"Pamela non è morta di droga- E' morta perché si è allontanata da una comunità in cui era in cura per una doppia diagnosi, una patologia psichiatrica, che come effetto secondario la portava purtroppo al consumo di sostanze stupefacenti, una sorta di automedicamento". Lo ha Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa e fatta a pezzi a Macerata, in collegamento telefonico con un'iniziativa promossa dall'associazione "Noi siamo qui" a Macerata, a cui ha partecipato anche lo psichiatra Alessandro Meluzzi. Verni ha parlato di una concatenazione di "eventi drammatici" che ha portato alla morte di Pamela, di cui sono accusati tre nigeriani, puntando il dito contro le autorità locali. "Il 13 aprile terremo una manifestazione a Roma perché vogliamo mantenere viva l'attenzione sulla vicenda di Pamela perché è un caso emblematico. Il suo non è un omicidio qualunque, né un femminicidio di serie B".
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