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Macerata, riaperto il parco di Villa Lauri: il polmone verde della città tra passato e futuro

Macerata, riaperto il parco di Villa Lauri: il polmone verde della città tra passato e futuro

Passato e futuro. Un binomio perfetto per sancire la riapertura del Parco di Villa Lauri, il prezioso polmone verde che infatti, dopo tanti anni di abbandono, è nuovamente fruibile, a disposizione della città.

Palpabile la soddisfazione di quanti ieri, martedì 25 giugno, autorità civili e militari e tanti cittadini, hanno partecipato all’inaugurazione dell’area verde in viale Indipendenza dopo i lavori di rigenerazione a carico del Comune di Macerata a cui spetta il compito di gestirla.

Tanti i ringraziamenti del sindaco Romano Carancini ai tanti “attori” che hanno lavorato per rendere possibile la riapertura del nuovo Parco urbano: “Dentro questa iniziativa c’è una visione importante di squadra istituzionale che riesce a metterci insieme, mi riferisco al Comune, all’Università e alla Regione Marche. Abbiamo lavorato insieme, fianco a fianco per mantenere un impegno che avevamo preso. C’è anche una visione di città, non ci sono atti estemporanei, c’è un programma, una pianificazione che ha nell’ambiente un punto di riferimento fondamentale e voglio ricordare che Macerata nel 2016 è stata considerata prima città capoluogo in Italia per ecosistema urbano ed è giusto esserne consapevoli perché è una città che ha lavorato per anni sul valore del verde e sulla riqualificazione. Il Parco di Villa Lauri non è una cosa capitata per caso, c’è un sistema dei parchi su cui abbiamo lavorato per tenere fede al programma elettorale”. A questo proposito ha ricordato la riqualificazione del Parco di Fontescodella e quella di Villa Cozza così come il progetto “Macerata cammina nel verde”. “Sulla sicurezza - ha proseguito il sindaco - stiamo approntando le telecamere che saranno installate e le forze dell’ordine assicureranno periodicamente la vigilanza, un lavoro di prevenzione a cui anche i cittadini sono invitati a fare la loro parte. Non possiamo rinunciare alla bellezza dei nostri luoghi per la paura.”

I lavori sono stati realizzati grazie all’accordo di collaborazione firmato alla fine dello scorso anno tra l’Università, attualmente impegnata nel recupero della villa ottocentesca futura sede dell’Istituto Confucio, e l’Amministrazione comunale, che si inserisce nell’ambito del “Progetto di restauro, recupero e ristrutturazione edilizio dell’immobile di Villa Lauri, 1° stralcio”.

L’operazione di recupero del parco è resa possibile, come ha ricordato il sindaco, grazie ai 200 mila euro di fondi strutturali europei Por – Fesr 2014 – 2020, attributi alla Regione Marche, destinati alla tutela del patrimonio culturale, in particolare relativi all’area tematica ‘La cultura e l’arte nei luoghi della fede’. In questo senso il legame tre le due istituzioni è costituito dalla valorizzazione della figura di Padre Matteo Ricci, personaggio chiave dei rapporti tra l’Italia, in particolare tra la nostra realtà, e la Cina. Inoltre il Parco di Villa Lauri rientra nel progetto dell’Amministrazione comunale ‘Macerata Cammina nel Verde.”

Pamela Lattanzi, delegata del Rettore dell’Università di Macerata ha affermato che “è un giorno storico, perché a Macerata viene restituito un luogo meraviglioso ed è un esempio virtuoso della sinergia tra la città e l’Università. Siano difronte a un esempio del contributo che l’Ateneo apporta allo sviluppo del territorio e che rappresenta da anni una delle sue missioni..Tutto il contesto di Villa Lauri si appresta a diventare un centro internazionale di ricerca che ospiterà studiosi provenienti da tutto il mondo e sarà sede dell’Istituto Confucio. E’un sogno che diventa realtà.”

