Marche, Acquaroli incontra Gelmini per discutere del Pnrr. “Occasione da non sprecare”
Questa mattina al Teatro Filarmonici di Ascoli Piceno ha fatto tappa il tour di “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr.
Presenti per l'occasione il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, il dirigente generale della Segreteria tecnica del Pnrr Alberto Tabacchi e il coordinatore della Segreteria tecnica del Piano Complementare per le aree dei sismi 2016 Romano Benini.
“Il Pnrr è una grande opportunità che non possiamo permetterci di sfruttare male – ha dichiarato Acquaroli -, anche alla luce della attuale crisi internazionale in corso che incide sui mercati dei nostri territori. Oggi si deve riflettere sull’opportunità di correggere il tiro e far si che il Pnrr possa incidere anche su quei settori che subiscono le conseguenze del conflitto russo-ucraino.
Abbiamo progetti interessanti che riguardano la Sanità, le infrastrutture e il rilancio del territorio. Non ultimi, il potenziamento della Orte-Falconara e della Linea Adriatica: sono un nodo cruciale del traffico ferroviario e delle merci, ma dovremo riflettere adeguatamente con i vari sindaci. Parliamo di 170 treni al giorno fra 20 anni che potrebbero contrastare con la vocazione turistica costiera della nostra regione”.
“Per il Pnrr – ha sottolineato Gelmini – occorre la massima collaborazione con la Regione, Comuni ed enti locali e oggi vogliamo acquisire dai cittadini il loro punto di vista. Sappiamo che le Marche sono una regione che da sempre combatte un isolamento infrastrutturale che va superato attraverso gli obiettivi del Piano. Investimenti adeguati dovranno essere fatti per il trasporto pubblico locale, la sanità, la riqualificazione dei borghi e dei porti, in termini anche di sostenibilità e competitività”.
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