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Guerra agli autovelox in superstrada, l'affondo di Giovanni Torresi: "Nessuna prevenzione. Solo un modo facile per fare cassa"

Guerra agli autovelox in superstrada, l'affondo di Giovanni Torresi: "Nessuna prevenzione. Solo un modo facile per fare cassa"

Dopo lo stop – forzato o di coscienza, non è dato saperlo – dell’utilizzazione di autovelox comunali in superstrada dal terremoto fino a qualche giorno fa,  questi sono stati riattivati sollevando le proteste di cittadini e di quegli amministratori che invece non ne fanno uso se non sul proprio territorio comunale.

“Altro che prevenzione. Per me sono dei veri e propri agguati!” Così tuona l’ex sindaco di Pioraco ed ex assessore provinciale Giovanni Torresi, ora vice presidente del Coni e membro del gruppo facebook “No autovelox dei comuni in superstrada”.

E rincara la dose: “I sindaci dicano la verità: sulla superstrada non si fa prevenzione ma mettere i velox è solo un modo facile per rimpinguare i bilanci comunali senza far arrabbiare i cittadini del proprio comune”. Io da sindaco ho fatto mettere un autovelox, ma nel territorio del comune che amministravo, in una strada molto pericolosa, in funzione – lì davvero – di prevenzione”.

E ai sindaci che ricorrono ai velox chiedo: come fanno invece i sindaci che non li mettono a far quadrare il bilancio comunale? Inoltre, in un periodo in cui le risorse umane di cui dispongono i comuni sono scarse, soprattutto in relazione ai problemi conseguenti al terremoto, perché sottrarre due vigili urbani - che passano almeno un paio d'ore al giorno a controllare gli autovelox -  a compiti più urgenti e ben più meritevoli?”.

Ricorda poi una sua iniziativa -" Quando ero ancora sindaco e poi assosessore provinciale" - diretta al Prefetto di Macerata, che in passato si era dimostrato disponibile a convocare una riunione al riguardo tra tutti i sindaci. "A dicembre dello scorso anno in effetti è stata convocata tale riunione, poi però rimandata e mai più riconvocata". Dichiara. "Vorrei dunque sapere quale sia l'attuale posizione del Prefetto al riguardo". 

E conclude dicendo che “ Io e il mio gruppo facebook di oltre 1300 utenti non ci fermeremo in questa battaglia per la legalità e la tutela dei cittadini. Andremo sempre più avanti forti delle nostre più che legittime ragioni”.

Dello stesso avviso di Torresi anche il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini che, in un post facebook, al riguardo è chiarissimo: 

"Visto che scadrà il mandato prima che torni ad essere un mio problema vorrei dire la mia al riguardo. Secondo me servono solo per fare cassa. Un modo scorretto per fare cassa.

Appena eletto ho immediatamente detto al vigile di non utilizzare più l'autovelox. Ho però lasciato i totem in modo da continuare ad avere il deterrente.

Questa è prevenzione, nasconderli dentro macchine, dietro siepi, cartelli, piazzole o curve significa solo cercare soldi facili.

E non provate a sostenere che ci incorre solo chi corre... viene sanzionato solo chi è distratto perché quelli che corrono fanno bene attenzione a cosa c'è per strada... mentre chi ha già troppe cose a cui pensare facilmente può non accorgersi di ridicoli limiti dove casualmente vengono sempre posizionati gli autovelox". 

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