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San Severino onora la memoria del maresciallo capo Sergio Piermanni

San Severino onora la memoria del maresciallo capo Sergio Piermanni

“Vorrei che la signora Giovanna sentisse non solo in questa occasione, ma sempre, l’abbraccio della comunità settempedana e dell’Italia intera. Con questa cerimonia intendiamo rendere onore ad un eroe dell’Arma nella speranza che chiunque si trovi a passare da qui possa anche solo con il pensiero fermarsi a recitare una preghiera o a richiamare, nella propria memoria, il gesto che venne compiuto da uno straordinario rappresentante delle istituzioni esattamente quarant’anni fa”.

Con queste parole il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha salutato lo scoprimento di una targa con la quale la Città di San Severino Marche ha intitolato un largo al maresciallo capo Sergio Piermanni, sottufficiale dell’Arma, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ucciso da una banda di malviventi nel maggio del 1977 nel piazzale della stazione di Civitanova Marche dopo essere rientrato in servizio, benché fosse in licenza ordinaria, per prendere parte alla ricerca di un pericoloso gruppo di criminali che aveva già ferito mortalmente poche ore prima, in una precedente sparatoria avvenuta a Porto San Giorgio, l’appuntato dei carabinieri Alfredo Beni.

La cerimonia, che è stata preceduta dall’inaugurazione della nuova sede assegnata dal Comune all’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severino Marche, e sita in via Massarelli, ha visto la partecipazione della vedova Piermanni, la signora Giovanna Paolone e della figlia Dominique, del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, del comandante della Legione Carabinieri Marche, generale di Brigata Fernando Antonio Nazzaro, del maresciallo maggiore Medaglia d’Argento al Valor Militare, Angelo Albanesi, dell’ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, generale Tito Baldo Honorati, del comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, tenente colonnello Michele Roberti, del comandante la Compagnia Carabinieri di Tolentino, tenente Giacomo De Carlini, del presidente della sezione Anc, maresciallo maggiore Decio Bianchi, del vice prefetto vicario, Salvatore Angieri, del Questore di Macerata, Giancarlo Pallini, del comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Gianfranco Carozza, del comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Amedeo Gravina, del comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino, tenente Antonio Di Palo, del tenente colonnello Nicola Milillo dell’Esercito Italiano, del comandante della Polizia Municipale, capitano Sinobaldo Capaldi, del presidente del Consiglio comunale di San Severino Marche, Sandro Granata, dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale fra cui il consigliere delegato Jacopo Orlandani che ha fortemente voluto l’intitolazione del largo perché non si perdesse la memoria del sacrificio del maresciallo Piermanni.

Accanto al Gonfalone della Città di San Severino Marche erano presenti anche porta insegne e rappresentanze delle sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Arma di Cavalleria, dell’Associazione Combattenti e Reduci, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, dell’Associazione Nastro Azzurro, dell’associazione Bersaglieri, della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile.

“Il sangue che il nostro eroe Sergio Piermanni ha versato a Civitanova è stato assorbito dalla terra marchigiana - ha sottolineato l’ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, generale Tito Baldo Honorati - Rendendo memoria a Sergio Piermanni rendiamo omaggio e riconoscenza alla vedova che ha scelto di restare nelle Marche dove ha cresciuto i figli nella memoria dell’eroico padre. Noi tutti carabinieri siamo riconoscenti e siamo fedeli alla sua memoria rinnovando l’impegno di amore alla patria e ai cittadini che egli ci ha dimostrato”.

 

“L’intitolazione di questo luogo pubblico al maresciallo capo Medaglia d’Oro al Valore Militare, Sergio Piermanni, intende rendere omaggio al sacrificio di un valoroso carabiniere caduto nell’adempimento del dovere. Nonostante siano trascorsi così tanti anni nulla potrà colmare il vuoto nella famiglia Piermanni seguito alla tragica scomparsa del caro congiunto - ha sottolineato il comandante della legione Carabinieri delle Marche, generale Fernando Antonio Nazzaro, aggiungendo - Siamo consapevoli che le parole sono insufficienti a rappresentare i tratti più straordinariamente grandi delle vicende umane e che, come in questo caso, molto possono togliere ai significati ideali e morali sottesi al sacrificio della vita da parte di un fedele servitore dello Stato. Sono trascorsi quarant’anni da quella tragica notte ma nessuno ha dimenticato. Questo eroe ha saputo scrivere con il suo operato una tra le più belle pagine della storia dell’Arma. La volontarietà del suo spontaneo rientro in servizio conferisce al suo sacrificio la nobiltà dell’eroismo inteso come cosciente sprezzo del pericolo nell’adempimento di un dovere considerato impegno d’onore giacché imposto solo dalla sua coscienza. A lui va la nostra perenne riconoscenza. L’odierna cerimonia conferma che lo Stato e l’Arma dei carabinieri non dimenticano i propri figli migliori” – ha concluso il comandante della legione Carabinieri delle Marche.

 

Le immagini sono dello Studio fotografico Serini

 

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