"Ha veramente dell’incredibile il comportamento della regione Marche circa la mancata attivazione di misure di carattere funzionale, per garantire il diritto all’informazione anche ai sordi e sordo ciechi, in tema di emergenza Coronavirus! E pensare che appena l’11 febbraio scorso è stata approvata in consiglio regionale la legge, di cui sono il primo firmatario, che reca “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva” - dichiara in una nota il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani - Assurdo! E lo è tanto più perché la legge, all’ art. 4, stabilisce chiaramente cosa deve fare l’Ente in questi casi, per garantire il sacrosanto diritto all’informazione dei cittadini che rientrano nelle categorie sopra menzionate, anche assicurando negli eventi di particolare rilevanza, il servizio di interpretariato simultaneo in LIS e in LIST, in presenza e/o a distanza.
Ed allora, perché accanto al numero verde, come più volte ho richiesto, non è stato indicato un numero telefonico “dedicato” per sms e whatsapp, in modo che anche queste categorie svantaggiate potessero comunicare con le istituzioni regionali? E perché il numero verde è attivo solo dalle 8 alle 20? Forse il coronavirus di notte riposa? Ed ancora: perché in ogni conferenza stampa non è stato attivato il servizio di interpretariato? Proprio per questi motivi, ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Ceriscioli affinché provvedesse a riparare questo grave Vulnus, anche se, vista la grande confusione che ad oggi ha ingenerato sull‘argomento, credo che ormai ci sia poco da riparare, ma solo da non procurare ulteriori danni"
Con il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, immediatamente operativo senza ordinanza delle Regioni, oggi il Governo ha indicato in quali territori si applicano le misure più forti, di sospensione delle attività didattiche e delle attività di pubblico spettacolo: oltre alle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che sono in zona rossa, il parere dell’Istituto superiore di sanità ha ritenuto sufficienti i casi registrati nella provincia di Pesaro Urbino per l'inclusione, insieme con la provincia di Savona, tra i territori in cui applicare le seguenti misure di contenimento, elencate nell’articolo 2 del Decreto, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19.
"Riteniamo importante – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - l’affermazione del principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. E’ ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio. Il governo ha stabilito zone e restrizioni relative con lo strumento di legge non sono più previste ordinanze della regione, ovvero le misure sono immediatamente operative”.
Ecco tutti i punti de nuovo decreto emanato oggi pomeriggio:
- sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;
- sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province;
- sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;
- l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
- apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
- sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020;
- svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
- apertura delle attività commerciali diverse dalla ristorazione condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;
- limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;
- rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;
- sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale;
- privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.
Nelle restanti province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno la Regione Marche seguirà il modello delle altre 12 Regioni, che applicano misure diverse, fra cui: la sospensione fino al 15 marzo 2020 dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; le misure di sicurezza da garantire per le procedure concorsuali; l’obbligo per le aziende di trasporto pubblico locale anche a lunga percorrenza di adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi; l’obbligo, per chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta.
Sono stati resi noti, nel tardo pomeriggio di oggi, i dettagli del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che riguardano le misure in vigore dalla prossima settimana per contrastare l'emergenza Covid-19.
Nello stesso, si regolamenta su tutto il territorio nazionale la gestione dell’emergenza e, contestualmente, si dispone che nelle Marche, ad eccezione della provincia di Pesaro-Urbino in quanto confinante con l’Emilia Romagna, da lunedì gli studenti debbano tornare sui banchi di scuola.
Ieri sono saliti a 24 il numero di campioni positivi nelle Marche, di cui 11 confermati dall’Istituto Superiore della Sanità. Si tratta di pazienti provenienti perlopiù dalla provincia di Pesaro-Urbino (23), mentre un solo caso è stato riscontrato in provincia di Ancona. Nella notte per alcuni di loro è stato necessario il trasferimento nei reparti di Rianimazione di altri ospedali regionali, come comunicato dai vertici dell'Area Vasta.
Attorno alle 2 della notte odierna, un anziano del Pesarese è stato trasferito all'ospedale di San Benedetto, uno dei pochi delle Marche in cui è presente una sala di rianimazione a pressione negativa (in grado di isolare il malato rispetto all'esterno, ndr). La moglie, risultata anch'essa positiva, si trova all'ospedale Torrette di Ancona.
