Nell’ambito dell’investimento per l’elettrificazione della linea ferroviaria Civitanova-Albacina, RFI ha accolto la sollecitazione dell’Amministrazione comunale per procedere alla riqualificazione del sottopasso ferroviario di via Marche.
In concomitanza con i lavori, prossimi all'avvio, per la realizzazione del sottopasso di via Roma, verrà demolito e ricostruito anche quello di via Marche con l’eliminazione del semaforo che regola la circolazione del doppio senso.
Il nuovo sottopasso sarà a doppio senso di marcia con altezza di circa 3,5 metri e passaggio pedonale in sicurezza. Nelle prossime settimane RFI darà inizio ai lavori preordinati alla realizzazione dell'opera che vedrà la demolizione e ricostruzione del ponte ferroviario in prossimità dell'estate.
“Un ringraziamento a RFI per l’attenzione dimostrata al nostro territorio e per gli investimenti che hanno dedicato sia al fabbricato passeggeri che alla linea ferroviaria e alle infrastrutture – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un ulteriore ringraziamento anche ai privati cittadini che hanno messo a disposizione di RFI le proprie aree per favorire l'allestimento del cantiere e, con questi, anche gli enti gestori dei servizi che pure hanno collaborato fattivamente per la realizzazione dell’opera. I risultati raggiunti sono anche frutto di un lavoro di squadra e della grande collaborazione che si è creata tra RFI e l’Ufficio Tecnico comunale”.
“Una rivoluzione positiva della viabilità cittadina che darà respiro al Rione Marche – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L'opera infrastrutturale sarà, poi, accompagnata dalla realizzazione di una bretella di collegamento con via Ancona in modo da favorire la migliore circolazione nel quartiere”.
Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ha firmato una nuova ordinanza che riguarda via Cluentina a Piediripa in relazione alla fuoriuscita di gas verificatasi lo scorso 9 aprile. È autorizzata la riattivazione dell’energia elettrica e il rientro nelle proprie abitazioni di nuovo utilizzabili da parte dei residenti, ospitati e assistiti in questi giorni di emergenza.
La nuova ordinanza dispone di prorogare ulteriormente e parzialmente le disposizione precedenti - "tenuto conto che nel sottosuolo e nelle canalizzazioni impiantistiche dell'area esterna sulla viabilità, risulta ancora presente una residuale concentrazione di gas" - stabilendo sino alle ore 18:00 del 17 aprile (salvo revoca anticipata su parere dei vigili del fuoco) di mantenere disattivata l’energia elettrica di alimentazione della rete pubblica (illuminazione, ecc) e l'interdizione del traffico veicolare nelle zone individuate congiuntamente in data odierna.
La "zona rossa" viene, quindi, limitata ai seguenti punti: via Cluentina 87; via Cluentina 85; via Cluentina 49 limite del piazzale; via Annibali 2 verso via Cluentina.
Per la Giornata della Terra, B Lab Italia – Fondazione non profit -, un network internazionale di organizzazioni non profit con la missione di trasformare l’economia globale a beneficio di persone, comunità e pianeta organizza una serie di talk che vedranno protagoniste alcune aziende italiane B-Corp che promuovono il cambiamento strutturale d’impresa su grandi aree d’intervento quali: lavoro, governance, ambiente, clienti, community. Tra le aziende selezionate, spicca Fratelli Guzzini che, nella persona di Sergio Grasso, CEO della realtà marchigiana, sarà presente il 17 Aprile a Roma presso l’Apple Store di via del Corso.
“Ci è stato chiesto di raccontare, nella realtà concreta e fattuale, come si progetta in Guzzini un prodotto sostenibile. Come si progetta un prodotto tenendo il focus sul rispetto dell’ambiente senza sacrificare estetica e funzionalità e quali sono gli step necessari per ottenere un design a ridotto impatto, responsabile ed etico” dichiara Sergio Grasso “E noi abbiamo accettato volentieri perché il percorso che ci ha portato ad ottenere la certificazione B-Corp nel 2023 ha radici lontane di cui siamo orgogliosi”.
L’azienda, infatti, è sempre stata una sostenitrice dell’etica e della creazione di cicli virtuosi che comprendessero tutte le fasi di vita dei propri prodotti dalla produzione allo smaltimento. Quest’attitudine ha trovato corpo nel Programma Circle nato nel 2018: nuovi materiali plastici riciclati e riciclabili derivanti da rifiuti post-consumo, nuovi processi di trasformazione e ultima, ma non ultima, la leva del design hanno dato vita a prodotti che hanno aiutato a trasferire il messaggio di sostenibilità al grande pubblico unito a quello di bellezza e di funzionalità, un paradigma davvero nuovo per il mercato di riferimento.
Nel 2020, poi, sono stati introdotti anche materiali bio-based, cioè derivanti da scarti e residui di biomassa vegetale, quindi rinnovabili, di origine non fossile, senza sottrarre spazio, terra o acqua per la produzione alimentare umana un’ulteriore prova della ricerca di nuove risorse “amiche dell’ambiente” e del know produttivo di una realtà con più di 110 anni di storia che nell’ambito della sostenibilità ha saputo innovare continuamente e ha saputo scegliere partner competenti e qualificati che la affiancassero in questo percorso.
A tutto questo va aggiunta la decisione di redigere volontariamente il bilancio di Sostenibilità, pubblicato nel 2020 su dati 2019. Il documento conferma come Fratelli Guzzini sia una delle prime aziende al mondo - prima in Italia nel suo settore - a ‘produrre nuova bellezza dai materiali di seconda vita’.
Il bilancio di Sostenibilità volontario è un gesto che rende pubblico l’impegno dell’azienda verso questo tema, per libera scelta, pur in assenza della obbligatorietà normativa. Guzzini mette nero su bianco i suoi obiettivi di sostenibilità: produzione con impiego di plastica riciclata, uso di materiali riciclati e inchiostri biocompatibili per il packaging, zero scarti di produzione, autoproduzione di energie da fonti rinnovabili.
“Essere B Corp è un punto di partenza più che un traguardo, l'inizio di un viaggio verso il miglioramento continuo” commenta Sergio Grasso “Sono circa 8.400 nel mondo e poco più di 280 in Italia le aziende che hanno questa certificazione. Un privilegio ma anche una responsabilità che Fratelli Guzzini intende assumersi fino in fondo”.
Le B Corp, infatti, adottano un modello di business concreto, operativo e misurabile che, pur rimanendo orientato alla generazione di profitto, considera le persone e il pianeta protagonisti attivi dell’impresa e generatori di nuovi interessi e nuove visioni. Le B Corp formano un movimento globale di aziende che crede nel business come forza positiva per le persone e il pianeta e che lavora per realizzare un paradigma economico più inclusivo, equo, rigenerativo. Le società che appartengono a questo movimento si impegnano a perseguire obiettivi di Bene Comune diventando così aziende “double purpose”.
Sono partiti i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 100 a Porto Recanati (nel tratto compreso tra il km. 2+600 e il km. 3+400) per sistemare i danni emersi a seguito della violenta mareggiata avvenuta tra la fine di marzo e l’inizio di aprile di quest’anno.
La mareggiata, infatti, aveva spostato più di mezzo milione di metri cubi di materiale modificando la morfologia di oltre un chilometro di costa. All’inizio di aprile, su segnalazione del sindaco di Porto Recanati, il Servizio reperibilità della Provincia di Macerata è intervenuto per transennare il marciapiede (lato mare) e parte della carreggiata.
