Macerata, "serrande giù anche per l'asporto": la Polizia Locale scatena l'ira dei commercianti
'Oltre al danno la beffa', questa è la sintesi delle dichiarazioni di diversi commercianti che ieri sera, dopo le 18, si sono visti piombare alle porte dei propri locali gli uomini della Polizia Locale.
L'ultimo Dpcm impone la chiusura delle serrande di bar e ristoranti alle 18, i quali possono più consentire la consumazione in loco ma solo i servizi di asporto e di consegne a domicilio. Nonostante l'ennesimo colpo subito e le difficoltà del caso, tutti hanno cercato di adattarsi a queste nuove norme ma, secondo quanto riportato da alcini proprietari delle attività commerciali ciò non è bastato.
Uno dei due titolari della "Pizzeria del Corso", ha affermato: "Nonostante offriamo solo il servizio di asporto come previsto dalle norme - ha spiegato - ieri sera poco dopo le 18 nel mio locale sono arrivati gli agenti della Polizia Locale che mi hanno intimato di chiudere la porta e abbassare la serranda per evitare di creare assembramenti. A loro detta, la clientela dovrebbe scegliere da fuori il locale cosa ordinare per portar via e solo attraverso le serrande il commerciante può poi consegnare l’ordine e ricevere il pagamento".
Una diffida da parte delle Forze dell'Ordine che ha fortemente indispettito l'esercente: "Nelle linee guida che sono state comunicate non esiste una specifica di questo tipo - ha sottolineato - in mattinata ho chiamato Confesercenti segnalando l’episodio della sera prima e anche loro si sono stupiti del fatto tant'è che ci hanno tranquillizzato chiarendo che secondo il Dpcm, dalle 18 in poi, è possibile far entrare una persona alla volta per il servizio di asporto e consegne a domicilio".
Controlli a tappeto che non hanno risparmiato nemmeno il titolare di Cantrale.eat, Centrale Plus e Bar Centrale, tre esercizi di ristorazione situati in Piazza della Libertà: “Il cliente dopo le 18 entra, sceglie quello che vuole e se ne va portandosi via il suo ordine - queste le sue parole -, anche perché se non entra nel locale non sa neanche quello che 'ho in vetrina' . Non ci siano né leggi né Dpcm che impediscono di tenere la porta aperta per consentire il servizio d’asporto - ha tuonato- di conseguenza, ho subito comunicato al mio staff di non chiudere per alcun motivo. Oggi ho chiesto informazioni alla Confesercenti che mi hanno confermato che non esiste alcuna regola che imponga questa limitazione, è solamente necessario, come già sapevamo, attenersi alle linee guida ricevute e comportarsi di conseguenza".
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