Tolentino, arrestati i fautori della rapina in autogrill: avevano precedenti per furto e droga
All’alba del 23 luglio scorso due uomini a volto coperto e armati di pistola hanno fatto irruzione all’interno di un autogrill posto in superstrada a Tolentino e, dopo aver minacciato la commessa, l’hanno costretta a consegnare l’incasso della serata, stecche di sigarette e gratta e vinci. Riempito un borsone, si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter (leggi qui), in direzione Macerata. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, guidati dal tenente Pellegrini.
Nonostante la supervisione dei primi girati della sorveglianza, l’identificazione dei due soggetti è risultata particolarmente difficile poiché l’uno portava una parrucca da pagliaccio e una calza sul volto, mentre l’altro un casco con visiera; entrambi inoltre indossavano magliette a manica lunga e abiti senza particolari segni distintivi, oltre a guanti di lana per non lasciare impronte digitali.
Nell’uscire dal locale, però, l’uomo armato di pistola si è voltato verso la barista e ha puntato il dito indice verso il basso con aria intimidatoria, facendole cenno di rimanere ferma. Ciononostante, la barista è comunque riuscita a dare l’allarme e a richiedere l’intervento.
LE INDAGINI E L’ARRESTO
A dispetto dei pochi elementi investigativi a disposizione, i militari hanno continuato incessantemente le indagini, mediante sommarie informazioni testimoniali e chiedendo il supporto informativo e la visione ed estrapolazione di immagini di impianti di videosorveglianza alle stazioni carabinieri di tutto il Comando Provinciale con il supporto delle polizie locali.
Proprio grazie alle telecamere del comune di Corridonia e Tolentino – e al supporto della polizia locale - è stato possibile acquisire i primi riscontri concreti. Infatti, è emerso che lo scooter utilizzato per il colpo (T-Max Yamaha) risultava provento di un furto denunciato dal proprietario qualche giorno prima (il 12 luglio) a Porto Sant’Elpidio. Nel video, lo stesso motociclo veniva seguito a breve distanza da un’autovettura Ford Focus di colore nero, il cui conducente, al cenno del complice, accostava presso una piazzola.
Le successive investigazioni, hanno consentito di far convergere i sospetti su un uomo residente a Corridonia, che spesso utilizzava quell’autovettura - risultata a noleggio – transitando all’interno del Comune di Tolentino.
Grazie alla videosorveglianza è stato possibile altresì ripercorrere il tragitto dei rapinatori. Tra la serata stessa del 23 e nel corso della notte, i militari operanti – Nor e Stazioni Carabinieri di Tolentino, San Severino Marche e Corridonia - sono riusciti, mediante attività tecnica e servizi di osservazione, a rintracciare il sospettato nel comune di Corridonia, all’interno di un casale parzialmente diroccato.
Nella prima mattinata di domenica 24 luglio i militari hanno fatto dunque irruzione e hanno trovato entrambi gli uomini. All’interno dell’abitazione venivano recuperati e sottoposti a sequestro parte dei contanti provento della rapina, pacchetti di sigarette, contenitori in carta contenenti monete, una pistola a gas, il documento di circolazione dello scooter rubato, tutti gli indumenti utilizzati da uno dei rapinatori nel corso dell’evento delittuoso e le scarpe utilizzate dall’altro nello stesso contesto.
Inoltre, presso la residenza di uno dei due sono stati invece rintracciati altri indumenti e la pistola a tamburo 38 special con sei colpi (anch’essa risultata provento di furto), oltre allo scooter utilizzato per la commissione della rapina. Le operazioni di perquisizione personale e domiciliare hanno consentito di sottoporre a sequestro anche due involucri di eroina, materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.
All’esito dell'intervento, eseguito sotto la direzione del Sostituto procuratore dottor Enrico Barbieri, entrambi i soggetti sono stati sottoposti al fermo di polizia giudiziaria e tradotti al carcere di Ancona, con l’accusa di rapina a mano armata, ricettazione, detenzione illegale di arma da sparo. Si tratta di un italiano con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio – furto aggravato, simulazione di reato, truffa – e uno straniero non in regola con il permesso di soggiorno e con pregiudizi in materia di stupefacenti.
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