Anche l'ospedale di Civitanova Marche, nella notte, ha accolto il trasferimento di un'anziana pesarese, positiva al tampone, nel proprio reparto di Rianimazione.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i possibili danni causati dai professionisti sanitari e nello specifico dal dentista presso il proprio centro odontoiatrico. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: “Quando un dentista può andare incontro a delle responsabilità per l’errato trattamento effettuato al paziente?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad un evento dannoso causato presso un centro odontoiatrico dal professionista nei riguardi del paziente a seguito di cure errate al punto da peggiorare anziché risolvere i propri problemi.
Premettendo, la oramai pacifica natura contrattuale del rapporto tra paziente e professionista di una struttura privata, con la conseguente applicabilità dell'art. 1218 c.c., e precisamente, “Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta e' tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”, la conseguenza in tema di riparto è quella per cui l'attore-paziente danneggiato deve limitarsi a provare l'esistenza del contratto (o del contatto sociale) e l'insorgenza (o aggravamento) della patologia ed allegare l'inadempimento del sanitario astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato, mentre rimane a carico di quest'ultimo dimostrare l'inesistenza dell'inadempimento oppure l'irrilevanza dal punto di vista eziologico.
A tal proposito vi è l'orientamento inaugurato dalle Sezioni Unite nel 2008 secondo cui "in tema di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e di responsabilità professionale da contatto sociale del medico, ai fini del riparto dell'onere probatorio l'attore, il paziente danneggiato, deve limitarsi a provare l'esistenza del contratto (o il contatto sociale) e l'insorgenza o l'aggravamento della patologia ed allegare l'inadempimento del debitore, astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato, rimanendo a carico del debitore-sanitario dimostrare che tale inadempimento non vi è stato ovvero che, pur esistendo, esso non è stato eziologicamente rilevante".
Pertanto, in risposta al nostro lettore risulta corretto affermare che: “essendo stata dimostrata la complessiva negligenza medica relativa all'opera prestata dal dentista, idonea oltretutto a determinare un aggravamento delle condizioni di salute della paziente, sarebbe stato onere del professionista provare il contrario, ovvero che le cure dal medesimo effettuate non abbiano avuto alcun impatto sulla salute della persona rispetto alle condizioni pregresse di salute, circostanza questa non avvenuta tanto da determinare la responsabilità contrattuale del convenuto e condannandolo conseguentemente al risarcimento del danno alla persona nonché alla restituzione degli importi versati a titolo di corrispettivo delle cure (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 5128/20; depositata il 26 febbraio 2020).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
"Abbiamo ricevuto la bozza del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardante le misure di contenimento del Coronavirus. Il documento indica solo le Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ci è stato chiesto di presentare le nostre osservazioni entro le ore 9 di domani mattina. In ragione del numero crescente di contagi (24), nelle osservazioni includeremo la richiesta di essere inseriti tra i territori sottoposti alle misure più restrittive, che comprendono la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività di pubblico spettacolo”. A comunicarlo in una nota è il governatore regionale Luca Ceriscioli.
“Se, guardando l'attuale stesura del decreto, la base territoriale resta regionale - continua il presidente - , chiederemo di essere inseriti come regione. Se invece, come è sembrato dal lungo confronto di questa mattina con il Governo, la base dovesse essere provinciale, chiederemo l'inserimento della Provincia di Pesaro Urbino, l'unica che registra al momento casi positivi, per un totale di 22. Immaginiamo che il testo sia ancora aperto poiché cita esclusivamente le zone rosse e non ha riferimenti alle altre Regioni con numeri significativi di casi positivi. Nella speranza che vengano accolte le nostre richieste, l'impegno è quello di divulgarne immediatamente il contenuto, nel momento in cui lo riceveremo nella sua versione definitiva”, conclude il governatore della Regione Marche".
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella mattinata di oggi ha presieduto un summit con i Presidenti delle Regioni sull'emergenza coronavirus.
