Sabato 4 settembre, alle ore 10.30, verrà nuovamente aperta e riconsegnata ai tolentinati la storica Porta Marina. I lavori di recupero sono iniziati nel mese di aprile 2021.
Gli interventi sono stati eseguiti grazie l’’Ordinanza Commissariale n. 104 del 29 giugno 2020 con la quale è stata disposta l’assegnazione di contributi di cui al Fondo per le Aree Terremotate, per un ammontare complessivo previsto di 200.000 euro.
A seguito dell’approvazione del progetto definitivo, redatto dai tecnici architetto Cesare Salvatori (progettazione architettonica e strutturale), l'ingegner Martina Terzi (coordinamento della sicurezza in fase di progettazione), il geologo Stefano Palpacelli e il perito industriale Fabrizio Mancini (progettazione illuminotecnica), si è reso necessario provvedere alla rivisitazione di alcune scelte progettuali, nel rispetto di quanto prescritto dalla Soprintendenza dei Beni culturali e del Paesaggio della Regione Marche.
Il progetto esecutivo è stato quindi adattato alle prescrizioni dell’Ente sovraordinato comportando un aumento di spesa, per un ammontare complessivo del quadro tecnico economico pari a 209.000 euro (di cui 200.000 finanziati e 9.000 a carico del bilancio comunale).
I lavori di restauro conservativo si sono articolati in: pulitura di tutte le superfici; rifacimento del piano di copertura orizzontale, a seguito dello smantellamento della copertura posticcia in legno rinvenuta; risarcitura e consolidamento delle murature col metodo cuci-scuci; consolidamento della volta; doppia cerchiatura in acciaio all’altezza del piano di calpestio e in sommità; ristilatura armata del paramento interno alla porta; realizzazione della nuova illuminazione.
Porta Marina era l’antico accesso da e per la costa, "Era denominata – come ricorda il professor Giorgio Semmoloni – 'del Monastero', risalente al XIII secolo quando il Comune fece avanzare la cinta muraria occupando la vigna dei monaci di San Catervo. Ha l’arco acuto in pietra arenaria a piè di una torre merlata a sporto e difesa piombante. Conserva alcuni gangheri in ferro, una parte di ganghero in pietra e gli incastri per la sbarra. La porta, completata da un rivellino circolare a difesa, costruito bel 1490 e battuto nel 1840 per facilitare il transito delle diligenze trovandosi sul percorso della Strada Lauretana, segnò il passaggio di tanti viaggiatori, personaggi illustri, papi, uomini d’arme, santi e pellegrini fino a quando, nel 1880, venne costruito a fianco del Torrione di San Catervo il nuovo ponte che fece mutare il corso della strada, poi denominata Nazionale".
“Lo studio illuminotecnico e la scelta tecnica è stata effettuata con particolare attenzione con l’obiettivo di valorizzare architettonicamente quanto meglio possibile la Porta posizionata lungo uno dei tratti rimanenti delle mura del centro storico della città ed in prossimità del Politeama – spiega il Comune - . E, allo stesso tempo, avere un’illuminazione confortevole evitando l’uso di luci spettacolari che fuoriuscendo dalla sagoma dell’edificio genererebbero antiestetici e fastidiosi coni di luce".
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