A seguito di un ulteriore sopralluogo, a cui ha partecipato anche il vicepresidente della Provincia Luca Buldorini, è stata accertata la gravità dei danni e predisposto l’avvio dei lavori di somma urgenza, affidati all’impresa Brutti srl di Porto Recanati.
I lavori prevedono la risagomatura e il consolidamento della scarpata stradale, oltre alla rimozione e allo smaltimento dei relitti in cemento che dovessero eventualmente risultare dalle operazioni precedenti.
Questa mattina, presso la sede della casa di riposo “Casa Amica” di Camerino, è stata ufficializzata la donazione di un sollevatore elettrico per persone, voluta dal Rotary Club di Camerino, da utilizzare all’interno della struttura.
A salutare il momento della donazione il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il presidente del Rotary Camerino, Mario Cavallaro, insieme ad alcuni componenti del direttivo, il presidente della Fondazione "Casa Amica", Angelo Montaruli insieme ai consiglieri Giovanni Biondi e Anna Rita Biancofiore, la coordinatrice Giusi Andreassi e il personale della casa di riposo.
“Si tratta dell'ennesimo segno importante di vicinanza alla Città da parte del Rotary Club di Camerino - dichiara il sindaco Roberto Lucarelli - La donazione permetterà l’utilizzo del sollevatore per facilitare le operazioni degli operatori della nostra casa di riposo, quindi un grande ringraziamento per quanto fatto va a tutto il Rotary Camerino che si è mostrato ancora una volta vicino all’Amministrazione comunale e soprattutto ad una fascia di popolazione più fragile come quella dei nostri anziani”.
“La donazione di questo importante strumento sanitario da parte del Rotary Club Camerino - spiega il presidente Fondazione “Casa Amica”, Angelo Montaruli - rappresenta un ulteriore atto di generosità e di solidarietà verso le persone più fragili. Il sollevatore è un valido supporto per il personale che opera nella casa di riposo nelle quotidiane azioni di assistenza agli ospiti. È una donazione importante, utile e molto apprezzata. Si ringrazia il Rotary di Camerino per la vicinanza alla Fondazione Casa Amica, agli ospiti e al personale della casa di riposo, a tutta la cittadinanza di Camerino”
Sono 8,4 i chilometri del nuovo tracciato della Pedemontana aperto oggi pomeriggio (13 aprile) con un taglio del nastro presso lo svincolo di Matelica Nord situato nella zona industriale.
Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha tagliato il nastro di questa importante opera insieme al vicesindaco Denis Cingolani e all’ex viceministro e senatore Mario Baldassarri, uno dei principali sostenitori del progetto Pedemontana.
Il tratto aperto al traffico, per un investimento di 95,7 milioni di euro, è lungo complessivamente 8,4 km e si aggiunge al primo stralcio aperto nel 2021 rendendo percorribili complessivamente 17 km tra Fabriano e Castelraimondo. Il tracciato comprende 2 gallerie: la galleria “Croce di Calle", lunga 1,5 km, e la galleria “Mistrianello”, lunga circa 1 km.
Sono inoltre presenti 5 ponti e viadotti e 4 svincoli a livelli sfalsati che assicurano la connessione alla viabilità locale: Matelica Nord, Matelica Ovest, Matelica Sud e Castelraimondo Nord.
Nel frattempo, proseguono i lavori per il completamento dei restanti due stralci funzionali che completeranno l’intera direttrice Fabriano-Muccia, lunga complessivamente 35 km, per un investimento totale di 344 milioni di euro. Alla cerimonia era presente anche l’amministrazione comunale matelicese, con il vicesindaco Denis Cingolani che ha fatto un breve discorso di ringraziamento sottolineando l’importanza dell’opera: «Nei prossimi anni la Pedemontana sarà un volano di sviluppo per tutto l’entroterra e collegherà in pochi minuti paesi al momento molto distanti – ha spiegato Cingolani -. Il nostro sindaco Massimo Baldini sarebbe stato molto orgoglioso oggi di essere qui tra noi, quotidianamente lui visitava i cantieri per controllare i lavori e si confrontava con il consigliere della Quadrilatero Pettinari per discutere dell’avanzamento delle opere e per cercare di accelerare quanto più possibile le attività. Speriamo di riaverlo presto tra noi e nel frattempo lavoriamo nel solco da lui tracciato. Ora tocca a noi rendere la città di Matelica sempre più attrattiva sfruttando quelle che sono le nostre eccellenze e attirando un sempre maggiore flusso di turisti».
Questa mattina alla presenza del sindaco Leonardo Catena, delle autorità civili e militari, del delegato Coni Fabio Romagnoli, del parroco don Franco Pranzetti e di decine di cittadini si è svolta la cerimonia di inaugurazione del primo stralcio della pista pedo-ciclabile che va da Sambucheto a località Fontanelle. Il primo tratto della ciclabile, realizzato dalla ditta Maccari Giancarlo costruzioni srl, è lungo 2,7 km circa e ampio 2,5 metri (espropriati 4 metri lineari). Sono stati realizzati 6 nuovi passi carrabili e mantenuti due esistenti, 7 sono sia le panchine che i cestini posizionati lungo il percorso, 2 i tavoli e 3 i portabici, per il costo complessivo di circa 750mila euro inclusivi dei costi di esproprio che hanno riguardato 44 particelle di 24 proprietari diversi.
Nei prossimi mesi l’opera si completerà con il secondo stralcio, già finanziato con 100mila euro di fondi Gal e 70mila euro di fondi comunali, che collegherà la pista ciclabile dalla zona Fontanelle al Capoluogo con un ulteriore tratto che sarà lungo più di un chilometro.
Il tratto complessivo della pista ciclabile sarà di circa 4 chilometri e costerà circa 900mila euro. Per agevolare l’attraversamento pedo-ciclabile e migliorare la sicurezza all’altezza dell’incrocio tra via 8 marzo e la strada provinciale Annunziata l’Amministrazione comunale ha temporaneamente realizzato degli attraversamenti pedonali rialzati e una segnaletica a terra, in attesa che venga realizzata una rotatoria il cui studio di fattibilità è stato concordato con la Provincia di Macerata. L’opera in questione dovrà essere realizzata dalla Provincia appena reperirà le risorse necessarie.
«L’obiettivo di questa pista ciclabile – evidenzia il sindaco Catena – è quello di creare un’infrastruttura per una mobilità leggera che colleghi il capoluogo alla frazione di Sambucheto passando a margine della zona industriale senza deturpare il paesaggio rurale. Quest’opera consentirà di praticare attività ricreative e sportive in un contesto di sicurezza e di realizzare un collegamento tra i centri abitati e un’importante zona di lavoro qual è la nostra zona industriale. Si è sviluppata una bella collaborazione tra le associazioni sportive, culturali e ricreative attraverso la parrocchia».
