Tre giorni di idee, arte e sperimentazione: dal 25 al 27 marzo torna Unifestival, l’evento che trasforma la città in un laboratorio di creatività e innovazione. Giunto alla sua undicesima edizione e patrocinato dal Comune di Macerata, il festival nasce dall’energia e dall’iniziativa degli studenti dell’Università di Macerata, che ogni anno danno vita a un programma ricco di incontri, performance e workshop.
Ogni lista dei rappresentanti– Azione Universitaria, Obiettivo Studenti, Officina Studenti e Sum – ha potuto proporre un progetto, così come gruppi autonomi di almeno cinque studenti, contribuendo a costruire un’offerta culturale dinamica. La partecipazione alle iniziative è libera, per alcuni laboratori è necessario prenotarsi. Per informazioni, è possibile consultare il sito https://festival.unimc.it/. A presentare oggi il programma: il rettore John Mc Court, la delegata al Welfare e presidente del Comitato Natascia Mattucci insieme agli studenti organizzatori.
L’edizione di quest’anno prevede laboratori esperienziali, incontri con esperti, performance teatrali e mostre a dare sostanza al tema “Le espressioni della creatività”.
Talk, workshop e una mostra
Si comincia martedì 25 marzo alle 17 con tre appuntamenti. “Vino. La creatività nella tradizione” proposto da Azione Universitaria sarà un viaggio nella tradizione enologica sotto la guida di Giuseppe Rivetti, docente Unimc e presidente regionale del Fai, e Carlo Cambi, giornalista esperto in enogastronomia e cofondatore del Movimento Turismo del Vino. Si chiude con una degustazione finale a cura della cantina “I Tre Filari”, guidata dall’enologo Sergio Paolucci con la collaborazione di Tuttincluso.
Alla stessa ora comincerà la “Startup Night – StartMeUp Students” proposta da Sum Unimc in collaborazione con Spazio Marche Aps: un’esperienza immersiva in cui sperimentare il processo di creazione di una startup in sole 7 ore. Lavorando in squadra e con il supporto di mentor esperti, sarà possibile imparare a sviluppare un’idea imprenditoriale, strutturarla con strumenti innovativi e presentarla a investitori e professionisti del settore.
Sempre martedì alle 17 nella sede di via Garibaldi 20 prende il via “LiberaMente: Mani che Creano, Menti che Cambiano”, la serie di iniziative proposta da Officina Universitaria. Ospite d’eccezione del primo appuntamento: Maicol&Mirco, pseudonimo dell’artista marchigiano Michael Rocchetti, una delle voci più originali e irriverenti del fumetto italiano, con i suoi “Scarabocchi”, celebri vignette che uniscono minimalismo grafico a testi fulminanti per esplorare le contraddizioni della condizione umana. Il giorno successivo, mercoledì 26 marzo, sempre alle 17, “LiberaMente” accende i riflettori su Scopertine, il progetto artistico che ha conquistato il web con la sua capacità di reinterpretare le copertine dei libri in chiave ironica e provocatoria per concludere, giovedì agli Antichi Forni, con tre laboratori di ceramica, serigrafia e collage in collaborazione con realtà artigianali locali.
Tra le iniziative di carattere storico e sociale, spicca la mostra “1914 Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale” sulla Tregua di Natale del 1914 a cura di Obiettivo Studenti che sarà possibile visitare durante le tre giornate al Dipartimento di Giurisprudenza: un invito a riscoprire un episodio di pace nel cuore della Prima guerra mondiale. L’esposizione fornisce le testimonianze dei protagonisti e un’ampia documentazione fotografica, frutto di una lunga ricerca e di un viaggio sui luoghi di questo evento unico. Verranno svolte visite guidate a cura di studentesse e studenti di Unimc.
Anche durante la seconda giornata del Festival, mercoledì 26 marzo alle 17 sempre agli Antichi Forni, sarà possibile partecipare al laboratorio “Trame di sostenibilità: un viaggio affascinante nell’arte antica della tintura naturale", riscoperta oggi come pratica ecologica e creativa, a cura di Alice Salta Alice e Viola Ciocchini con Giulia Alberti della Fattoria La Rocca. L’evento si aprirà con una conferenza sulla storia della tintura nel settore tessile, per poi passare a un laboratorio pratico in cui i partecipanti sperimenteranno l’estrazione di pigmenti da piante e tecniche innovative e portarsi a casa un piccolo ricordo.
Lo stesso giorno alle 17 alla Loggia del Grano la Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi ospiterà il workshop “University of Unfolding Unity of Macerata” con Frank Bölter, artista in residenza, che guiderà un esperimento partecipativo per esplorare le connessioni tra persone, saperi e culture attraverso la carta.
In occasione dell’Unifestival, giovedì 27 marzo alle 17 al Polo Pantaleoni l’Università presenterà i nuovi servizi per il benessere psicologico nell’ambito del Progetto Pro-Ben “Menti in movimento”.
Gli spettacoli serali
Mercoledì 26 marzo alle 21 al Teatro Don Bosco è di scena “Tutto bene talk”: un evento unico pensato per gli studenti, dove musica, arte e storytelling si intrecciano per raccontare storie di talento, impegno e trasformazione. Sul palco ci saranno Ettore Belmondo, attore e insegnante di recitazione, che condividerà il suo percorso nel mondo del cinema; Camilla Ruffini, cantautrice maceratese, darà voce alle emozioni attraverso la sua musica; Giulio Gigli, dalla passione per la sartoria alle collaborazioni con noti personaggi, ci mostrerà la sua arte nella creazione degli abiti su misura. E altri ospiti per rendere la serata ancora più coinvolgente. Conduce lo studente Francesco La Gala.
