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Macerata, 25 aprile: compare (di nuovo) la riproduzione di Benito Mussolini a testa in giù. È polemica (FOTO)

Macerata, 25 aprile: compare (di nuovo) la riproduzione di Benito Mussolini a testa in giù. È polemica (FOTO)

La città di Macerata, a distanza di un anno esatto, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, giorno in cui si festeggia la Liberazione della nostra Penisola dalle forze fasciste e dall'occupazione nazista, torna al centro delle polemiche.

Lo scorso anno infatti venne promossa una manifestazione da Palestra Popolare e dal gruppo Antifa Macerata, durante la quale comparve, in piazza Cesare Battisti, un pupazzo di cartapesta appeso a testa in giù su una forca, a voler ricordare quanto avvenne a Piazzale Loreto il 29 aprile del 1945. Rompendo la testa con un bastone alla palese riproduzione su cartapesta di Benito Mussolini, i bambini potevano vincere caramelle e dolciumi che erano all'interno. E una volta che la testa era rotolata per terra, i più grandi l'avevano presa a calci. Poi il pupazzo con la divisa venne sostituito da un altro pupazzo, stavolta pelato con una maglia nera e una croce celtica sul petto.

Quest'anno l'episodio si è ripetuto, ma con modalità diverse. Sempre il gruppo Antifa Macerata, come si legge anche nella loro pagina Facebook, ha infatti appeso, in varie zone della città, alcune immagini, stampate su carta, di un pupazzo raffigurante il Duce con la mano destra alzata, a testa in giù e non solo. "Questa notte dopo un anno di assenza é tornato a Macerata il camerata Benito Cartocci. È stato avvistato dalla popolazione in tutte le vie del centro ed in ogni posizione. Accogliamolo degnamente! Buon 25 Aprile!!!" questo si legge nel post Facebook del gruppo antifascista del capoluogo. Le stampe su carta sono comparse di fianco ad alcune scritte sui muri delle vie del centro città, sui bidoni della spazzatura, sui pali della luce. In viale Don Bosco è anche comparsa una scritta, per mano di ignoti, fatta con delle bombolette rosse, che recitano "25 Aprile, ora e sempre resistenza". 

Non si è fatto attendere il commento di Casa Pound Macerata che ha affidato a Facebook la sua reazione sulle scritte comparse nel centro della Città. "A parte sporcare muri di abitazioni private, e pagliacciate con adesivi attaccati, non rimane loro nulla... 'non resta loro che la strada più semplice: chiedere sempre più leggi liberticide, sempre più reati d’opinione, ancora più repressione, la messa fuorilegge di ciò che la Costituzione stessa palesemente non mette al bando, la volontà di punire anche i nostalgismi innocui, ironici e strapaesani. Oppure, al limite, resta in auge il grande classico dell’ambiente: prendersela con i cadaveri. Il solito 25 aprile, insomma.'"

(Foto di Giammario Scodanibbio)

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