Attualità

San Severino, Coronavirus: scendono a 12 le persone in assistenza domiciliare. Sempre 17 i positivi

San Severino, Coronavirus: scendono a 12 le persone in assistenza domiciliare. Sempre 17 i positivi

Continuano ad essere 17 i pazienti positivi al Covid-19 residenti nel Comune di San Severino Marche ma scendono a 12 le persone in assistenza sanitaria domiciliare. Il nuovo aggiornamento numerico della situazione viene fornito dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, a seguito del ricevimento degli ultimi dati riferiti ai ricoveri e alle quarantene da parte del Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie. “Sono veramente felice per il ritorno a casa di alcuni settempedani costretti per un lungo periodo al ricovero ospedaliero. C’è chi mi ha voluto aggiornare personalmente e questo, in vista della Pasqua, è stato qualcosa di veramente importante. Mi auguro che le festività non siano occasione per abbassare l’attenzione. E’ necessario, infatti, continuare a restare a casa e seguire gli inviti che ogni giorno, come autorità, continuiamo a ripetere. Non ci stancheremo mai di farlo finché questa emergenza non sarà realmente passata perché abbassare la guardia significherebbe mettere a rischio la propria vita e la vita di tante altre persone. Auguro una serena Pasqua a tutti e rivolgo un pensiero speciale a chi sta ancora lottando, alle tante famiglie che, purtroppo, vivranno queste giornate senza più l’affetto dei propri cari. Desidero dal profondo del mio cuore unirmi a loro e far sentire loro l’abbraccio di tutta la nostra comunità. La Città di San Severino Marche e i settempedani tutti vogliono, da ultimo, rinnovare il loro ringraziamento ai tanti medici, ai tanti professionisti della sanità, ai tanti volontari e alle forze dell’ordine che in queste giornate continuano ad essere impegnati in prima linea. Siamo al loro fianco e vorrei che questa vicinanza – conclude il sindaco Piermattei – fosse veramente sentita da tutti. Potete starne certi: non vi lasceremo soli”.

10/04/2020 14:45
Coronavirus Marche, oltre mille i pazienti dimessi e guariti: 44 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus Marche, oltre mille i pazienti dimessi e guariti: 44 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5084 casi positivi al coronavirus su 18970 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2093 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1501 in provincia di Ancona, 776 in provincia di Macerata (44 in più di ieri), 343 in provincia di Fermo, 237 in provincia di Ascoli Piceno, 134 extra regione.  Continua a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (dai 1087 di ieri, si è passati a 1052). Stesso dicasi per i pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 133 a 127): 19 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (11 a Civitanova, 8 a Camerino).  Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 885 a 1086. Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

10/04/2020 14:26
Mascherine e tute per medici di base e guardie mediche: l'iniziativa dei sindaci dell'Unione Montana

Mascherine e tute per medici di base e guardie mediche: l'iniziativa dei sindaci dell'Unione Montana

I sindaci dell’ambito sociale 16 dell'Unione Montana Montiazzurri, in accordo con il Presidente Giampiero Feliciotti, hanno promosso la distribuzione di un kit comprensivo di mascherine chirurgiche, tute e guanti a favore di tutti i medici di base e delle postazioni di guardia medica del territorio. Capofila dell'iniziativa è stato il sindaco di Sarnano Luca Piergentili.  Nello specifico all'interno dei trenta kit che - nel corso della mattinata odierna - verranno consegnati dai volontari della Protezione Civile di Sarnano ai 16 medici di famiglia e alle 4 postazioni di guardia medica (3 kit per ogni postazione) del territorio, saranno presenti: tre tute, 10 guanti in lattice monouso, 4 confezioni di mascherine monouso e 10 mascherine chirurgiche.  Le mascherine sono state donate dall'azienda Vallesi s.r.l. di Sarnano, i guanti e le salviettine dalla ferramenta Perogio di Sarnano mentre i camici sono state forniti dall'Unione Montana, tramite acquisto diretto. "Il nostro grazie - sottolinea Piergentili - va a tutti coloro che hanno contribuito a fornire ai nostri medici presidi tanto fondamentali per la loro sicurezza, in un momento di grave emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo".   

10/04/2020 13:05
Pieve Torina, buoni spesa consegnati ai cittadini. Gentilucci:"Uniti supereremo anche questa emergenza"

Pieve Torina, buoni spesa consegnati ai cittadini. Gentilucci:"Uniti supereremo anche questa emergenza"

