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Tolentino, apre il cantiere per il duomo di San Catervo: "È la stagione della grande ricostruzione nella Diocesi"

Tolentino, apre il cantiere per il duomo di San Catervo: "È la stagione della grande ricostruzione nella Diocesi"

Aperto il cantiere del duomo di San Catervo a Tolentino. Hanno partecipato alla cerimonia il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli, il sindaco Mauro Sclavi e il parroco don Gianni Compagnucci.

I lavori consisteranno nella riparazione dei danni strutturali prodotti dal sisma 2016 e nella messa in sicurezza degli apparati decorativi. Il progetto fa capo all’architetto Alessandro Nardi che ha lavorato in collaborazione con l'ingegner Henry Gullini e sotto il coordinamento dell’ufficio sisma della diocesi di Macerata. Ad eseguire le opere sarà l'impresa Fratelli Navarra srl.

L’attuale chiesa di San Catervo è in realtà la terza fabbrica eretta sul medesimo luogo nel corso dei secoli. Il primo sacello dedicato al Santo Martire del IV secolo fu voluto dalla moglie di lui, Settimia Severina, per raccoglierne le spoglie mortali, che riposano tuttora nel sarcofago monumentale insieme a quelle del figlio Basso. 

Qui nel IX secolo i monaci di San Benedetto fondarono un’abbazia, al cui interno fu inglobato l’edificio preesistente. Dopo il 1256 i religiosi riedificarono la chiesa, in stile gotico. Questa, nel 1490, passò in commenda al nobile locale Giovanni Battista Rutiloni che nel 1507 la cedette in dono a Giulio II. Il Papa, allora, vi fece insediare i Canonici Lateranensi che ne mantennero la proprietà fino alle soppressioni napoleoniche.

Per volere di S. Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e Tolentino, il tempio fu ricostruito nelle forme attuali a partire dal 1822, per essere canonicamente eretto a concattedrale. A seguito del decreto del Dicastero per i Vescovi del 5 giugno 2022, che ha eretto la collegiata di San Giovanni di Macerata a unica cattedrale della diocesi unita, San Catervo ha contestualmente assunto la denominazione di duomo, vale a dire chiesa più importante della città, nella quale sono sedimentate le sue memorie storiche e spirituali, costituenti il patrimonio culturale della comunità, religiosa e civile.

"L’inizio del cantiere di restauro del Duomo di San Catervo a Tolentino apre di fatto la stagione della grande ricostruzione da parte della nostra Diocesi - annuncia il vescovo Nazzareno Marconi -. Già varie chiese, più o meno significative, sono state restaurate o sono in corso di restauro, ma con il Duomo di San Catervo si fa un salto di qualità molto significativo. L’importanza pastorale e spirituale di questa chiesa è nota a tutti, anche perché il Duomo di San Catervo conserva nella Cappella di San Catervo la memoria di costui che fu il primo evangelizzatore delle nostre terre. Che da Roma, lungo la via Flaminia, portò tra noi la fede cristiana".

"Il Sarcofago di San Catervo è un’opera unica della fine del IV secolo - prosegue Sua Eccellenza -. È prima di tutto una testimonianza famosissima della prima arte cristiana. Le sue immagini si trovano in tantissimi libri e anche nei catechismi o nei testi liturgici che usa la chiesa in tutto il mondo. E poi le sue iscrizioni ci forniscono un documento unico della storia di evangelizzazione della terra maceratese e di quanto la fede fosse qui antichissima e ben radicata. Offrire questo attraverso un restauro che sarà fatto nella maniera migliore alla nostra terra vuol dire veramente ripartire dai fondamenti e anche ridare all’inizio del Giubileo della Speranza un grande segno di speranza per la nostra gente”.

“Giornate come questa alimentano in noi la forza di proseguire in una ricostruzione complessa ma assolutamente necessaria, perché si tratta di tutelare le origini della nostra terra e della nostra civiltà - dichiara il commissario Guido Castelli -. L’Appennino centrale è stato culla di fede, cultura, arte e spirito di innovazione e oggi siamo qui a testimoniare la risolutezza di un territorio che non si è arreso nemmeno di fronte al terremoto". 

"Con grande piacere partecipiamo a nome di tutta la comunità tolentinate alla cerimonia di consegna dei lavori della nostra concattedrale dedicata al Santo Patrono Catervo - è quanto dichiara il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi -. La nostra città è interessata da tantissimi cantieri che garantiscono la ristrutturazione e il restauro di edifici pubblici e privati e anche di scuole e di chiese. Finalmente dopo la Basilica di San Nicola si dà avvio ai lavori di San Catervo altro luogo di culto molto caro a tutti i tolentinati". 

 

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