"E' appena terminata una lunga riunione con Palazzo Chigi e con tutte le Regioni - ha sottolineato il governatore delle Marche Luca Ceriscioli in un video-messaggio diffuso alle ore 16:00 sui social -. L'obiettivo del Governo è quello di emanare un nuovo decreto che regolerà l'intero Paese. Il fine è quello di avere regole omogenee che si applichino secondo criteri oggettivi. Il decreto dovrebbe arrivare in serata, per poi diventare operativo da domani".
"Il nostro impegno è di informare tutti non appena questo sarà disponibile, in modo da poter mettere in atto tutte le iniziative che servono a proseguire il lavoro di contenimento del Coronavirus. Ancora qualche ora e vi faremo sapere" conclude Ceriscioli.
Si è spento alle ore 4:35 della mattinata odierna all'ospedale di Macerata, dove era da tempo ricoverato, don Salvatore Paparoni. Il sacerdote, originario di Tolentino, aveva 88 anni e ha rappresentato un caposaldo di riferimento per la diocesi delle Marche.
Per quasi vent'anni Don Salvatore è stato al fianco di don Rino Ramaccioni nella chiesa di Cristo Redentore. Entrambi la scorsa primavera si sono trasferiti all'Abbadia di Fiastra, come collaboratori dell'Unità Pastorale di Urbisaglia.
I funerali avranno luogo domani, domenica 1 marzo, alle ore 15:30 nella Basilica di San Nicola a Tolentino, muovendo dalla sala del commiato "Terracoeli", dove è stata allestita la camera ardente.
"Ho appena ascoltato dal Presidente Conte dire che non “lascerà soli” i cittadini e i contagiati dal Covid 19. Auspico, confido, spero che questa affermazione sia diversa da quella più volte reiterata a noi terremotati del 2016 in tutte le occasioni di visite, sopralluoghi e passerelle effettuate nei Comuni distrutti. Se così non fosse, lascio a tutti immaginare le conseguenze". Questo il duro commento del sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine delle misure decretate a favore della "zona rossa" dell'emergenza Covid-19.
"Sempre oggi, ho preso atto che alcune misure specifiche, di carattere di sostegno economico e fiscale, si possono destinare ai soli interessati dall’emergenza sanitaria. Finalmente - aggiunge il sindaco in uno sfogo pubblicato sui social -, allora le predette misure si possono finalizzare e restringere. Perché per chi ha perduto tutto a causa del catastrofico Sisma, rivelatosi tale solo per alcuni Comuni del centro Italia, ciò non è stato e non è possibile".
"Siamo ancora in attesa non solo di una risposta, ma soprattutto di misure e iniziative che ci vedano cittadini uguali agli altri - evidenzia Falcucci -. Noi siamo differenti da quelli di tutte le altre emergenze come il ponte Morandi, l’emergenza del Veneto, il sisma di Ischia. Ai Commissari delle altre emergenze sono stati conferiti, giustamente, poteri speciali perché trattasi di situazioni speciali, per il Commissario “Straordinario” del sisma no, anzi ulteriori passaggi burocratici".
"Una riflessione che rivolgo a chi dovrebbe vigilare e governare affinché la Carta Costituzionale sia applicata per tutti in maniera uguale. Così come tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge, lo dovrebbero essere anche per altro, specialmente quando si tratta di salute, emergenze e lavoro" conclude il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera.
Domenica 1 marzo riaprono le chiese e tornano le messe per i fedeli delle Marche. L'importante annuncio giunge a seguito di una riunione straordinaria della Conferenza Episcopale Marchigiana, tenutasi nella mattinata di oggi presso la basilica di Loreto alla presenza di tutti i vescovi marchigiani, che hanno invocato la protezione della Vergine Lauretana per l’intera comunità regionale.
Domani saranno, dunque, ripristinate le celebrazioni liturgiche e le consuete attività pastorali, fermo restando le prudenziali norme igienico-sanitarie già adottate.
I vescovi, mentre ringraziano quanti con dedizione lavorano al servizio dei cittadini in questa emergenza, invitano i fedeli a vivere alla luce del Vangelo questo tempo quaresimale.