Sono stati distribuiti alla popolazione di Pieve Torina i bonus per l’emergenza alimentare. Una operazione resa possibile grazie al finanziamento di 400 milioni di euro messi a disposizione dal governo centrale per i comuni di tutt’Italia per contrastare i rischi di disagio economico delle famiglie dovuti all’emergenza coronavirus. Coloro che, avendo i requisiti, avevano fatto richiesta del bonus, si sono visti consegnare prima di Pasqua il bonus alimentare. “Appena abbiamo avuto la disponibilità - sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci - ci siamo organizzati per consegnare ad ogni nucleo familiare in difficoltà questo bonus che consentirà quanto meno di trascorrere le festività pasquali con maggior serenità. Anche nella nostra realtà purtroppo le conseguenze di questa epidemia si stanno facendo sentire pesantemente sul piano economico ed occupazionale. Mantenere acceso il senso di comunità può aiutare a superare questa difficile congiuntura”. Gentilucci non ha voluto far mancare a tutta la cittadinanza di Pieve Torina il suo augurio per la Pasqua: “una Pasqua diversa, come diverse sono le giornate che stiamo vivendo da quando l’epidemia di coronavirus è scoppiata. La nostra comunità, però, non si è mai persa d’animo. Ne abbiamo passate in questi anni, di esperienze difficili. Eppure, siamo riusciti a venirne fuori. A rialzare la testa. Perché lo spirito battagliero non ci manca. Perché siamo donne e uomini abituati al lavoro ed al sacrificio, una comunità che sa compattarsi e trovare motivazioni per andare avanti, nonostante tutto. Ed è lo stesso spirito che anima la Pasqua quello che dobbiamo continuare a coltivare. Lo spirito della rigenerazione, lo spirito della vita che ritorna, lo spirito della speranza. Uniti, come comunità, riusciremo a superare anche questa nuova emergenza”.                        

10/04/2020 11:24
Coronavirus Marche: i tamponi positivi oltre quota 5mila, ma la curva di incremento è in discesa

Coronavirus Marche: i tamponi positivi oltre quota 5mila, ma la curva di incremento è in discesa

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19  sono 129 sui 776 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5084 su un totale di 18.970 campioni testati.  Si registra un leggero incremento nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati (16.62%), rispetto alla giornata di ieri quando su 662 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 96 (14.50%). Il computo totale dei positivi rispetto ai tamponi analizzati è del 26,80% (ieri 27,23%), in costante diminuzione rispetto al picco riscontrato nella seconda metà del mese di marzo.  Ecco nel dettaglio le tabelle pubblicate dal Gores:

10/04/2020 10:15
Potenza Picena, Tartabini scrive a Ceriscioli: "Si fornisca ai sindaci i nomi dei residenti positivi"

Potenza Picena, Tartabini scrive a Ceriscioli: "Si fornisca ai sindaci i nomi dei residenti positivi"

Più rispetto e considerazione per i sindaci che si trovano a fronteggiare l'epidemia sui territori di competenza, fornendo loro informazioni complete e adeguate. Lo ha chiesto il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini in una lettera inviata al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Nel documento il primo cittadino di Potenza Picena fa riferimento alla piattaforma regionale Cohesion a cui i Sindaci attingono giornalmente i dati sull'andamento dell'epidemia. "Dati che andrebbero completati aggiungendo, per completezza di informazione - chiede Tartabini -, i numeri e i nominativi dei residenti o domiciliati sul territorio comunale positivi che stanno trascorrendo il periodo di isolamento presso le proprie abitazioni, presso ospedali o presso strutture residenziali come ad esempio il Santo Stefano, e coloro che sono deceduti a causa del coronavirus". "Con la consapevolezza - sottolinea il sindaco Tartabini - che non può e non deve essere disattesa alcuna garanzia a tutela della riservatezza e della dignità delle persone colpite dalla malattia, credo che il sindaco debba essere portato a conoscenza di quale sia la situazione reale dell'andamento del contagio sul territorio che rappresenta affinchè possa essere messo nelle condizioni di svolgere al meglio il ruolo di Autorità Sanitaria Locale oltre a quella di sostegno e supporto della popolazione".

09/04/2020 20:59
Treia, arrivano i risultati dei tamponi alla casa di riposo: "47 negativi su 47"

Treia, arrivano i risultati dei tamponi alla casa di riposo: "47 negativi su 47"

Sono arrivati i risultati dei tamponi della casa di riposo di Treia: 47 negativi su 47. A renderlo noto è l'Amministrazione Comunale attraverso una nota ufficiale.  "Dopo la negatività dei tamponi di domenica scorsa, e la positività al covid 19 di una nostra paziente, già ricoverata all'ospedale di Macerata (comunicataci lunedì 6 aprile) abbiamo effettuato di nuovo i tamponi ai pazienti e agli operatori della nostra casa di riposo - si legge nella nota -. Grazie alla tempestività e alla velocità della dottoressa Lucia Isolani, Direttore Uoc Psaal Dipartimento Prevenzione Macerata e di Alessandro Maccioni, Direttore Area Vasta 3, possiamo comunicare il nostro sollievo, nel confermare la negatività di tutto il personale della casa di riposo e dei nostri pazienti". "L'attività di prevenzione dell'amministrazione - si aggiunge nella nota -, grande merito dell'assessore Luana Moretti e del responsabile del settore Orazio Coppe, prosegue costantemente; un ringraziamento di cuore ai nostri operatori della casa di riposo che stanno dimostrando di essere i vincitori di questa terribile battaglia. Manterremo comunque il massimo livello di attenzione, continuando a gestire la situazione, come fatto finora, con calma e lucidità". 

