"Un cuore per Camerino": in 200 in piazza per dimostrare la tenacia e la forza dei cittadini
"In 200 uniti per non mollare" è l'ennesima dimostrazione di forza, tenacia e volontà dei cittadini di Camerino. Una manifestazione singolare e bellissima quella svoltasi in piazza Cavour recentemente aperta dopo essere stata chiusa a causa degli eventi sismici del 2016 grazie al fondamentale contributo del fotografo Roberto Conti. A partire dalle 11:00, gli interessati, e non solo i cittadini della città ducale, si sono ritrovati insieme per trascorrere una giornata di festa durante la ricorrenza di Ognissanti.
Superare le ferite del sisma, rinascendo dal dolore e traendone un messaggio di forza e di speranza. Muniti di caschetti colorati, hanno seguito le poche indicazioni del fotografo e hanno ricreato il cuore umano in questo particolare flash mob, immortalato dal drone. Un'atmosfera serena e allegra coronata dal cielo azzurro come dimostrazione del legame delle persone con la città. Conti si è avvalso di una piattaforma aerea messa a disposizione dal Comune, altro attore importante. L'evento sarà inserito nel Progetto Fotografico "La mia vita prima della zona rossa". Presenti anche la Croce Rossa Italiana, con il presidente della sezione cittadina Gianfranco Broglia e i volontari della Protezione.
“Questa volta siamo stati favoriti da una magnifica giornata - ha commentato Roberto Conti - Il grande cuore è il segno del nostro amore e della grande voglia di riprendere possesso della città. Il gesto simbolico dedicato a Camerino è perfettamente riuscito anche grazie all’aiuto e alla collaborazione degli amici Carlo Orsolini, Francesco, Elisabetta, di mia moglie Anna Lisa e della nostra figlia Elisa; tutti hanno messo del loro nella preparazione dello scatto e nelle riprese realizzate. Ringrazio tutti i camerinesi che sono saliti in piazza Cavour per prestarsi solidarmente a questo segno. Un’altra bella pagina che inserirò nel Progetto “La mia vita nella zona rossa”, un omaggio fotografico che, in primis, ho voluto dedicare ai miei amici commercianti, perché è la categoria che ha subito i maggiori disagi e, tuttora, è in sofferenza. Molti di loro stanno svolgendo la loro attività in condizioni limite, altri debbono ancora ripartire. Per chi vive del proprio lavoro e della propria attività la situazione è davvero dura. E’ un messaggio che vorrei lanciare alle istituzioni, non tanto a quelle comunali che hanno fatto, stanno facendo e, scommetto, che faranno tanto, bensì più in alto, rivolgendomi alla Regione e la Governo centrale. C’è bisogno di visioni per il futuro di Camerino; da parte nostra ce la metteremo tutta, ma lo Stato deve essere più presente, più vicino alle popolazioni e anche più veloce. Le persone non possono più aspettare. E’ passato un anno, ed è troppo”.
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