“Grazie all’unione di intenti di Comune, Regione Marche e Università - ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Angelo Sciapichetti -  siamo riusciti a realizzare un passaggio storico. Restituire alla città un parco bellissimo credo che sia un’operazione di grande respiro e se la agganciamo al parco  del Sasso d’Italia diamo vita a un polmone verde della città e possiamo dire che abbiamo portato uno spaccato dell’Abbadia di Fiastra dentro Macerata, fruibile da subito nel rispetto dell’ambiente facendo appello all’educazione civica di ognuno di noi. La cultura dell’ambiente a Macerata è cresciuta grazie al lavoro che l’Amministrazione anno dopo anno sta portando avanti.”

Le opere realizzate dall’assessorato all’Ambiente del Comune, hanno riguardato la sistemazione del vialetto d’ingresso al parco e il ripristino della fruibilità e funzionalità di alcune aree verdi mediante potature e messa in sicurezza, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

Sono stati inoltre sistemati gli arredi, le panchine già presenti e posizionate di nuove, realizzata l’illuminazione e la segnaletica, compresi anche dei totem informativi sulla storia del parco. La struttura è stata dotata di due aule verdi a disposizione della cittadinanza e delle scuole in particolare, in cui si svolgeranno attività e laboratori aperti a bambini e famiglie sulla progettazione partecipata e condivisa, sui materiali naturali e l’ambiente, sull'abitare e il ri-abitare gli spazi esterni e naturali.

A questo proposito l’associazione Les Friches, a cui si deve l’ideazione dei due contesti ludico esperenziali, ne hanno sperimentato la versatilità insieme ad alcune bambini e bambini con una performance interattiva ispirata a un racconto de “Le città invisibili”, testo con il quale l’associazione si confronta da anni. Le due strutture durante l’anno scolastico saranno a disposizione delle educatrici e delle insegnanti del tavolo 0 – 6 anni per portare nel parco i loro bambini.

Il parco, che ha ricordato l’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta, è stato inoltre dotato di un secondo ingresso, non esistente, per l’accesso dalla zona di Colleverde dietro alla palestra mentre dovrà essere realizzata una recinzione trasparente in ferro, in sostituzione del muro attuale, togliendo quindi i confini tra il parco e la via pubblica.

Al momento nel parco sarà fruibile un percorso di circa 1.500 metri, essendo rimaste naturali e intatte le zone boscate, ma quando sarà completato il restauro della villa si potrà fruire di un percorso più ampio ad anello immerso all’interno del ricco patrimonio botanico.

“Questo è solo l’inizio -  ha detto Ricotta -. Stiamo lavorando con la Provincia per quanto riguarda la sistemazione del Sasso d’Italia e in questo modo, anche alla luce dei lavori effettuati su viale Indipendenza e quelli che verranno eseguiti a breve su viale Martiri della Libertà e sullo stadio della Vittoria insieme alla nuova illuminazione del Monumento ai caduti, la città, ma questo quartiere in particolare, sta vivendo una riqualificazione importante.”

“Questo non è un parco e basta – ha affermato il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde – ma è dentro un sistema di relazioni importanti” e ha ricordato il progetto “Cammina nel verde” su cui si sta lavorando e che prevede un grande anello di 27 chilometri intorno alla città dedicato al camminare. “Il parco di Villa Lauri – ha concluso la Monteverde -  ne è un segmento importante per favorire il vivere insieme passeggiando.”

Quello di Villa Lauri -  edificio che fu costruito alla metà dell’800 su richiesta della famiglia Lauri probabilmente su disegno dell’architetto marchigiano Ireneo Aleandri -  è un parco storico, esteso su una superficie di oltre 44.600 mq, dove sono presenti essenze arboree pregiate e di particolare interesse naturale e la ricchezza di tali piante è dovuta alla passione del creatore della villa e del parco, negli anni sede distaccata del manicomio provinciale, poi adibita a ricovero dei soldati affetti da vaiolo e, infine, sanatorio. Tra le piante rare in particolare si trovano sequoie, cedri del Libano, palme, magnolie, pini romani, lauri e allori. Il parco sarà fruibile, tutti i giorni, dalle ore 8 alle 20.30.  

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