«Nel contesto provinciale e regionale – continua il primo cittadino – ci sono pochi esempi di piste di questa lunghezza/ampiezza e soprattutto con un percorso riservato a pedoni e ciclisti e che esclude il traffico motorizzato. Lungo il percorso ci saranno anche delle aree sosta e ristoro. Voglio ringraziare la stragrande maggioranza dei proprietari delle particelle espropriate che non ha ostacolato la realizzazione dell’opera e condiviso le valutazioni tecniche ed economiche proposte dall’Ufficio tecnico. Abbiamo lavorato per unire il capoluogo e Sambucheto superando i vecchi campanilismi e siamo fiduciosi, al netto della contrarietà dei consiglieri di minoranza che votando contro non hanno comunque impedito la realizzazione dell’opera, che la pista pedo-ciclabile incontrerà il favore di tutta la popolazione di ogni fascia d’età. L’ampio utilizzo che ne stanno facendo i cittadini in questi ultimi giorni credo testimoni la bontà della nostra decisione».
«Sambucheto non è più la Cenerentola, in questi anni abbiamo realizzato per una frazione che riteniamo di grande importanza una scuola nuova, una piazza nuova, una nuova rotatoria, un nuovo parcheggio, il centro socio-educativo, presto nuove condutture per la mitigazione del rischio idrogeologico, strade e marciapiedi riqualificati e infine la ciclabile. Voglio ringraziare la Pro loco che per la giornata di oggi ha organizzato un rinfresco lungo il percorso e il Fotoclub per aver immortalato questa giornata con i loro suggestivi scatti».
È entrato in funzione nei giorni scorsi un nuovo impianto semaforico installato lungo la SP256 all’altezza del centro commerciale La Sfera.
Il semaforo è a chiamata da parte dei pedoni, in modo che nel momento dell’attraversamento stradale il traffico possa fermarsi per garantire un passaggio sicuro.
«Si tratta di un ulteriore passo avanti sul fronte della sicurezza stradale – spiega Denis Cingolani – nei mesi scorsi abbiamo inaugurato diversi impianti di illuminazione e di segnalazione a ridosso di alcuni attraversamenti pedonali, mentre in questo caso abbiamo installato un semaforo che garantisce ancora più sicurezza in un tratto di strada molto trafficato. Ringraziamo il consigliere regionale Pierpaolo Borroni che si è interessato della vicenda e ci ha aiutato a reperire fondi della Regione per la realizzazione dell’opera».
La tragica vicenda consumatasi il giorno di Pasqua nelle campagne di Corridonia, dove un anziano ha messo fine alla vita della moglie affetta da Alzheimer per non vederla più soffrire, impone la necessità di aprire un focus sulla realtà complessa di questa malattia e sulle conseguenze che essa comporta per i familiari. Una patologia la quale, nonostante l’indiscutibile difficoltà e sofferenza che genera, molto spesso è resa ulteriormente più ostacolata a causa di una mancanza di informazione e formazione.
In questo contesto, emerge, più che mai, il bisogno di una rete di supporto capillare e costante che, a Macerata, trova la sua realizzazione nella sede di ‘CircolaMente’.
Quest’ultima è il luogo d’incontro della comunità vicina alle persone con demenza, situato in via dei Velini, dove l’innovativo e pionieristico progetto della ‘Città Amica’ prende vita. A introdurlo è la stessa presidentessa dell’Associazione Nazionale Alzheimer Uniti Italia, Manuela Berardinelli: “da diversi anni stiamo portando avanti, a livello nazionale, il progetto della ‘Città Amica’ che amiamo definire con la P maiuscola perché più che un progetto è proprio un cambio di mentalità, è un modo di porsi verso la persona fragile. Teniamo presente che in Gran Bretagna ci sono circa 350 Dementia Friendly Community e noi l’abbiamo iniziato, a livello sperimentale come Alzheimer Uniti Italia, a Macerata: ad oggi in Italia ci sono quattordici città che seguono il nostro modello”.
Come per tutte le ‘Città’, il cuore pulsante è rappresentato dalla piazza, dal luogo di incontro, di scambio, dove le storie personali trovano rispondenza in quelle collettive; è in questo contesto che: “ è fondamentale- afferma Berardinelli- avere quella che noi chiamiamo la ‘piazza col tetto’; ossia il luogo in cui ci si incontra per il gusto di stare insieme perché la ‘Città Amica’ altro non è che la riscoperta di una comunità. Una comunità vera dovrebbe sempre avere un atteggiamento di comprensione e aiuto verso la persona fragile e, come dico sempre, il Covid ci ha fatto scoprire che ognuno di noi può essere tale”.
Grazie a questo progetto ogni individuo è riconosciuto, valorizzato e sostenuto. È un approccio che non solo aiuta chi è affetto da demenza, che per molti anni può continuare a vivere la socialità seppur con un’attenzione alla malattia, ma che rinnova e arricchisce anche l’intero tessuto sociale: “Molto spesso- prosegue Manuela Berardinelli- quando avviene la diagnosi, per ignoranza o per protezione, questa non viene accolta per cui avere intorno una società che sa riconoscere il bisogno, lo sa intercettare nelle strade e sa come intervenire è fondamentale. Non solo per la persona con demenza ma per ciascuno di noi: se è vero, come è vero, che la salvaguardia della persona in quanto tale deve essere una condizione di qualsiasi società che voglia essere una comunità”.
A tal riguardo, particolarmente evocativo è il logo, rappresentato da un abbraccio, da un’intera comunità che abbraccia la persona fragile la quale, in questo caso, è quella affetta da demenza, ma può essere chiunque; ognuno è mosso dalla necessità di riscoprirsi parte di un insieme.
Al centro dell'azione di CircolaMente vi è un impegno tangibile e costante verso la sensibilizzazione e la formazione della comunità attraverso molteplici programmi educativi rivolti a varie categorie professionali e alla cittadinanza in generale.
A entrare nel dettaglio della formazione è la dottoressa Susanna Cipollari, neuropsicologa e coordinatrice nazionale del Progetto ‘La Città Amica’: “a Macerata abbiamo iniziato questo percorso ormai da 5 anni, formando le categorie esposte al pubblico e che possono essere utili al momento del bisogno. Il progetto coinvolge un ampio spettro di professionisti: dalle forze dell’ordine ai commercianti, dai ristoratori agli addetti comunali e delle poste. La formazione dovrebbe riguardare tutti”.
La persona affetta da demenza o Alzheimer, dall’oggi al domani non può più fare delle cose che, se da una parte sono indubbiamente rese più complicate dalla malattia, dall’altra sono ostacolate da una mancanza di informazione e di sensibilizzazione verso l’esterno.
A dimostrarlo sono i questionari che vengono sottoposti a CircolaMente prima di cominciare il percorso di formazione. Quest’ultimi sono stati studiati e realizzati da tutta un’equipe altamente specializzata per fare il punto zero e capire che cosa effettivamente si conosce della malattia.
Per comprendere come una visione comune e generalizzata possa costituire dei limiti sia per la persona malata sia per coloro che le stanno accanto, basti analizzare le risposte di un’intervista finalizzata a conoscere il grado di socialità che hanno le persone con demenza.
Ciò che viene fuori è che al massimo vanno in chiesa. Vengono impedite loro tutte le attività che fino al giorno prima facevano, per un senso di protezione ma anche e soprattutto per disinformazione: “La formazione a 360 gradi - prosegue Susanna Cipollari-diventa quindi essenziale per creare una comunità più accogliente e inclusiva, dove la persona con demenza torna a essere protagonista della propria vita; per esempio può fare ancora degli acquisti, se trova un addetto o una cassiera che è un po’ più attenta, più disponibile”.
