"La lunga estate calda a San Ginesio": la delibera comunale mette (forse) un punto alla polemica
La vicenda di San Ginesio che ha visto coinvolti la Presidente del Comitato per la Tutela dell’Ambiente dell’Alta Fiastrella Barbara Archeri e il consigliere comunale con delega all’Ambiente Alessio Costantini è arrivata in Comune. Il 22 giugno si è infatti proceduto “all’”Approvazione definitiva della Variante generale al Piano Regolatore Generale” rendendolo vigente ed efficace ai sensi di legge.”
“Dato atto che, in esecuzione della Delibera di Consiglio Comunale n. 35 del 04.10.2018 avente per oggetto “Presentazione al consiglio comunale delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato amministrativo 2018/2023” – spiega la delibera comunale -, è intenzione di questa nuova Amministrazione approvare gli atti finalizzati ad erogare quei servizi che rispondano alle effettive esigenze comuni e che creino valore, con specifico riferimento ai seguenti punti: ‘meno impatto ambientale, salvaguardia e valorizzazione del territorio, turismo’.”
La delibera sollecita la stesura di una Variante parziale al Piano Regolatore Generale vigente per i seguenti argomenti: “regolarizzazione di un’incongruenza dovuta alla presenza di una fascia di rispetto stradale della Strada Statale 502 in località Morichella, che impedisce l’edificabilità di una porzione della zona di completamento 1B3 e gli interventi di ristrutturazione edilizia che prevedono una delocalizzazione di quei fabbricati che si trovano all’interno della fascia di rispetto della strada in parola; stesura di un Regolamento per gli interventi edilizi in territorio rurale che preveda prescrizioni normative e progettuali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio rurale e per quelli di nuova edificazione nel territorio agricolo che garantiscano il rispetto delle caratteristiche fondamentali della cultura costruttiva della campagna ginesina; verifica sul PRG di tutte quelle aree destinate ad attività produttive con particolare riferimento alle aree insalubri di 1° classe, soggette ad intervento urbanistico preventivo che non risultino ancora edificate, ripristinandone la destinazione agricola originaria ed effettivamente praticata, vietando, per le motivazioni in premessa, in queste e nelle zone agricole presenti e future, nuovi insediamenti produttivi destinati ad attività insalubri di 1° classe; verifica e completamento delle istruttorie di tutte le richieste pervenute agli uffici e finalizzate alla modifica o esclusione dei fabbricati, danneggiati dal sisma, che risultano nel censimento dei manufatti extra urbani del PRG di San Ginesio ai sensi dell’art. 15 della L.R. 8 marzo 1990, n. 13, al fine di consentire ai proprietari di quegli immobili, di poter intervenire tramite interventi edilizi che ne consentano il recupero e che attualmente non sono previsti dalla scheda di censimento in parola. Ritenuto opportuno, quindi, adottare il presente atto di indirizzo rivolto al Responsabile dell’Area Tecnica Urbanistica, affinché lo stesso si adoperi per la predisposizione di tutti gli atti necessari, avvalendosi anche di pareri specialistici e legali in materia, da portare in adozione al prossimo Consiglio Comunale.” L’atto è stato poi votato all’unanimità da tutti i presenti.
Dunque modificata la destinazione dell’area in oggetto si evita anche (l’ipotetica) costruzione di un impianto di rifiuti, trasformandosi la stessa area da zona insalubre a zona agricola. La domanda però della comunità ginesina è la seguente: “Trattandosi di 'attività insalubre di 1° classe', la conversione dell'area in questione in zona agricola è totale e definitiva o si rischia un cambiamento nel tempo o peggio la conversioni in attività insalubre di seconda o terza classe?"
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