Scontro tra auto e furgone: interviene l'eliambulanza. L'incidente si è verificato, intorno alle 6:30, lungo la Statale 571, detta "Regina", in località Montelupone. Ancora in corso di accertamento le cause del sinistro.
Una volta scattato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e del 118. La squadra dei pompieri intervenuta ha provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti nell'incidente, mentre i sanitari hanno preso in cura gli occupanti.
Ad avere la peggio il giovane al volante dell'auto, un ventenne di Recanati, estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco e trasferito d'urgenza all'ospedale regionale di Torrette in eliambulanza. Altri tre feriti - il nucleo familiare presente a bordo del furgone - sono stati condotti all'ospedale di Civitanova Marche per accertamenti, ma non in gravi condizioni. Presenti sul luogo del sinistro gli agenti della polizia stradale di Camerino, il tratto è stato momentaneamente chiuso al traffico.
Le ragazze dell'I.C. “Via Tacito” di Civitanova Marche, dopo essersi qualificate nelle fasi preliminari della competizione, staccano il pass per le Finali Nazionali dei Campionati Studenteschi di Pallavolo 2022-23, che si svolgeranno dal 22 al 26 maggio a Roseto degli Abruzzi.
La squadra è composta da 12 alunne delle seconde e terze medie della scuola secondaria di I grado Mestica: Linda Acciarri, Aurora Biondi, Valentina Garbuglia, Viola Garbuglia, Chiara Morresi, Giada Paolini, Emma Pennesi, Paola Pucci, Stella Maria Rinaldesi, Giada Scarponi, Sophia Trillini, Elena Vignaroli. Questi i nomi delle atlete che, accompagnate dalle docenti Lucia Squadroni ed Elisa Pacetti, stanno per affrontare le avversarie di tutta Italia.
Il loro percorso è iniziato con la fase distrettuale il 7 marzo all’I.C. “Lotto” di Monte San Giusto, dove le ragazze hanno battuto le avversarie di Castelraimondo e San Severino e si sono qualificate per la fase successiva. Il cammino è poi proseguito il 26 aprile all’I.T.E. “Gentili” di Macerata, dove hanno affrontato la squadra cadette di Recanati, vincendo e aggiudicandosi la qualificazione per la fase regionale. L’ultimo step si è tenuto l’8 maggio al Palaprometeo di Ancona: qui si sono raccolte tutte le squadre di volley maschile e femminile per disputare le finali regionali dei Campionati Studenteschi.
Prima le ragazze hanno affrontato con successo la squadra dell’I.C. “Cestoni” di Montegiorgio (FM) e successivamente nella finalissima hanno giocato un intenso quadrangolare con le alunne dell’I.C. “Pian del Bruscolo” di Tavullia (PU). Dopo aver portato a casa due set consecutivi, non si sono fatte sfuggire il titolo e hanno potuto alzare con soddisfazione la coppa di campionesse regionali.
"Le nostre studentesse hanno dimostrato in campo determinazione, impegno e spirito di squadra, mostrando una grande maturità e un considerevole senso di responsabilità. Ogni partita è stata giocata con intensità e tutte le componenti del gruppo hanno dato il massimo, nonostante gli ostacoli e le difficoltà che hanno incontrato in campo e fuori. La vittoria alla finale regionale ha ripagato gli sforzi fatti in questimesi di preparazione con il gruppo sportivo e i risultati ottenuti fino a questo momento ne sono stati il coronamento".
"Il Dipartimento di Scienze Motorie, i docenti tutti e il Dirigente scolastico Edoardo Iacucci vogliono esprimere le più sincere congratulazioni - conlcude la nota stampa - e un grazie di cuore per aver regalato momenti intensi e indimenticabili. Non male dopo un periodo di fermo per gli sport di squadra a causa del Covid. Brave!"
Un'autovettura è finita fuori strada andando a sbattare con la fiancata contro un albero al lato della carreggiata. L'autista, un uomo di circa 50 anni, è stato trasportato in condizioni gravi all'ospedale. Il fatto si è verificato intorno alle 18:40 lungo Contrada Morla, nei pressi della frazione Rotelli.
Stando alle prime ricostruzioni, il veicolo avrebbe sbandato da solo andando a finire contro la pianta. Il guidatore, rimasto intrappolato all'interno del mezzo, è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco e conseganto alle cure dei sanitari, i quali lo hanno trasportato in codice rosso al pronto soccorso di Macerata. Sul posto, oltre alla stazione dei vigili del fuoco e agli operatori del 118, gli agenti dei Carabinieri.
+++ SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO +++
Tappezzerie e cinture di sicurezza di automobili che diventano borse o zaini originali. Estratti di piante con le quali tingere scarpe. Olio per friggere trasformato in biocarburante, sapone o vernici. E una linea di accessori per ufficio sviluppata sulla base di criteri di Life Cycle Design.
Le aziende marchigiane che hanno abbracciato una filosofia di produzione sostenibile, insieme agli studenti presenti, sono stati i veri protagonisti del quarto focus sulla Transizione Ecologica a Civitanova, dedicato all’economia circolare e organizzato dall’assessore Roberta Belletti insieme all'associazione Marche a Rifiuti Zero. E il messaggio lanciato dal palco del cine teatro Cecchetti è stato molto chiaro: per diventare sempre più sostenibili è necessaria una nuova consapevolezza.
“Consapevolezza - ha detto Belletti - che attraverso questi focus vogliamo diffondere, soprattutto tra i giovani, e far capire loro quanto è importante, per il nostro ed il loro futuro, un approccio sostenibile nella vita di tutti i giorni. Oggi abbiamo parlato di economia circolare, un modello di produzione e consumo che implica, sempre di più, condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, e riciclo. Un argomento molto apprezzato dagli studenti che hanno partecipato attivamente, con molte domande”.