Infine, tra gli eventi in programma, il workshop di traduzione intersemiotica “Universo concentrazionario – Parte I: la casa”, a cura del Teatro Rebis con la consulenza scientifica di Maria Paola Scialdone, esplorerà il passaggio dalla traduzione linguistica a quella teatrale di un monologo inedito in Italia di Gertrud Kolmar, scrittrice ebreo-tedesca morta ad Auschwitz nel 1943, culminando in un recital finale nella Sala Sbriccoli del CASB giovedì 27 marzo alle 21.
Il tema era già intrigante di suo, il personaggio ha fatto sì che la sala Foschi del Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati risultasse gremita ieri pomeriggio - martedì 18 - per la presentazione di “Fede, ultima speranza”, edizioni Rubbettino, ultima opera letteraria del peacekeeper maceratese Andrea Angeli.
Ha aperto l’incontro la partecipata testimonianza del presidente del Cnsl Fabio Corvatta: «Rivedere Andrea Angeli significa rileggere cinquanta anni della nostra storia, personale, locale e globale. Lo conobbi in una celebrazione leopardiana di tanti anni fa ed è rimasto sempre lo stesso anche nel cuore: Andrea ha fatto una vita straordinaria mantenendo la semplicità e i valori che lo hanno sempre distinto, ha mantenuto i rapporti. Questo suo appuntamento di oggi è occasione di tanti ricordi, di tante vicende che lo hanno visto presente nel mondo, di tanti amici comuni (Franco Foschi, padre Giuseppe Moretti, Giuseppe Balboni Acqua e Jimmy Fontana) proseguendo con il vescovo Giancarlo Vecerrica. Dobbiamo essere grati ad Andrea Angeli per la sua attività nei vari scenari del mondo e per la testimonianza di amicizia».
Andrea Angeli ha iniziato raccontando la nascita casuale del libro, dovuta a un cambio di argomento di una conferenza prevista a Porto San Giorgio, e ha poipresentato una lunga storia per immagini dei religiosi incontrati nei luoghi di conflitto, dai cappellani militari ai cardinali passando per pope ortodossi, imam, rabbini. Senza dimenticare vari papi. Suor Barbara Brunalli, direttrice del Villaggio delle Ginestre, ha aperto la serie delle domande. Suor Barbara ha prima ricordato l’impegno dell’opera di San Guanella anche a Kabul a difesa dei bambini in difficoltà ed ha poi chiesto ad Angeli se quella del peacekeeper sia una vocazione vista la difficoltà di intessere legami familiari: «Nella gran parte delle missioni di pace è vietato avere familiari al seguito» ha osservato Angeli che, quanto al rapporto tra religiosità e militari, ha aggiunto «All’indomani della strage di Nassiriya 50 giovani soldati chiesero di fare la cresima, come dire che qualcosa scatta».
Il giornalista Enzo Polverigiani chiede ad Andrea Angeli quale sia stato il luogo più problematico in cui ha prestato servizio: «Sicuramente Sarajevo, dove conobbi subito l’arcivescovo Pulijc poi diventato cardinale. Facevo arrivare copie dell’Osservatore romano e l’arcivescovo, che parlava poco l’italiano, capiva però le parole di Papa Giovanni Paolo II dedicate a Sarajevo: “Non abbiate paura”. Mi disse che gli bastavano queste parole per farsi e dare coraggio».
Altra serie di domande, stavolta a cura del giornalista Vincenzo Varagona che parte ricordando Franco Di Mare e Marco Beci e aggiunge «Incontravo Andrea ovunque andassi, in Italia o nei fronti di guerra. Andrea ha un modo straordinario di raccontare le cose. ha avuto una carriera straordinaria ma quando lo incontri sembra sempre l’amico di famiglia».
A una domanda sulla frequentazioni di luoghi e di religiosi Angeli si lascia andare a un aneddoto: «A New York ebbi un pedinamento dell’intelligence: venni mandato là come giovane funzionario Onu. Dopo due anni, prima di trasferirmi in Cambogia, mi dissero che era andato tutto bene ma mi chiesero perchè andassi spesso alla nunziatura apostolica ma non c’era un motivo particolare, il nunzio di New York era una persona di grande spessore e spaziava con la sua saggezza su tutti i campi. Capii così che mi avevano seguito per anni». Infine il motivo del libro e il senso di una presenza, quella dei religiosi nei luoghi di conflitto nelle parole finali del peacekeeper maceratese: «L’onorevole Massimo Teodori un giorno è venuto a trovarmi a casa, guarda le foto e mi chiede il motivo di tutte queste immagini con accanto religiosi. Non ci avevo mai fatto caso, ma risposi che nei luoghi di conflitto ho sempre trovato religiosi, loro c’erano sempre, prima e dopo i conflitti, a sostegno delle popolazioni e dei militari». Appunto, “Fede, ultima speranza” come dice il libro.
L'Alma Juventus Fano non fa più parte del campionato di Eccellenza. L'ufficialità è arrivata nel primo pomeriggio, quando il Comitato Regionale ha deliberato l'esclusione della storica società granata a seguito della quarta rinuncia consecutiva alla disputa delle gare, non essendo scesa in campo sabato scorso contro l'Osimana.
La situazione era ormai divenuta insostenibile, con una serie di forfait che avevano già annunciato un epilogo amaro. La decisione del Comitato Regionale era attesa e inevitabile: il regolamento prevede l'esclusione automatica dal campionato in caso di quattro rinunce consecutive.
Con l'uscita di scena dell'Alma Juventus Fano, la classifica subisce una modifica significativa a sole quattro giornate dal termine. Le partite giocate contro la squadra granata vengono annullate, ridisegnando la corsa ai playoff e la lotta per la salvezza. Prima delle quattro rinunce, il Fano aveva guadagnato 3 punti in 22 partite, grazie ai pareggi contro Atletico Mariner, Urbino e Fabriano Cerreto.
