Civitanova, una giornata sulla motovedetta della Guardia Costiera: le disposizioni per "un'estate al mare" in sicurezza
Siamo nel cuore dell’estate, con il turismo che sta per raggiungere il suo apice e una colonnina di mercurio che porta gran parte delle persone ad affollare le spiagge e le acque. In questa cornice da piccolo idillio estivo può capitare che la spensieratezza vacanziera diventi imprudenza dall’improvviso contraccolpo emergenziale. Solo a titolo di più recente esempio, basti pensare all’imbarcazione che l’altro ieri è rimasta incagliata a Scossicci per avaria del motore e che ha richiesto l’intervento della Capitaneria di Porto di Civitanova.
Per sapere di più sulle norme da tenere bene in mente per evitare incidenti di qualsiasi sorta, sia come bagnanti che come diportisti, abbiamo chiesto a chi della sapienza e dell’esperienza in mare ne ha fatto la propria vita, ricoprendo uno dei gradi più alti all’interno della Marina Militare: la comandante Chiara Boncompagni che, con il suo equipaggio, ci ha ospitati a bordo della motovedetta SAR. Unità, quest’ultima, inaffondabile e autoraddrizzante in condizioni di mare mosso, destinata al soccorso marittimo.
“Molto importante per i diportisti- ci informa la comandante- è controllare sempre l’unità e le dotazioni di sicurezza a bordo, assicurandosi sempre di avere carburante a sufficienza per poter intraprendere la navigazione, considerando anche eventuali imprevisti. Inoltre, è molto importante verificare quelle che sono le condizioni meteorologiche in zona e, con l’occasione, vi ricordo che sul nostro sito è possibile consultare i bollettini meteo dell’Aeronautica Militare aggiornati. Controllate anche la eventuali ordinanze presenti in zona che vanno a regolamentare lo specchio acqueo che intendete navigare”.
Per quanto riguarda i bagnanti: “Raccomando- prosegue Boncompagni- di non entrare in acqua quando vi è la bandiera rossa issata, che è un segnale di potenziale pericolo, e di evitare di fare il bagno durante le ore più calde. Vi ricordo che lo specchio acqueo riservato ai bagnanti è di 300 metri dalla battigia segnalati con delle boe di colore rosso. Andare a nuotare oltre vi può mettere in una situazione di pericolo”.
Queste coordinate rientrano nel più ampio contesto dell’operazione “Mare Sicuro” della Guardia Costiera; un’iniziativa che vede impegnati, fino al 17 settembre, donne e uomini in servizio su tutti gli uffici del territorio nazionale, volta a garantire la sicurezza di coloro che scelgono località marittime come luogo di svago.
Durante il nostro servizio, abbiamo assistito a una procedura di controllo di una barca a vela; dopo una serie di agili e pronte manovre, l’imbarcazione della Capitaneria di Porto si è avvicinata e l’equipaggio, con l’ausilio di un retino, ha raccolto i documenti necessari per il controllo (patente nautica, licenza di navigazione, dichiarazione di potenza di motore, polizza assicurativa, certificato di sicurezza, licenza di esercizio, revisione zattera) e tutta l’attrezzatura da tenere rigorosamente a bordo tra cui giubbotti di salvataggio, estintori, pompa o altro attrezzo di esaurimento entro un miglio dalla costa. Oltre, aumentano le dotazioni obbligatorie. Dopo un’attenta verifica, se l’esito è positivo, viene affisso il bollino blu, segno di conformità alle norme di sicurezza.
“Nella stagione estiva -dichiara sempre la comandate Chiara Boncompagni- controlliamo tutte le dotazioni delle unità che navigano in mare. A seguito di un controllo mirato che viene fatto sui documenti di bordo e sulle dotazioni di salvataggio, se l’esito è positivo, viene compilato un verbale d’ispezione e rilasciato un bollino blu che va poi apposto su una parte ben visibile dell’imbarcazione e questo sta a significare che è in regola, evitando così anche un reiterarsi dei controlli”.
Un’altra tipologia di controllo effettuata dalla Capitaneria di Porto è quella che riguarda i pescherecci; in questo caso le ispezioni si confrontano con una normativa ulteriormente più complessa e stratificata, che coinvolge la regolarità delle imbarcazioni, il rispetto delle molteplici normative sulla pesca ai fini di tutelare certa flora e fauna marina e la verifica delle attività commerciali legate al porto. Un esempio emblematico in merito a quest’ultimo ambito, è il controllo del pesce ghiaccio dei laghi cinesi, spesso spacciato per bianchetto nei ristoranti.
Nell’equipaggio della Capitaneria di Civitanova c’è anche chi ha raccontato che, per molti anni, si è dedicato a salvare le vite dei migranti partiti dalle coste africane, in balia di un mare che, troppo spesso, nega loro l’approdo; un approdo mancato le cui immagini restano incise nella retina e nell’animo di chi le ha vissute in prima persona.
Dunque, il mare della Capitaneria di Porto- Guardia Costiera è un mare che c’è sempre, in ogni istante, è lo stesso che da sempre lambisce la storia dell’uomo, il luogo di indicibile meraviglia, di estensione della conoscenza ma anche il luogo di spietata sorte. È quel mare che può essere navigato solo se si ricorda che “Omnia vincit animus”: “Lo Spirito vince su tutto”, a maggior ragione nelle situazioni più difficili.
Commenti