Tra i relatori Lucia Pietroni, della scuola di Architettura e Design UNICAM che ha sottolineato l’importanza “di progettare prodotti che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati. Obiettivi dell’eco design sono prevenire impatti ambientali negativi, accrescere prestazioni ambientali e contribuire alla sostenibilità”.
Jacopo Mascitti e Daniele Galoppo, titolari di EcodesignLab hanno raccontato agli studenti la storia di Green2Desk “una linea di accessori per uffici dove abbiamo riprogettato 5 tipi di oggetti con materiali più sostenibili, più leggeri, ma allo stesso tempo funzionali e facilmente trasportabili”.
Alice Cococcioni di Exseat Bag ha parlato della sua azienda che realizza borse e accessori di design recuperando e riutilizzando in modo creativo, tappezzerie e cinture di sicurezza di automobili. “Made in Italy, eco friendly, eco design e materiali rigenerati sono i punti salienti di Exseat Bag. Ogni oggetto è unico e il cliente può partecipare attivamente al design dello stesso”.
Poi è stata la volta de “La scarpetta di Venere” di Alice Vitelli che insieme al fratello hanno rilevato l’azienda di famiglia per lanciare “una nuova idea di artigianato più consapevole e rispettosa. Realizziamo - ha detto - scarpe in serie limitata per rendere unico ed esclusivo il manufatto ed evitare il più possibile scarti. Ciò che ci caratterizza è "Tinctoria", un procedimento per tingere, secondo il colore desiderato, la pelle e le suole in cuoio chiaro con estratti di piante tintorie”.
Molta curiosità intorno alla Fattoria La Rocca di Giulia Albertini, che alleva al pascolo ovini di razza Sopravissana certificata ed esperta di lana, filati e tinture naturali: “Tra i nostri prodotti c'è anche la "lana di cane" derivata dallo spazzolamento degli animali da affezione, un prodotto zero waste(zero sprechi) e dai minori consumi”.
A chiudere il focus Giorgio Tanoni, amministratore delegato di Adriatica Oli Srl, l'azienda che si occupa del recupero di oli vegetali esausti. “Gettare questi oli nel lavandino o nel water è estremamente inquinante - ha detto rivolgendosi agli studenti - Una volta raccolti, invece, possono diventare sapone, distaccanti per l'edilizia, vernici e biocarburante”.
Il questore Luigi Silipo ha stamane ricevuto una folta delegazione della Sezione Anps di Macerata, che si è recata con il presidente Giorgio Iacobone, i vice presidenti Franco Subiaco, Alessio Pandolfi,Graziano Bocci e il presidente di Civitanova Marche.
L’incontro è durato circa un’ora ed i soci hanno avuto modo di illustrare l’organizzazione dell’Associazione e soffermarsi sulle attività svolte e quelle in programma. Il questore Silipo ha intrattenuto la delegazione con molta cordialità ed attenzione.
Con atteggiamento amichevole ha risposto alle numerose domande che venivano poste, in relazione alla sua importante esperienza di polizia, acquisita operando in prima linea a Reggio Calabria, Torino e Roma, dove nella Capitale ha diretto per ben 6 anni e mezzo la squadra, un incarico davvero prestigioso e mai prima ricoperto per così tanto tempo.
"Tale circostanza – ha detto Giorgio Iacobone – è significativa del valore del questore Silipo e la cittadinanza maceratese può andare fiera della sua assegnazione qui". Al termine le foto di rito scattate dal maestro Vallesi Riccardo e la consegna del gagliardetto dell’Associazione da parte del Presidente Anps di Civitanova Marche Tommaso Galeone
“La risorsa idrica deve rimanere pubblica. I garanti dei cittadini sono i sindaci, non le società di gestione”. È unanime la scelta del centrodestra maceratese per il gestore unico del servizio idrico integrato. La società consortile dovrà essere di 1 livello, nel rispetto del mandato di rappresentanza che i cittadini hanno dato ai propri sindaci. “Non è assolutamente accettabile la proposta della sinistra di costituire una società consortile di 2 livello, nella quale i sindaci vengono messi alla porta e i soci sono solo le società operative che attualmente gestiscono il servizio”.
Il centrodestra unito ha votato all’unanimità la proposta di costituire una società consortile di 1 livello in cui i soci sono sia i Comuni dell’ambito sia le società operative, di cui alcuni Comuni sono soci, e che attualmente gestiscono il servizio idrico integrato. Optando per questa scelta gli amministratori della società consortile verranno nominati dai sindaci piuttosto che dalle società operative. "La nostra scelta, oltre che essere dettata dal buon senso, pone come priorità il rispetto per la fiducia che questi hanno conferito con il voto ai propri sindaci, delegandogli la responsabilità delle decisioni".
Sono sei i militari potentini deceduti nei lager tedeschi dopo l’8 settembre 1943: Armando Amicucci, Massimino Boschi, Umberto Mogliani, Oreste Mogliani, Luigi Pesaresi e Mario Spina. I loro volti, le loro storie e quelle delle loro famiglie sono contenute nel volume “Noi dei Lager”, presentato questa mattina (sabato 20 maggio, ndr) al Teatro Mugellini di Potenza Picena.
Ne è autore il bersagliere potentino, della sezione Potenza Picena e Montelupone, Mario Barbera Borroni, custode del Sacrario Militare della Provincia di Macerata nonché Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. La pubblicazione è stata promossa dal Comune di Potenza Picena.
All’iniziativa svoltasi, hanno preso parte oltre al sindaco, Noemi Tartabini, all’assessore alla Cultura, Tommaso Ruffini, e all’assessore alle Attività Produttive, Paolo Scocco, anche il sindaco di Montelupone, Rolando Pecora, la presidente provinciale dell’associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, Gilda Coacci, la presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Sandra Vecchione, il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Mario Mucci e il referente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Sezione di Macerata, Mauro Radici.