09/04/2020 20:12
Civitanova, l'imprenditore Germano Ercoli regala 500 mascherine al reparto di radiologia (FOTO)

Civitanova, l'imprenditore Germano Ercoli regala 500 mascherine al reparto di radiologia (FOTO)

Un gesto a sorpresa e venuto dal cuore quello fatto dall'imprenditore Germano Ercoli. Nel pomeriggio di oggi, al reparto di radiologia del Covid-Hospital di Civitanova Marche, sono pervenute ben 500 mascherine, frutto di una donazione personale del titolare di Eurosuole.  Una donazione ovviamente molto apprezzata, in una struttura ospedaliera convertita integralmente alla cura dei pazienti positivi al coronavirus come quella civitanovese. Tutti i medici, i tecnici e gli operatori sanitari dell'ospedale di Civitanova intendono esprimere il loro sentito ringraziamento all'imprenditore, vista la costante difficoltà nel reperire un dispositivo di sicurezza individuale tanto fondamentale per il loro lavoro.  Una concreta dimostrazione di solidarietà e vicinanza nei confronti di uomini e donne impegnati, ogni giorno, in prima linea nella lotta al coronavirus. 

09/04/2020 18:45
San Severino, il sindaco Piermattei: "Ecco i numeri sulla ricostruzione post-sisma"

San Severino, il sindaco Piermattei: "Ecco i numeri sulla ricostruzione post-sisma"

Il dopo emergenza Coronavirus e il dopo terremoto. Le due grandi problematiche all’ordine del giorno dell’ultima seduta del Consiglio comunale di San Severino Marche. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, dopo aver affrontato l’emergenza del momento ha dedicato la propria attenzione anche ai numeri dell’emergenza che ha sconvolto il territorio nel 2016 e che, a distanza di tre anni e mezzo, non è ancora passata. “A San Severino Marche, complessivamente, sono 430 le pratiche di ricostruzione presentate e inserite nel portale Domus Sisma 2016. Di queste 290 fanno riferimento alla ricostruzione leggera B – C, 136 alla ricostruzione pesante E e altre 4 alle attività produttive. Altre 45 pratiche hanno interessato la delocalizzazione di queste ultime.  In totale sono state finanziate - ha ricordato il sindaco Piermattei - 217 pratiche per una somma di 35.664.546,63 euro di cui 195 relative alla ricostruzione leggera B – C e 22 alla ricostruzione pesante E. Di queste ne sono state chiuse 163 con riferimento alla ricostruzione sisma 2016, 3 relative alla ricostruzione pubblica e altre 37 con riferimento al cosiddetto Sisma Bonus. Abbiamo provveduto al pagamento del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, del mese di febbraio. Sono 664 i nuclei familiari destinatari del contributo che ammonta, in totale, a 489.672,41 euro. Come saprete a seguito dell’emergenza Coronavirus è stata  disposta dal Capo della Protezione Civile la proroga di 60 giorni per la presentazione delle nuove domande del Cas, in scadenza il 18 marzo 2020”. Già conclusi anche alcuni cantieri pubblici: “Sul fronte dei lavori pubblici - ha proseguito il primo cittadino settempedano - sono terminati i lavori di rifacimento dei marciapiedi in viale Mazzini e via San Michele. Con l’avanzo delle opere sarà realizzato anche il marciapiede al di sopra del cavalcavia che congiunge via Mazzini a via San Michele. Successivamente verrà realizzato, con i fondi della Protezione Civile, anche il marciapiede in prossimità della seconda rotatoria che porta al cimitero di San Michele. In questo caso procederemo ad un allargamento. Poi verrà realizzato un altro tratto che dal cimitero raggiungerà l’inizio della pista ciclabile verso Tolentino, nei pressi sempre del villaggio “Campagnano” dove sono ospitate le Sae. Per queste opere dobbiamo però attendere lo sblocco dei cantieri legato all’emergenza Coronavirus. Sono stati affidati, invece, i lavori di manutenzione straordinaria dei colombai e delle tombe ipogee del cimitero di San Michele.È in fase di progettazione l’ampliamento dello stesso cimitero.  In tema di opere pubbliche ricordo che verrà anche realizzato, nei pressi del santuario del Glorioso, il Centro di aggregazione, che interesserà tutto il quartiere. L’opera, finanziata dalla Protezione Civile, è stata progettata dal Comune”.

09/04/2020 16:01
500 mascherine e 100 camici: Urbis Salvia e associazioni unite per fronteggiare l'emergenza

500 mascherine e 100 camici: Urbis Salvia e associazioni unite per fronteggiare l'emergenza

La società sportiva Urbis Salvia e le associazioni di Urbisaglia in prima linea nell'emergenza Coronavirus. In questi giorni il club arancioblu è stato il capofila di una raccolta fondi che ha fruttato una bella iniziativa a favore della comunità: con la somma raggiunta sono state acquistate 500 mascherine, consegnate a tutti i commercianti attualmente aperti, e ben 100 camici, donati alla casa di riposo - residenza protetta “Buccolini Giannelli”. Non potendo più vivere emozioni sul campo da calcio, il grande cuore della famiglia arancioblu si è rivolto verso chi ora, in prima persona, si sta mettendo a disposizione del proprio territorio e delle persone più fragili. Il tutto grazie alla collaborazione di tante altre associazioni del paese: Comitato della Maestà, ProLoco, Socialmente, Motoclub dell'Urbe, Avulss, Avis, Unitalsi, Reduci e Combattenti, Amici della musica, oltre a due singoli cittadini. Un pensiero è rivolto anche alla Protezione Civile di Urbisaglia, per il tempo dedicato alla consegna delle mascherine e dei camici e per il prezioso servizio svolto in questo difficile periodo. Nel momento del bisogno l'Urbis Salvia risponde presente, e per continuare la missione contro il Coronavirus decide di rendere pubblico l'IBAN in cui ogni cittadino o azienda può versare il proprio contributo per la raccolta fondi: IT53E0311169220 000000000522, intestato ad “Urbis Salvia A.S.D.” e con causale “raccolta fondi emergenza Covid-19”. La società sportiva, oltre che ringraziare in anticipo tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa, rilascerà una ricevuta a testimonianza della massima trasparenza di questo gesto.  

