Già alla fine di gennaio, avevo già affrontato l’argomento aeroporto (leggi qui), ma in questi ultimi giorni debbo aggiornarvi sugli ultimi, interessanti sviluppi.
Il primo è che i sindacati sono in stato di agitazione in quanto - a detta loro - i lavoratori di Aerdorica non hanno ricevuto nemmeno lo stipendio di febbraio. La seconda è che la società che gestisce l’aeroporto di Rimini, una volta assicuratasi la gestione trentennale dello scalo aereo romagnolo, ha dato mandato ai suoi legali di denunciare presso il commissario europeo alla concorrenza, i finanziamenti erogati dalla Regione Marche ad Aerdorica SpA (1.1 milioni di euro nel 2014 e 3 milioni nel 2015). Secondo loro questi soldi sarebbero un aiuto di Stato, quindi violerebbero le regole della concorrenza. A titolo di cronaca aggiungo che nel febbraio scorso la giunta regionale ha stanziato altri tre milioni di euro perché secondo il parere dell’assessora competente (si fa per dire…), Anna Casini, il piano industriale di Aerdorica "si sta costruendo e il cda sta lavorando bene". Pare però che questi tre milioni servano tutti per onorare gli stipendi arretrati ed i relativi contributi previdenziali. Questi soldi, sottratti al piano rurale, sono stati congelati in attesa del definitivo pronunciamento di Bruxelles.
Pesa però come un macigno la sentenza 179/2015 della Corte Costituzionale in cui la Consulta aveva dichiarato illegittima la norma con cui la Regione Marche aveva inserito nel bilancio 2014 un contributo straordinario, appunto, di 1,1 milioni. Come se ciò non bastasse, va aggiunto il parere del ministro del Rio che rispondendo in commissione ad una interrogazione dell’onorevole riminese Arlotti (PD) ha dichiarato che “gli interventi di natura economico-finanziaria previsti dalla legge della Regione Marche si potrebbero configurare, alla luce delle norme europee, come un illegittimo aiuto di stato.” Manca ancora, in questo quadro più che preoccupante, la ciliegina sulla torta: il bilancio del 2016 deve necessariamente chiudere almeno in pareggio, altrimenti l’ENAC, l’autorità di controllo dell’aviazione civile, ritirerà ogni concessione ad Aerdordica. Cosicché, la regione Marche sarà verosimilmente costretta a trasformare le piste del Raffaello Sanzio in circuiti per i go-kart. Della partnership con i russi di Novaport non si sente più parlare. Anzi sembra che questa ipotesi, per la quale era stato espressamente cooptato in cda l’attuale amministratore delegato Andrea Del Vecchio, sia definitivamente sfumata.
Trapela qualche indiscrezione, nonostante le bocche cucite dei ben informati sull’interessamento da parte di un tour operator di Pesaro, ma sono, appunto, voci non verificate. Le indicazioni sullo stato dello scalo anconetano ciascuno le può tranquillamente reperire sulla pagina facebook dell’aeroporto delle Marche. Le recensioni sono tutt’altro che incoraggianti: si va dai servizi igienici sporchi, al bar molto spesso chiuso, all’assenza di una rete wi fi, fino ai pochi voli fruibili. Una volta fissato questo quadro, resta da incorniciare la risposta del presidente di Aerdorica, Catraro. Interrogato dai giornalisti a proposito della denuncia dei riminesi, egli ha così risposto: “La denuncia di Aeriminum? Significa che sono preoccupati perché stiamo lavorando bene.” In estrema sintesi: ci sono circa ottanta milioni di debito, devono ancora pagare gli arretrati degli stipendi ai lavoratori, non c’è ancora un piano industriale, c’è una denuncia per infrazione alle norme sulla concorrenza, non si trova un privato che tiri fuori dei gran soldoni, ed entro il 2016 il bilancio deve chiudere in pareggio. Tuttavia loro stanno tranquilli perché affermano che stanno lavorando bene. Nel frattempo che arrivino straordinari risultati che in un colpo solo rovescino questo andazzo, per parte mia invito i consiglieri regionali ad approfondire meglio la situazione e studiare attentamente questo dossier.
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