Presenti anche i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto “G. Leopardi” di Potenza Picena. “Come comunità non possiamo non essere grati al nostro concittadino Mario Barbera Borroni per questo importantissimo lavoro di ricerca. – ha commentato Tartabini – Un lavoro che ci consente di restituire dignità a tantissime storie di sofferenza, nella consapevolezza che la memoria è lo strumento più importante che abbiamo per impedire che gli errori del passato si ripetano”.
“Siamo abituati a studiare i grandi avvenimenti del passato sui libri di storia. – ha aggiunto Ruffini – Questo volume invece ci restituisce volti e nomi, mettendoci di fronte alla responsabilità non solo del ricordo ma anche dell’azione nei confronti della nostra comunità e della nostra patria”. E proprio l’autore del libro ha spiegato come “il lungo lavoro di ricerca è iniziato nel lontano 2006. Un’attività che ha riportato alla luce storie sepolte di cui, spesso, neanche i familiari dei caduti erano a conoscenza. Storie di soldati, civili, partigiani, prigionieri nei lager nazisti, o in quelli russi. Potenza Picena ha avuto 140 militari internati. In totale quelli della Provincia di Macerata sono 362”.
In chiusura di presentazione, l’amministrazione comunale ha voluto omaggiare Mario Barbera Borroni con una pergamena realizzata dall’artista Giusi Riccobelli. Un ringraziamento va a tutte le associazioni presenti e a quelle che hanno collaborato alla stesura del volume, nonché all’ufficio affari generali del Comune di Potenza Picena che ha curato l’iter per la pubblicazione.
"Il pronto soccorso della solidarietà" della Croce Verde di Macerata, per esprimere vicinanza con fatti concreti alle persone della Romagna colpite dall'alluvione, ha aperto una raccolta fondi e la raccolta di beni necessari per gli alluvionati.
Per chi volesse partecipare alle donazioni, questa la lista dei beni necessari a cui attenersi scropolosamente: maglieria intima nuova (per uomo, donna, bambino); pannolini, pannoloni, assorbenti donna; stracci da pavimento spugne, scope, pale; prodotti per l'igiene personale (shampoo, bagnoschiuma, sapone liquido); alimenti in scatola a lunga scadenza (tonno, legumi ecc).
Chi vuole può consegnare il materiale presso la sede della Croce Verde in Via Indipendenza 12 a Macerata. Per quanti volessero effettuare un'offerta: IBAN - IT50A0849113400000120101669. Specificare la causale: ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA
Ancora un colpo di mercato a segno per la CBF Balducci HR! Il Club maceratese comunica di aver ingaggiato la palleggiatrice Asia Bonelli, classe 2000 per 181 centimetri di altezza, per la stagione 2023/24 con un’opzione di rinnovo per il 2024/25. La regista comasca, assoluta protagonista della promozione in Serie A1 ottenuta pochi giorni fa con la maglia di Trento, vestirà così l’arancionero per provare a puntare ancora in alto con i colori della CBF Balducci HR.
Oltre alla stagione appena conclusa, in cui ha magistralmente guidato la formazione trentina verso il salto nella massima serie, Asia Bonelli può vantare anche due preziose esperienze in Serie A1 con le maglie di Chieri (2021/22) e Busto Arsizio (2020/21) e un’altra in A2 a San Giovanni in Marignano (2019/20). La neo palleggiatrice arancionera è cresciuta nel prestigioso settore giovanile di Orago (allenata dal Prof. Bosetti e Franca Bardelli, genitori del nuovo direttore operativo arancionero Lucia Bosetti), società con cui ha disputato il campionato di Serie B1 per poi passare con le giovani di Novara in Serie B2 e successivamente all’Albese in B1, prima del grande salto in Serie A. Nella sua carriera ha anche vestito la maglia azzurra della Nazionale pre-juniores.
“Ciò che mi ha portato ad accettare la proposta della CBF Balducci HR Macerata è il progetto ambizioso che sta creando – spiega Asia Bonelli dopo la firma dell’accordo che l’ha portata in arancionero - con un mix di giocatrici che penso possano fare un bel campionato nella categoria. Inoltre Macerata è una società ben conosciuta, me ne hanno parlato tutti in modo positivo, sintomo che le giocatrici stanno bene nell’ambiente e questa è una cosa fondamentale per raggiungere degli obiettivi. L’esperienza di Trento è stata molto importante per me, aver potuto giocare un campionato così intenso da protagonista mi ha arricchita molto e mi ha aiutato ad avere più sicurezza e consapevolezza delle mie capacità e chiudere con la promozione in A1 è stata davvero la soddisfazione più grande. Sono pronta a rimettermi in gioco nuovamente con la CBF Balducci HR Macerata, la stagione che ci aspetta sarà lunga e piena di lavoro ma spero davvero che si possa costruire un bel gruppo e di riuscire a guadagnarci qualche bella soddisfazione. Io mi metterò a disposizione della squadra e porterò in campo la mia determinazione e la mia energia, lavorando per riuscire a migliorarmi ancor di più a livello tecnico e tattico”.
Circa un centinaio i volontari che domani, domenica 21 maggio alle 10:00, partiranno dal parcheggio del McDonald's di Pesaro per aiutare la Romagna, colpita dal terribile nubifragio dei giorni scorsi. L’iniziativa è nata dai social, dalla pagina Instagram “welcome_to_pesre” e dal suo amministratore Mattia Morganti, 21enne originario del Pesarese.
La pagina di notizie e aggiornamenti sulla provincia di Pesaro conta quasi 22mila utenti e ha permesso di raggiungere rapidamente un elevato numero di persone intenzionate ad aiutare la popolazione romagnola: “Al momento il gruppo Telegram ‘PESARO PER CESENA’ conta quasi duecento membri e continuano ad arrivare richieste, alcune anche da fuori regione”.
“In questi giorni abbiamo avuto molta apprensione: i danni nella nostra provincia sono niente in confronto a quanto successo nella vicina Emilia-Romagna, a soli 70 km da noi – racconta Morganti -. Abbiamo usato la pagina per fare informazione e per raggiungere il maggior numero di persone possibile da portare a Cesena. Volevo usare questo portale per fare qualcosa di concreto, per aiutare mettendoci il 100%”.