Alle prime due, vittoriose invece nella gara di ritorno, sono stati tolti 4 punti, mentre ai cartai, che avrebbero riaffrontato il Fano nel prossimo turno, un solo punto. A tutte le altre squadre, escluse Portuali Dorica, Monturano Campiglione e Chiesanuova che avrebbero affrontato il Fano nelle ultime 3 giornate, sono stati tolti i 6 punti guadagnati contro la squadra di Mister Aiello.
Ecco la nuova classifica aggiornata. Da considerare che Chiesanuova, Fabriano Cerreto, Monturano Campiglione e Portuali Dorica hanno attualmente una partita in più rispetto alle altre squadre:
Maceratese 52
K-Sport Montecchio Gallo 52
Chiesanuova 46
Tolentino 43
Urbino 40
Osimana 35
Montegranaro 34
Sangiustese 33
Urbania 31
Fabriano Cerreto 31
Montefano 28
Matelica 28
Monturano Campiglione 18
Portuali Dorica 15
Atletico Mariner 15
Alma Juventus Fano -
La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione danni e rafforzamento della Chiesa della Divina Pastora a Tolentino. La Chiesa fu costruita in tre fasi. Il presbiterio è la parte più antica ed era una cappella sepolcrale privata, edificata alla fine del 1800. L’ampliamento, che trasformò la cappellina in Chiesa, risale al 1947.
Furono realizzate l’aula e una prima parte della casa parrocchiale. Nel 1960 si realizzarono anche l’ultima parte della Chiesa ed il piano superiore della casa parrocchiale. In seguito alle scosse sismiche iniziate nell’agosto 2016, la Chiesa ha riportato danni ad elementi strutturali. Gli interventi di riparazione e rafforzamento locale in progetto sono finalizzati sia alla riparazione dei danni causati dal sisma che alla riduzione delle vulnerabilità insite nel fabbricato.
Sono previsti l’installazione di tiranti in acciaio fissati tramite piastre, il consolidamento della struttura di copertura del portico mediante l’installazione di strutture metalliche di collegamento fra le strutture lignee ed i maschi murari, ricostruendo gli ammorsamenti tra gli elementi costituenti la muratura attraverso la tecnica del scuci-cuci, allo scopo di ristabilire l’effetto scatolare della costruzione, verrà realizzato un nuovo strato di intonaco civile avente le stesse caratteristiche di quello esistente realizzato nel precedente intervento post sisma 1997 con successiva tinteggiatura e verranno anche effettuati interventi di restauro degli apparati decorativi-pittorici esistenti danneggiati dalle lesioni. L’intervento ha un costo di 281.908,59 euro.
“Prosegue con grande efficacia il lavoro per il recupero dei nostri gioielli storici e architettonici del nostro territorio- dichiara il commissario alla ricostruzione e riparazione sisma 2016 Guido Castelli – Un grande lavoro di squadra insieme al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Mauro Sclavi per la grande sinergia. Insieme stiamo portando a casa grandi risultati”.
Via Lauretana in evidenza a Milano per “Fa’ la cosa giusta!”. La manifestazione, nata da un’idea della casa editrice Terre di mezzo, ha la finalità di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di valorizzare delle eccellenze promuovendo un contesto di confronto e collaborazione. Non poteva esserci perciò cornice migliore per il lancio della seconda edizione di “Cammini Aperti”, progetto coordinato dalla Regione Umbria e che valorizza il tratto della Via Lauretana attualmente percorribile tra Assisi e Loreto, in attesa che anche quello storico tra Assisi e Roma (attraverso Foligno, Spoleto, Terni, Narni, Civita Castellana, Rignano Flaminio e Castelnuovo di Porto), sia reso finalmente fruibile. Un appuntamento speciale ispirato al Giubileo che avrà luogo il 10 e 11 maggio, oltre che in Umbria e nelle Marche, anche in Emilia Romagna, Lazio e Toscana.
Alla conferenza di presentazione dell’edizione 2025 ha preso parte, insieme ai rappresentanti delle regioni partecipanti, anche l’avvocato Simone Longhi, delegato del Presidente del Tavolo di Concertazione per il “Recupero e la valorizzazione della Via Lauretana” Renato Poletti. L’occasione ha consentito un ampio confronto sull’importanza dei Cammini in Italia e di omaggiare il Ministro del Turismo Daniela Santanché del volume curato da Giacomo Alimenti sul tratto laziale del percorso (cfr. “L'antica via Lauretana:i tinerario «sì corporale, come spirituale» da Roma a Loreto. Ediz. a colori. Vol. 1: Il percorso laziale”) con il relativo materiale informativo. Una documentazione apprezzata dal ministro Santanché, completata dalla “Charta Peregrini Lauretani”, il documento ufficiale che accompagna il Pellegrino lungo il cammino, attestandone “identità e pia intenzione”.
Nell'ambito degli eventi di “Cammini Aperti” illustrati a Milano, lungo la Via Lauretana saranno previste tre escursioni, da Muccia a Camerino, da Urbisaglia all'Abbadia di Fiastra e da San Firmano a Recanati. Nei due giorni, sarà possibile la visita di luoghi simbolici dal grande significato, sia dal punto di vista religioso, che spirituale, per tutto il cammino attraversato. Questi luoghi, uno per ogni Regione, saranno aperti appositamente in occasione dell’evento. A tal scopo, nelle Marche, l'Abbazia di San Firmano a Montelupone è stata scelta a livello regionale e durante la giornata del 10 maggio sarà possibile prendere parte a visite guidate.
A margine della partecipazione a "Fa' la cosa giusta!", l’avvocato Longhi ha sottolineato: «"Cammini Aperti" sarà un’occasione unica per valorizzare a livello nazionale la Via Lauretana, recentemente inserita tra i sette cammini giubilari definiti dalla Conferenza Episcopale Italiana, e il suo straordinario patrimonio storico e spirituale, attraverso iniziative concrete come questa».