09/04/2020 14:55
Coronavirus, dimessi e guariti ancora in aumento: 18 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus, dimessi e guariti ancora in aumento: 18 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4955 casi positivi al coronavirus su 18194  tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2044 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1481 in provincia di Ancona, 732 in provincia di Macerata (18 in più di ieri), 339 in provincia di Fermo, 236 in provincia di Ascoli Piceno, 123 extra regione.  Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali rispetto a ieri (da 1107 si è passati a 1087),e rimane stabile a 133 quello dei ricoverati in terapia intensiva: 21 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (11 a Civitanova, 10 a Camerino).  Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti aumenta sensibilmente rispetto a ieri si è infatti passati da 645 a 885. Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:  

09/04/2020 14:18
Tolentino, il cuore degli agenti della Polizia Locale: compensi straordinari donati alla Croce Rossa

Tolentino, il cuore degli agenti della Polizia Locale: compensi straordinari donati alla Croce Rossa

Gli agenti della Polizia Locale della Città di Tolentino hanno donato i loro compensi straordinari per i controlli per il corona virus al comitato locale della Croce Rossa  “Tra tanta sofferenza, un gesto davvero unico che certamente ci dà il buon esempio e ci riempie il cuore di gioia, oltre ad offrire un’ulteriore occasione per riflettere. Eravamo a conoscenza della professionalità e delle doti umane degli agenti del corpo di Polizia Locale della Città di Tolentino – sottolinea il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – ma ora abbiamo l’ennesima dimostrazione del loro “buon cuore”. Infatti da quando siamo in periodo emergenziale a causa del Covid-19, la Polizia Locale ha, sia di giorno che di notte, instancabilmente, effettuato servizi su tutto il territorio comunale di competenza, molti dei quali straordinari, per prevenire e anche sanzionare comportamenti non rispettosi delle disposizioni emanate con lo scopo di contenere il rischio di contagio. Uomini e donne che, mettendo a repentaglio la propria salute, hanno effettuato controlli sia sulla strada che presso gli esercizi commerciali. In poco più di un mese sono state controllate 1.357 persone di cui 62 sono state segnalate all’autorità competente (1 anche per reati che nulla avevano a che fare con il Covid-19). Inoltre sono stati controllati 76 esercizi commerciali, anche più volte, tra cui negozi e supermarket, sempre per verificare il rispetto delle norme anti coronavirus. A questi vanno aggiunti i controlli con il sistema OCR e i servizi di controllo sugli autobus urbani ed extraurbani e i controlli presso la Stazione Ferroviaria”. Coordinati dal Comandante, Commissario David Rocchetti, gli agenti Ispettore Francesco Lancioni, Ispettore Maurizio Domizi, Sov.te Capo Fabio Sciamanna, Sov.te Capo Maria Paola Orizi, Sov.te Capo Stefania Giombetti, Sov.te Capo Simone Santecchia, Sov.te Lucia Leoni, Sov.te Alessio Altieri, Ass.te Giorgio Aringoli, Ass.te Manuela Cencioni, Agente Claudio Gentile hanno deciso, di loro spontanea volontà di donare i compensi previsti e erogati dallo Stato proprio per effettuate i servizi di controllo, in beneficenza.  Hanno scelto di donare i soldi al comitato locale della Croce Rossa, con l’intento di essere di aiuto ai volontari che, in questo particolare periodo, stanno svolgendo un importante quanto indispensabile servizio a favore di tutta la comunità ed in particolare delle persone malate.  Il Comandante David Rocchetti ha consegnato alla Presidente della Croce Rossa, Comitato di Tolentino, Monica Scalzini, 1.120 euro che ha ringraziato commossa per il gesto. “Tutti insieme e in maniera unanime e spontanea – precisa Rocchetti – abbiamo deciso di donare i nostri indennizzi straordinari, messi a disposizione, per i controlli sul territorio per contenere la diffusione del Covid-19. È un piccolo gesto che vuole testimoniare il nostra attaccamento alla Città di Tolentino e che vuole essere da esempio per altri che potranno fare altrettanto, aiutando organizzazioni solidali, come la Croce Rossa, che in maniera assolutamente volontaristica è al fianco – del resto come noi – di chi soffre e si trova in difficoltà. Il nostro compito – ricorda il Comandante – è quello di far rispettare le norme e i regolamenti comunali, di prevenire e di aiutare i cittadini, percependone bisogni e necessità e solo come ultima ratio di sanzionare eventuali comportamenti sbagliati. A tal proposito abbiamo scritto al Premier Conte per veder riconosciuto il nostro status di agenti di pubblica sicurezza e per veder valorizzato il nostro operato e di tutti i nostri colleghi italiani. Noi capiamo che è sempre più difficile stare a casa ma è altrettanto vero che non possiamo vanificare tutto il lavoro fatto finora. Invitiamo ad uscire solo se necessario e a rispettare le semplici regole che non ci fanno rischiare di contagiare e/o di essere contagiati a nostra volta. Se venite fermati per un controllo – raccomanda Rocchetti – non serve innervosirsi o rispondere male. Dovete capire che è un controllo che viene fatto per il bene di tutti e per garantire la salute pubblica. Basta collaborare”.     

