Una nuova avventura per Enrico Mazzaroni: lo chef riparte da "Il tiglio in vita"
“È una sensazione strana, un po’ gioia un po’ paura: la gioia per la nascita di una nuova creatura e insieme la paura che provi quando percorri una strada che non conosci e che non sai dove ti condurrà. La stessa paura che ci portiamo dentro dal 30 ottobre e che temo non passerà più”. Per lo chef Enrico Mazzaroni oggi è un giorno importante. Con la voce che si spezza per l’emozione prova a spiegare come si sente quando ormai manca poco all’inizio di una nuova avventura. Il terremoto ha buttato giù il suo storico locale a Montemonaco, “Il tiglio”. Ma da stasera, sabato 10 giugno, Enrico può ricominciare: riparte da “Il tiglio in vita” di Porto Recanati, ristorante sul lungomare Scarfiotti.
“Quando il locale che i miei genitori dal 1994 hanno costruito mattone su mattone è stato dichiarato inagibile per me è iniziato un calvario. Dopo il terremoto – racconta Enrico – volevo lasciar perdere. Ma la gente che incontravo e le persone che mi scrivevano insistevano perché ci riprovassi. Allora mi sono detto che avrei dovuto rimettermi in gioco. Se c’è una cosa che ho imparato da questa brutta storia è che non si possono fare progetti per il futuro. Si deve prendere quello che viene dando il meglio di sé. E una grande possibilità per ricominciare alla fine è arrivata. Me l’ha data un imprenditore di Porto Recanati, Luigi Guazzotti. Abbiamo costituito una società: Luigi ha investito dei soldi e io ho portato la mia esperienza. La nostalgia per i posti in cui sono cresciuto e che ho dovuto lasciare ancora si fa sentire, ma bisogna andare avanti e mi sono ripromesso che mi sarei impegnato al massimo”.
“Ho la fortuna di avere accanto – prosegue – i ragazzi che lavoravano con me. In tutti questi mesi mi hanno aspettato ed è stata per me una cosa bellissima, una grande soddisfazione. Poi c'è la mia cucina, il mio modo di selezionare e lavorare le materie prima”. Una passione, quella per la cucina, scoppiata quasi per gioco quando Enrico si divertiva a inventare ricette per i suoi amici. A quei tempi era ancora studente e aiutava i genitori d’estate. Poi è arrivata la decisione di lasciare i libri, di indossare il grembiule da chef e dedicarsi completamente alla ristorazione.
Una passione più forte anche della paura e che promette di regalare ancora grandi soddisfazioni. “Da stasera e fino a fine settembre saremo aperti a pranzo e a cena, poi per le ferie si vedrà. Ci sono tutte le carte in regola per ripartire alla grande. Noi – assicura infine Enrico – cercheremo di fare il nostro meglio”.
(Foto di Guido Picchio)
Commenti