Tolentino intensifica lotta alle zanzare: installate 14 ovitrappole per il monitoraggio “hot-spot”
Continuano le azioni predisposte dal sindaco Mauro Sclavi, dall’Amministrazione comunale e dall’Ufficio Ambiente del Comune di Tolentino, in accordo con l’AST, per combattere il proliferare e la presenza dei piccoli insetti ed in particolare delle zanzare. Infatti, dopo l’ordinanza che dispone una serie di accorgimenti da adottare per evitare la presenza e l’aumento delle zanzare, dopo gli accorgimenti adottati con la disinfestazione con pasticche nei ristagni d’acqua per prevenire la schiusa delle uova e dopo gli interventi in alcune zone della città, considerate sensibili, con il nebulizzatore, è stato deciso di aderire alla campagna di monitoraggio pianificata dall’Istituto Zooprofilattico sanitario dell’Umbria e delle Marche.
“Continuiamo – precisa il sindaco Sclavi – a mantenere alta l’attenzione sulla presenza nel nostro territorio dei piccoli insetti, come le zanzare. In particolare, insieme alle Autorità sanitarie, vogliamo monitorare la presenza della zanzara tigre, particolarmente pericola perché in grado di trasmettere, quale portatore, malattie tropicali all’uomo. Quindi nelle prossime settimane, anche a Tolentino, saranno posizionate alcune postazioni ovitrappole per tenere sotto controllo la presenza di specie esotiche di insetti potenzialmente rischiosi per la popolazione. Ciò ci consentirà di intervenire con puntualità e in maniera precisa con il trattamento ritenuto più idoneo per eliminare le zanzare e gli altri piccoli fastidiosi animali. Quindi prevenzione e interventi per garantire la salute pubblica”.
Il monitoraggio” hot-spot” si basa sulla creazione di una cella di monitoraggio di 1 kilometro di lato con all’interno 14 ovitrappole disposte a distanza di circa 300 metri l’una dall’altra. Tale cellula viene scelta e pianificata dall’IZSUM in collaborazione con il Comune, viene scelta l’area ritenuta idonea con caratteristiche urbane omogenee: alta densità abitativa, presenza di “isole verdi” (come parchi giochi per bambini, piccoli giardini privati, giardini condominali, ecc), tipologia abitativa residenziale omogenea.
L’Izsum identifica e georeferenzia univocamente su mappa una lista di possibili siti d’istallazione in cui posizionare le 14 ovitrappole, fornendo al Comune il materiale necessario per il monitoraggio.
Il Comune individua il personale addetto alla raccolta settimanale che istallerà le ovitrappole e seguirà il monitoraggio per tutta la durata della stagione vettoriale. Il primo posizionamento dell’ovitrappola sarà fatto in conformità ai programmi di monitoraggio e all’andamento climatico stagionale. Alla prima installazione se l’ovitrappola non viene posta nel punto consigliato si dovrà georeferenziare (con GPS o GIS) il nuovo punto comunicandone le coordinate al Centro Regionale di Sorveglianza Entomologica Malattie da Vettore (CREVe) dell’IZSUM.
Le stazioni scelte per ciascuna ovitrappola devono essere mantenute fisse nel corso della stagione. Settimanalmente le listelle di masonite identificate singolarmente dovranno essere inviate in buste di plastica, accompagnate dalla distinta invio campioni al Dipartimento di Prevenzione che provvederà a inviarla alla sede Izsum più vicina.
L’istituto Zooprofilattico Umbria e Marche provvederà all’analisi ovvero al conteggio delle uova presenti e alla rilevazione dell’eventuale presenza di specie esotiche riscontrato con lo sfarfallamento delle stecche mensili. Le trappole vanno installate nella vegetazione, in ombra dove la zanzara tigre si ripara nelle ore calde. Per un corretto posizionamento vanno seguiti i seguenti punti: evitare posti dove vi sia un eccessivo scorrere d’acqua piovana da tetti, grondaie, pensiline, ecc. in quanto si corre che l’ovitrappola sia sommersa o rovesciata; evitare zone molto frequentate da bambini e/o animali domestici, in quanto potrebbero rovesciarle; se possibile metterle a riparo e nasconderle alla vista; sistemare le trappole in luoghi dove rimangano possibilmente in ombra per la gran parte della giornata, evitando l’esposizione alla luce diretta del sole; le trappole possono essere riparate sotto alberi, tettoie, pensiline, ecc. al riparo dal vento e dalle perturbazioni; devono essere scelti posti dove sia consentito un libero accesso settimanale agli operatori evitando aree private.
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