09/04/2020 12:50
Coronavirus, "sono rinato una seconda volta", le prime parole di Laerte Tombesi: intubato per 4 giorni

Coronavirus, "sono rinato una seconda volta", le prime parole di Laerte Tombesi: intubato per 4 giorni

"Quando lo si prova sulla propria pelle è una cosa che ti lascia il segno ma adesso che sono tornato a casa è come se fossi rinato una seconda volta". E' sempre difficile mettere nero su bianco delle sensazioni tanto intime quanto potenti, frutto di una esperienza logorante sia fisicamente che psicologicamente, come quella della battaglia contro un nemico invisibile chiamato Coronavirus. Queste parole, con cui ha iniziato il suo racconto, sono di Laerte Tombesi, che di professione fa il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco di Macerata, ma che nell'ultimo mese si è trovato ad affrontare una sfida molto personale, specie per lui che nel suo lavoro è abituato ad aiutare il prossimo e per farlo è disposto ad affrontare tanti pericoli: "In 20 giorni passati all'ospedale di Civitanova sono stato in tre reparti diversi dove soprattutto all'inizio ci si trova disorientati tanto da non rendersi conto nemmeno di che ora o di che giorno sia". Nonostante ciò però Laerte non è stato solo e questo ci tiene a ricordarlo: "Detto questo voglio rivolgere dal profondo del cuore un grande ringraziamento ai medici, infermieri e Oss dei reparti di rianimazione, medicina d'urgenza e chirurgia pneumologia perché  sono stati fantastici, sempre presenti e pronti ad aiutare e sono stati fondamentali per me perché ero li da solo ma loro si sono dimostrati eccezionali sia umanamente che professionalmente" Tutti hanno una parte in questo stato di emergenza e lo stare in casa più che un obbligo governativo deve essere un dovere morale verso chi, tutti i giorni, continua a garantire sicurezza e servizi: "E stata un'esperienza dura da affrontare a livello psicologico oltre che fisico - spiega Laerte - per questo che mi sento di invitare tutti a rispettare le regole e fare la propria parte in questa battaglia contro il Covid-19 perché ne va soprattutto della salute di chi lavora e non può fare a meno di farlo come noi Vigili del Fuoco ma mi riferisco anche agli operatori sanitari che combattono in prima linea e a chi lavoro nei negozi di alimentati e supermercati". Il racconto del Vigile del Fuoco descrive in maniera molto chiara l'azione subdola del Coronavirus che si presenta all'inizio con una semplice febbre bassa: "Circa un mese fa appena tornato dal mio turno di lavoro ho avuto una febbre che, ad essere sincero, ancora non mi sono chiare le cause su come l'abbia potuta prendere - dichiara - la febbre per una settimana si è sempre tenuta bassa e sono stato costantemente monitorato dal mio medico di famiglia che mi ha consigliato comunque di rimanere a casa" Una settimana di malattia quasi "normale" ma che poi precipita: "Passata questa fase mi sono poi sentito che oltre alla febbre avevo anche un po’ in affanno a livello respiratorio e così ho chiamato direttamente il 118 che mi hanno subito trasferito al reparto di rianimazione dell'Ospedale di Civitanova Marche - e da lì inizia il duro "viaggio" nei reparti del nosocomio civitanovese -  i miei ricordi dopo questo evento iniziano a farsi un po’ sfocati perché quella stessa notte mi hanno intubato, probabilmente per una crisi respiratoria che ho avuto, e poi mi sono risvegliato con una particolare maschera addosso che ho dovuto portare per diversi giorni" Primi giorni duri dove Laerte fa anche fatica a tenere il conto dei giorni: "Il dispositivo che avevo era molto complicato da portare tanto che facevo fatica anche ad addormentarmi e poi ero in una stanza buia dove il più delle volte mi sentivo disorientato e non avevo cognizione nemmeno del tempo che passava" Questo è il principio di una vera e propria battaglia che però Laerte riesce a portare avanti con fermezza, riuscendo quindi a migliorare ogni giorno: "Dopo aver portato questa maschera me ne hanno messa un altra decisamente più sopportabile e mi hanno trasferito al reparto di medicina d'urgenza dove sono rimasto per alcuni giorni e lì ho condiviso la stanza insieme ad altri 2 malati di Covid sempre debitamente distanziati ovviamente - e prosegue -. Le mie condizioni stavano migliorando di giorno in giorno e così successivamente sono stato trasferito al reparto di chirurgia pneumologia dove mi hanno ridotto man mano l'ossigeno fino a togliermelo definitivamente". Una storia, almeno clinicamente parlando, a lieto fine, ora però il Vigile del Fuoco Laerte Tombesi dovrà comunque continuare a tenere duro ma stavolta potrà farlo da casa: "Dopo tre giorni in cui ho respirato autonomamente e dopo aver sostenuto tutti gli esami del caso i medici hanno deciso di mandarmi a casa - e aggiunge -. Ora dovrò fare 14 giorni di isolamento domiciliare e poi mi sottoporrò al test del tampone per verificare se questo Coronavirus se ne è andato o no".                                     

