Un aiuto concreto per il Burundi: il Sermit raccoglie fondi e materiali per un centro materno infantile
Nel corso di una conferenza stampa, la presidente del Sermit Anna Andreani ha presentato un importante progetto promosso dalla stessa odv, in collaborazione con il Sermir di Recanati, per donare apparecchiature e presidi medici al centro sanitario materno infantile di Gitega, nel Burundi.
Erano presenti all’incontro, ospitato presso la Colma Medical Devices, Don Rino Ramaccioni, gli assessori Elena Lucaroni e Fabiano Gobbi in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, Luciano Ruffini, Paola Giorgi, Marcello Santecchia del Sermit, i medici Andrea Mosca, Loredana Piermattei e Francesca Orici, Aldo Tiburzi della Croce Verde, Daniele Sparvoli della Colma, Tonino Crocetti della Cgm.
In pratica, a seguito di un viaggio in Burundi e considerate le difficili condizioni in cui si trova a vivere la popolazione, basti pensare che il 50% dei bambini non sopravvive agli otto anni di età, che l’80% delle persone mangia una sola volta al giorno e che il salario medio non supera i cinquanta euro mensili a fronte di costi elevati per luce, benzina, farmaci, tecnologia, ecc. ovvero tutto quello che viene importato, vista la struttura realizzata da una suora missionaria francescana, Suor Stefanie, il Sermit ha pensato di portare aiuti consistenti in materiali sanitari. Dopo un primo invio, l’odv tolentinate si attivata per arrivare a raccogliere insieme all’omologo sodalizio recanatese circa 40 mila euro che sono serviti ad acquistare diverse apparecchiature medicali e materiali, sia nuovi che rigenerati.
"Grazie alla piena collaborazione di Colma Medical Devices e di Daniele Sparvoli è stato possibile fare importanti economie di scala che hanno permesso di inviare in Africa: una incubatrice neonatale, un ecografo palmare di ultima generazione che viste le ridotte dimensioni, grazie ad un tablet può essere facilmente utilizzato anche fuori della struttura ospedaliera, un concentratore di ossigeno, un monitor fetale, un carrello d’emergenza, un misuratore di pressione, diverse sedie e sgabelli oltre a medicinali vari (antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, integratori); bende tubolari (nuovo); elletrocardiografo con carrello (rigenerato); sterilizzatore ospedaliero (rigenerato); 2 lettighe - 1 generica 1 ginecologica (rigenerate); strumentazione visita ginecologica (rigenerata); materiale neonatale (e accessori quali: passeggini, carrozzine, bilancia, culle, fasciatoi, biancheria varia, vestiario neonatale tutto donato e rigenerato)".
Fondamentale il coinvolgimento delle aziende private e professionisti del settore sanitario, oltre che dei privati cittadini, quali Associazione Raffaello Camerino, Associazione San Vincenzo de’ Paoli, Associazione Coordinamento solidarietà e sviluppo OdV - Montemarciano, Croce Verde Macerata, Cgm Srl surgelati, Fratelli Ramaccioni infissi, Autotrasporti Ciavaroli, Chiaroscuro Ristorante, Colma srl, Clik ufficio, Ancescao A.p.s. di Corridonia.
Anche i medici Loredana Piermattei, Sabina Brandi, Adriana Corneli, Francesca Orici e Nadia Storti hanno donato varie apparecchiature e presidi medici.Il container partirà dal porto di Genova il 6 dicembre e vista l’impossibilità di attraversare il canale di Suez dovrà affrontare, con l’unico corriere che ancora spedisce in Burundi, un lungo viaggio, superando anche una forte burocrazia per arrivare a destinazione a Gitega.
"L’intenzione comune, è stato ribadito da tutti nel corso della conferenza stampa, è quello di assicurare un pasto al giorno ai bambini seguiti nelle due missioni e alle suore, supportare l’ospedale regionale nei bisogni sanitari più urgenti delle mamme e dei bambini della comunità di Gitega, contrastare le principali malattie infettive, orientare e formare i giovani al lavoro qualificato, aiutare almeno 2/3 giovani l’anno ad intraprendere gli studi universitari e/o corsi post laurea, formare le suore infermiere e ostetriche all’utilizzo dei dispositivi medici, dare continuità al progetto". "Per raggiungere questo obiettivi si vuole sensibilizzazione e coinvolgere: singoli benefattori, associazioni confessionali e laiche, istituzioni pubbliche (SSN economia circolare), aziende private e pubbliche, persone di buona volontà, designazione del 5x1000 al Sermit".
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