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La volpe e il cavaliere: una favola dei giorni nostri, una lezione di solidarietà e amore - FOTO e VIDEO -

La volpe e il cavaliere: una favola dei giorni nostri, una lezione di solidarietà e amore - FOTO e VIDEO -

Anche ai giorni nostri possiamo permetterci di raccontare storie di cavalieri e di donzelle in difficoltà.

Protagonisti di questa favola dei nostri tempi sono un "Lui", all’anagrafe Diego Giuletti, che già si è fatto conoscere per il suo coraggio e la solidarietà mostrata nei giorni della neve a San Ginesio, come raccontato da noi qui.

La "Lei" in questione è invece una cucciola di volpe di poco più di due mesi investita da un'auto circa due settimane fa.

La piccola bestiolina barcollava ferita a lato di una strada periferica al confine tra la provincia di Fermo e quella di Macerata quando ha incontrato il suo cavaliere che l’ha raccolta e portata via con sé. Senza di lui infatti non sarebbe sopravvissuta. 

In un primo momento la cucciola si è mostrata spaventata, ma di fronte alla determinazione unita alla delicatezza del suo salvatore, si è lasciata accudire.

Diego ha subito avvertito le autorità competenti, i Centri di recupero degli animali selvatici (Cras) e i veterinari del Parco dei Monti Sibillini che hanno visitato la piccola.

Purtroppo però, a causa della mancanza di fondi, i Cras non possono più accogliere animali ed il Parco dei Monti Sibillini ha invece tuttora problemi conseguenti al terremoto che impediscono di inserire altre bestiole.

Quindi a Diego non è rimasto che prendersi cura della volpe, secondo le indicazioni della veterinaria Noemi Orazi che a titolo di volontariato accudisce, insieme agli altri addetti al parco dei Sibillini, gli animali domestici terremotati che si trovano nei paesi limitrofi al Parco.

Dunque la solidarietà nella solidarietà. Persone dal cuore grande in un post terremoto in cui i più deboli rischiano di soccombere. Umani e non.

E la tenerezza con cui la cucciola di volpe guarda il suo salvatore mentre la abitua al ritorno in natura è disarmante.

“La piccola è un animale selvatico ed ha diritto di tornare a vivere libera, nonostante io mi sia affezionato molto”. Racconta Diego. “Il più grande gesto d’amore che posso fare per lei è metterla in condizioni di cavarsela da sola e restituirle la libertà”.

E ci tiene a dare un messaggio:

“Quando si incontra un animali selvatico ferito la cosa da fare subito è quella di avvertire la polizia provinciale e i carabinieri forestali.  Non possiamo per nostro egoismo personale privare una creatura del suo habitat naturale”.

Purtroppo però, anche questa vicenda dimostra che, soprattutto dopo il terremoto, il sostegno e l’aiuto agli altri esseri viventi provengono sempre più spesso da privati cittadini e non dalle istituzioni.

Tuttavia, come in ogni favola che si rispetti, per la cucciola di volpe non poteva mancare il lieto fine. Diego ha infatti portato a termine la sua missione di cavaliere rimettendola in natura e ha dato una lezione a tutti: l’amore e la solidarietà non hanno confini di genere, razza o specie. 

 

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