Tolentino, il Tar respinge la richiesta di sospensione del pagamento canone per i container
Oggi il TAR, nel dichiarare la competenza del Tribunale ordinario circa i canoni o altri corrispettivi richiesti per la concessione dei container, ha respinto la domanda di sospensione, presentata da due ospiti dei container assistititi dagli avvocati Riccardo Scagnetti e Piero Montecchiari, riguardo ai provvedimenti emessi dal Comune di Tolentino che determinavano il canone da pagare per la permanenza presso l’area container. Provvedimenti che, quindi, sono stati dichiarati pienamente efficaci.
“Sono molto soddisfatta dell’esito del Giudizio” - dichiara l’assessore Flavia Giombetti – andremo avanti con la linea profilata già in campagna elettorale. Sono sempre stata sicura della correttezza dell’operato di questa Amministrazione e, forte del sostegno e della competenza dei collaboratori di cui si avvale, nonché della professionalità dell’avvocato Pianesi, ne abbiamo avuto conferma anche dal punto di vista giudiziario. È solo la prima di numerose azioni che con meticolosità stiamo predisponendo nell’esclusivo interesse della città”.
“È un risultato molto importante” – chiosa il sindaco Mauro Sclavi - ho piena fiducia della mia giunta e dei collaboratori che in maniera capillare affrontano le varie problematiche. Sono certo che quello di oggi sia solo uno dei tanti traguardi che ci siamo prefissi”.
A seguito del ricorso al TAR il Comune di Tolentino, a mezzo dell’assessore alla Ricostruzione Giombetti e del legale Luigi Pianesi, aveva cercato un accordo, forte della legittimità dei provvedimenti che aveva emesso per correggere le storture della gestione della precedente Amministrazione e attuare il progressivo smantellamento dell’area container.
L’incontro, avvenuto presso i locali del Comune, durante il quale l’avvocato Pianesi e i consulenti del Comune di Tolentino avevano chiaramente indicato che le assegnazioni degli appartamenti avrebbero seguito l’iter legale nel pieno rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente e delle graduatorie, non aveva portato a nessuna definizione stragiudiziale.
Nel frattempo, Hanane Aatata ha accettato un appartamento che si è recentemente liberato e le è stato proposto sussistendone le condizioni di legge (è madre di due minori) e seguendo l’iter già adottato nei casi simili al suo.
“Non è mai stata volontà di questa amministrazione di mettere nessuno in mezzo ad una strada, come impropriamente detto da alcuni” – precisa Giombetti – “continuando ad essere nostra ferma intenzione assicurare agli aventi diritto la piena parità di trattamento. Come è accaduto per la signora Aatata. L’azione giudiziaria incautamente iniziata dalle ricorrenti ha legittimato e reso pienamente efficace, quindi, passibile di esecuzione, il nostro operato”.
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