Parole a sua volta condivise dal Presidente del Tavolo, Poletti: «Ringraziamo la Regione Marche per l'opportunità concessa e per aver chiesto proprio al Tavolo di selezionare le tre escursioni e il luogo simbolico che rappresentano al meglio lo spirito della Via Lauretana – ha detto –, si tratta di un riconoscimento importante del lavoro svolto fino ad oggi. Stiamo compiendo uno sforzo significativo per definire il tracciato completo fino a Roma, coinvolgendo attivamente tutte le Diocesi e le comunità locali attraversate dalla Via Lauretana, con l’obiettivo di rendere fruibile il percorso completo quanto prima, a beneficio di pellegrini, turisti e cittadini».
Dopo tanti indizi, non è più un mistero: Alessandro Borghese, lo chef conduttore del celebre programma televisivo "4 Ristoranti", è a Recanati per registrare una puntata a cui parteciperanno quattro ristoratori del territorio. "Siamo felici di poter ospitare lo chef Borghese e la sua trasmissione nella nostra città - ha dichiarato il sindaco Emanuele Pepa - Gli auguriamo di trascorrere a Recanati un'ottima permanenza, all'insegna del gusto proposto dalle nostre attività ristoratrici". Il mistero non si è ancora sciolto, tuttavia, per i ristoranti che parteciperanno alla puntata del programma, sul quale c’è ancora assoluto riserbo.
Venerdì 21 marzo dalle ore 9, al CineTeatro "Cicconi", Tennacola che gestisce il servizio idrico integrato in 27 comuni presenti nel territorio dell’ATO. n.4, tra provincia di Macerata e di Fermo, organizza un convegno sul tema "Il legame tra acqua e cambiamenti climatici".
L'evento realizzato con il patrocinio del comune di Sant’Elpidio a Mare, intende celebrare la Giornata Mondiale dell'Acqua (World Water Day) fissata come ogni anno per il 22 marzo, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Il tema della Giornata Mondiale 2025 è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L 'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
L’evento prevede i saluti introduttivi di Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, commissario prefettizio del comune di Sant’Elpidio a Mare, Antonio Albunia, presidente Tennacola e del consigliere regionale Andrea Putzu. Quindi vi sarà la presentazione del video Tennacola: "120 anni scorrono veloci" a cura di Leonardo Apolloni, delegato al progetto di Comunicazione della governance dell’azienda.
Seguirà l’intervento del prof. Emanuele Frontoni, UniMC sul tema “Intelligenza eco-artificiale”. Quindi vi sarà la presentazione del gioco "Tennacola" scaricabile da AppStore. A seguire è previsto l’intervento della professoressa Stefania Gorbi, del dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente di UnivPM sul tema "Il legame tra acqua e cambiamenti climatici".
Quindi spazio a Simona Scopetta, vicesindaco di Monte San Giusto prima tappa del progetto "Tennacola incontra le scuole", format creato per i più piccoli e che ha prodotto dei risultati che saranno particolarmente “visibili” nel corso dell'evento. Conclusioni a cura di Giovanni Mattiozzi, direttore di Tennacola.
In platea ci saranno alcune classi dell’Istituto Superiore "Carlo Urbani": in particolare le classi 1A e 1B dell’indirizzo Enogastronomia, 1D e 1E indirizzo Sociosanitario di Sant’Elpidio a Mare. Inoltre, ci saranno gli studenti delle classi 1B e 1E del Liceo per le Scienze Applicate di Porto Sant’Elpidio. Infine, ci saranno anche due classi del 3’ anno della scuola secondaria di 1’ grado “Bacci” di Sant’Elpidio a Mare per un totale di circa 150 giovani. Ad essi si aggiungeranno i referenti istituzionali dei comuni soci di Tennacola.
"L'evento – dice il presidente di Tennacola Antonio Albunia – si inserisce nel piano di comunicazione presentato lo scorso ottobre con il quale l’azienda ha deciso di rivedere completamente la propria immagine, pur mantenendo la sua identità storica, avviando campagne di sensibilizzazione e progetti educativi per promuovere una corretta gestione dell’acqua e la cultura del non spreco tra le giovani generazioni”.
Il consigliere regionale delle Marche ed ex sindaco di Macerata, Romano Carancini, ha inviato una lettera aperta al Prefetto di Ancona per esprimere il suo dissenso rispetto al divieto di trasferta imposto ai tifosi della Maceratese in occasione della partita contro l'Osimana, in programma domenica 23 marzo allo Stadio Diana di Osimo.
Carancini, pur riconoscendo il ruolo delle autorità nella gestione dell’ordine pubblico, ritiene la decisione "sproporzionata rispetto ai rischi". "Pur sempre considerando che le minacce all’ordine pubblico hanno la loro intensità, il loro livello e comunque non potranno mai essere annullate", aggiunge nella missiva Carancini.
L'ex sindaco sottolinea nella lettera come, durante il suo mandato come primo cittadino maceratese, abbia affrontato situazioni calcistiche ben più delicate, come le sfide tra Maceratese e Civitanovese, in presenza delle rispettive tifoserie, senza che fosse necessario un simile provvedimento restrittivo.
Carancini evidenzia inoltre che, sebbene vi siano stati in passato episodi di tensione tra le due tifoserie, "la presenza adeguata di forze dell'ordine in prevenzione e controllo, in rapporto sia al numero dei tifosi che si muoverebbero da Macerata sia alle caratteristiche logistiche dello Stadio Diana, può rendere di certo compatibile la diversa scelta di consentire ai sostenitori maceratesi di assistere alla partita".
"Non esiste una storia consolidata di violenze tale da giustificare un divieto assoluto", prosegue ancora il consigliere regionale che propone, piuttosto, il coinvolgimento istituzionale dei sindaci di Macerata e Osimo, nonché dei rappresentanti delle tifoserie, per garantire un clima sereno e gestire al meglio l’evento.