09/04/2020 12:41
Pasqua 2020, il messaggio del vescovo Massara: "Non abbiate paura" (VIDEO)

Pasqua 2020, il messaggio del vescovo Massara: "Non abbiate paura" (VIDEO)

L'arcivescovo Francesco Massara dell'Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e Amministratore della diocesi Fabriano-Matelica ha elaborato un messaggio destinato ai fedeli, che vivranno le festività pasquali in quarantena presso le proprie abitazione a causa dell'emergenza coronavirus.  "Carissimi fratelli e sorelle, desidero raggiungerVi con questo mio messaggio pasquale in un momento nel quale la nostra vita ordinaria è stata invasa e stravolta dalla straordinarietà della quarantena imposta a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Vorrei riflettere con voi sulle parole che il giorno di Pasqua, attraverso i mezzi di comunicazione e insieme ai nostri familiari, avremo modo di ascoltare con la proclamazione del Vangelo di Matteo: «Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto» (Mt. 28, 5-6). È come se anche le parole del Vangelo volessero associare le nostre paure alla paura di quelle donne che, di buon mattino nel giorno dopo il sabato, vanno al sepolcro e si trovano sconvolte per quel che vedono: la tomba vuota! Non basta quanto hanno vissuto durante la passione del venerdì? Sembra che le loro angosce non siano cessate: non era già sufficiente uccidere Gesù sulla croce? Era necessario ora trafugare il suo corpo? Dal cuore di queste donne nasce e si sviluppa un susseguirsi di paure che, in qualche modo, stiamo vivendo e percependo anche noi in questi giorni. Gli scienziati dicono che una delle reazioni più tipiche registrate in questi casi di pandemia è proprio quella di sperimentare la paura, un’emozione primaria e fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai pericoli che incontriamo nella vita.  Abbiamo paura del contagio, di ammalarci e di contagiare i nostri cari, paura di un ricovero forzato, paura di morire e di rimanere soli, paura di perdere affetti importanti e di non poterli salutare, paura di non avere da mangiare, di non poter uscire, di perdere il posto di lavoro, paura di non poter tornare alla vita di sempre, paura su paura. Tutte queste angosce si sono aggiunte a quelle che ci accompagnano ordinariamente: paura del disastro ambientale, dei terremoti, degli esperimenti genetici in laboratorio, paura del vicino, del diverso, paura dell’immigrato e del povero, paura del terrorismo e della guerra, paura su paura. Seppur scoraggiati da queste paure, Vi chiedo di ascoltare la risposta dell’angelo alle donne spaventate: «Non abbiate paura». L’angelo accanto al sepolcro vuoto sembra non parlare più soltanto alle mirofore, cioè alle donne che portano gli unguenti per la sepoltura, ma parla a me e a te. «Francesco, non avere paura!». Questo invito a non temere percorre tutta la storia biblica. Nella Scrittura, infatti, questa parola è rivolta da Dio a tantissimi testimoni: da Abramo nostro padre nella fede, a Mosè chiamato a guidare il popolo nel deserto; da Giuseppe sposo di Maria, alla stessa Maria, Madre di Gesù e nostra; fino a Pietro, timoroso e incerto sulle acque. Così, oggi, questo invito divino raggiunge, con la sua consolazione e speranza, anche me e te: «non avere paura, fratello, sorella: coraggio, non temere!». L’angelo invita i credenti a non lasciarsi traviare dai timori e dai dubbi di fronte alla tomba vuota, a superare i limiti della morte di Gesù. Un invito a pensare a Lui in un modo diverso e completamente nuovo che richiede di reimpostare il rapporto con Lui. Un po’ come le nuove modalità di rapporto che abbiamo dovuto inventarci, con fantasia e intraprendenza, in questo tempo di forzato isolamento sociale. Il Papa, venerdì scorso 27 marzo, durante il discorso che precedeva la Benedizione Urbi et Orbi così ha pregato: «Signore tu ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi […]. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita». L’invito dell’angelo a vedere non indica soltanto un guardare che si interroga, che cerca una risposta ma è ancora immerso nel dubbio e nella titubanza; è un vedere trasfigurato, contemplativo, capace di trascendere i limiti della paura e dell’apparenza, in grado di cogliere ciò che sta al di là, oltre la paura, oltre la tomba vuota. Vedere è il verbo proprio della fede, infatti vedere oltre significa avere fede. Finalmente, l’angelo rivela il segreto, l’arcano mistero che dona gioia e stupore a questa Domenica di Risurrezione, l’Ottavo giorno senza tramonto. Allora, non bastano più le logiche umane, un toccare e un vedere limitati dalle paure, ma deve immettersi nel nostro oggi la novità che trasfigura il nostro dolore e la nostra angoscia poiché Gesù “è stato risuscitato”. L’evangelista Matteo usa volutamente un passivo teologico perché vuole lasciar intendere che la risurrezione è un’azione esclusiva di Dio, scaturita dalla Sua potenza e grazia. Se la tomba è vuota è opera di Dio. Per vedere e comprendere tutto questo, dobbiamo passare dal ragionamento alla fede, dal calcolo all’abbandono totale nelle mani del Creatore. Vorrei concludere con l’invito che Papa Francesco ha rivolto a tutto il mondo: “Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza”. Questo è il messaggio pieno di fiducia che desidero parteciparVi in questa Pasqua invitandoVi a non avere paura e ad alimentare uno sguardo di fede capace di aprirsi alla speranza di una vita nuova che rinasce dalla croce. E questo, nell’attesa di poterci nuovamente abbracciare, di condividere il dolore delle molte perdite di vite umane e di tornare a rallegrarci in Lui con nuovi stili di vita e un rinnovato rispetto verso noi stessi, la natura, i rapporti sociali ed economici. A Voi tutti e alle Vostre famiglie, un augurio affettuoso di una santa Pasqua di speranza e di Risurrezione".

