Giornata della Memoria: oltre cento studenti alla seduta aperta del Consiglio regionale delle Marche
"Memoria e Diritti umani: 80 anni dalle leggi razziali, 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo". E' il tema scelto dal Consiglio regionale delle Marche per la Giornata della Memoria, celebrata con una seduta aperta alla quale hanno assistito oltre cento studenti delle scuole marchigiane. "Un tema complesso - ha detto il Mastrovincenzo - per non dimenticare l'orrore e l'infamia delle leggi razziali, di cui il nostro Paese si macchiò 80 anni fa, ma anche ricordare che dieci anni dopo l'Onu, memore della barbarie dell'Olocausto e della persecuzione razziale, approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani.
I ragazzi hanno ascoltato le testimonianze di Marika Venezia, vedova di Shlomo, uno dei più noti testimoni della Shoah, e di Paola Vinay, figlia di Tullio, pastore valdese e Giusto tra le nazioni. Secondo il presidente della Regione Ceriscioli, la nomina di Liliana Segre a senatrice a vita è "una dimostrazione di sensibilità" da parte del presidente Mattarella.
"Fare del male è purtroppo semplice e spesso banale. Sono le persone che definiamo normali quelle capaci di compiere gesti terribili". Il monito a ricordare e tenere alta l'attenzione su violenza e intolleranza è venuto dall'assessore all'Istruzione Loretta Bravi che ha ricordato l'esperienza del padre, prigioniero di guerra "con il numero 50916". "Si chiamava Matteo Bravi, mi raccontava quello che gli era successo - ha detto, agli studenti in aula -, io facevo la quinta elementare e scrivevo tutto. Mi ha raccontato di quando fucilavano i prigionieri dieci a dieci e lui era l'ottavo della fila, quando è tornato era dimagrito di 28 chili, tanto che la madre non lo riconobbe. Ma lui - ha sottolineato - ha voluto trasformare tutte questa sofferenza in amore. E' questo che abbiamo conosciuto noi figli e i nipoti. La conoscenza - ha concluso - è l'unico modo per evitare che vicende del genere possano riaccadere".
(Fonte Ansa)
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