“Abbiamo usato le conoscenze che abbiamo qui, fra negozi, bar e ristoranti e aziende del posto, per racimolare abbastanza materiale da portare a chi ne ha bisogno – continua Mattia - Domani pare saremo almeno un centinaio a partire da Pesaro, fra chi verrà a pulire e chi verrà a portare donazioni. A Cesena saremo coordinati da una ragazza del posto, la referente di un’organizzazione privata in collaborazione con il Comune nata in questo momento buio”.
“Parcheggeremo al bar Acquadolce vicino al fiume e da lì ci muoveremo verso la periferia di Cesena, dove ci sono molti meno aiuti rispetto al centro e più bisogno urgente – conclude l’admin della pagina Instagram -. Per la raccolta di materiale mi sono mosso da solo ma ho trovato un supporto enorme da parte di tutti: dalla cancelleria per le scuole ai vestiti per gli sfollati, dal cibo ai guanti e molto altro. Le ultime donazioni le raccoglieremo direttamente domani mattina al punto di ritrovo”.
"In un territorio come il nostro la presenza di neet, ossia di giovani in condizioni di inattività, che non studiano, che non lavorano e che per questo rischiano di rimanere ai margini dei processi evolutivi della società, è un dato su cui riflettere. Per questo saluto con soddisfazione il fatto che il progetto Fresco, di cui siamo partner, e che ha l'obiettivo di realizzare un percorso formativo che crei i presupposti per un coinvolgimento diretto di questi giovani in una filiera produttiva, ossia lavoro, sia stato ammesso a finanziamento giungendo secondo a livello nazionale per un bando promosso da Anci".
A parlare è Alessandro Gentilucci, presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino, che prosegue: "è una opportunità in più che offriamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi. Stare fuori dai processi della formazione e del lavoro è una condizione a volte inevitabile per alcuni giovani, dati i contesti complessi e il momento storico in cui si vive, ma ciò non deve scoraggiare. Questo è anche un territorio ricco di opportunità, per le sue caratteristiche uniche dal punto di vista ambientale, storico, culturale, ecco la ragione del promuovere azioni di stimolo che possano creare occasioni di sviluppo".
Fresco, Formazione Ricerca Educazione per lo Sviluppo delle Competenze e l'Orientamento dei giovani, sarà gestito dagli ATS 16, 17 e 18 in collaborazione con diversi partners del territorio, dalle università ai sindacati, alle associazioni di categoria imprenditoriali e del terzo settore. "Lavorare in rete, come in questo caso, porta sempre buoni frutti e può aiutarci a centrare obiettivi importanti: trovare una strada per i più giovani, perché non abbandonino queste nostre terre e ci aiutino a guardare il futuro con maggior ottimismo".
L'ex dirigente della Civitas, Lusi Fattori, pronta a recarsi al Tar per difendersi dal Giudice di pace, dopo la denuncia di un consigliere dell'azienda. Oggi a parlare è il marito, Francesco Gaioni, la moglie è afflitta da una malattia professionale riconosciuta dall'Inail per la quale c'è un fascicolo aperto in procura.
“Rompo il silenzio perché mia moglie Lusi non è in grado di affrontare una conferenza stampa alla luce delle aggravate condizioni di salute”, ha esordito Gaioni. “Voglio parlare delle vicende relative all’ultima busta verde che ci è arrivata il 4 marzo 2022, che ci stanno impegnando ultimamente. La manda un consigliere di amministrazione di Civitas: una querela o meglio un ricorso immediato a comparire dopo solo qualche settimana il 28 marzo davanti al Giudice di pace”.
“Questo perché secondo il consigliere, mia moglie a settembre 2018 (3 anni e mezzo prima) lo avrebbe diffamato durante una riunione di cui non viene indicata la data alla presenza di colleghi. Le querele per diffamazione non si presentano entro 3 mesi dall’accaduto? - domanda Gaioni -. In Civitas il consigliere ci chiede euro 5.000 euro e precisa 'salvo migliore quantificazione'. Ad oggi, per tutte le vicende giudiziarie di mia moglie, abbiamo speso 76.295,70 euro e preventivati altri 83.138,62 euro".
"Allora abbiamo cercato di capire di più con due accessi agli atti inviati a Civitas, ma lo stesso accesso ci è stato negato” – spiega ancora il marito di Lusi Fattori - . “Ha fatto per avere le timbrature dei dipendenti presenti a quella riunione del settembre 2028, ma quell’accesso non viene accettato per 'dati personali e sensibili riguardanti gli stessi dipendenti e loro familiari'.
“Sinceramente non capiamo dal momento che mia moglie era anche responsabile del personale. Poi viene chiesta copia dei compensi percepiti da questo consigliere e la corrispondenza intercorsa soprattutto a settembre 2018 dal momento che mia moglie aveva vedute diverse dal consigliere sulla percezione di questi compensi dal momento che lei riteneva che andavano pubblicati sul sito “amministrazione trasparente”,l ma gli atti sono stati negati per “tutela della libertà e segretezza della corrispondenza”. Ma se quelle mail le ha scritte Lusi Fattori “- continua Gaoni – .
A firmare il diniego all’accesso agli atti il presidente della Civitas e il dirigente. “Come può difendersi mia moglie senza avere accesso agli atti?” dichiara il coniuge. Al fianco di Gaioni era presente oggi anche l’avvocato Francesco Acquaroli che supporta Lusi Fattori in questa battaglia: “Io da legale credo fortemente nella magistratura che però ha i suoi fisiologici tempi”.
“Lunedì 15 maggio dal Giudice di Pace di Macerata si è tenuta l’ennesima udienza: Lusi aveva chiesto di essere interrogata, ma non ha potuto presenziare per le condizioni di salute peggiorate nell’ultimo mese, dovendo stare in assoluto riposo ed evitare situazioni di forte stress con ripercussioni pesanti sul suo compromesso stato di salute”.