09/04/2020 12:00
Aperto il nuovo reparto Covid all'ospedale di Macerata: la benedizione del vescovo Marconi

Aperto il nuovo reparto Covid all'ospedale di Macerata: la benedizione del vescovo Marconi

Nella prima mattinata di oggi 9 aprile il Vescovo della Diocesi di Macerata Tolentino Recanati Cingoli e Treia Mons. Nazzareno Marconi, alla presenza del Direttore dell’Area Vasta 3, dottor Alessandro Maccioni,  e di una piccola rappresentanza di operatori sanitari, ha impartito la benedizione al nuovo reparto di medicina Covid presso la palazzina ex malattie infettive della struttura ospedaliera di Macerata. L’edificio, separato dal corpo centrale dell’Ospedale, ha la capacità di ricovero di 45 posti letto ed è pronto ad accogliere, già da oggi, malati Covid che non necessitano di terapia intensiva. "Si ringraziano il Vescovo Monsignor Marconi per la benedizione impartita in questa particolare giornata di Giovedì Santo e tutti i dipendenti dell’AV3 e delle ditte private che hanno lavorato incessantemente in questi giorni affinchè i tempi di consegna del Reparto venissero rispettati" - ha affermato il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni..  

09/04/2020 11:55
Coronavirus, 19 casi positivi all'Ircer di Recanati: "C'è bisogno di personale sanitario"

Coronavirus, 19 casi positivi all'Ircer di Recanati: "C'è bisogno di personale sanitario"

Riscontrati 19 casi di positività al Covid-19 presso la struttura per anziani Ircer Assunta di Recanati. Presso la stessa Fondazione nelle giornate di sabato e lunedì sono stati eseguiti gli esami del tampone sia al personale che opera nella struttura sia agli ospiti presenti. Nel primo pomeriggio dello scorso 7 aprile è giunta una telefonata da un medico di base che informava la Fondazione Ircer della positività di un  suo paziente. La Direzione della Fondazione già dalla mattinata dello stesso 7 aprile aveva richiesto l’esito dei tamponi al fine di poter attuare tempestivamente le ulteriori attività e misure di contenimento dell’infezione, così come prevedono i protocolli sanitari. Soltanto nel tardo pomeriggio inoltrato, la Fondazione ha avuto l’esito dei tamponi per tutti gli operatori in Ircer e una parte degli ospiti. I risultati dei restanti tamponi sono stati ricevuti nella mattina dell’8 aprile. Ci sono 17 ospiti positivi Covid 19 nella struttura Ircer e 2 operatori, il cui esito del tampone ha dato positività al coronavirus. “Appresa la completa mappatura sanitaria, la Fondazione ha prontamente messo in atto nuove misure di contenimento dell’infezione e di gestione dei casi risultati positivi Covid 19, nel rispetto dei protocolli sanitari previsti”, fa saper il presidente della Fondazione Ircer il dottor Giacomo Camilletti. Assicuro che , nonostante le criticità, la fondazione sta gestendo con i massimi sforzi e continua a mettere in campo risorse al fine di gestire nel miglior modo possibile tale emergenza sanitaria. Ci siamo già attivata per potenziare l’attuale forza lavoro in ambito sanitario ed abbiamo fatto pertanto richiesta all’Asur Marche di poter attingere nella lista del personale infermieristico. L’Asur Marche, ha prontamente recepito la richiesta attivandosi anche attraverso l’interessamento del direttore del Distretto Sanitario di Civitanova Marche “. “La Direzione della Fondazione per la ricerca di nuovo personale infermieristico  – continua Camilletti - ha contattato anche gli Ordini Professionali e la Protezione Civile, a tal proposito si rende noto che nel sito istituzionale Ircer si potrà prendere visione del bando di manifestazione di interesse per l’assunzione di personale infermieristico. Ad oggi nessun riscontro, in ogni caso si continua la ricerca per il potenziamento della parte infermieristica visto anche la presenza di questi casi Covid19 positivi. L’Ircer coglie ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti gli operatori che ogni giorno prestano con dedizione e professionalità la loro attività lavorativa nella struttura e ringrazia anche il Sindaco per la vicinanza dimostrata nonché per la sua fattiva collaborazione”.  

