Street cocktail a Piaggia della Torre a Macerata. Successo di partecipanti per la serata organizzata da Bar.it e DoppioZero Lab, con la partecipazione di Confartigianato Imprese Macerata e le aziende Nardini, Monte Schiavo e Santiago de Cuba. La manifestazione, svoltasi ieri sera, ha avuto come indiscussi protagonisti spritz e rum cubano.
Quattro bartender - Azzurra Detto, Diego Capitani, Marco Marinozzi e Chiara Scattolini, ma un ringraziamento va anche a Martina Marasca - si sono sfidati a colpi di shaker per creare 4 spritz originali e fantasiosi, utilizzando i prodotti delle aziende Nardini e Monte Schiavo e 4 cocktail a base di Rum. Ad accompagnare le ideazioni dei barman, una selezione di finger food innovativi, marchio della casa del DoppioZero Lab: vinci's burger, fish burger, cheese burger, carbonara croccante, quinoa pop, stecco di Margherita, mini cartoccio di olive, spaghetti di zucchine, formaggio e pere. Un progetto, questo dei Finger Food, che il locale maceratese sta esportando a Londra per far conoscere le tipicità marchigiane sotto forma di un concept divenuto ormai internazionale.La serata è poi proseguita con un pezzo de L'Avana che si è trasferito lungo Piaggia della Torre all’insegna dei famosi rum cubani. Il grande Maestro Ronero "Tano" ha accompagnato i presenti nella degustazione di alcuni pregiati rum cubani invecchiati e ha aperto le porte del suo sapore sul mondo della miscelazione del rum.
Per Confartigianato Imprese Macerata, partner dell'evento, è stata l'occasione per presentare il proseguo del programma dei corsi di formazione per baristi ed appassionati già avviato lo scorso maggio, in collaborazione con Imprendere srl e Bar.it. In agenda, tra settembre e ottobre, il corso Happy hour wine, dedicato agli appassionati del vino, e Il locale vincente: incontro di una giornata sul marketing creativo per gestire un locale.
Un evento sociale, come tutti quelli proposti da Bar.it, convinti che il mondo del bar debba essere accessibile a tutti. Da sempre, con serate come questa, Bar.it si propone infatti di aprire il bar a professionisti ed appassionati, far tornare il locale al centro della vita sociale, far incontrare produttore e consumatore, trasmettere una cultura del bere e del mangiare sano.
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