I Comuni e la Provincia dicono no all'inceneritore. Bocciata l'ipotesi che il Cosmari possa produrre combustibile solido secondario, poi smaltito, appunto, in un impianto. Ma nel documento preliminare approvato dall'Ata ci sono anche altre indicazioni relative alla gestione dei rifiuti nel terri.
I 55 sindaci del maceratese più quello di Loreto, convocati dal presidente della Provincia (e dell'Ata), Antonio Pettinari, hanno stabilito di ipotizzare l'ampliamento dell'impianto di biodigestione anaerobica per i rifiuti organici del Cosmari e di predisporre interventi per contrastare i cattivi odori provocati nel processo di produzione di biometano.
La discarica di Cingoli, che si esaurirà nel 2012, nell'ipotesi di proposta, sarà sostituita da un altro sito di stoccaggio, da individuare anche fuori dal territorio, tra le province di Ascoi e Fermo. Soddisfazione per l'esito della riunione operativa è stata espressa dal presidente Pettinari.
Post collegati

Camila Giorgi sbarca all’Isola dei Famosi: ufficiale la partecipazione al reality, a un anno dal ritiro dal tennis

Clima, Macerata nella top 20 città italiane: le Marche primeggiano nella classifica de "Il Sole 24 Ore"

Commenti