09/04/2020 09:35
Coronavirus Marche, su 662 tamponi effettuati sono 96 i nuovi casi positivi: trend stabile

Coronavirus Marche, su 662 tamponi effettuati sono 96 i nuovi casi positivi: trend stabile

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19  sono 96 sui 662 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 4955 su un totale di 18.194 campioni testati.  Si registra una sostanziale stabilità nel rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati, rispetto alla giornata di ieri quando su 913 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 149. Il computo totale dei positivi rispetto ai tamponi analizzati è del 27,23, trend anch'esso stabile. Ecco nel dettaglio le tabelle pubblicate dal Gores:  

09/04/2020 09:22
Coronavirus,a Tolentino i casi positivi salgono a 18: lo comunica il sindaco Pezzanesi

Coronavirus,a Tolentino i casi positivi salgono a 18: lo comunica il sindaco Pezzanesi

Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha informato tramite un comunicato ufficiale la situazione Covid-19 a Tolentino "Ad oggi mercoledì 8 aprile 2020 questi sono i dati ufficiali: i casi positivi sono 18 ai quali si aggiungono 30 persone che sono in quarantena - sottolinea il primo cittadino di Tolentino-. Come sempre invitiamo tutti a restare a casa, a prestare la massima attenzione per evitare situazioni di contagio e rispettare tutte le disposizioni per contenere la diffusione del Covid"

08/04/2020 19:17
San Severino, buoni spesa: iniziata la distribuzione grazie ai volontari della Protezione Civile

San Severino, buoni spesa: iniziata la distribuzione grazie ai volontari della Protezione Civile

Da questa mattina ha preso il via la distribuzione dei Buoni spesa alimentari. Grazie al supporto dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile tutto si è svolto in modo molto ordinato. Dopo un attento esame dei fabbisogni e delle domande presentate, in tutto un centinaio quelle giunte al sindaco e all’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche, è iniziata la consegna dei ticket previsti quale misura di solidarietà dal Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo. La distribuzione proseguirà anche nei prossimi giorni in base alle nuove domande. Di seguito l’elenco degli esercizi commerciali convenzionati che hanno dato disponibilità ad accogliere i Buoni spesa alimentari: Coop Alleanza 3.0 di via Virgilio da San Severino n.68, che ha anche deciso di applicare un ulteriore sconto del 10% sull’importo del valore del buono, i Supermercati Sì con Te in via Ranaldi n. 8 e in piazzale Del Commercio n. 34, l’Alimentari Luciano di viale Santa Margherita n. 169 in località Cesolo, il Minimarket di Branchesi Stefano di via Giovan Battista Caccialupi n. 38, l’Antica Latteria Crai di viale Bigioli n. 68, la Casa del Pane di via Piazzale del Commercio, il supermercato La Qualità di Antonio Vissani in viale Bigioli n. 122, Nuova Stella Polare – Sapore di Mare in viale Giuseppe Mazzini n. 17, l’azienda agricola Cinzia Anibaldi località Biagi n. 23, l’Ingrosso salumi e formaggi MeC in via Francesco Antolisei n. 15, la Farmacia Natali in via Eustachio, le Carni Sant’Elena in viale Santa Margherita n. 159 e il Supermarket Pronto in Tavola in via Settempeda n.38. I moduli per la domanda dei Buoni ma anche quelli per la convenzione da parte delle attività sono disponibili all’indirizzo https://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/avvisi-cms/buoni-spesa-alimentari-covid19-procedure-e-modulistica/ dove si possono trovare anche ulteriori informazioni.  

08/04/2020 17:33
Potenza Picena, Emporium-Plexi riconverte la produzione per la realizzazione di barriere e visiere protettive

Potenza Picena, Emporium-Plexi riconverte la produzione per la realizzazione di barriere e visiere protettive

Nella lotta al coronavirus c’è bisogno dell’aiuto di tutti, anche delle imprese. Ecco allora che Plexi - Emporium, azienda di Potenza Picena specializzata nella lavorazione del plexiglass per i complementi di arredo e l’illuminazione decorativa, decide di riconvertire la produzione per venire incontro alle crescenti esigenze della popolazione nell’azione di contrasto al Covid 19. Nelle ultime ore è stata attivata, infatti, una linea di barriere protettive (parafiato) in cristallo acrilico trasparente per la protezione dei clienti e degli operatori che operano nella grande distribuzione organizzata evitando contatti di particelle aeree e una linea di visiere protettive (proteggi viso) in PETG. e polipropilene. “Non potevamo restare fermi di fronte alla grande e preoccupante carenza di strumenti di protezione necessari per limitare il contagio – hanno spiegato Gabriele e Luca Pierini, titolari dell’azienda. Ci siamo impegnati – quindi -per riorganizzare completamente la nostra produzione in tempi brevi e metterci a disposizione della collettività. Le richieste sono talmente elevate che siamo stati costretti ad impostare la produzione giornaliera su tre turni continuativi di lavoro, sette giorni su sette”. La filosofia di Plexi -Emporium è sempre stata orientata al positive thinking, positive design e che il pensiero positivo possa davvero essere di aiuto a tutti anche in questo momento difficile per farci reagire e renderci più forti

08/04/2020 17:17
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