L’ex primo cittadino richiama inoltre l’importanza di distinguere tra chi realmente commette reati e chi invece vuole semplicemente godersi lo spettacolo sportivo: "Sappiamo bene, per esperienza e per trascorsi, che la quasi totalità dei tifosi interessati alla partita di domenica prossima, che siano maceratesi o osimani, non contempla la violenza per uno scontro di calcio", scrive Carancini.
Alla luce di queste considerazioni, Carancini invita il Prefetto a riconsiderare la sua decisione, permettendo ai sostenitori della Maceratese di partecipare alla trasferta: "A vincere sarebbe lo sport sano di contro, oggi, alla 'sconfitta' della passione dei tifosi".
Resta ora da vedere se la richiesta dell’ex sindaco verrà presa in considerazione dalle autorità, in un dibattito che vede contrapporsi esigenze di sicurezza e diritto alla partecipazione sportiva. Ad onor di cronaca va sottolineato come nella partita dell'andata, disputatasi allo stadio Helvia Recina 'Pino Brizi' sia stato emesso un identico provvedimento che ha impedito ai tifosi osimani di seguire la squadra in quel di Macerata.
Venerdì 21 marzo, alle 17:00, all’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, si terrà la presentazione della graphic novel “Sergio. Una storia sulla demenza”. Durante la serata saranno presenti lo scrittore olandese Dick Kits e l’illustratore Davide Mecozzi che proporranno un percorso di sensibilizzazione e riflessione sulla demenza, esplorando le emozioni, le sfide che questa condizione porta con sé e le situazioni che si possono presentare in famiglia tramite l’analisi del fumetto e non solo. Uno spaccato di vita quotidiano raccontato attraverso l’occhio dell’autore che per più di vent’anni ha lavorato nei Paesi Bassi a stretto contatto con i disturbi legati alla terza età.
“Nell’ottica di un sempre maggiore sostegno alle persone con demenza e alle loro famiglie, anche questo appuntamento dimostra l’attenzione dell’Amministrazione comunale al tema dell’Alzheimer - ha commentato il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Per le persone con demenza l’incomprensione e l’indifferenza sono due fattori che creano situazioni di sofferenza e insofferenza che vanno a incidere sulla dimensione sociale familiare e personale; il nostro impegno è massimo nel mettere sempre la persona, con le sue fragilità, al centro”.
La graphic novel parla di Sergio, un uomo che comincia a mostrare i primi segni di demenza. Accanto a lui c’è sua moglie Paola, il suo punto di riferimento, che assiste a questo cambiamento cercando di adattarsi alla nuova realtà con amore e dedizione. Paola e Sergio non affrontano questo viaggio verso l’ignoto da soli. Al loro fianco ci sono i vicini Giovanni e Tea, Isabella – che, grazie alla sua esperienza con gli anziani affetti da demenza, aiuta Paola a comprendere i comportamenti di Sergio – e i familiari.
La vita quotidiana di Sergio è raccontata attraverso quindici episodi che lo vedono alle prese con situazioni comuni, in cui anche le attività più semplici possono diventare fonte di irritazione e angoscia. Paola gli sta accanto e, nonostante le difficoltà, non si lascia scoraggiare. Comprende quanto sia fondamentale conoscere questa malattia per affrontarla con serenità. Cerca di modificare il suo comportamento, riflette sui suoi errori, evita di contraddirlo e lo aiuta a compiere azioni in autonomia.
Il libro si chiude con un messaggio di speranza: l’incontro tra Sergio e la nipotina. La naturalezza e l’assenza di giudizio con cui la bambina accetta il comportamento del nonno indicano una strada possibile, fatta di resilienza ed empatia.
Grande partecipazione e forte entusiasmo hanno caratterizzato la gara di tiro con l'arco storico "Memorial Massimo Diamantini" che si è svolta domenica scorsa a Colleluce, organizzata dall'Associazione Palio dei Castelli, presieduta da Graziella Sparvoli, in collaborazione con la Federazione Italiana Arcieri Storici Fitast Asd UsAcli, il Comitato e gli abitanti di Colleluce e con il patrocinio del Comune.
L’evento sportivo, giunto alla quarta edizione, ha visto la partecipazione di 165 arcieri provenienti da diverse città delle Marche, dell'Emilia Romagna e dell'Umbria. I partecipanti, dagli 8 agli 80 anni, si sono sfidati lungo un percorso di 20 bersagli immerso nella natura, cimentandosi con precisione e abilità nel tiro a sagome 3D di animali, posizionate su terreni privati, ricreando scenari di caccia storici.
Al termine della gara, è salita sul gradino più alto del podio la giovanissima e talentuosa Ilaria Vignati del gruppo Arcieri di San Severino Marche nella categoria "pueri", mentre il Gruppo Arcieri Palio dei Castelli, ha ottenuto un ottimo, quanto inaspettato, secondo posto di squadra nella categoria tradizionale.
A nome dell'amministrazione comunale è intervenuta l'assessore al Turismo, Michela Pezzanesi, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per la promozione del territorio: "Questa manifestazione rappresenta un connubio perfetto tra sport, tradizione e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico. Siamo orgogliosi di poter ospitare competizioni di questo livello, che richiamano partecipanti e appassionati da tutta la regione, contribuendo così alla crescita turistica di San Severino Marche".
La giornata è iniziata con l'accoglienza degli arcieri, ai quali è stata offerta una colazione a buffet da parte dell'Associazione Palio dei Castelli. La competizione ha preso il via alle 9 e si è conclusa intorno alle 13 per poi lasciare spazio al momento di premiazione e alla convivialità tra i partecipanti.
L'Associazione Palio dei Castelli ha espresso grande soddisfazione per il successo della manifestazione e ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, dai volontari al Comune, fino ai cittadini di Colleluce per la calorosa accoglienza.
"L'entusiasmo e la partecipazione registrati in questa edizione ci confermano che la tradizione del tiro con l’arco storico continua a essere apprezzata e seguita. Ci auguriamo di poter riproporre l’evento anche nei prossimi anni, ampliandone ulteriormente la portata", hanno dichiarato gli organizzatori.