Pertanto, se si cambia approccio verso la persona affetta da demenza, ci si rende conto che, nonostante la malattia, si apre una prospettiva diversa che oltrepassa i più stretti confini domestici e va in direzione di uno spazio inaspettatamente più esteso; è il caso dell’iniziativa, senza precedenti, che ha riguardato la ‘Vacanza al mare delle persone con demenza’.
Un’iniziativa in un primo momento per nulla presa in considerazione e che è sorta sul desiderio espresso da una persona che, nonostante i suoi novantuno anni, desiderava ardentemente vedere il mare per la prima volta: “sembrava quasi impossibile-dichiara Susanna Cipollari- ma dopo aver verificato con i familiari, abbiamo scoperto che era un desiderio autentico. Questa è la dimostrazione che, come scrive Battiato, ‘ I desideri non invecchiano mai, nemmeno con l’età’”.
Il progetto ha preso vita nel 2021, in piena pandemia, a Cesenatico, località romagnola nota per la sua ospitalità, in concomitanza con l’Alzheimer Fest. Per l’occasione è stata organizzata un’equipe, composta da psicologi, infermieri, educatori e operatori socio-sanitari, pianificando nel minimo particolare una routine quotidiana con momenti al mare e laboratori pomeridiani.
“È stata impegnativa- spiega la dottoressa Cipollari- ma con la giusta organizzazione pensata sulle persone e sulle loro storie di vita, al millimetro, abbiamo visto che la vacanza è possibile e abbiamo riscontrato anche dei grandi benefici; persone che erano totalmente apatiche e depresse, dopo la vacanza, si sono riattivate e questa riattivazione è durata più settimane. Non ci sono stati disturbi comportamentali e soprattutto abbiamo riscontrato un altro aspetto: che i ricordi emozionali rimangono”.
A tal riguardo, anche senza ricordare il nome del luogo della vacanza, i partecipanti hanno chiesto, a distanza di tempo, di poter tornare nella stessa località dove erano stati, dimostrando di conservare, dal punto di vista delle emozioni, dei ricordi vividi dell’esperienza vissuta.
La fondatrice e presidentessa Manuela Berardinelli, in merito all’iniziativa della vacanza, ha tenuto a ricordare con particolare orgoglio che il presidente Mattarella in persona, chiamandola al suo numero, le ha espresso tutta la sua ammirazione e il suo plauso, riconoscendo l’importanza di un approccio inedito in Italia che valorizza la continuità e l’attenzione alle storie di vita individuali.
Tornando alla formazione, l’aula centrale all’interno della sede di CircolaMente in cui vengono svolti i corsi, è intitolata a Girolamo Colonna, per la Fondazione omonima con sede a Macerata, che, fin dagli albori dell’associazione, ha costantemente sostenuto e finanziato importanti iniziative come ‘Caffè Alzheimer’, rendendo così possibile una rete di sostegno che pone al centro, integrandola nel tessuto comunitario, la persona più fragile: “non è solo il discorso di sostegno economico-precisa Berardinelli-è stata una Fondazione che ci ha sempre accompagnato”.
Un altro progetto che la Fondazione, da subito, si è detta pronta a sostenere, ma che ancora non ha trovato realizzazione, è quello dei ‘Percorsi della Città Amica’; con l’aiuto dell’architetto Darvo di Firenze sono stati identificati e proposti miglioramenti per le vie cittadine di Macerata, rendendole più fruibili non solo per chi soffre di demenza, ma anche per ipovedenti e altre situazioni di difficoltà.
“Siamo un esempio da seguire per tante città”, prosegue Berardinelli, “se riusciamo ad attuarlo noi poi gli altri ci seguono. Credo senza ombra di dubbio che potremmo essere i primi in Europa a realizzare il progetto dei Percorsi della Città Amica”.
Tra gli altri progetti in cantiere il ‘Pronto Soccorso della Città Amica’, la ‘Cassa della Città Amica’ ecc., progetti che si scontrano, a volte, con la burocrazia ma, conclude la presidente, “confidiamo nel fatto che le progettualità, quando sono a servizio della persona, poi vengono condivise da tutti”.
In quest’ambito della formazione CircolaMente porta avanti anche il discorso della prevenzione rivolto a tutti gli over 65, facendo uno screening della memoria e organizzando dei laboratori che si dettagliano in quattro ambiti: la nutrizione, l’attività fisica, la socialità e l’attività cognitiva.
“La prevenzione- afferma la dottoressa Cipollari- gioca un ruolo cruciale, poiché un intervento tempestivo può fare la differenza: a disposizione c’è un ampio ventaglio di terapie, sia farmacologiche che non. Tra queste, la socializzazione emerge come strumento prezioso, insieme alla stimolazione cognitiva e a interventi psicosociali mirati, che mostrano significativi benefici, specialmente quando sono personalizzati. Agire in tempo è fondamentale; così facendo, l’evoluzione della malattia rallenta sensibilmente, consentendo molti anni in cui è possibile avere una buona qualità di vita”.
Sono in fase di avvio i lavori di messa in sicurezza sul costone a monte di via Ussita, nel comune di Visso (Macerata). L’intervento, che ha un importo di 1,2 milioni (di cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato un primo acconto di 169.847 euro proprio per l’esecuzione dei lavori), si è reso necessario dopo che le scosse sismiche del 2016/2017 hanno causato crolli di blocchi rocciosi che hanno interessato sia la strada sia le zone pertinenziali di un’abitazione, in un’area collocata nella vallata del torrente Ussita.
«Alla ricostruzione post terremoto si affianca una importante opera di messa in sicurezza delle zone più fragili dell’Appennino centrale - spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Dobbiamo poter garantire un futuro di vivibilità ai nostri territori, andando oltre la ricostruzione dei luoghi fisici ed agendo sulle principali criticità. A tal proposito, ringrazio la collaborazione costante dell’Usr e della Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
L’obiettivo, dunque, è quello di contrastare gli effetti gravitativi legati alle calamità e di salvaguardare la pubblica incolumità, senza produrre perdite o deturpazioni di risorse naturali e di carattere culturale, storico, visivo, morfologico e testimoniale, dato che al termine lavori l’area conserverà le sue caratteristiche originarie.
Nello specifico, sono in programma azioni preliminari di perlustrazione e disgaggio di alcune porzioni di ammasso e di pulizia vegetazionale, per circa 2.750 metri quadrati. In seguito, sono previsti un rafforzamento corticale con rete e barre di acciaio (per circa 2.900 mq) e un raffittimento delle chiodature esistenti, che permetterà un aumento globale delle caratteristiche di resistenza, e l’inserimento di 130 metri di barriere paramassi atte a garantire la protezione delle aree pianeggianti a ridosso della sede stradale e quindi della carreggiata.
In progetto c’è anche l’installazione di una barriera protettiva per il sentiero escursionistico che si sviluppa nella parte mediana del versante sovrastante.
Grande soddisfazione per Civitanova Marche, tra i pochissimi comuni invitati al terzo summit nazionale dell'economia del mare Blue Forum Italia, per raccontare le buone prassi nella sua esperienza di Eco schools, in base a cui l’Ente consegue la Bandiera verde delle scuole da ben 18 anni.
