli, alle 11 a Cesolo, alle 12,30 a Isola, alle 10 a Rocchetta, alle 10 a San Lorenzo, alle 9 a Corsciano, alle 9 a Pitino, alle 11,30 dai Cappuccini, alle 10,15 ad Agello, alle 9, alle 11 e alle 18,30 a San Pacifico, alle 11,15 a Colleluce, alle 10 a Parolito, alle 9,30 a Sant’Elena, alle 9 a Serralta e alle 12,15 ai Granali.
Il Comitato Leone d’Oro di Venezia ha assegnato al tricologo montecosarese Roberto Acquaroli (creatore di saloni e formatore coiffeur anche nella specializzazione per cinema e teatro) il Gran Premio Internazionale di Venezia, come “riconoscimento speciale per meriti professionali”, con la seguente motivazione “la sua passione e il suo impegno per la bellezza hanno lasciato un'impronta duratura in questo settore, e la sua carriera è stata segnata da un costante impegno per l'eccellenza e la creatività. Il suo lavoro ha ispirato molti altri professionisti del settore e ha fatto sì che la bellezza fosse un'arte accessibile a tutti. La sua dedizione e il suo talento meritano di essere riconosciuti con questo premio prestigioso e auspico che continui a ispirare e guidare il settore per molti anni a venire”.
Il prestigioso premio è stato consegnato venerdì 31 marzo alle 15:00, presso il Palazzo Grandi Stazioni (Fondamenta Santa Lucia in Venezia), sede della Regione Veneto, dalle mani di Sileno Candelaresi presidente del Leone d’Oro. Nello stesso giorno in cui è stata premiata anche Alba Parietti (premiata da Luciano Moggi) e un dirigente della Fininvest. "Dedico questo premio ai miei genitori, Elio (scomparso a luglio dell’anno scorso) e a mia madre Pierina – sottolinea Roberto Acquaroli – che mi hanno sempre supportato nelle mie scelte".
Durante la sua carriera professionale è stato insignito di numerosi premi come ad esempio nel 2020, quando ha ricevuto il premio alla carriera e come “miglior tricologo” in occasione dell’evento organizzato al Grand Hotel Des Anglais di Sanremo in apertura della principale kermesse canora italiana. Ha portato oltre confine una nota del rinomato gusto italiano curando l’inaugurazione nel territorio di Surgut, e la formazione del personale del primo centro bellezza “Time Deluxe” in Siberia occidentale.
Tanti altri i progetti internazionali, da Malta a Dubai, passando per Londra, ma la passione di Acquaroli rimane il cinema (“Dante” e “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati, “Acqua alle corde” di Paolo Consorti, “Criminali si diventa” di Luca Trovellesi Cesana, Alessandro Tarabelli, “Io & Spotty” di Cosimo Gomez, “Rido perché ti amo” di Paolo Ruffini, ecc ...): il 20 aprile sarà in Umbria a lavorare su un nuovo set cinematografico.
Roberto Acquaroli è docente e formatore e tricologo. Insieme al suo collega e amico Emanuele Vecchioli ha tenuto corsi di formazione anche in centri penitenziali, per dare una professione e una seconda chance a chi sta pagando il suo debito con la società.
Da lunedì 3 aprile e fino alla fine dei lavori per il rifacimento dell’asfalto, scattano le limitazioni alla circolazione stradale in via Paolo Borsellino, sulla strada comunale a servizio della frazione di Gagliannuovo.
Il responsabile dell’area vigilanza del Comune ha emesso un’ordinanza con la quale è istituito il divieto di transito dall’intersezione con via Giovanni Falcone alla chiesa della Santa Croce.
I lavori sono stati affidati dall’ufficio manutenzioni del Comune all’impresa Sgf di Ivano Scarponi di Treia. Durante l’intervento di preparazione del fondo stradale sarà istituito il senso unico alternato con chiusura totale al transito per l’asfaltatura finale.
Recentemente è pervenuta al Comune di Caldarola notizia dell’avvio del procedimento di valutazione per l’impatto ambientale relativa ad un progetto di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, denominato “EnergiaCaldarola” su richiesta di una multinazionale del settore avente una sede anche in Italia.
Il progetto è costituito da 12 aerogeneratori di altezza 200 metri e della potenza unitaria di 5 MW, per una potenza complessiva di 60 MW, integrato con un sistema di accumulo della capacità di 20 MW. L’impianto verrebbe realizzato quanto agli aerogeneratori nel Comune di Caldarola (in località tra il Monte Fiungo e Monte Fiegni da Poggio della Croce a Pian della Pagnotta) e per quanto riguarda il sistema di accumulo nel Comune di Camerino.
Considerato l’enorme impatto ambientale e visivo che l’opera avrebbe nel territorio, si è svolta immediatamente una riunione congiunta tra maggioranza e minoranza consiliare, per analizzare insieme tutte le criticità da evidenziare nelle osservazioni che saranno proposte dal Comune nei termini di legge.
Sono emersi svariati aspetti problematici che l’impianto creerebbe in termini d’impatto ambientale su un’area ad oggi incontaminata, tenuto conto della dimensione vastissima del Parco Eolico, dello stravolgimento della circolazione stradale che sarebbe necessario per il trasporto dei materiali di eccezionale ingombro dalla sede di provenienza al sito di destinazione e dei vasti e profondi scavi che sarebbero realizzati in zona montana per il passaggio delle connessioni e l’apposizione delle pale.
Queste e molte altre più specifiche osservazioni a carattere tecnico, saranno depositate nelle competenti sedi, fermo restando che i Comuni pur partecipando alla Conferenza dei servizi, non hanno alcuna competenza in ordine al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di impianti di produzione di energia rinnovabile.
Maggioranza e minoranza continueranno ad approfondire il tema e hanno convenuto, non appena saranno noti sviluppi nella procedura, attualmente alle fasi iniziali, di discutere la questione in una pubblica assemblea.
Nel contempo lunedì prossimo nella sede comunale di Caldarola, si terrà con i sindaci dei comuni limitrofi e con l’Unione Montana Monti Azzurri, uno specifico incontro ove discutere ulteriormente le criticità rilevate ed i possibili interventi da attuare a tutela del territorio.