Francesca Risito, l'avvocatessa di Porto Recanati fieramente mussoliniana, finita nella bufera per una foto pubblicata dal Corriere della Sera, mentre a Predappio, durante la commemorazione della Marcia su Roma dello scorso 28 ottobre faceva il saluto romano, è stata chiamata ieri sera dalla trasmissione La Zanzara di Radio 24.
Intervistata da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, l'avvocatessa spiega: "Mi è venuta addosso una valanga. Per non aver fatto assolutamente nulla. Sono andata a Predappio, ma sono anni che ci vado in costanza della Marcia su Roma e della morte di Sua Eccellenza, cioè Benito Mussolini".
"Ma lei perché tiene molto a queste cose? E' fascista?", le chiedono i conduttori e lei piccata risponde: "Questo termine non mi piace, nella misura in cui oggi viene disprezzato, con il termine di violento, nazista e quant'altro. Sono una donna che è aderente a un pensiero di destra e alla filosofia di un pensiero del Duce, colui che ha fatto e realizzato delle opere di cui molti italiani oggi usufruiscono".
All'obiezione che durante il periodo fascista in Italia non c'era la democrazia, la Risito ribatte affermando che "l'Italia non è un paese democratico e che oggi viviamo in una perfetta dittatura, mascherata da una finta democrazia, dove una libera cittadina come me, non è libera di manifestare a Predappio, facendo il saluto romano all'interno di un corteo autorizzato dal Questore di Forlì". La telefonata si conclude sulle possibili sanzioni disciplinari da parte dell’Ordine degli avvocati, con la professionista che annuncia battaglia, con l'intenzione di voler impugnare tutti gli atti contenenti accuse contro il suo comportamento.
Foto da Corriere. It
Commenti