L'altra sera Tolentino ha fatto le prove generali per cercare di compattare quante più forze politiche nel tentativo di salvare l'ospedale.
Al termine dell'incontro è stata stilata una nota, nella quale viene rimarcata la presenza di partiti e movimenti oggi assenti in consiglio comunale.
"Erano veramente tante le forze politiche" si legge nella nota "che hanno preso parte nei giorni scorsi, presso la Sala Giunta del Comune di Tolentino, alla tavola rotonda sul futuro dell’ospedale cittadino. Il Sindaco che da tempo conduce un’aspra battaglia per evitare che vengano meno i requisiti minimi di assistenza e sicurezza sanitaria ai cittadini tolentinati e di tutto il territorio montano circostante, sottovalutati dai vertici regionali in nome di una “ipotetica” realizzazione della Casa della Salute, ha voluto coinvolgere il più ampio contesto politico che repentinamente ha prodotto la propria risposta dimostrando sensibilità, preoccupazione e sollecitudine ad un’azione propositiva volta a far conoscere ai cittadini quale sarà il loro futuro nel tunnel della sanità marchigiana, all’indomani della riorganizzazione del sistema delle reti cliniche territoriali e dell’applicazione della delibera di Giunta Regionale 735/2013 di prossima attuazione.
Seduti al tavolo della concertazione, oltre i partiti che compongono l’attuale amministrazione di centro destra (NCD, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Tolentino nel Cuore, Democrazia Cristiana) anche il Movimento 5 Stelle, rappresentato dal capogruppo consiliare Gian Mario Mercorelli, nonché partiti e movimenti politici assenti in Consiglio comunale come il Partito Comunista d'Italia, presente con il segretario Sandro Ruggeri facente parte della Direzione Regionale e Danilo Berardi della Direzione Provinciale, che per primo ha accolto l’invito facendosi promotore di varie proposte, e la lista Civica “Voce alla Città”, con Fausto Domenicucci candidato sindaco nelle amministrative del 2012.
Certi di non confondere i propri ruoli ed i valori partitici nell’affrontare congiuntamente una vicenda così importante per la popolazione tolentinate nel più ampio panorama della sanità regionale e nazionale, tutte le parti si sono dette disponibili a condividere due linee distinte ma parallele: quella istituzionale in cui l’Amministrazione ed il Sindaco in prima persona si farà portavoce delle scelte adottate, sostenute e ribadite con forza nelle opportune sedi istituzionali attraverso il documento consiliare già al vaglio della Regione ed una attività separata ma concorrente di coinvolgimento popolare per il tramite d’iniziative di massa, tra cui una prossima assemblea pubblica annunciata per i primi di dicembre, con cui s’intende spiegare ai cittadini che non esistono i presupposti per l’attuazione della Casa della Salute entro il 31.12.2015 e che il risparmio prospettato con la riorganizzazione delle reti cliniche non porterà se non ad un totale depauperamento dell’assistenza sul territorio".
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