“Sentire l’avvocato del consigliere che, con un’aspirina, mia moglie avrebbe dovuto partecipare all’udienza, ridicolizzando una patologia seria riconosciuta da un Ente Pubblico, entrando nel merito di una disciplina medica, è quantomeno grave mancanza di rispetto verso Lusi”, spiega ancora Gaioni.
“Mi chiedo: se la protagonista di questa storia non fosse stata una donna? Dopo anni dal presunto fatto cinque uomini, tre dei quali dipendenti, testimoniano contro di lei ricordando alla perfezione le parole che avrebbe detto, ma non ricordano la data della riunione né altro”. Ora la nuova udienza è prevista a settembre 2023.
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L’U.S. Tolentino 1919 comunica che a guidare la squadra cremisi per la prossima stagione sarà Mister Roberto Buratti, il ruolo di Direttore Sportivo invece è stato affidato a Mirko Sirolesi. Per quest’ultimo si tratta di un ritorno, visto che lo stesso ha ricoperto l’incarico di vice presidente e Team Manager dell’U.S.T. durante la presidenza Ercoli.
Buratti, 46 anni, viene dalla trionfale vittoria del campionato di prima categoria con l’Elpidiense Cascinare. In precedenza è stato allenatore di Sangiorgese, Casette Verdini e Civitanovese. Nel suo palmares, oltre ad una ventennale esperienza di calciatore tra i dilettanti, ruoli anche nell’ambito dei settori giovanili: per due edizioni ha guidato squadre partecipanti al “Trofeo Viareggio”.
Questo il suo commento all’arrivo a Tolentino: “Per me è un onore enorme poter sedere sulla panchina di una delle squadre più importanti della Regione. Ringrazio la società per la fiducia riposta in me e non vedo l’ora di cominciare questa nuova sfida. La cosa mi entusiasma anche se sono consapevole della responsabilità che mi attende visto che questa è una piazza che di calcio se ne intende e che buona parte dell’organico proverrà dal grande settore giovanile cremisi. Dovrò essere bravo ad infondere in tutti grande spirito di sacrificio e grande attaccamento alla maglia. I calciatori bravi servono ma, prima di questo, servono uomini veri. Chiederò ai miei ragazzi di dare tutto quello che hanno dal primo giorno del ritiro sino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato. Questo è il mio approccio al calcio, d’altronde, ma soprattutto questo è quello che meritano i tifosi del Tole”.
Il nuovo D.S. Sirolesi ha, invece, fatto presente come “Per me si tratta di un ritorno al Tolentino. Sono davvero emozionato. Ho vissuto gioie e dolori in cremisi e sono innamorato di questa maglia. Poter mettere a disposizione di questa società la mia esperienza è una cosa che mi stimola particolarmente. Ringrazio il Presidente Romagnoli con il quale, peraltro, non ci siamo persi di vista. Lui all’epoca era in gradinata e l’amico comune Ivano Ercoli era presidente. Vorrei fare bene non solo per questa piazza ma per questi due presidenti con i quali ho sempre avuto un bellissimo rapporto umano”.
Il Presidente Romagnoli: “Sono certo che Mister Buratti, forte del suo entusiasmo e della sua voglia di crescere tecnicamente, porterà quella sferzata che serve dopo la retrocessione. Ci ha convinti perché ha sposato il nostro progetto che prevedere la riconferma di quanti più giovani della “cantera” cremisi. Confido molto anche nel legame che lega il D.S. Sirolesi ed al Tolentino nonché nella sua conoscenza del calcio dilettantistico marchigiano e non solo. Nella prossima settimana contiamo di definire lo staff tecnico e di annunciare almeno un paio di riconferme”.
Ogni anno il 20 maggio ricorre il “World Bee Day” con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della protezione delle api, vere e proprie sentinelle dell'ambiente. Matelica, essendo da diversi anni “Città del Miele”, celebra questa giornata ringraziando tutti coloro che ogni giorno si dedicano alla cura delle api.
Nello specifico in città è presente la Cooperativa Apicoltori Montani, una realtà che da tanti anni si distingue nell’impegno portato avanti per la diffusione della conoscenza del mondo delle api, oltre che per una pregiata produzione di miele. Si tratta della cooperativa più grande delle Marche con presidente Pierluigi Pierantoni.
"In una giornata come quella di oggi è bene fermarsi a riflettere sul ruolo che le api hanno nel nostro ecosistema – afferma l’assessore all’Agricoltura Denis Cingolani – Senza di loro non ci sarebbe proprio un ecosistema, per cui è fondamentale tutelarle e sostenere chi se ne occupa".
"A Matelica abbiamo una realtà importante a livello nazionale come la Cooperativa degli Apicoltori Montani - conclude -, un’eccellenza che da tanti anni fa la differenza su questo fronte e che in giornate come questa va ringraziata per il suo prezioso lavoro".
I biancorossi sprofondano in un inferno profondo 18 punti, risorgono come un’araba fenice agguantando all’ultimo respiro un insperato overtime ma poi non riescono a completare l’impresa con la vittoria su una General Contractor Jesi che ha rischiato un suicidio epocale.
Gli ospiti hanno controllato la gara per lunghissimi tratti, prendendola in mano sin dai primi minuti di partita. Jesi prende il via martellando la palla dentro a Filippini, che segna i primi 7 punti biancoblu salvo poi uscire per una distorsione alla caviglia e non tornare più in campo, ma è proprio quando esce il suo totem che la General Contractor prova la prima sgasata: 0-8 di parziale e a metà quarto è 7-15 jesino.
