Il Prof. Roberto D'Alimonte ospite del Circolo Aldo Moro di Macerata per gli "incontri d'autunno 2018", di fronte ad una sala gremita di cittadini e amministratori locali, (era presente anche il Candidato segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli) ha fatto un'analisi impietosa dei risultati elettorali del 4 marzo che hanno visto dimezzati i voti del Pd. Il Prof. della LUISS Guido Carli ha voluto sottolineare più volte come le cause del tracollo elettorale, siano da ricercare nel fatto che il Partito democratico è stato percepito dagli elettori troppo lontano dai temi tradizionali del centro sinistra quali: lavoro, (gli operai nel 2018 hanno voltato le spalle al Pd) giovani (disoccupati,precari, ricetcatori) ambiente. Sui temi della immigrazione e della sicurezza inoltre i democratici non sono riusciti a capire il sentimento di paura invece avvertito dalla popolazione.
Le politiche di Minniti non sono state percepite per quelle che effettivamente esse erano. Il partito ha perso più voti nelle regioni cosiddette rosse del centro rispetto al nord e al sud dove il M5S ha saputo intercettare tutto l'elettorato giovanile e non solo. Da Roma in giù i grillini rappresentano largamente il primo partito con punte del 47 - 48% . La Lega di Salvini ha sfondato anche nelle regioni dove tradizionalmente aveva un consenso molto vicino allo zero grazie all'operazione di "marketing - elettorale" della lista "Io con Salvini" con la quale ha preso percentuali vicino alle due cifre in tutto il centro sud. Di fronte a questo quadro, l'unica possibilità di rilancio del Pd passa attraverso una necessaria unità del Partito sui territori e un rinnovamento della sua classe dirigente
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