Unica amministrazione comunale marchigiana rappresentata a Gaeta dal sindaco Fabrizio Ciarapica e dall'assessore Barbara Capponi, è stata presente alla tavola rotonda pomeridiana di mercoledì 10 aprile sul tema Educational Bandiera blu, in cui raffrontandosi con altri cinque comuni marittimi, ha raccontato il lavoro svolto all'interno del programma Fee.
"Ringraziamo il presidente Fee nazionale Claudio Mazza e il sindaco di Gaeta Cristian Leccese per l'invito e l'ospitalità a questa splendida occasione di confronto e scambio costruttivo - dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Civitanova da anni dà testimonianza di un lavoro molto importante di sensibilizzazione all’interno delle scuole che ci ha permesso di raggiungere obiettivi importanti e di rendere i nostri ragazzi protagonisti del cambiamento culturale in questo senso”.
“Relativamente alla cultura del mare, abbiamo voluto lavorare molto anche nel binario turismo/sociale Bandiera blu e Bandiera lilla, per la quale ringrazio l'assessore Capponi, al potenziamento della accessibilità e inclusione nelle spiagge, non solo per i fruitori, ma anche rendendo le persone con disabilità protagoniste di tirocini di inserimento sociale in ambito turistico e balneare".
Alcune buone pratiche a Civitanova sono consolidate da anni, come il sacchetto anti spreco distribuito ai bambini per ridurre lo spreco alimentare, la raccolta differenziata nelle scuole, progetti pensati per abilità differenziate.
"Civitanova si conferma comunità attenta e pronta nel settore educativo - conferma l'assessore di pertinenza Barbara Capponi - mostrando la grande ricaduta concreta che si può creare con la rete virtuosa tra amministrazione comunale, l'istituzione scolastica e le famiglie. Ringrazio personalmente le scuole della nostra città, di ogni ordine e grado, per la prontezza con cui ogni anno lavorano a bandiera verde, previsto nell'accordo di programma con gli Isc ma aperto ogni anno anche agli istituti superiori".
"Ogni volta, in linea con la programmazione didattica e soprattutto con rispetto dell'età degli allievi dai 3 ai 19 anni, e della vocazione degli istituti stessi, nascono incredibili progetti che con fantasia, creatività e consapevolezza gli alunni portano nella città a partire dalle proprie famiglie, nel ruolo di educatori degli adulti, esempio luminoso di quella comunità educata ed educante che ‘Civitanova città con l'infanzia’ persegue come obiettivo".
Lo scorso anno, solo per citare alcune progettualità realizzate, le scuole hanno eseguito lavori con materiali riciclati, realizzando presepi, alberi di Natale ma anche opere d'arte; hanno istituito "eco-comitati", sfide tra classi per la pulizia delle spiagge, video, esibizioni, e linee guida per comportamenti virtuosi. Molto di cui raccontare dunque al forum e agli altri rappresentanti istituzionali intervenuti, con cui, a conclusione della tavola rotonda, prima della ripartenza, sindaco e assessore si sono intrattenuti, ottenendo il plauso dei colleghi per la fattività trasversale in città e per il lavoro prezioso e creativo di tutti i plessi.
Un investimento di 300mila euro non solo per riqualificare la strada, ma soprattutto per garantire maggiore sicurezza ai pedoni e abbattere le barriere architettoniche.
La Provincia di Macerata, infatti, ha intrapreso un significativo passo avanti verso la modernizzazione e l’accessibilità con la firma dell’ordinanza che segna l’inizio dei lavori per il completamento della riqualificazione del manto stradale di via IV Novembre, Borgo Santa Croce e Borgo XX Settembre, ad Appignano.
“Con un investimento di 300mila euro, l’intervento lungo la strada provinciale 57 “Jesina” è quasi giunto al termine, con una particolare attenzione adesso rivolta alle aree di via IV Novembre e Borgo XX Settembre – spiega il vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini –. Questo intervento era stato inserito nel Piano Opere Pubbliche 2023, approvato dal Consiglio provinciale ad aprile dello scorso anno, sottolineando ancora una volta l’impegno dell’amministrazione nella promozione di un ambiente urbano più inclusivo e accessibile.
L’eliminazione delle barriere architettoniche è un tema centrale di questo progetto, che mira a creare spazi pubblici fruibili da tutti, indipendentemente dalle capacità motorie. Questo non solo migliora la qualità della vita dei residenti con esigenze specifiche, ma arricchisce anche l’intera comunità, promuovendo l’uguaglianza e l’integrazione sociale”.
In aggiunta, l’amministrazione provinciale ha allocato ulteriori risorse, pari a 172.934 euro, per il risanamento del movimento franoso al km 2+700, vicino alla zona industriale di Appignano. “Questo intervento, essenziale per la sicurezza e la stabilità della viabilità, sta procedendo speditamente, rispettando i tempi previsti e assicurando che le infrastrutture siano solide e affidabili – conclude Buldorini –. In questi ultimi anni la Provincia si sta distinguendo per il suo impegno nell’innovazione urbana e nell’accessibilità dimostrando che, la cura e l’attenzione per le infrastrutture, possono andare di pari passo con la promozione di una società più accogliente. Con questi passi, la Provincia si avvicina sempre più a diventare un modello di accessibilità e inclusione, ponendo le basi per un futuro in cui ogni cittadino può muoversi liberamente e in sicurezza”.
Non ci sarà un unico protagonista, ma una serie di personaggi pubblici, conosciuti anche a livello nazionale, che si ritroveranno a trascorrere la loro estate a Civitanova Marche. È questa la trama narrativa del nuovo video promozionale che l'amministrazione comunale lancerà per promuovere l'immagine turistica della città ed incentivare tutte le attività economiche di settore. La produzione, anche quest'anno, è stata affidata a CUK Studio e tra i protagonisti ci saranno la giovanissima attrice civitanovese Maria Elena Matteucci, Pierpaolo Petrelli, Dj ed ex velino di Striscia la Notizia, la blogger Abbia Maswi e l'attore Enrico Verdicchio.
"Sulla scia del successo riscontrato dalle passate campagne promozionali - commenta il sindaco Fabrizio Ciarapica con delega al Turismo - realizzeremo, grazie all'elevata esperienza professionale di Daniele Graziani, un nuovo video volto a promuovere l'accoglienza della città per il periodo estivo. Le immagini rappresenteranno e valorizzeranno l'attrattività turistica di Civitanova con tempistiche anticipate rispetto all'avvio della stagione balneare in modo da invogliare i potenziali turisti a scegliere Civitanova".
Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di una serie di video introduttivi per creare attesa della storia principale , la cui diffusione è prevista a cominciare da fine aprile e avrà termine a metà giungo con la pubblicazione del video conclusivo e la consegna di un reportage fotografico.
"Social al centro - spiega Daniele Cuk Graziani orgoglioso di essere stato scelto per la terza volta consecutiva per realizzare il video promozionale della città che lo ha adottato - Il video sarà realizzato pensando principalmente alla distribuzione sui social media. Verranno utilizzati formati e stili innovativi, studiati per catturare l'attenzione del pubblico online e per trasmettere al meglio l'anima vibrante della città. Quest'anno, il video avrà una struttura narrativa totalmente diversa rispetto agli anni precedenti. Sarà un caleidoscopio di esperienze che mostrerà come la nostra città possa essere vissuta in maniera differente, a seconda di chi la vive. Per fare da collante alla storia - ha concluso Graziani - ho voluto anche la strepitosa Maria Elena Matteucci".
