Macerata, iniziativa a sostegno degli uomini vittime di violenza. “Parità di genere a 360 gradi” (FOTO)
Un primo passo universale, proiettato verso una parità di genere a 360° gradi: su questo presupposto ha preso il via ufficialmente la nuova iniziativa a sostegno degli ‘uomini vittime di violenza’ all’interno del contesto famigliare (e non solo), fortemente voluta dal suo ideatore Mirko Salvatori (già consigliere per il Comune di Pollenza).
A presiedere la conferenza, tenutasi fra le mura di Palazzo al Corso, anche la consigliera di parità Deborah Pantana, la psicoterapeuta e specialista in criminologia Antonella Baiocchi, e il direttore responsabile editoriale di QCC Magazine Michele Cesari. Attraverso i dati recuperati dagli ultimi report di Censis (aprile 2022) e Caritas (2021), il tema della discriminazione ha segnato - secondo i relatori - "uno sviluppo significativo anche per quanto riguarda la platea maschile", sebbene risultino ancora poche le denunce catalogate sia sul piano nazionale, sia locale.
“Questo perché – ha spiegato Salvatori – molti uomini si vergognano, e allo stesso tempo non esiste una legislazione efficace, in grado di illustrare come si formula una denucia. Ma conosco padri di famigllia che, dopo la separazione, hanno subìto soprusi da parte delle loro mogli e si sono ritrovati costretti a vivere in macchina a causa delle forti ristrettezze economiche: al limite della sussistenza”.
“E’ importante sensibilizzare l’opinione pubblica nostrana a questo tema – ha aggiunto Pantana – poiché in pochi sanno che la Provincia di Macerata detiene in tutte le Marche il triste primato di suicidi fra gli uomini: la crisi del lavoro, il Covid e le pratiche di separazione mal gestite, sono tutti fattori che hanno contribuito negli ultimi anni ad accrescere un simile dato. In tal senso, è opportuno intervenire prima di tutto a livello culturale”.
Fra gli argomenti affrontati della consigliera di parità, è spiccata la necessità di una vera e propria educazione psicologica, riservando allo Stato italiano il dovere di fornire accesso gratuito per sostegno psicoterapico a uomini, donne, minori e, nel complesso, a tutti coloro che – rappresentando socialmente una minoranza – ne avvertono oggi l’esigenza.
“Siamo impantanati in una cultura della violenza – le parole di Baiocchi – figlia di quelle informazioni tossiche che, di base, alimentano una visione unidirezionale della faccenda, dove l’uomo è sempre un carnefice e la donna una vittima. Tale convinzione deriva da un equivoco: il cosiddetto ‘analfabetismo psicologico’, per cui la coppia tende a gestire le proprie divergenze in base a un background culturale molto spesso nocivo.
“Con questa iniziativa a sostegno degli uomini vittime di violenza – ha proseguito la psicoterapeuta ed ex assessore alle pari opportunità per San Benedetto del Tronto - intendiamo superare ogni genere di fondamentalismo, istituire centri di sostegno aperti a tutti i membri di un nucleo famiglliare, depennare aberrazioni come l’ultima 'Carta dei diritti delle bambine'. Il primo gesto, già in cantiere, sarà la realizzazione di una panchina 'inclusiva della violenza': la prima in Italia, riferita a uomini, donne e bambini vittime di abusi di natura fisica e/o psicologica”.
A chiudere questo primo tavolo di confronto, le parole di Cesari. “Come portatore di disabilità fisiche, conosco bene il problema culturale di fondo che affligge la nostra scoietà. Chi si sente diverso, di norma, tende a nascondersi: i vari 'salotti d'incontro' che intendiamo organizzare da oggi in poi puntano a trasmettere un messaggio chiaro, ovvero quello di imparare a valorizzare le persone non per quello che hanno in meno rispetto ad altre, ma piuttosto per ciò che possono offrire grazie alla propria unicità”.
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