Il Comune di Macerata è leader del progetto europeo Adrinetbook per la valorizzazione del patrimonio librario, arrivano 335.000 euro di fondi europei.
Il progetto europeo ADRINETBOOK - Adrion Cultural Heritage Collections Network, presentato nell’ambito del bando INTERREG V-B Adriatic-Ionian ADRION, Programme Priorità Asse 2, è un nuovo programma transnazionale che interessa l’area ricompresa nella Strategia macroregionale europea per l’area adriatica – ionica (EUSAIR).
Il progetto è incentrato nella valorizzazione dei beni librari che attraverso sistemi di digitalizzazione saranno resi fruibili e messi a disposizione in una sorta di tour virtuale che coinvolgerà il patrimonio culturale e turistico di tutti i paesi coinvolti. Il finanziamento ottenuto è di 1.521.760,02 euro di cui il budget assegnato al Comune di Macerata, interamente coperto dai fondi europei, è di 335.980,22 euro.
Il progetto, che durerà 30 mesi, partirà ufficialmente il prossimo 2 marzo e coinvolgerà nelle attività 7 partner provenienti da 6 paesi diversi. Oltre al Comune di Macerata, infatti, sono coinvolti ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche (Italia), la Municipalità di Argirocastro (Albania), il Museo di arte contemporanea di Zagabria (Croazia), AGGRA – l’Agenzia per lo sviluppo rurale della contea di Zara (Croazia), la Biblioteca Nazionale della Serbia, il Centro di ricerca ed educazione Mansion Rakičan (Slovenia) e la Municipalità di Thassos (Grecia), partner associato la Regione Marche.
Per il progetto Adrion il Comune di Macerata in qualità di capofila ha il coordinamento dei partner internazionali e la rendicontazione delle spese di tutti i partecipanti. Le attività previste per il territorio di Macerata sono molto significative e vanno da quelle di networking e scambio di prassi per operatori del settore turismo a quelle di formazione per gli operatori della catalogazione e della digitalizzazione delle opere digitalizzate (con la supervisione dell'ICCU), e alla loro messa in rete attraverso una app per la condivisione, fino alla creazione e promozione di itinerari turistici in tutti i Paesi coinvolti per la conoscenza dei beni culturali.
Tutte le attività saranno comunicate e fatte conoscere per il massimo coinvolgimento delle comunità dei vari Paesi.
La sede di Camerino della Gioventù Musicale d’Italia annuncia che sono rimandati a data da destinarsi i due concerti programmati per il 1° e l’8 marzo 2020, con il Quartetto d’archi Marmen e il pianista Théo Fouchenneret.
Entrambi inseriti nell’ambito della 50^ Stagione Concertistica di Camerino, rassegna che sta riscuotendo un notevole consenso da parte del pubblico, i due concerti verranno spostati presumibilmente in estate o in autunno.
La decisione è stata presa a seguito delle indicazioni di precauzione prese dalle autorità regionali e nazionali, volte al contenimento ed alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Al momento rimane confermata la data di giovedì 12 marzo, che vedrà ospite il trio jazz di Elias Lapia, vincitore dell’edizione 2019 del Premio Urbani.
La graduale intensificazione di flussi sud-occidentali, legati ad un progressivo approfondimento di una circolazione ciclonica proveniente dall'Europa del nord, determinerà sulla regione Marche condizioni di garbino con conseguenti raffiche intense sui settori interni. A sottolinearlo è il bollettino meteo emanato nella mattinata odierna dalla Protezione Civile, dalle risultanze del quale è stato pubblicato un avviso di condizioni meteo avverse che riguarda le giornate di domenica 1 marzo e lunedì 2 marzo.
Per la giornata di domenica 1 marzo è previsto vento moderato da sud-ovest con intensità media e raffiche fino a burrasca forte nelle zone collinari, tempesta nelle zone montane.
Per la giornata di lunedì 2 marzo è previsto vento moderato da sud-ovest con intensità media e raffiche fino a tempesta violenta nelle zone montane, tempesta nelle zone alto collinari e burrasca forte nelle zone collinari. Le raffiche con maggiore intensità sono previste per il pomeriggio.