Una giovane attrice originaria di Civitanova con alle spalle moltissimi lavori di livello internazionale. "Partecipare alla realizzazione di questo video è un po' come tornare a casa dopo tante esperienze in giro per il mondo - ha detto - . Civitanova è la città in cui sono nata e cresciuta, è un posto in cui tornare sempre, in qualsiasi momento. Poter mostrare quanto ha da offrire e quindi valorizzare la sua immagine, non è solo un onore, ma anche un modo per restituirle l'accoglienza che mi ha sempre riservato".
Dall’ultima seduta consiliare del comune di Appignano sembrerebbe che l’attuale giunta, guidata dal sindaco Mariano Calamita, grazie al Consigliere capogruppo d’opposizione, Luca Buldorini, abbia di recente scoperto la distinzione tecnica tra ‘salma’ e ‘cadavere’; distinzione non solo formale ma che prevede una serie di implicazioni normative di non poco conto.
A tal riguardo, un errore reso ancor più importante dal fatto che questo inesatto uso delle due parole era presente nel testo ufficiale del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e che ha richiesto ben due sedute per provvedere alla relativa modifica. Un passo avanti e uno indietro che, al netto di un atteggiamento di apertura, incorre nel rischio di uno stallo.
Non solo una questione terminologica ma anche di contestualizzazione e interpretazione a livello di leggi. Sempre il consigliere, nonché segretario provinciale della Lega, Buldorini, nella stessa seduta, ha sollevato dei dubbi e delle osservazioni sull’articolo 26 comma 4 della Proposta di Delibera Comunale dello scorso 4 aprile. Quest’ultimo lascia il posto a una serie concatenata di grandi perplessità sotto più punti di vista, a partire da quello igienico-sanitario.
In particolare, il Consigliere lo ha definito un ‘copia e incolla’ decontestualizzato di una Circolare Nazionale del Ministero della Salute n.10 del 1998 che recita: “Per le professioni religiose che lo prevedono espressamente è prevista la inumazione del cadavere avvolto unicamente in un lenzuolo di cotone. Per il trasporto funebre è d’obbligo l’impiego della cassa di legno e, nei casi stabiliti, in duplice cassa di legno e zinco”.
Dunque, ad Appignano, sarebbe possibile deporre, direttamente in una fossa scavata a terra, il cadavere di una persona, avvolto da un telo di cotone, qualora il suo credo religioso preveda questa tipologia di inumazione.
È lo stesso Buldorini a entrare nel merito della questione, mettendone in luce tutte le contraddizioni:
“È difficile concepire, al di là di ogni credo o ideologia, che al termine di un funerale, qualunque esso sia, si possa arrivare a riaprire una bara, riesumando un cadavere deceduto da 48 ore. Tale atto, oltre a costituire una scena dal forte impatto visivo, solleva seri interrogativi sulla sua accettabilità sotto il profilo igienico-sanitario. Deporre un corpo avvolto solamente in un lenzuolo, senza alcuna protezione o contenitore, è una pratica che merita una riflessione approfondita”.
Questa Circolare, come sottolinea il Capogruppo d’opposizione, sarebbe stata applicata dall’attuale Giunta senza avere coscienza dell’effettivo contesto del cimitero di Appignano, molto diverso da quello delle grandi città con strutture predisposte.
Inoltre, l’articolo in questione sembrerebbe ignorare il Regolamento Regionale del 2009 all’art. 6, relativo alle ‘Aree e fosse per inumazione’, che prevede l’obbligo di sepoltura con la cassa di legno e, solo eccezionalmente, su autorizzazione dell’Asur (attuale Ast), a fini di cautela igienico-sanitaria, l’inumazione col lenzuolo.
“Dal punto di vista morale e ideologico- incalza il Consigliere- ritengo sia necessario riesaminare e aggiornare tali normative, affinché rispecchino i valori e le esigenze della nostra società contemporanea, nonché la struttura e il funzionamento dei nostri cimiteri”.
Ad Appignano la Giunta comunale sembra lavorare in direzione di uno smantellamento delle tradizioni e culti cristiani che, come dichiara Luca Buldorini, “sono parte fondante dell’identità degli appignanesi, di chi questa terra la conosce veramente perché ci è cresciuto e l’ha vissuta. Infatti, mentre si prendono misure a favore di altre religioni, vengono cancellate quelle del luogo. Calamita, già durante l’amministrazione Messi, adducendo motivazioni di sicurezza stradale, ha fatto sì che venisse spazzata via una tradizione profondamente sentita ad Appignano; quella dell’accompagno dei defunti dalla Chiesa al cimitero, suscitando polemiche e malcontenti tra la popolazione”.
L’usanza del corteo funebre è più di un semplice rituale; è un atto di solidarietà collettiva, un momento di condivisione del dolore che rafforza il tessuto sociale e perpetua la memoria della comunità.
“L’eliminazione dell’accompagno al cimitero- prosegue il Consigliere- giustificata da normative impersonali, come un codice della strada, è la dimostrazione di un divieto applicato a priori, senza il minimo sforzo di trovare una soluzione normativa in grado di andare incontro alle esigenze di una piccola realtà come Appignano”.
In un’epoca di globalizzazione, la politica della valorizzazione delle tradizioni locali, di cui l’opposizione si erge a garante, non è solo un atto di conservazione ma un ponte tra generazioni che assicura la continuità di una storia privata e allo stesso tempo collettiva.
“Ogni tradizione, inclusa quella religiosa, è un capitolo vivente della storia di un popolo e la nostra opposizione non permetterà che tutto questo venga gettato via e sostituito in nome dell’omologazione, che è ben diversa dall’eguaglianza”, conclude Buldorini.
È stata inaugurata ieri pomeriggio (mercoledì 10 aprile) dal vicesindaco Denis Cingolani alla presenza del presidente regionale della federazione Ciclistica Italiana Lino Secchi e degli assessori Maria Boccaccini e Graziano Falzetti, la cartellonistica che certifica che Matelica promuove l’uso della bicicletta.
Questo come atto conclusivo della stipula della convenzione siglata tra il Comune di Matelica e la Federazione Ciclistica Italiana - Comitato Regione Marche di adesione al progetto "Bike Hospitality", ideato al fine di promuovere il territorio a favore degli appassionati di ciclismo, di tutte le età e di tutti i livelli. Tale convenzione consentirà, infatti, ai cicloturisti di usufruire di vantaggi nelle attività ricettive e commerciali di Matelica e viceversa per le attività la possibilità di ampliare la propria clientela.
L’assessore al Turismo Maria Boccaccini ritiene che tale convenzione sia un «ottimo mezzo per promuovere il territorio, incrementando così le presenze turistiche nella nostra città, considerando l’enorme interesse che stanno suscitando i percorsi cicloturistici negli ultimi periodi».
Soddisfazione anche per il presidente Secchi: «Abbiamo consegnato a Matelica i cartelli che danno visibilità ai Comuni che sono convenzionati con Bike Hospitality - spiega Lino Secchi -. È un progetto nato proprio nella provincia di Macerata qui a Matelica, grazie all’iniziativa che il presidente del Comitato provinciale di Macerata, Carlo Pasqualini, ha portato avanti, poi coordinata anche a livello di Comitato regionalei».
