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Il tramonto degli influencer: il 2025 segna la fine dei 'guru' del nulla?

Il tramonto degli influencer: il 2025 segna la fine dei 'guru' del nulla?

Una volta erano le divinità di Instagram. Oggi? Gli influencer sembrano avere le ore contate. Tra contenuti troppo patinati, fiducia ai minimi storici e un pubblico sempre più scettico, il 2025 potrebbe essere l’anno in cui il castello dorato dell’influencer marketing crolla sotto il peso della sua stessa finzione.

Ma siamo davvero arrivati alla fine dell’era degli influencer? O stanno solo cambiando le regole del gioco?

Oggi su “Chic & Social” vediamo cosa sta succedendo nel mondo degli “influenzatori” e perché le persone stanno smettendo di crederci. Da icone a pubblicità ambulanti: cosa è andato storto?

C’era un tempo in cui gli influencer erano fonte di ispirazione. Oggi, per molti, sono diventati sinonimo di pubblicità sfacciata, prodotti inviati “con amore” e storie che sembrano più televendite che contenuti spontanei.

Qualche esempio?

Chiara Ferragni e il pandoro-gate: quando l’icona tra tutte le influencer viene travolta dalle polemiche per una campagna “benefica” poco chiara, significa che qualcosa si è rotto. Il pubblico non accetta più strategie ambigue e vuol sapere dove vanno davvero i suoi soldi.

Le sponsorizzazioni senza senso: Quante volte abbiamo visto influencer promuovere prodotti che non c’entrano nulla con il loro stile di vita? Cuffie, snack proteici, lampade LED, assicurazioni auto… tutto nello stesso mese. Il pubblico se ne accorge, e il risultato è un effetto boomerang: meno credibilità, meno fiducia, meno vendite.

I follower non abboccano più: “Ragazzi, mi state chiedendo in tantissimi che crema viso uso”… ma chi? Il pubblico ha imparato a riconoscere le tattiche da manuale e non ci casca più nessuno.

Gli influencer sono morti? No, ma devono cambiare

Non è la fine degli influencer, ma di un certo modo di fare influencer marketing. Chi sopravvive? Chi sa adattarsi. Come sempre: resilienza ed infrangibilità.

️ Da testimonial a veri creator: basta post sponsorizzati copia-incolla. I creator che funzionano oggi offrono contenuti di valore, idee originali e storytelling autentico.

️ Micro e nano influencer in ascesa: io le amo, il futuro è nelle mani di chi ha pochi follower, ma altamente fidelizzati. Un consiglio da una piccola creator di nicchia vale più di una mega influencer che pubblicizza qualsiasi cosa.

️ Meno pubblicità, più personalità: chi punta solo sulle collaborazioni è destinato a svanire. Gli influencer del futuro costruiscono una community vera, non un catalogo di prodotti sponsorizzati.

Cosa significa questo per chi usa i social?

Se usi Instagram per lavoro, per creare contenuti o semplicemente per restare al passo con i tempi, questa svolta significa una cosa sola: autenticità.

Se vuoi costruirti un’immagine solida, non copiare gli influencer del passato. Racconta, condividi esperienze, scegli collaborazioni che abbiano senso per te. Il pubblico vuole storie vere, non pubblicità mascherate. Chi continua a fingere e a trattare i follower come numeri… rischia di sparire nel dimenticatoio digitale.

E tu cosa ne pensi? Gli influencer sono davvero alla fine o credi che abbiano ancora un futuro? Raccontamelo nei commenti!

Nel prossimo episodio di “Chic & Social” ci chiediamo: e se pubblicare di meno fosse la strategia vincente? Tra profili congestionati, contenuti usa e getta e l’ansia da presenza costante, sempre più utenti stanno scegliendo la qualità invece della quantità. Meno è meglio sarà il nuovo mantra dei social? Ne parliamo sabato prossimo!

 

 

 

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