"Un uomo, una voce": la finzione che si mescola alla storia di Gigli - FOTO e VIDEO
“Un uomo, una voce”: questo il titolo del film che si sta girando su Beniamino Gigli il regista maceratese Giuseppe Conti.
Non poteva mancare, tra le scene del film, l’incantevole Villa Gigli, aperta per l’occasione dai proprietari alla troupe e al cast del film sul più grande tenore del Novecento. Nella dimora storica sono state girate principalmente tre scene: la cena della contessa nella sala da pranzo, il ballo nel salone delle feste, l’incontro di Gigli (cameriere) con la contessa nel salottino, oltre ad alcune riprese all’esterno della Villa.
A fare da sfondo al ciak gli arredi originali dell’epoca in cui è vissuto Gigli, tra cui il pianoforte, grazie al rispetto che i proprietari passati e presenti hanno sempre osservato verso Beniamino. Proprio per questo amore verso la grande voce di Recanati, hanno accettato con molto entusiasmo di aprire la Villa al film.
Questa bellissima dimora rappresenta un grande crocevia nella vita del giovane Gigli che in giovane età cercava di coltivare la sua passione per il canto ma la sua condizione economica non gli permetteva di iscriversi ad un’accademia di prestigio, così finì per fare il cameriere nella Villa romana, dove hanno fatto le riprese, e lì incontrò il colonnello Delfino che gli spianò la strada, facendogli fare il servizio militare a Roma, e, soprattutto, lo aiutò ad iscriversi all’ Accademia Santa Cecilia che gli garantiva una borsa di studio di 60 lire al mese che permise, al giovane tenore, di mantenersi e di proseguire gli studi.
Il film vuole far conoscere al grande pubblico la figura di Gigli, soprattutto negli aspetti meno conosciuti della sua vita, quelli che riguardano l’infanzia e l’adolescenza. Il regista Conti ha voluto fortemente cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità della storia, non solo nelle parole degli attori, ma anche nella scenografia utilizzata.
https://www.youtube.com/watch?v=-fNBBbj3sTY
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