Gli ospiti, però, in difesa pasticciano, la Vigor è concentrata e abile a sfruttare ogni errore e così la partita resta in sostanziale equilibrio, pur con gli ospiti in costante vantaggio, fino alla metà del secondo quarto. È qui che d’improvviso i biancorossi vanno in tilt. Jesi alza i giri in difesa e trova canestri in transizione a raffica, Matelica perde palloni senza reagire e il parziale di 0-15 che porta la truppa di coach Ghizzinardi a +18 (28-46 al 19’ chiuso dall’elegante jumper di Gatti) ammutolisce il palas di Castelraimondo.
Sembra già finita, anche perché Jesi pare controllare senza patemi i timidi tentativi della Halley. Coach Trullo, però, lancia a sorpresa sul finire del terzo periodo il “jolly” Mentonelli, che con due triple in faccia a Merletto riporta dopo una vita lo svantaggio sotto la doppia cifra (59-68).
Nonostante qualche brivido corra sulla schiena, specie quando Polselli si divora da sotto il canestro del potenziale -5 sul 62-69 a 8’ dalla sirena, la General Contractor pare poter amministrare senza affanni, tanto che un monumentale Varaschin sigla dalla lunetta il nuovo +12 (62-74) quando non restano più di 5’ da giocare. Sembra andata, ma Riccio ha altri programmi: la guardia avellinese,dopo le prove stellari di gara 1 e 2, sale in cattedra con due canestri in rapida successione, Adeola completa l’opera imitandolo e in men che non si dica si delinea un insperato finale in volata (74-75 con poco meno di 2’ da giocare).
Jesi ricaccia indietro la Vigor coi liberi di Varaschin e Marulli (74-79 a 1’ dalla sirena), ma Riccio è una furia: prima lucra due liberi per tornare a -3, poi realizza col fallo e completa il gioco da 3 punti che impatta la gara a quota 79. Gli ospiti avrebbero in mano la palla della vittoria ma Marulli non ha fortuna: si va al supplementare. Riccio apre l’overtime portando avanti la Halley per la prima volta dal 5-4 dei minuti iniziali (81- 79), ma la Vigor sembra con la spia rossa accesa.
La General Contractor torna avanti raggranellando tiri liberi su tiri liberi, Enihe ha la forza di firmare il nuovo sorpasso sull’84-83 a 3’ dalla fine, ma una tripla di Valentini ricaccia indietro i biancorossi. Jesi non la chiude, una prodigiosa stoppata di Gatti dice no al potenziale canestro del pareggio di Riccio all’imbocco dell’ultimo minuto, ma capitan Caroli tiene ancora in vita la Halley (86-88) con un pugno di secondi da giocare.
L’1/2 in lunetta di Gatti (86-89) lascia la porta aperta ai sogni vigorini. Riccio si lancia a tutta velocità dall’altra parte per cercare la tripla del nuovo pareggio, ma Merletto lo sping verso la linea laterale: per l’arbitro tutto regolare, palla fuori e Jesi è vicinissima al blitz. Con 6” da giocare, Marulli subisce il fallo e completa l’opera col 2/2 che regala il colpaccio ai suoi. Peccato, di rimpianti e recriminazioni ce ne sarebbero a bizzeffe, ma non c’è tempo per questo: domenica alle 19 a Castelraimondo ci si gioca una stagione, o si forza gara 5 o si finisce in Serie B Interregionale.
Questo il commento di coach Trullo a fine partita: "Abbiamo giocato un grande secondo tempo, forzando il supplementare nel quale abbiamo anche messo il naso avanti ma alla fine non ce. l’abbiamo fatta. La gara purtroppo ce la siamo giocata a 5’ dalla fine del secondo quarto, quando abbiamo preso quel break che ci ha portato a chiudere il primo tempo sotto di 18. Chiaro che poi giocare contro una squadra considerata da tutti più forte di noi diventa difficile, ma i ragazzi hanno dato tutto e se non sbagliamo un paio di tiri completamente aperti e un paio di penetrazioni magari ci troviamo qua a festeggiare una vittoria".
"È andata così ma ora non possiamo mollare, dobbiamo ripartire proprio da questo perché domenica abbiamo un’altra possibilità per riportare la serie a Jesi. Peccato davvero per quei cinque minuti: quando hai un blackout così contro una squadra un po’ meno forte magari riesci a restare in scia, ma se lo fai contro una squadra forte come Jesi poi paghi dazio. Ci era successa la stessa cosa in gara 2, dovremmo provare a migliorare ma abbiamo pochissimo tempo per farlo, con la prossima partita che arriva fra poche ore. Onestamente abbiamo fatto già un mezzo miracolo ad essere qui, è chiaro che dopo la vittoria di gara 1 ci eravamo fatti la bocca buona. Loro sono stati bravi a prendersi questo successo, ma abbiamo ancora una speranza: dovremo essere bravi a sfruttarla".
Il Tabellino
HALLEY MATELICA-GENERAL CONTRACTOR JESI 86-91 D.T.S. (SERIE: 1-2)
MATELICA: Provvidenza 16, Fianchini ne, Mentonelli 6, Seck, Vissani, Gallo 8, Caroli 6, Polselli 2, Riccio 23, Adeola 14, Paglia ne, Enihe 11. All.: Trullo.
JESI: Varaschin 18, Ferraro 15, Giulietti ne, Moretti ne, Konteh ne, Filippini 7, Merletto 9, Cicconi Massi 4, Calabrese 2, Valentini 10, Marulli 21, Gatti 5. All.: Ghizzinardi.
ARBITRI: Agnese, Manco.
PARZIALI: 21-22, 9-26, 28-19, 21-12, 7-12.
Partecipazione, ieri pomeriggio, in un Auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti gremito, per il convegno inaugurale della seconda edizione del Festival della Famiglia, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali, “La famiglia e i giovani nel post Covid. Le nuove sfide”.
Ad aprire l’incontro, il video messaggio del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella che ha sottolineato la disattenzione verso la famiglia negli anni passati e il dovere di difendere tutto ciò che la famiglia porta con sé, in primis la genitorialità e quindi creare un ambiente di lavoro che permetta alla donna di armonizzare la vita professionale e la maternità senza doversi trovare davanti a una scelta.
