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Tolentino, l'appello del comitato Centro Storico alla Soprintendenza: "Salvate le opere d'arte del Ss. Crocifisso"

Tolentino, l'appello del comitato Centro Storico alla Soprintendenza: "Salvate le opere d'arte del Ss. Crocifisso"

Un appello accorato per salvare il salvabile. Il comitato di quartiere Centro Storico ha scritto una lettera alla Soprintendenza per salvare le opere d'arte sacre presenti nelle chiese colpite dal terremoto ad oggi praticamente abbandonate.

"A seguito del terribile sisma del 30 ottobre 2016 che ha duramente colpito la Città di Tolentino" scrive il comitato "numerosi monumenti storico-artistici e religiosi della città sono stati gravemente danneggiati. Il centro storico e la città tutta, prima dell’evento sismico, aveva un patrimonio artistico, architettonico e religioso importante, collegato ad un significativo ed importante sistema di pellegrinaggio per i fedeli o per i turisti, grazie alla presenza della Concattedrale di San Catervo, patrono della città, la Basilica di San Nicola, conosciuta in tutto il mondo, la Chiesa di San Francesco, del SS. Crocifisso, la Chiesa del Sacro cuore di Gesù e la Chiesa della Madonna della Tempesta il gioiello di fede e di arte.

La situazione economica attuale, l’ampiezza del “cratere” dell’area ferita dal sisma non lasciano spazio alla speranza di avviare procedimenti e azioni di ristrutturazione o restauro di questi monumenti e delle opere custodite, in tempi certi e con risorse economiche adeguate. 

Tra i tanti monumenti che hanno subito gravi danni a seguito del terremoto c'è la chiesa del SS. Crocifisso, nel quartiere dei Cappuccini, in Piazza Porcelli. L’evento sismico ha lasciato importanti lesioni strutturali della chiesa, con crollo della volta in mattoni e di larga parte della copertura. Questo stato di cose ha messo in serio pericolo di conservazione i manufatti religiosi e le opere d’arte ancora presenti (tele, dipinti, bassorilievi,affreschi), che ancora oggi, a distanza di due anni, non sono state recuperate nè restaurate.

Il patrimonio artistico e religioso si trova in uno stato di abbandono totale e in pericolo di conservazione a causa dell’azione degli eventi atmosferici e per la presenza di volatili non essendo stato avviato nessun provvedimento di messa in sicurezza delle aperture e del Tetto dell’edificio.

Auspichiamo un celere interessamento della Soprintendenza delle belle arti: costituirebbe, assieme ai dirigenti e al personale preposto un significativo intervento per garantire il recupero, la salvaguardia e la messa in sicurezza delle preziose vestigia della città sia artistiche che religiose".

 

 

 

 

 

 

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