«Ci siamo rivolti ai Comuni per favorire anche la mobilità ciclistica, portando avanti un discorso di designazione dei percorsi adatti ai cicloturisti, oltre a voler portare un messaggio di corretto uso della bicicletta nelle scuole con i genitori, con le associazioni, quindi un coinvolgimento pieno da parte delle amministrazioni comunali. Questo progetto sta avendo successo a livello nazionale, è iniziato nelle Marche, ma adesso si sta sviluppando in Italia e c'è l’interesse anche dell’Anci per poter coinvolgere i Comuni che possano accodarsi a Matelica e agli altri».
«Gli amanti del cicloturismo potranno accedere o al sito internet www.bikehospitalty.it oppure scaricare la App Bike Hospitality e trovare gli itinerari di Matelica e le strutture della città che aderiscono al progetto. «L’amministrazione comunale ha aderito con convinzione alla proposta arrivata dalla Federciclismo regionale perché, oltre al lato sportivo, guarda a quello turistico e di promozione dei territorio – ha aggiunto il vicesindaco Cingolani – Ringraziamo il presidente regionale Lino Secchi per il supporto e Francesco Baldoni e Carlo Pasqualini del Bike Italia Tour». Turismo, ma anche sport: «Tramite la sottoscrizione dell’accordo - commenta l’assessore allo Sport Graziano Falzetti - abbiamo voluto entrare a far parte del circuito Bike Hospitality per promuovere Matelica attraverso lo sport e il benessere».
Il progetto Bike Hospitality intende promuovere il cicloturismo sui territori lungo le ciclovie, alla scoperta dei borghi e dei paesaggi che li circondano, oltre alle manifestazioni legate al mondo della bicicletta, alla mobilità sostenibile, all'educazione e all'utilizzo consapevole della bicicletta tra i più giovani con le attività di promozione giovanile. Bike Hospitality rappresenta un’opportunità economica per le strutture ricettive dei comuni aderenti e si pone lo scopo di fare promozione ai siti archeologici minori, ma non per questo meno importanti. Un turismo dolce che va alla ricerca della natura e dei sapori lungo le vie della storia.
La conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per il restauro e rafforzamento locale della chiesa di Santa Croce, per un valore di oltre 348 mila euro, nella frazione Valdiea a Camerino in provincia di Macerata.
"Camerino è un luogo simbolo del sisma del 2016 e vogliamo restituire alla sua comunità i luoghi dell’i-dentità culturale e spirituale - ha dichiarato il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli -. Desidero ringraziare il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale per la ricostruzione, il sindaco Roberto Lucarelli e l’arcivescovo Francesco Massara per la costante collaborazione".
L'edificio, risalente al XIII secolo e testimone di una ricca storia medievale, ha subito gravi danni a seguito del sisma del 2016: lesioni verticali ai paramenti murali, principio di ribaltamento della facciata principale, danneggiamento delle strutture di copertura e della parete circolare dell’abside, che hanno compromesso la stabilità e l'integrità della struttura. Il progetto prevede un intervento complesso che mira al recupero strutturale e funzionale dell'immobile, migliorandone il comportamento antisismico.
Tra le azioni previste, il consolidamento delle murature con la tecnica del "cuci-scuci", il rifacimento delle strutture di copertura e l'installazione di cordoli in acciaio per garantire maggiore resistenza. Inoltre, sono previste opere di finitura architettonica che rispettano l'autenticità storica del luogo.
"Oltre 40 incidenti sul lavoro al giorno. I più penalizzati sono giovani e precari in un mercato del lavoro che vede meno del 10% dei contratti attivati nell’ultimo anno a tempo indeterminato". Queste le motivazioni che hanno portato Cgil e Uil a dichiarare quattro ore di sciopero generale.
Nelle Marche sono previste 5 manifestazioni nei capoluoghi di provincia in occasione dello sciopero generale dell’11 aprile, promosso da Cgil e Uil, esteso a 8 ore per tutti i settori privati in seguito ai gravi fatti accaduti sul bacino del lago di Suviana.
Le manifestazioni saranno: ad Ancona, dalle 10, con corteo da piazza della Repubblica a piazza del Plebiscito, dove si svolgerà un flash mob in ricordo dei morti sul lavoro nelle Marche nel 2023; a Pesaro, dalle 10.30, in piazza del Popolo; a Macerata, dalle 9.30, in piazza della Libertà; a Fermo, dalle 9, in corso Cavour e ad Ascoli Piceno, dalle 10, in piazza Arringo.
Lo sciopero generale è per chiedere maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, salari e pensioni dignitosi e una riforma fiscale all’insegna dell’equità e della giustizia. Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, sottolinea che "si sciopera perché, ancora oggi, non c’è un tavolo di confronto a livello nazionale e regionale. Le proposte del ministro Calderone, oltre al fatto che non state condivise dai sindacati, non vanno nella direzione da noi auspicata. È tempo di agire con investimenti, a partire dalle assunzioni di migliaia di ispettori".
"Da oltre due anni - spiega la segretaria generale della Uil Marche Claudia Mazzucchelli - abbiamo lanciato la campagna Zero Morti sul Lavoro per denunciare gli inaccettabili bollettini di guerra che siamo costretti a subire ogni giorno. Lo scorso anno nella nostra regione si sono verificati quasi 17mila infortuni, quasi 2 ogni ora. Sono morte 28 persone. Non è degno di un paese civile l’andare al lavoro e non sapere se si riuscirà a tornare a casa ed è per questo che chiediamo leggi più rigorose, lotta alla precarietà, formazione continua per tutti e controlli intensificati sulle norme di sicurezza".
Ultimati i lavori di riqualificazione e asfaltatura delle vie Colucci, Spadolini e del parcheggio pubblico di fronte al Supermercato Le Guglie di Treia.
A tale intervento costato circa 80 mila euro seguirà la riqualificazione delle vie Farabollini e Bellamore che ricomprenderà il collegamento stradale alle nuove case popolari in corso di realizzazione, la realizzazione del COC (edificio ad alta resistenza sismica per la Protezione civile e i servizi alla popolazione in caso di calamità) e la realizzazione del muro di sostegno del verde relativo ai condomini (denominate comunemente “Case degli infermieri”). Il progetto è in avanzata fase di studio e presumibilmente si realizzeranno i lavori dopo l’estate prossima.
«Un ringraziamento – ha detto il sindaco Franco Capponi - alla ditta SGF di Treia, esecutrice in quanto aggiudicataria dei lavori, al nostro ufficio tecnico per la progettazione e direzione dei lavori e ai nostri vigili urbani per il progetto e la direzione dei lavori relativi alla segnaletica orizzontale e verticale».
Inizia una nuova avventura per l’azienda agricola il Mulino di Monte Cavallo. Questa mattina è stato infatti inaugurato, alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli, il nuovo punto vendita di Macerata in piazza Annessione. In quella che è stata per anni la storica macelleria “Da Daniele”, uno punto di riferimento per tutti i cittadini maceratesi, si potrà dunque ora acquistare presso la nuova agri-macelleria carne allevata a Montecavallo e tanti altri prodotti di assoluta qualità.
“Da anni volevamo aprire un punto vendita. Abbiamo saputo che Daniele stava chiudendo la sua storica macelleria, così ci siamo messi d’accordo e abbiamo iniziato questo nuovo percorso qui in centro a Macerata”. Ci spiega Francesca.
