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Tolentino, donne vittima di violenza: nasce "una stanza tutta per sé" nella caserma dei carabinieri

Tolentino, donne vittima di violenza: nasce "una stanza tutta per sé" nella caserma dei carabinieri

Eccezionalmente la caserma sede della Compagnia dei carabinieri di Tolentino si è tinta di arancione. È  stata inaugurata oggi “una stanza tutta per sé”, ambiente dedicato all’audizione delle vittime vulnerabili, donato dalla Soroptimist Italia e in particolare dal club di Macerata nel marzo 2020.

La stanza ha le caratteristiche necessarie alla miglior gestione della vittima, in termini di riservatezza, arredo, colori, presenza di giochi per i bambini, possibilità di audio video registrazione, in un contesto più familiare e idoneo a instaurare un dialogo fiduciario.

Il taglio del nastro era stato rinviato a causa della pandemia, ma oggi finalmente le porte della caserma si sono aperte alle autorità del territorio, rappresentanti a vario titolo delle Istituzioni che costituiscono la “rete di protezione delle vittime vulnerabili”.

C'erano la pm Rita Barbieri, magistrato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Deborah Pantana, consigliera di Parità della Provincia di Macerata, Sabrina De Padova, presidente Consiglio delle Donne di Macerata, il primo cittadino Mauro Sclavi, il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Massi, gli assessori Elena Lucaroni e Flavia Giombetti, Maria Pia Branchesi, responsabile Servizi sociali Tolentino, il comandante della Polizia Locale Davide Rocchetti, medici, dirigenti scolastici e presidenti delle associazioni impegnate nel territorio. Presente ovviamente la comandante della Compagnia di Tolentino Giulia Maggi

Per la data dell’inaugurazione è stato scelto il mese di novembre proprio al fine tenere viva l’attenzione dei più giovani sull’argomento, in vista della data del 25, scelta dalle Nazioni Unite come giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vista ancora oggi la frequenza inaccettabile di vittime anche nel nostro Paese.

La donazione della “stanza dedicata alle vittime vulnerabili” costituisce, oltre a un simbolo di affetto dell’associazione Soroptimist per le vittime vulnerabili anche un segno tangibile e concreto di vicinanza all’impegno quotidiano dell’Arma dei carabinieri in questo settore, che va costantemente gestito con professionalità e sensibilità.

L’associazione Soroptimist Club Macerata, presieduta da Maria Leonori, oltre a donare la stanza, ha partecipato all’organizzazione dell’inaugurazione, che è avvenuta alla presenza di Giovanna Guercio, astigiana, presidente nazionale Soroptimist Italia. 

Ospiti di eccezione sono stati i rappresentanti degli studenti degli Istituti scolastici che hanno aderito, il mese scorso, ad incontri di formazione e sensibilizzazione sulla violenza di genere a cui ha partecipato anche il Pubblico Ministero Barbieri.

Accompagnati dalla dirigente scolastica Mara Amico (Istituto Renzo Frau), dal professor Gentili (Eustachio – Divini San Severino Marche) e dal professor Romagnoli (Filelfo), i giovani delle quinte superiori hanno accettato di indossare un nastro arancione, colore simbolo scelto dalle Nazioni Unite per il contrasto alla violenza di genere.

Il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, il colonnello Nicola Candido, nel corso della cerimonia, ha evidenziato il particolare impegno dei Carabinieri nel delicato settore, con taluni dati relativi ai reati perseguiti e sull’utilità della “stanza tutta per sé”.

"Dal 2020, nell'ambito della compagnia dei carabinieri di Tolentino, sono state denunciate 31 persone, per i reati di stalking, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e revenge porn, di cui 5 arrestate in flagranza di reato", ha sottolineato il colonnello Candido.

"Sulla base delle risultanze investigative, sono state emesse 18 misure cautelari nei confronti degli indagati da parte del Gip, su richiesta del Pubblico Ministero" (carcere, arresti domiciliari, allontanamenti dalla casa familiare con divieto di avvicinamento e applicazione del braccialetto elettronico per garantire il controllo del rispetto delle prescrizioni).

"Vi è stata collaborazione con la locale amministrazione per il collocamento in struttura protetta di 8 donne vittime di reati - ha spiegato ancora il colonnello Candido -  spesso unitamente ai bambini, oltre al quotidiano dialogo con le assistenti sociali e con tutti i membri della rete istituzionale" (polizia locale, 118, medici, vigili del fuoco) "con i quali i carabinieri spesso si ritrovano nella gestione dell’intervento nelle più varie e complesse situazioni intra-familiari, emerse in maniera più evidente proprio nel periodo pandemico".

 

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