Finanziamenti alle amministrazioni per passerelle, ausili speciali per la balneazione, abbattimento delle barriere architettoniche. Contributi validi anche per l'accesso alle spiagge libere, maggiore punteggio per i progetti in compartecipazione tra Comuni e operatori balneari.
Un mare sempre più senza barriere. La Regione Marche ha stanziato 200mila euro di contributi per le amministrazioni comunali nel biennio 2019-2020 per favorire l'accesso delle persone con disabilità alle spiagge. «Questo provvedimento – spiega il vice capogruppo PD Francesco Micucci – è un altro passo avanti per migliorare l'accessibilità al mare delle persone disabili. Il bando è pronto e si richiama alla legge regionale approvata nel 2018, di cui sono tra i firmatari, per dare a tutti la possibilità di utilizzare le aree destinate alla balneazione. I fondi saranno assegnati ai Comuni costieri che potranno dotare i litorali di attrezzature, segnaletica e servizi dedicati».
I Comuni beneficiari potranno ottenere fino a 8mila euro di contributo per l'acquisto di ausili speciali per fare il bagno, per la dotazione di prese elettriche per l'alimentazione di strumenti a supporto delle persone con disabilità e per l'abbattimento delle barriere architettoniche per accedere ai servizi igienici, ai parcheggi e alle passerelle (ad esclusione degli interventi già obbligatori per la normativa vigente). Le domande devono essere presentate entro il 30 settembre 2019 e i Comuni potranno proporre interventi anche per attrezzare le spiagge libere. «Nella graduatoria – precisa Micucci - verranno premiati con il doppio del punteggio i progetti in cofinanziamento tra amministrazioni e operatori. Questa è una strategia per rafforzare la collaborazione tra Regione, Comuni e imprese balneari, in modo da incentivare gli investimenti privati, ampliando gli interventi e i servizi disponibili per la comunità».
Il punteggio sarà assegnato anche in base ai “Criteri di accessibilità” elaborati dalla Consulta regionale per la disabilità, 13 indicazioni su distanze, spazi e segnalazioni per facilitare l'utilizzo degli stabilimenti non solo ai disabili, ma anche alle persone anziane, alle mamme con bambini in carrozzina e a chiunque si trovi temporaneamente in condizione di non deambulare. «Sicuramente rispetto a qualche anno fa c'è più sensibilità ed attenzione al tema, tanto che numerosi operatori, singolarmente o in forma associata, si sono dotati di attrezzatura per rendere accessibile la spiaggia ai disabili. Ad esempio nel litorale di Civitanova sono già disponibili le sedie non carrozzine per scendere in acqua. È importante inoltre – conclude Biancani – comunicare al servizio turismo della Regione la dotazione di nuove attrezzature, perché consente di aggiornare la banca dati sull'accessibilità che aiuta le persone disabili ad orientarsi nella scelta delle destinazioni».
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