Un bel momento di sport e socializzazione svoltosi nel ricordo di Massimo Diamantini, grande appassionato di arco storico e figura di riferimento dell’Associazione Palio dei Castelli, che con la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.
Le forze dell'ordine hanno concluso una serie di indagini nel Fermano, portando alla denuncia di quattro persone coinvolte in diversi furti. Tra i denunciati, un pensionato di 88 anni di Montottone, un giovane di 24 anni di origini nordafricane, un 22enne marocchino di Porto San Giorgio, e un 51enne di Montegranaro.
Il primo caso ha coinvolto l'anziano pensionato di Montottone, identificato per aver sottratto 200 euro lasciati dimenticati da un giovane al bancomat. Le videocamere di sorveglianza hanno permesso di identificare l'88enne, che si è appropriato del denaro subito dopo che il giovane, appena effettuato il prelievo, si era allontanato.
Nel secondo caso, un 24enne di origini nordafricane è stato sorpreso mentre si allontanava da un casolare con un motociclo da cross Yamaha, che si è poi scoperto essere rubato. Il giovane era già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati, ed è stato riconosciuto grazie all'intervento di un residente e alle indagini condotte.
A Porto San Giorgio, un 22enne marocchino è stato denunciato per furto aggravato dopo aver sottratto una bottiglia di liquore da un supermercato. Il giovane, già noto alle forze dell'ordine e soggetto a obbligo di dimora, è stato identificato grazie all'analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza del negozio.
Infine, a Montegranaro, un 51enne è stato segnalato per furto aggravato. L'uomo si era introdotto all'interno di un edificio di un'associazione per la cura degli animali, sottraendo circa 60 euro dalla borsa di uno dei membri dell'associazione. Anche in questo caso, l’identificazione è avvenuta grazie a fotografie e indagini.
Le indagini sono state supportate da filmati delle videocamere di videosorveglianza, che si sono rivelati fondamentali per l'identificazione e la denuncia dei responsabili. Le forze dell'ordine proseguono il loro lavoro per garantire la sicurezza e la giustizia sul territorio.
"La questione della mancanza di copertura di alcuni turni del servizio di guardia medica di Trodica è purtroppo ben nota all’amministrazione comunale ed è una problematica che è figlia della carenza di medici che si registra a livello nazionale e, conseguentemente, anche locale". Così, in una nota, la giunta Staffolani, in merito alla carenza del servizio di guardia medica nel territorio di Trodica.
"Per molto tempo, i turni in guardia medica sono stati spesso coperti da specializzandi che usavano questa possibilità per accumulare esperienza", prosegue la nota. Ma negli ultimi anni, vista la mancanza di nuovi medici, anche i giovani appena laureati vengono precettati per il lavoro ospedaliero, lasciando così sguarniti i posti nelle guardie mediche".
"Un fenomeno nazionale, causato da un lungo periodo in cui i Governi che si sono succeduti hanno trascurato la formazione dei nuovi medici e cui quello attuale ha iniziato a porre rimedio abolendo il numero chiuso ai test d’ingresso. In questo quadro, la Regione Marche sta cercando di dare man forte finanziando borse di studio per la formazione di medici di medicina generale e l’Ast sta tentando la via di un accordo con i medici di base per la copertura dei turni di guardia medica".
"Interventi che però inizieranno a sortire i primi effetti solo nel giro di 6-7 anni, una volta completati i cicli di formazione dei primi nuovi dottori. Il sindaco Andrea Staffolani sta monitorando la situazione costantemente, interfacciandosi con la direzione dell’Ast di Macerata e i vertici della Regione Marche, ma come evidente si tratta di una questione su cui le amministrazioni locali possono incidere in maniera limitata, se non sollecitando e facendo presenti le situazioni particolari come quella di Trodica.
"E c’è il rischio concreto, come abbiamo già visto in realtà limitrofe, che la situazione si aggravi ancora nei prossimi anni. Capiamo la preoccupazione dei consiglieri di Cura e Partecipazione ed è la medesima che abbiamo come amministratori. Ma la serietà e la complessità del momento storico che viviamo ci impongono di lasciare da parte le sterili polemiche di cortile e le mistificatorie accuse al sindaco per cercare, unitariamente, soluzioni di lungo respiro a questioni che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone".
Domenica 23 marzo, a partire dalle ore 6:30 e fino alle 19:30, in via XX Settembre si svolgeranno i lavori di smontaggio di una gru a torre. Per permettere l'esecuzione in sicurezza di questo intervento, la Polizia Locale ha emesso un'ordinanza che prevede delle modifiche temporanee alla circolazione stradale nell'area interessata.
Nel dettaglio, le modifiche alla viabilità saranno le seguenti: via XX Settembre (tratto compreso tra via Domenico Ricci e via Crescimbeni): divieto di sosta con rimozione coatta e divieto di transito, eccetto per i veicoli utilizzati nei lavori.
Direzione obbligatoria a sinistra in via Domenico Ricci. Divieto di transito pedonale, eccetto per i residenti, con deviazione in via Domenico Ricci. Via Crescimbeni (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via XX Settembre): divieto di sosta con rimozione coatta nel tratto interessato dai lavori.
Divieto di transito con strada chiusa a 50 metri, eccetto per residenti o accesso a aree private. Istituzione del senso unico alternato a vista con precedenza per i veicoli in uscita. Via Crescimbeni (tratto compreso tra via XX Settembre e via Tommaso Lauri):
Senso unico alternato regolato da movieri. Corso Matteotti – Piazza Cesare Battisti – Via Gramsci: divieto di sosta con rimozione coatta nel tratto di strada che l'autogrù dovrà percorrere per raggiungere via XX Settembre (tratto comprendente piazza della Libertà, ingresso da largo Amendola, corso Matteotti, piazza Cesare Battisti, via Gramsci - per 2 posti).
