Questa mattina a Treia presso il Centro studi Dolores Prato, è stato presentato dall'assessore alla Cultura Edi Castellani, dal pediatra Andrea Galvagno e dalla pediatra Samuela Salvatori, il progetto "Dono del libro per i nuovi nati" che ha coinvolto nel mese di giugno, in diversi appuntamenti, numerosi bambini e bambine dei 28 comuni aderenti della provincia di Macerata, il progetto rientra nell'ambito del Protocollo Regionale Nati per Leggere.
Il libro in dono "Guarda che faccia", distribuito ai nati tra il 2017 ed il 2018, appositamente selezionato dalla Regione Marche, come simbolico invito a fare della lettura ai propri piccoli un momento centrale della relazione affettiva e della vita familiare, oltre a contenere estratti importanti per la crescita del bambino, ha al suo interno buffe foto di bambini e bambine che catturando l'attenzione dei nuovi nati e li avvicinano alla lettura sin dalla più tenera età. Durante l'incontro con i genitori ed i nuovi nati, l'assessore ha ribadito più volte l'importanza della lettura rivolta ai bambini fin dai primi mesi di vita, anche in relazione allo sviluppo cognitivo, mentre i medici Pediatri hanno sottolineato come l'evidenza scientifica dimostri che i primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo svolgimento intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per tutta la vita.
L'assessore alla Cultura al termine dell'intervento, ha fatto notare ai presenti che con il progetto è nata anche un importante rete che vede coinvolte famiglie, istituzioni, pediatri e biblioteche. La creazione di questa rete, che fa capo alla Biblioteca Mozzi Borgetti e coordinata dalla formatrice Elena Carrano, con la costante collaborazione della pediatra Lucia Tubaldi membro dell'associazione Culturale Pediatri e dei volontari lettori guidati da Cinzia Bonifazi, ha portato anche ad ottenere il premio nazionale al Salone del Libro del 2016.
Il ringraziamento finale è stato rivolto a tutti i presenti, e alla Regione Marche per aver sostenuto l'importante progetto "Nati per Leggere" e per aver finanziato l'acquisto dei libri, investendo in cultura, rivolta alla prima infanzia.
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