Le zone dell’entroterra maceratese, fra cui Monte Cavallo, sono state fortemente colpite dal terremoto del 2016, costringendole a ricostruire il loro tessuto economico e, in alcuni casi, ha visto diverse attività spostarsi altrove, come testimoniato da Francesca.
“Purtroppo, il terremoto ci ha colpito fortemente e questo è stato uno dei motivi che ci ha spinto a spostarci verso Macerata. Da noi la ricostruzione procede ancora un po’ a rilento; quindi, non c’era la possibilità di aprire un punto vendita, che però è di prossima costruzione anche a Monte Cavallo”.
Il personale dell’agri-macelleria invita tutti i cittadini maceratesi ad assaporare le prelibatezze del nuovo negozio di piazza Annessione, dove qualità e professionalità sono le armi principali.
“Quello che ci contraddistingue è la qualità della carne e la professionalità del personale. I nostri bovini sono cresciuti per la maggior parte dell’anno al pascolo, questo è quello che fa riscontrare la qualità del nostro negozio”.
In una mattinata carica di significato, il Teatro “Lauro Rossi” di Macerata ha fatto da cornice all'evento per il 172° anniversario della fondazione della polizia di Stato.
Come ogni anno, la celebrazione non è stata solo un momento per riconoscere i meriti dei rappresentanti della polizia che hanno servito con coraggio e onore, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della legalità e del ruolo che questo corpo di Stato svolge ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini; un anniversario che riafferma l’impegno verso la giustizia e la tutela dei valori fondamentali della nostra società.
La cerimonia, iniziata alle 10.15 di questa mattina, ha visto la partecipazione di illustri figure quali il questore Luigi Silipo, il prefetto Isabella Fusiello, il sindaco e presidente della provincia Sandro Parcaroli, il vescovo Nazareno Marconi.
Tra gli altri autorevoli partecipanti: i vertici delle forze di polizia, della Procura della Repubblica, del Tribunale, della polizia locale, dei vigili del fuoco e della Croce Rossa. In rappresentanza dell'istruzione universitaria, i rettori delle Università di Macerata e Camerino. Infine, a completare la folta schiera delle massime cariche la capitaneria di Porto di Civitanova Marche, le rappresentanze sindacali di polizia e dell’amministrazione civile dell’Interno, i familiari delle vittime del dovere e del servizio e diversi appartenenti alla polizia di Stato e rappresentanti dell’A.N.P.S., il presidente del Comitato d’Intesa (in rappresentanza di tutte le Associazioni combattentistiche e d’Arma).
L’evento ha preso avvio con un gesto di profondo rispetto: la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti della polizia di Stato presso la caserma “P. Paola”. Un momento di commossa riflessione che ha preceduto le celebrazioni ufficiali al Teatro “Lauro Rossi”, dove la capo ufficio di gabinetto e vicequestore, Nicoletta Pascucci, ha letto i messaggi augurali del presidente della Repubblica, del ministro dell’Interno e del capo della polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani.
Quest'ultimo ha espresso l'emozione e l'orgoglio per una festa in cui passato e presente si uniscono in una stratificazione di ricordi che crea un legame speciale tra liturgia pubblica, vita privata e professionale di tutti i poliziotti. Poi, si è soffermato sui tragici risvolti della guerra: "Non possiamo lasciarci travolgere dal rapido svolgimento degli impegni quotidiani; correremmo il rischio di perdere le rotte che devono guidarci lungo il nostro cammino al servizio del Paese. Siamo chiamati a operare in un'epoca caratterizzata dalla digitalizzazione e dalla intelligenza artificiale che ha riscoperto con angoscia e, purtroppo, con concretezza, il termine guerra, una parola che ormai tutti speravamo fosse deposta nei libri di storia o confinata in angoli molto lontani della terra. La conseguente instabilità nazionale sta incidendo sul comune vivere sociale, non solo determinando sentimenti di smarrimento e mancanza di fiducia nel futuro, ma anche altresì con riflessi inevitabili sull'ordine pubblico e la sicurezza collettiva; quei beni primari la cui tutela abbiamo il dovere di garantire".
A intervenire anche il questore di Macerata Luigi Silipo che ha colto l'occasione di festeggiare anche il suo primo anno di lavoro nella provincia maceratese: "Non importa come ci chiamiamo, abbiamo tutti la stessa 'giubba' blu; è quello che ci contraddistingue, che ci unisce, che ci fa soffrire e gioire. Oggi è il 172esimo compleanno della polizia di Stato e per me è il primo compleanno da questore e il destino ha voluto che io lo festeggiassi nella terra che amo: le Marche sono la terra che mi ha dato amore, amicizia e mi ha permesso di passare i migliori anni della mia vita e i migliori momenti della mia vita. Ringrazio tutti i cittadini perché mi fanno sentire a casa".
"L'attività degli agenti di polizia- prosegue il questore- è raccontata da quello che fanno giornalmente anche in silenzio; un dato, un numero non può dar conto dei pensieri che ci sono dietro a un passaporto, dietro a un rilascio o non rilascio di un permesso di soggiorno, dietro a un arresto un sequestro, non danno conto di cosa c'è dietro l'esecuzione di un servizio di ordine pubblico". Infine delle parole sul senso e la finalità stesse dell'essere parte della polizia: " L'essenza nostra è aiutare e aiutare si può fare anche con un semplice sorriso".
Il clou della giornata è stato il riconoscimento al personale della polizia di Stato che si è distinto per meriti eccezionali, un premio alla dedizione e al coraggio dimostrati nel corso dell’anno. A essere premiati: sov. Giuseppina Pinna, Emanuele Balzi, Ass.c.c. Roberto Domizi, v.isp. Gianluca Romagnoli, agt.sc. Danilo Mario De Nigris, v.sov. Marco Francia, agt.sc. Daniele Sorato, agt. Leonardo Brandi, v.isp. Michele Bocchi, v.sov. Gabriele Senesi, isp. Erasmo Perniola, Isp. Lorenzo De Renzis, v.sov. Laura Bucossi, ass.c. Marco Gallucci, sov. Lorenzo Di Paolo, ass.c.c. Massimiliano Giretti, sost. comm. Roberto Rapacci, sov.c. Rinaldo Alessandrelli, v.isp. Fabio Castelli, sov. Pier Giovanni Francioni, agt.sc. Giordano Virgili, sost.comm. Carlo Piergentili, sost. comm Mauro Pirro, isp. Eno Scagnetti, sov. Gionata Compagnucci, sov Flaviano Luciani.
Inoltre, una particolare attenzione è stata rivolta ai giovani, con la premiazione degli studenti vincitori del concorso “PretenDiamo Legalità”, un’iniziativa che sottolinea l’importanza dell’educazione civica e del rispetto delle leggi. A essere stati premiati i giovani studenti delle classi degli Istituti Scolastici " Tacchi e Venturi" (1D) di San Severino Marche, " G. Leopardi" ( 2 D e 3D) di Gualdo, Liceo artistico " Cantalamessa" (4D) di Macerata e l'Istituto Comprensivo " Via Tacito" ( 4 A-B-C) di Civitanova Marche, risultate vincitrici del concorso " PretenDiamo Legalità" indetto dal Ministero dell'Interno per l'anno scolastico 2013/2024.
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