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San Severino, Eccidi di Chigiano e Valdiola: monito ai giovani per non dimenticare

San Severino, Eccidi di Chigiano e Valdiola: monito ai giovani per non dimenticare

Un monito alle giovani generazioni perché non dimentico ma, anzi, si impegnino a coltivare i valori di libertà e democrazia per i quali i martiri di Chigiano e Valdiola diedero la propria vita.  È quello che il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è tornato a lanciare in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo di nuovo celebrato, dopo lo stop imposto dal Covid, sui luoghi di una delle stragi più dure e cruente della storia d’Italia.

L’Amministrazione comunale settempedana e la sezione Anpi “Cap. Salvatore Valerio” hanno accolto molte testimonianze al bivio di Chigiano proprio con la volontà di non dimenticare ora che una Medaglia d’oro al Valore Civile è stata riconosciuta alla città di San Severino Marche.

Alla commemorazione ufficiale insieme al sindaco Piermattei e alla presidente dell’Anpi locale, Donella Bellabarba, anche il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Francesco Rocchetti, quello della sezione di Osimo, Niccolò Duranti, i rappresentanti della sezione di Tolentino, Matelica, Gagliole, le bandiere dell’Associazione Combattenti e Reduci, dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, quelli dell’Associazione Nazionale Carabinieri, diversi cittadini e poi le rappresentanze dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, i volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. A prestare servizio anche il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani”.

“Il ponte di Chigiano, Valdiola e tutto il territorio del San Vicino, come i paesi qui intorno senza dimenticare San Severino, sono luoghi della memoria. Sono luoghi che bisogna frequentare, prendersene cura con i loro fantasmi per interrogarli sul futuro” – è intervenuta il presidente Anpi sezione capitano Salvatore Valerio, Donella Bellabarba, prima di ricordare il compianto Bruno Taborro, figura che spese tutta la sua vita perché rimanesse viva e significativa la memoria dei fatti del ‘44. “Si è speso -  ha ricordato la Bellabarba - perché non si dimenticassero i Falistocco, i sacerdoti come don Lino Ciarlantini e tanti altri parroci che vennero incontro alle necessità dei partigiani  come don Goffredo Mengacci, don Francesco Colcerasa, o don Otello Marcaccini.

Invece  è ancora tutta da raccontare e studiare il ruolo fondamentale svolto dalle nostre donne, almeno 50 nel Battaglione Mario. Donne staffette, donne sarte come Nena Schiavetti, donne infermiere come Derna Calcabrini o combattenti come Lina Sabaz o gappiste come Annunziata Gentili o Maria Stefania Sigismondi. Oggi che la San Severino libera e democratica festeggia i suoi 78 anni, tanto impegno civile è stato coronato dal riconoscimento alla Città della Medaglia d’oro al Valore Civile e Bruno, che l’avrà saputo prima di tutti noi, avrà sorriso soddisfatto”.

Toccante anche l’intervento del giornalista, sociologo, storico e scrittore Alberto Pellegrino che, partendo dai nobili versi di Leonora della Genga, ha ricordato il ruolo delle donne sempre nella Resistenza, prima di concludere: “Dobbiamo essere uniti e decisi per non cadere nella trappola del “tutti colpevoli, nessuno colpevole”; dobbiamo difendere la memoria e i valori della Resistenza, dobbiamo trasmetterli ai più giovani”.

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