Il Ministro, che ha ringraziato l’Amministrazione per aver promosso il Festival, ha concluso il suo intervento evidenziando la necessità di stimolare la vitalità del Paese e le sue capacità sussidiarie attraverso il coinvolgimento di tutte le forze in campo, a sostegno della famiglia.
“L’amministrazione comunale ha voluto mettere al centro un tema di grande attualità qual è quello della famiglia nella società odierna – ha detto il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro che ha moderato il convegno -. Oggi la famiglia soffre a causa di un disorientamento a livello sociale, valoriale, economico e lavorativo”.
“I giovani inoltre hanno subito le conseguenze di un periodo che ha fortemente penalizzato la socializzazione e le relazioni, così importanti nel periodo dello sviluppo. Parimenti, il ruolo genitoriale rischia di essere compromesso da una società sempre più disgregata".
"È necessario, dunque, sensibilizzare a livello sociale e culturale sulle criticità che la famiglia odierna attraversa, offrendo anche un supporto concreto per consolidare il vero pilastro del welfare che è appunto la famiglia. Grazie quindi ai relatori che sono intervenuti e al loro prezioso contributo”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli, della senatrice Elena Leonardi, del prefetto Flavio Ferdani e del vescovo Nazzareno Marconi, si è entrati nel vivo del confronto con il contributo del giudice del Tribunale dei Minori dell’Umbria, e già suo presidente, Sergio Cutrona che ha sottolineato l’importanza della famiglia nella responsabilizzazione dell’individuo che cerca e offre sostegno. Il giudice Cutrona ha evidenziato, poi, il ruolo sociale dei genitori verso i figli dato che questi ultimi “hanno necessità di ricevere regole, sentirsi accolti e avere un sostegno affettivo ed educativo”; ciò deve andare di pari passo con servizi di sostegno per la famiglia che favoriscano anche l’occupazione lavorativa e generino quindi il benessere interiore della persona.
Il dottor Maurizio Pincherle, direttore del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale di Macerata, ha fatto un focus sull’impatto della solitudine nella genesi della patologia psichica del bambino e dell’adolescente evidenziando i consequenziali rischi. Pincherle ha osservato che “i genitori devono consentire la crescita e l’autonomia dei propri figli” coniugando questo aspetto con la necessità di regole che indirizzino i ragazzi dato che tra le cause principali del disagio dei minori c’è il venir meno del ruolo protettivo, forte e rassicurante delle figure genitoriali.
Il professore Massimiliano Stramaglia, ordinario di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Macerata, ha introdotto e analizzato il concetto di moratoria psico-sociale, la “sospensione” che i giovani e gli adolescenti hanno dovuto attraversare, dal punto di vista psicologico ed evolutivo, durante il periodo della pandemia e del lockdown, un fenomeno storico senza precedenti che ha, appunto, sospeso il tempo della crescita. “Ci si è trovati davanti a un’adolescenza che ha convissuto con restrizioni che hanno cagionato, inevitabilmente, la nascita di problematiche psico-sociali nuove ed inedite” ha spiegato Stramaglia.
Giuseppe Rivetti, presidente del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale Unimc, ha evidenziato la necessità, anche dal punto di vista statale oltre che sociale, di favorire le misure a sostegno della famiglia e dei giovani auspicando un futuro in cui questi ultimi possano scegliere di intraprendere il loro percorso lavorativo senza allontanarsi dalle proprie radici e connessioni. “In questi anni le risorse statali, dal punto di vista economico e fiscale, a sostegno della famiglia e dei nostri giovani, sono state inadeguate e il legislatore deve avere una visione di famiglia per orientare risorse e sostegni” ha osservato Rivetti.
Il giornalista e scrittore Carlo Cambi ha sottolineato quanto, oggi, sia “decaduta la considerazione sociale della famiglia in relazione anche all’utilizzo della tecnologia che passa attraverso il concepire la ‘non-vita’ degli esseri umani”. Cambi, esperto di enogastronomia, ha messo in connessione, infine, la famiglia con il pasto a tavola che rappresenta “un vero e proprio evento sociale dato che attraverso il cibo passa il codice identitario più forte che si può immaginare”.
In conclusione, l’assessore con delega alla Famiglia Marco Caldarelli, ha ringraziato i relatori del convegno per “le interessanti valutazioni giuridiche, medico-psichiatriche e culturali che ci hanno permesso, grazie a questo incontro, di illuminare il tema della famiglia sotto diversi profili e in modo non scontato”.
"Il leader deve essere un lampadiere, che illumina la strada per chi lo segue". Così Moni Ovadia ieri al Salone internazionale del libro di Torino invitato dall’Università di Macerata per parlare di leadership e formazione insieme al rettor John McCourt e al filosofo e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini. È stato uno dei tre eventi organizzati dall’Ateneo maceratese all’interno di una delle più importanti fiere internazionali dell’editoria.
Alla base degli approfondimenti proposti ci sono stati alcune delle tematiche centrali negli studi e nelle ricerche dell’Ateneo maceratese che trovano nelle pubblicazioni della casa editrice Eum il loro spazio di dialogo con la società e il territorio.
L’appuntamento con il Salone di Torino è ormai una tradizione per UniMc che vede in prima linea le edizioni Eum in rete con il coordinamento Upi, University Press italiane. Quest’anno la novità è stata la presenza anche di uno stand tutto dedicato alle pubblicazioni delle principali sezioni di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici. Grazie al sostegno della Scuola di studi superiori e della Scuola di Dottorato, è stato possibile organizzare per la prima volta anche un viaggio di visita per gli studenti.
