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Montecosaro, arrivati i primi quattordici migranti della quota Sprar

Montecosaro, arrivati i primi quattordici migranti della quota Sprar

Finestre e persiane spalancate nella struttura di proprietà della Casa di Riposo, vicino all'incrocio dell'Annunziata, sono il segno inequivocabile che sia arrivato qualcuno ad abitarla. Come conferma il sindaco Malaisi, infatti, a inizio settimana sono arrivati i primi 14 migranti della quota Sprar, che il comune stava attendendo, dopo gli accordi dello scorso anno con la Prefettura.

L'immobile in questione ne può accogliere 15 in totale e a breve arriverà anche l'ultimo dei ragazzi, tutti molto giovani, con età che arrivano massimo a 30 anni per il più grande. "La loro provenienza - riferisce Malaisi - è quasi esclusivamente dall'Africa subsahariana e cito a memoria solamente qualche Paese, tra quelli che ricordo, come il Togo, la Costa d'Avorio e la Nigeria".

"Dopo una faticosa ricerca - continua il sindaco - è stata trovata anche una seconda sistemazione per i restanti perché ci venivano proposte solamente strutture, per lo più case coloniche, i cui requisiti non erano idonei all'accoglienza secondo le regole del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e nel giro di pochi giorni arriveranno anche gli altri migranti".

Il sistema di protezione, definito con l'acronimo Sprar, prevede l'impegno da parte del comune di ospitare un certo numero di profughi secondo un coefficiente stabilito dal Ministero di 3,27 per mille abitanti ed è per questo motivo che il numero di quelli di Montecosaro è proprio 23. Ricordiamo inoltre che aderendo a questo sistema di accoglienza, il numero di migranti nell'area comunale non può superare quello stabilito, al contrario, se non fosse stato fatto, se qualche cooperativa avesse individuato dei locali idonei, ne avrebbero potuti ospitare anche qualche centinaio e comunque tutti quelli che poteva inserire nelle strutture trovate.

Questo in effetti è proprio quello che è successo a Macerata, dove solo nell'ultimo periodo il sindaco Carancini ha deciso di aderire allo Sprar, potendo quindi ridurre il numero degli accolti che era molto superiore alla quota del 3,27 per mille e in effetti, i migranti arrivati a Montecosaro, sono proprio quelli redistribuiti, provenienti dal capoluogo.

 

"A breve - conclude il sindaco - convocheremo un consiglio comunale aperto, al quale vorrei far intervenire anche la cooperativa La Gemma, che si occupa della gestione dei ragazzi, per informare i cittadini sulle modalità di accoglienza e poterci confrontare sul modo migliore per gestire queste persone".

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