L'intera comunità di San Ginesio è in lutto per la scomparsa, a 81 anni, dello storico tabaccaio Mario Guglielmi, da tutti conosciuto come "Gassosa". Mario era un punto di riferimento per tutta la comunità con il suo negozio in piazza Alberico Gentili, frequentato da intere generazioni di ginesini. Tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno giungendo alla famiglia in queste ore.
Nei prossimi giorni inizieranno a Muccia, a cura della Quadrilatero SpA, i lavori di costruzione della bretella di collegamento della superstrada 77 Valdichienti con la SP 209.
Attualmente il collegamento della superstrada direzione mare-monti con la Valnerina è assicurato da uno svincolo provvisorio realizzato pochi giorni prima dell’apertura della nuova arteria e soprattutto due mesi prima del terremoto.
"Questa opera, già di per se importante, oggi dopo l’evento sismico è diventata addirittura fondamentale per il collegamento di un territorio cosi duramente colpito", ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Pettinari. "Ritendo inoltre altrettanto necessario il miglioramento della mobilità di quel comprensorio montano, attraverso la realizzazione di un altra bretella di collegamento dello stesso svincolo con la vecchia SS 77 e la SP 256 in vista anche dell’innesto della Pedemontana”.
Al via il progetto promosso da Camera di Commercio di Macerata, Cosmari srl, CIAL e Novamont con il patrocinio e la collaborazione di Symbola e Legambiente Marche. I cittadini avranno la possibilità di portare a casa il cibo non consumato al ristorante in comode e pratiche vaschette.
La Prevenzione e la riduzione dei rifiuti è diventata l’asse centrale nonchè obbiettivo prioritario delle politiche europee nazionali sulla Gestione Integrata dei Rifiuti. “La sfida delle sfide” che si sta prospettando riguarda sempre più la riduzione dello spreco alimentare, che, nel contesto dell’attuale crisi, assume il carattere di una questione sociale ancorchè ambientale e culturale.
Partendo da queste premesse l’Assessore all’Ambiente del Comune di Recanati e il Cosmari hanno ritenuto necessario avviare sul territorio iniziative e progetti che affrontino direttamente il problema dello spreco alimentare riducendolo il più possibile nei numeri e facendo crescere la consapevolezza culturale sul valore del cibo, primo step per imboccare una rotta diversa da quella che ha portato ad una profonda crisi ambientale e sociale e che riguarda in primis il cambiamento degli stili di vita.
Molto nutrita la partecipazione dei ristoratori di Recanati alla presentazione del progetto da parte degli esperti del Cosmari giovedì pomeriggio, invitati dall’Assessore Moretti presso il Palazzo Comunale.
In relazione all’emergenza epidemica in atto, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – il Ministro per la Pubblica Amministrazione con direttiva n. 1/2020 ha raccomandato alle Pubbliche Amministrazioni che negli uffici adibiti a sportello sia evitato il sovraffollamento anche attraverso lo scaglionamento degli accessi.
Pertanto per quanto concerne gli uffici della provincia di Macerata, nei giorni e negli orari di apertura al pubblico, che rimangono inalterati (martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30), l’accesso sarà possibile solo previo appuntamento da richiedere contattando i seguenti indirizzi e-mail.