A Montecassiano l’azienda Nutrinsect sta dando un'importante svolta al mondo dell’allevamento dei grilli. Fondata da José Francesco Cianni, l’impresa è specializzata nella produzione di farine di grillo destinate sia all’alimentazione animale che umana. Recentemente, Nutrinsect ha deciso di espandere ulteriormente il suo impatto, lanciando la Nutrinsect Academy, con l’obiettivo di trasmettere le competenze acquisite nel tempo e formare nuovi allevatori di grilli in tutta Italia.
José Francesco Cianni, Ceo di Nutrinsect, ha recentemente dichiarato all'Ansa: "L'obiettivo ora è trasferire le competenze che abbiamo sviluppato per insegnare ad altri come avviare un allevamento di grilli. Puntiamo a realizzare un centinaio di allevamenti in tutta Italia." Con questa iniziativa, l'azienda intende formare una nuova generazione di allevatori, consentendo loro di intraprendere un’attività economica sostenibile e innovativa.
La Nutrinsect Academy è stata creata per offrire un programma professionale rivolto a chi desidera intraprendere questa attività o a chi ha già avviato un proprio allevamento e vuole perfezionarsi. "Abbiamo messo a punto, grazie a una continua ricerca scientifica, un sistema di allevamento che ci ha permesso di azzerare praticamente la mortalità dei grilli", ha spiegato Cianni. Questo è un passo fondamentale per rendere l’allevamento dei grilli un’attività più efficiente e con un impatto ambientale minore.
La farina di grillo, prodotta da Nutrinsect, rappresenta una delle principali innovazioni nel settore alimentare, con numerosi benefici nutrizionali. L'Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha già certificato la sicurezza della polvere di grillo come "nuovo alimento", riconoscendone il valore come fonte di proteine e altri nutrienti. Inoltre, l'azienda ha recentemente ottenuto una valutazione favorevole dalla Biif (associazione belga partner di Nutrinsect), che conferma l'assenza di restrizioni sulla riservatezza dei dati. Questo significa che, non appena verrà redatto il regolamento della Commissione Europea, chiunque potrà produrre e commercializzare la polvere di grillo per uso alimentare, seguendo un dossier pubblico.
Una coppia di trentenni, lei italiana e lui tunisino in attesa di regolarizzazione sul territorio, entrambi con plurimi precedenti alle spalle tra cui furti e rapina, è stata identificata dagli agenti della polizia locale mentre si trovava in un negozio di vicinato in pieno centro. Il fatto, riferito dal dirigente superiore Cristian Lupidi, è accaduto nella mattinata di lunedì scorso.
Tutto è partito da alcune segnalazioni pervenute da parte dei commercianti della rete “Centriamo”, che avevano segnalato la presenza di due ragazzi sospetti normalmente in sella ad una bici e forse coinvolti in alcuni furti all'interno dei negozi.
Potendosi basare su una prima descrizione sommaria, l’indagine è passata alla presa visione delle immagini degli impianti comunali di sorveglianza, in modo da acquisire un’idea più precisa dei soggetti in questione. Dopo una serie di servizi di osservazione durati alcuni giorni è scattata l’identificazione in via Buozzi, di fronte al Rossini. I due ragazzi sono stati identificati mentre si trovavano all’interno del negozio, anche grazie alla preziosa collaborazione di una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona e che è prontamente intervenuta a supporto dell'operante della Polizia locale.
I soggetti identificati risultavano gravati da plurimi precedenti di polizia per reiterati furti aggravati, consumati con destrezza, in particolare all’interno di esercizi commerciali ma anche concernenti stupefacenti. Risultavano altresì destinatari di foglio di via obbligatorio da Civitanova per la durata di tre anni. La coppia è stata portata prima alla stazione dei carabinieri e poi per il deferimento all’autorità giudiziaria presso il comando di polizia locale di via Marinetti.
Dal controllo, reso difficoltoso dalla presenza di numerosi alias, emergeva anche che gli stessi erano destinatari di un foglio di via obbligatorio della durata di 4 anni anche dalla città di San Benedetto del Tronto. Pertanto, oltre al deferimento per la violazione del foglio di via obbligatorio da Civitanova, previa interlocuzione con la Questura di Ascoli Piceno è stata notificata la medesima misura di prevenzione relativa alla città di San Benedetto del Tronto.
Un incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi in località San Faustino, nei pressi del parcheggio dell'Acquaparco di Cingoli. Due persone, un padre e la figlia di due anni, sono stati investiti da un'auto in transito per cause in corso di accertamento. La conducente della vettura si è subito fermata per prestare soccorso dopo l'accaduto.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118, che hanno fornito le prime cure alle persone coinvolte nell'incidente. A causa della gravità della situazione, è stato richiesto l'intervento dell'eliambulanza, che ha trasferito la piccola all'ospedale Torrette di Ancona. Meno gravi, invece, i traumi riportati dal padre, il quale è stato trasportato al nosocomio di Jesi.
Sul luogo del fatto sono intervenuti anche i carabinieri, che stanno ricostruendo quanto accaduto.
Parte di uno stormo di fenicotteri rosa nella giornata di ieri si è schiantato contro una fitta faggeta sul Monte Catria, situato al confine tra le Marche e l'Umbria. Il bilancio è pesante: sette fenicotteri morti e due feriti, recuperati grazie all'intervento tempestivo dei carabinieri Forestali di Cagli
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l’incidente potrebbe essere stato causato da una tempesta improvvisa, con pioggia e vento forte, che ha sorpreso gli uccelli durante il loro volo sopra l'Appennino. Il gruppo, che stava probabilmente migrando, è stato scaraventato contro gli alberi della faggeta a circa 1500 metri di altezza. I traumi conseguenti allo schianto sono stati fatali per sette esemplari.
