Macerata, crisi amministrativa nel turnover dirigenziale. E i cittadini intanto pagano nuove tariffe
Qualcosa si muove nelle stanze del Palazzo comunale di Macerata. Per conseguenza o riflesso di quanto accade per le vie della città. Soprattutto nel centro storico, da sempre fondamentale a livello imprenditoriale, attrattivo e turistico. Qualcosa a livello di appetibilità però non sembra più funzionare da tempo come dovrebbe: gli esercizi commerciali che cessano la propria attività sono in aumento, i lavori per le opere pubbliche di maggiore importanza in fase di stallo. Come se non bastasse, le tariffe di parcheggio sono prossime a un rincaro (in Piazza della Libertà costeranno 2 euro/h, ai Giardini Diaz sono già passate da 3 a 6 euro al giorno), e si scoprono nuove strisce blu dentro e fuori il centro cittadino.
Il Comune ordina, Apm non può che eseguire. L’azienda responsabile dei trasporti era riuscita fino dal 2020 (durante l’èra Carancini) a far quadrare spese e investimenti. Con l’insediamento dell’amministrazione Parcaroli, arrivano anche lo Ztl gratuito e la mezz’ora di sosta agevolata (o gratuita), “a vantaggio dei ctittadini”. Ancor di più, dei commercianti. Due incentivi al traffico automobilistico sui quali oggi il Comune ha fatto dietrofront. “La situazione è già complicata di suo - ha commentato il capogruppo Pd Narciso Ricotta - e come se non bastasse verranno ridotte anche le corse del trasporto pubblico”. Da qui il recente disappunto degli studenti universitari, già redarguiti a più riprese sulla ‘movida’ del giovedì sera.
“E’ evidente che all’interno del Comune ci sia una forte instabilità - prosegue Ricotta - testimoniato anche dall’insufficienza organica: la discutibile programmaticità sulla realizzazione di talune opere promesse soprattutto in campagna elettorale si riflette oggi anche su altri ritardi (ultime, la nomina del nuovo sovrintendente allo Sferisterio e, quindi, l’assenza di proposte per la prossima stagione concertistica) e sul mancato ricambio a livello dirigenziale”.
PROBLEMI DI BILANCIO?
Andrea Castellani, già dirigente dei Servizi Finanziare e del Personale per il Comune di Civitanova Marche, si insedia anche a Macerata. È quando si evince nella Determinazione n. 1456 del 9 novembre 2022, presentato e sottoscritto dall’uscente Simone Ciattaglia, incaricato fino a pochi giorni fa di ricoprire il suddetto ruolo all’interno dell’Ufficio di Bilancio del capoluogo di provincia. La formula, per logica, risulta adottata in via emergenziale, diversamente per il quale occorrerebbe istiruire un relativo bando specifico che andrebbe a dilatare in maniera indefinita i tempi di assegnazione del ruolo.
Un comando temporaneo quello al quale è stato chiamato il Dottor Castellani, che nell’arco degli accordati 6 mesi di disponibilità (prolungabili) andrebbe a svolgere la propria attività secondo la tempistica delle 9 ore settimanali. Il tutto, percependo un “trattamento economico fondamentale, comprensivo del rateo 13 mensilità, oltre a oneri riflessi ed irap a carico dell’ente”.
La delibera prosegue con: “oneri retributivi, diretti e riflessi, relativi al suddetto comando, saranno posti a carico del Comune di Macerata dietro rendicontazione da parte del Comune di Civitanova Marche”. Nulla di anomalo sin qui, tenendo fede all’art. 30 comma 2sexies del D.Lgs 165/2001 che autorizza di fatto le due città a questo genere di manovre.
Castellani, durante il mandato di Carancini, aveva già avuto modo occuparsi del bilancio di Macerata, restituendo una sistematicità funzionante. Oggi viene richiamato a quel ruolo che, negli ultimi anni, aveva ricoperto in quel di Civitanova: la motivazione va ricercata nel prossimo pensionamento di Gianluca Puliti. Una voragine che si aprirebbe nel settore Cultura e Servizi sociali, e dove probabilmente sarà chiamato a mettere una pezza l’attuale responsabile al Bilancio e al Personale Simone Ciattaglia. Da qui, appunto, il ritorno di Castellani.
Rimane da capire se, alla base di questo rientro, ci siano anche delle problematiche effettive legate alle casse del Comune. Nel mese di settembre, veniva comunicato il disavanzo di 3,5 milioni di euro. In quello di ottobre, cinque dirigenti comunali ricevevano il premio produttività: circa 10mila euro a testa. Nulla ai dipendenti.
Eppure servono: nuove strisce blu, aumentare le tariffe dei parcheggi, ridurre le corse del traporto pubblico. Mentre i cittadini si preparano all’inverno 2022 del carovita.
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