Sospese messe pubbliche e funerali, il vescovo di Macerata: "È per il bene comune"
"Cari fedeli, con tristezza ma con senso di responsabilità per il bene comune, visto il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana, riassumo le indicazioni che ne conseguono per tutti noi". Così il vescovo della diocesi di Macerata Nazzereno Marconi annuncia la sospensione di tutte le celebrazioni di Sante Messe (e altre riunioni di preghiera) che prevedano la partecipazione del popolo, a seguito delle disposizioni previste dal decreto del Governo per contenere il coronavirus.
Di seguito tutte le altre misure previste dalla CEI:
- Le chiese restano aperte per la preghiera personale, invitando le persone ad attenersi a tutte le norme di distanza ed attenzione già indicate, per non mettere in pericolo sé e gli altri.
- Sono sospesi i funerali. Il sacerdote può solo benedire la salma al cimitero. Invito poi i sacerdoti a celebrare privatamente una messa di suffragio per il defunto, come previsto dal messale romano senza partecipazione del popolo.
- I sacerdoti a porte chiuse celebrino ogni giorno la Santa Messa senza il popolo, per pregare per i vivi e per i defunti.
- Si possono suonare le campane per invitare le persone a pregare in casa.
- Le comunità religiose che abitano nella stessa casa, compresi i sacerdoti delle case del clero, possono celebrare la liturgia a porte chiuse senza la partecipazione del popolo.
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