Terremoto: Ussita chiede alla regione finanziamenti per gli impianti di Frontignano
Dopo gli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre 2016, la stazione sciistica di Frontignano è stata chiusa al pubblico, per consentire la verifica stato dei luoghi, delle strutture e degli impianti nonché accertare l’eventuale sussistenza di danni agli impianti di risalita ed ai correlati servizi fino al 29 maggio 2017 quando c'è stata una riduzione del perimetro della ''zona rossa''. E' la premessa di una nota del comune di Ussita riguardo alla richiesta di finanziamenti fatta alla regione Marche, finanziamenti, spiegano dal Comune, ''volti sia ad effettuare le dovute verifiche tecniche sugli impianti veri e propri sia alla riparazione dei danni causati anche alle strutture a servizio degli impianti stessi che, nel frattempo, sono stati richiesti dalla gestione commissariale insediatasi a giugno 2017''.
Infatti proprio la gestione commissariale del Comune di Ussita - fin dal suo insediamento – ha considerato “obiettivo strategico” la riapertura degli impianti della stazione sciistica di Frontignano, per favorire la rinascita del paese e per rilanciare l’economia e l’occupazione del territorio, basata soprattutto sull’indotto del turismo. Considerato che ad oggi ''non è stato ancora accreditato alcun finanziamento da parte degli Uffici competenti e tenuto conto che, al momento, il Comune non dispone neppure delle somme necessarie per dar corso ai lavori - fa sapere l'ufficio della gestione commissariale - i Responsabili degli uffici comunali hanno chiesto alla Regione Marche, con nota del 20.04.2018, l’anticipazione della somma di euro 200.000,00 - a valere sul finanziamento non ancora ricevuto, pari ad euro 7.960.000.000. L’immediata erogazione di tale somma consentirebbe di far fronte - prima di ogni altro intervento - ai citati lavori minimali e avviare il processo di riapertura, seppure parziale, degli impianti''.
Commenti