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Pollenza, M5S: "Inquinamento delle acque, si spieghino le cause"

Pollenza, M5S: "Inquinamento delle acque, si spieghino le cause"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte del Movimento 5 Stelle di Pollenza

In data 20 settembre, il Gruppo di Attivisti del moVimento 5 Stelle di Pollenza, ha inviato un’interrogazione al Comune in base alle prerogative riconosciutegli dall’ art. 21 dello Statuto Comunale, circa lo stato dell’inquinamento dell’acqua per uso umano sul territorio di Casette Verdini – Stazione di Pollenza.

Il motivo dell’interrogazione nasce dal fatto che il Sindaco ha riconfermato in data 20 settembre l’ordinanza già emanata il 15, per vietare l’utilizzo dell’acqua per approvvigionamento umano dopo la riconferma di non idoneità dell’Istituto di rilevamento (Asur - Dipartimento di prevenzione Servizio Igene Alimenti e Nutrizione) che ha rilevato un certo stato di inquinamento riguardante le  utenze servite dall’acquedotto proveniente dal serbatoio denominato “Casa Loreta” ; segnalando un superamento di valore dei parametri per “Enterococchi”;

In pratica si chiede: se il Comune è a norma con l’adeguamento delle reti fognarie; se ha mai avviato delle forme di controllo dopo i rilievi d’inquinamento da parte dell’Arpam già due anni fa, nel 2015 per un altro inquinamento che riguardava il Fosso Narducci, le cui acque sfociano nel bacino del Chienti, di cui il Comune fa parte;  quali sono state le verifiche effettuate ed i provvedimenti adottati dal comune, dell’APM e dell’ATO3; se la principale fonte di approvvigionamento sorgente S. Chiodo di Castelsantangelo sul Nera sia collegata al serbatoio denominato “Casa Loreta”, le cui acque risultano inquinate; con quale frequenza l’APM effettua le analisi battereologiche e le analisi chimiche; ma soprattutto quali sono le cause che hanno portato alla contaminazione dell’acqua da batterio “Enterococco”.

Il Comune di Pollenza ha dato  in carico la gestione dell’intero Servizio Idrico Integrato e delle fognature alla società APM S.p.a. Rientra quindi,  nel diritto del  cittadino essere informato dal gestore idrico, che ne ha l’obbligo, circa le cause che hanno portato a questo disagio per migliaia di abitanti. Infatti ormai la  situazione si sta prolungando da quasi una settimana e ad oggi non si è a conoscenza  di quando finirà, visto che nell’ultima ordinanza non vi è una comunicazione in merito alle cause ed al periodo interessato.

Già nel 2015 come Gruppo attivisti M5S e cittadini, chiedemmo chiarimenti sullo stato delle fognature e del loro adeguamento, a distanza di due anni, possiamo dire che avevamo ragione a farlo anche se all’epoca non ricevemmo risposte.  Ora riteniamo che il Comune e l’APM dovranno  dare delle risposte in merito alla questione, riguardo le cause che sono a monte dell’inquinamento da “Enterococco” delle nostre acque

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