L'entroterra sempre più unito a difesa del diritto alla salute - FOTO
“Qui non si tratta di difendere posizioni politiche o peggio ancora di coalizioni di centro/destra o centro/sinistra. Quello che mi interessa è la salvaguardia della salute dei cittadini che deve essere posta al centro di ogni iniziativa e di ogni riunione.” Con queste parole il Sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, ha esordito aprendo un incontro che si è tenuto lunedì primo febbraio presso il Comune di Tolentino a cui sono state invitate le tre Unioni Montane del territorio: Monti Azzurri di San Ginesio, San Severino Marche e Camerino, oltre a tutti i Sindaci che ne fanno parte.
Al di là dell’assenza, in alcuni casi giustificata dei Sindaci, quali ad esempio Cesare Martini e Roberto Paoloni, erano presenti all’assise Giampiero Feliciotti, Presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, i sindaci dei Comuni di Fiuminata, Ulisse Costantini, e Loro Piceno, Ilenia Catalini, oltre a rappresentanti dei Comuni di Caldarola, Matelica e Cessapalombo. Erano veramente in tanti, invece, i rappresentanti di partiti, movimenti politici, Gruppi e Comitati di cittadini; a partire dal Gruppo Uniti per l’Ospedale di Tolentino, al Comitato per la difesa dell’Ospedale di San Severino Marche, con l’Avv. Massei che ha curato il recente ricorso al TAR. Presente anche Anna Menghi che ha lasciato la seduta del Consiglio comunale di Macerata per far sentire le proprie ragioni, Barbara Cacciolari, la prof.ssa Bruna Buresta, insegnante alla Cattolica di Roma, il giovane Roberto Pioli che da giorni porta avanti la sua protesta con lo sciopero della fame, appartenenti a vari gruppi politici di Tolentino: Nuovo Centro Destra, Comunisti Italiani, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Voce alla Città, Tolentino nel Cuore, Lega Nord, Democrazia Cristiana, oltre a molti operatori del comparto sanitario che hanno voluto partecipare per condividere e sostenere una linea comune che faccia capire al Presidente della Regione Marche che il territorio dell’alto maceratese non è disposto a farsi ulteriormente depauperare dei pochi servizi sanitari rimasti alle comunità residenti.
Non si tratta di posizioni precostituite o di difendere meri campanilismi, è stato detto da più voci. Qui si vuole semplicemente assicurare a tutti i cittadini parità di trattamento, cercando di far considerare l’esistenza su un territorio montano già fortemente penalizzato e confermare la presenza di strutture ospedaliere ben funzionanti e rispondenti alle esigenze dei territori. Resta fondamentale il nodo della rete dell’ emergenza/urgenza con i PPI e la conservazione della diagnostica ad immagini per scongiurare liste di attesa spropositate. Su questo fronte è stato anche sottolineato come molte apparecchiature tecniche siano frutto della donazione di enti o di raccolte fondi e che le stesse vengono ormai spostate senza tenere conto della destinazione loro data dai benefattori, per non parlare dei tanti lasciti da parte di privati alle diverse ASUR, oggi confluiti in “calderoni”senza rispetto delle volontà.
Nei vari interventi è emerso chiaro l’auspicio che la politica, attraverso i sindaci, possa riappropriarsi di un ruolo centrale che non deve e non può tenere conto solo ed esclusivamente di logiche partitiche. Sottolineato da alcuni relatori l’atteggiamento scettico sulle scelte operate dal PD, dagli annunci spot, discordanti tra loro sui progetti chiave di una sanità che oggi, più che mai, è precipitata nel caos totale delle decisioni, una sanità che non dovrebbe essere riservata ad un unico partito ma restituita in tutta la sua dignità ad ogni cittadino.
In merito ai “teatrini della politica” inscenati dal Segretario regionale del PD, Francesco Comi, il Sindaco Pezzanesi ha voluto evidenziare come appare chiaro che per riacquistare credibilità, Comi dovrà apparire agli occhi degli elettori come l’ultimo e l’unico salvatore dell’ospedale di Tolentino e quindi fare lo scatto al fotofinish. In questo caso – continua Pezzanesi – saranno i cittadini a giudicare l’operato di alcuni politici “di professione”.
Nel corso dell’incontro è stato anche precisato, mostrando la documentazione, che il Presidente Ceriscioli è sempre stato ufficialmente e tempestivamente invitato a partecipare alle iniziative istituzionali del Comune, smentendo di fatto le improvvide affermazioni di Comi.
Al termine è stato concordato di continuare a protestare facendo sentire la propria voce partecipando in maniera compatta a tutte le iniziative che verranno organizzate sul territorio e nelle sedi istituzionali, a cominciare dai prossimi Stati Generali della Montagna che si terranno venerdì prossimo a Fabriano, in cui si tratterà anche di sanità.
Commenti