La segnalazione di alcuni escursionisti ha permesso l’intervento rapido dei carabinieri forestali, che hanno individuato gli uccelli sulle pendici del monte. Dei due fenicotteri sopravvissuti, uno è stato trasportato in condizioni critiche al centro di recupero animali selvatici (Cras) della provincia di Pesaro e Urbino, dove riceveranno le cure necessarie per la loro sopravvivenza.
Le carcasse ritrovate, parzialmente predate da animali selvatici e nascoste sotto il fogliame, sono state sottoposte a indagini per determinare con precisione la dinamica dell'incidente. Si ipotizza che la tempesta abbia sorpreso gli uccelli durante il loro volo, portandoli a schiantarsi contro la vegetazione. Le autorità stanno lavorando per ricostruire completamente quanto accaduto.
(Foto Ansa))
Un grave incidente stradale si è verificato oggi pomeriggio, poco prima delle 15, in via dell’Industria a Porto Recanati, coinvolgendo due auto: una Fiat Punto e una Lancia Ypsilon. Il bilancio è di due persone ferite, una delle quali è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Secondo quanto ricostruito, dopo l’urto, la Fiat Punto, che trasportava due anziani, è finita fuori strada, scivolando in un fossato e inclinandosi su un lato. La Lancia Ypsilon, invece, è finita contro un terrapieno, colpendo un idrante. Subito dopo l'incidente, i soccorsi sono intervenuti tempestivamente: sul posto sono giunti i mezzi dell'emergenza sanitaria del 118, i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche e gli agenti della polizia locale.
I vigili del fuoco hanno estratto i due anziani dalle lamiere dell’auto e uno dei due è stato immediatamente trasportato in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. L’altro ferito, invece, è stato soccorso e trasferito all’ospedale di Civitanova Alta.
Le forze dell’ordine e i soccorritori stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, mentre i veicoli coinvolti sono stati rimossi e la zona messa in sicurezza.
+++ Aggiornamento delle ore 10 del 19/03/2025 +++
La bambina si trova ricoverata nel Reparto di Anestesia e Rianimazione Pediatrica dalla serata di ieri. Le condizioni della piccola, fanno sapere dall'ospedale, risultano stabili, la prognosi rimane, tuttavia, riservata.
In vista della partita di calcio tra Osimana e Maceratese, in programma domenica 23 marzo 2025 allo stadio "Diana" di Osimo, la Prefettura di Ancona ha emesso un provvedimento che vieta la trasferta per i tifosi residenti nella provincia di Macerata. La decisione arriva a seguito dei disordini verificatisi durante un incontro precedente tra le due squadre (10 marzo 2023),nel quale si erano verificati scontri violenti tra tifoserie che avevano richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Il provvedimento, che mira a prevenire possibili disordini, stabilisce anche che la vendita dei biglietti per gli altri settori dello stadio sarà esclusivamente riservata ai residenti della provincia di Ancona. I tagliandi potranno essere acquistati solo presso le ricevitorie autorizzate e previa esibizione di un documento di identità. La restrizione è stata presa per motivi di sicurezza pubblica, in seguito a valutazioni da parte delle autorità competenti, tra cui il questore di Ancona e l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.
La società Maceratese ha espresso il proprio rammarico per le disposizioni adottate, invitando i tifosi a rispettare le indicazioni delle autorità. Nonostante la restrizione, l'incontro si preannuncia di grande interesse per gli appassionati di calcio delle due squadre. La Maceratese, infatti, cercherà di consolidare la sua posizione in vetta, dove è appaiata con il Montecchio Gallo, impegnato nella difficile trasferta di Chiesanuova, mentre l'Osimana, sesta in classifica, tenterà di rosicchiare qualche punto all'Urbino, che la precede.
Il prossimo giovedì 20 marzo anche l’Università di Camerino aderisce all’iniziativa "Università svelate" - Giornata Nazionale delle Università, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Crui, con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca.
Università Svelate vuole essere un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene e quest'anno, grazie al rafforzamento della collaborazione con l’Aci, vuole avere un focus particolare sulle città universitarie e sull'interazione sinergica tra Università e territori.
L’Università di Camerino partecipa con “Unicam Svelata”, quattro appuntamenti, uno per ogni città sede dell’Ateneo, Camerino, Matelica, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, realizzati anche in collaborazione con le Amministrazioni comunali, per riflettere e dialogare sulla sinergia tra Ateneo e Amministrazioni Comunali.
“Per questa giornata – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – abbiamo voluto evidenziare la nostra presenza nelle quattro sedi ed il contributo che Unicam fornisce ai territori in termini oltre che di didattica e formazione anche di sviluppo ed innovazione, anche in sinergia con le amministrazioni comunali”
A partire dalle ore 9 nel sito della WebRadioUnicam sarà disponibile il podcast “Il racconto di una collaborazione”, in cui il rettore Unicam Graziano Leoni e il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, parleranno dell’interazione tra Università e città.
Si andrà poi a Matelica dove alle 10.30 nella Sala dei 500 di Palazzo Ottoni il rettore Leoni, il sindaco di Matelica Denis Cingolani e l’assessore alla Cultura Barbara Cacciolari illustreranno alla stampa il fondamentale ruolo delle sedi collegate Unicam.
Nel pomeriggio ci si sposterà nel Piceno: a San Benedetto del Tronto alle ore 15 si parlerà della collaborazione tra l’Ateneo ed il Comune in relazione alle attività di ricerca di Unicam nella Riserva Sentina; ad Ascoli Piceno, invece, alle ore 16.30 presso la Bottega del Terzo Settore il prof. Jacopo Mascitti, responsabile del corso di laurea in Disegno industriale e ambientale della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, dialogherà con Zakaria Khalfaoui, designer italo-marocchino e docente presso la Scuola di Design di Nantes Atlantique, in Francia, nell’ambito dell’iniziativa “Design POV (Punto di Vista)”.