AREA I - Ordine e Sicurezza Pubblica; Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico
Ufficio Armi/esplosivi , porti di pistola per uso difesa personale, guardie giurate, istituti di vigilanza: stefania.gallo@interno.it
. Polizia Amministrativa (divieto detenzione armi, contenzioso): vincenzoemanuele.guarino@interno.it
· Antiracket e usura: marco1.cinti@interno.it
· Antimafia: silvia.clementi@interno.it ; fiorella.chiariotti@interno.it
· Protezione civile: giuseppe.borgiani@interno.it
AREA II - Raccordo con gli Enti Locali; Consultazioni Elettorali
Enti Locali - stato civile/anagrafe - elettorale: barbara.ditizio@interno.it ; giuseppe.fraticelli@interno.it; luigi.criminesi@interno.it
Propaganda elettorale: maria.paoli@interno.it
AREA III- Applicazione del Sistema Sanzionatorio Amministrativo; Affari Legali, Contenzioso e Rappresentanza in Giudizio
Patenti: patrizia.mercuri@interno.it; paola.celano@interno.it
Ricorsi Violazioni al C.D.S.- Sequestri e Fermi Amministrativi: adriana.vissani@interno.it; mariacorina.milani@interno.it
Ricorsi violazioni extra codice della strada ( L .689/81): rossella.temperini@interno.it
Permessi di circolazione: rossella.temperini@interno.it
Assegni: patrizia.dintino@interno.it
Cartella Esattoriale rosa.appice@interno.it; gioiella.perugini@interno.it
Competizioni sportive: paola.celano@interno
AREA IV - Diritti Civili, Cittadinanza, Condizione Giuridica dello Straniero, Immigrazione e Diritto D'Asilo
· Cittadinanza: leonardo.baldassarri@interno.it; daniele.evangelista@interno.it
· Apostille e Legalizzazioni: leonardo.baldassarri@interno.it; daniele.evangelista@interno.it
· Persone giuridiche: leonardo.baldassarri@interno.it;
· Enti di culto: leonardo.baldassarri@interno.it;
Per favorire l’accesso del pubblico, gli sportelli con maggiore afflusso di utenza (S.U.I. Cittadinanza e Patenti) svolgeranno il loro servizio al piano terra della Prefettura di Macerata.
Con l’intervento di miglioramento dei servizi igienici dei Giardini Diaz si conclude il progetto dell’Amministrazione comunale finalizzato alla riqualificazione delle strutture presenti in città.
Da martedì 3 marzo i bagni pubblici in questione verranno chiusi al pubblico fino al termine dell’intervento, previsto entro un mese, per consentire i lavori che riguarderanno, anche in questo caso, l’installazione, all’interno dei locali già esistenti, di bagni autopulenti con struttura delle pareti in acciaio e lavaggio automatico con disinfezione dopo ogni uso, di porte automatiche che si apriranno allo scadere del tempo previsto per evitare usi impropri della struttura.
“Con questo ultimo step, anche in vista dell’arrivo della bella stagione, – interviene l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta – portiamo a termine un intervento di riqualificazione significativo, in grado offrire agli utenti strutture nuove che garantiscono indubbi vantaggi sia dal punto di vista della fruibilità che da quello igenico-sanitario che da quello della sicurezza”.
Per quanto riguarda l’impianto di viale Trieste, l’intervento di riqualificazione, dopo quello effettuato e ultimato nella struttura di Piaggia dell’Università, dovrebbe essere portato a termine entro una quindicina di giorni
Le Guide Turistiche delle Marche hanno annullato il tour che, tra le tante tappe in diverse realtà regionali, avrebbe dovuto interessare nella giornata di domani (sabato 29 febbraio) anche la Città di San Severino Marche e, in particolare, i luoghi e le opere dell’architetto Ireneo Aleandri. L’evento era stato organizzato dalla Angt, Confesercenti/Federagit, con il patrocinio del Comune.
Sei abitazioni e due locali commerciali sono tornati di nuovo agibili, nel Comune di San Severino Marche, dopo che il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile parte di un edificio sito in viale Bigioli.
La revoca dell’Ordinanza da parte del primo cittadino ha fatto seguito alla dichiarazione di chiusura dei lavori di ripristino del danno a firma del tecnico incaricato per un importo complessivo, interamente finanziato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche, di 160mila euro.
Nel Comune di San Severino Marche fino ad oggi sono state presentate 417 pratiche relative alla ricostruzione privata, di cui 285 con riferimento alla ricostruzione leggera, 128 a quella pesante e 4 relative alle attività produttive. Sono invece 45 le pratiche di delocalizzazione che riguardano queste ultime attività. Complessivamente sono state ammesse a finanziamento 217 pratiche, di cui 195 relative alla ricostruzione leggera, 22 a quella pesante per un importo di oltre 35milioni di euro.
In tutto risultano chiuse 155 pratiche relative alla ricostruzione sisma 2016, 3 relative alla ricostruzione pubblica. Altri 36 edifici sono stati recuperati grazie alle detrazioni fiscali previste dal Sisma Bonus.