A Torino sono arrivati anche i volumi freschi di stampa “La nostra libertà e la libertà degli altri”, che raccoglie i discorsi tenuti da Eleanor Roosvelt in diverse università americane e francesi fra il 1948 e il 1958. La pubblicazione arricchisce la collana “Prolusioni”, che ripropone interventi inediti e illuminanti di grandi personalità, “l’esempio di quello che può essere una Università: un luogo di alta formazione che sappia dialogare con il mondo”, ha detto il rettore John McCourt.
E da alcune di queste grandi figure presenti nella collana è nato il confronto che ha visto protagonisti anche il politologo Vittorio Emanuele Parsi e Pino Donghi, specialista in comunicazione scientifica, introdotti dalla direttrice delle Eum Simona Antolini: Winston Churchill perse le elezioni appena dopo aver vinto la guerra; la pace la vinse il piano di George Marshall; e un ruolo non marginale lo ebbe "una" leader, Eleanor Roosevelt.
“La guerra – ha sottolineato Parsi - è una violazione dello stato di ordinarietà. In questo casi serve la persona giusta al momento giusto. Quando guardiamo Churchill vediamo l’eccezionalità di questa persona. In tempo di guerra bisogna prendere una quantità enorme di decisioni sotto pressione e contemporaneamente non perdere la rotta”.
Nel corso dello stesso pomeriggio, infine, la Regione Marche ha ospitato nel suo stand la presentazione del modello innovativo per gestire e valorizzare i parchi archeologici in un’ottica sostenibile, frutto del progetto europeo Transfer coordinato da Unimc: un'iniziativa pionieristica, sperimentata in sette parchi di altrettanti Paesi della regione Adriatico-Ionica e ora disponibile gratuitamente online sul sito delle Eum nel rispetto dei principi europei della scienza aperta. Con il rettore John McCourt, sono intervenuti il coordinatore del progetto e curatore della pubblicazione Roberto Perna, il direttore della Galleria nazionale delle Marche Luigi Gallo in collegamento e Daniela Tisi dirigente settori beni e attività culturali della Regione Marche.
La stagione della Cucine Lube Civitanova in SuperLega Credem Banca si è chiusa sul secondo gradino del podio tra i tanti complimenti per la tenacia e i progressi nel gioco. Il plauso della società va agli atleti e allo staff con una nota di merito particolare a Gianlorenzo Blengini, artefice del cambio di rotta.
Il rompete le righe è arrivato all’indomani di Gara 5 della Finale Scudetto. Fino all'ultimo l'ambiente cuciniero ha sperato di rivedere l'ennesimo abbraccio di gioia tra il direttore generale del Club e il coach, scena iconica che aveva chiuso le due stagioni precedenti.
L'annata 2022/23 è terminata invece con la sconfitta nella sfida decisiva per il titolo. Il senso di amarezza si è gradualmente rarefatto nelle ore successive, mentre è diventata più nitida la percezione di aver realizzato qualcosa di grande, che solo pochi mesi prima sembrava impensabile visto il ringiovanimento e la rivoluzione del roster.
Intanto il dg Beppe Cormio sta disegnando la Lube del futuro insieme al tecnico piemontese, che ha ancora un anno di contratto con i vice campioni d’Italia e potrà contare su innesti mirati. Cormio non perde tempo: “Si è appena chiuso il torneo di SuperLega Credem Banca, ma non sono giorni di relax per noi – spiega -. Così come è nella logica delle cose, continuiamo a lavorare affrontando anche temi della prossima stagione insieme alla nostra guida tecnica, con cui c’è grande feeling”.
“Con Chicco ho già vinto tre Scudetti, quest’anno il nostro allenatore ha condotto il team fino a Gara 5 della resa dei conti per il titolo italiano con molti meriti personali. L’obiettivo è garantirgli un team sempre più competitivo per brillare in campionato e nelle coppe”.
Auto esce di strada e finisce la sua corsa contro un albero: tre feriti, di cui due in gravi condizioni. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno 11:00 di questa mattina, in via Che Guevara a Castelfidardo.
Per cause in fase di accertamento, il conducente di un’autovettura ha perso il controllo del mezzo che è andato a urtare violentemente contro una pianta adiacente alla carreggiata.
La squadra dei vigili del fuoco di Osimo, intervenuta con un’autobotte e un mezzo 4x4, ha provveduto - in collaborazione con i sanitari del 118 - a estrarre i tre occupanti dell’auto con tecniche e attrezzature specifiche.
Due dei tre feriti sono stati trasportati con l’elisoccorso all'ospedale di Torrette, mentre un terzo con l’ambulanza. Sul posto anche i carabinieri di zona e la polizia locale per i rilievi di rito e direzionare il traffico.
Potrebbe essere il corpo di un pescatore croato di cui si erano perse le tracce, quello rinvenuto ieri da un passante lungo la spiaggia di Numana (leggi qui). Erano circa le 6:30 quando è stato trovato sulla battigia trascinato dal mare.
Stando ai primi accertamenti, infatti, il cadavere sarebbe rimasto in acqua per diverso tempo, forse qualche settimana, dato che il corpo si trovava in avanzato stato di decomposizione. I carabinieri stanno ancora indagando per risalire alla sua identità.
È ancora giallo, infatti, su chi sia l’uomo rinvenuto. Gli accertamenti non sembrerebbero essere agevoli dato che, in questa fase, non risulterebbero denunce di persone scomparse in Italia negli ultimi mesi che potrebbero ricondurre al corpo rinvenuto.
L’uomo aveva indosso guanti di colore nero, rimasti attaccati al cadavere irriconoscibile. Ciò farebbe dedurre gli inquirenti che possa trattarsi di un pescatore straniero, proprio perché nella penisola non risultano denunce.
Due pescatori di Umago in Croazia, inoltre, risultano dispersi dalla mattina di martedì 2 maggio. L’imbarcazione viaggiava verso sud. Uno dei due uomini sembrerebbe corrispondere alla salma ritrovata. Al momento resta un’ipotesi accreditata, mentre proseguono serrate le indagini per dare un'identità al cadavere.