Si è svolto oggi il sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento della ripulitura della foce del Chienti che se non opportunamente riqualificato potrebbe essere a rischio tracimazione. Un’iniziativa che sta vedendo la luce in questi giorni, caldeggiata dalla Protezione Civile, che da qualche anno aveva segnalato agli enti preposti, Regione, Provincia, Genio civile, Consorzio di Bonifica, Corpo Forestale dello Stato (oggi Carabinieri) e Legambiente, la necessità della ‘bonifica’ al fine di prevenire eventuali allagamenti in caso di determinate condizioni atmosferiche avverse.
A seguire i lavori sono stati presenti: il Sindaco, Fabrizio Ciarapica, il Coordinatore locale della Protezione Civile, Aurelio Del Medico, l’Ingegner Stefano Stefoni, del Genio Civile, (che ha illustrato nei particolari l’intervento), il progettista dell’azienda che si è aggiudicata la gara.
“Oggi siamo venuti a verificare i lavori di ripulitura degli isolotti di ghiaia e piante che si sono creati lungo l’alveo del fiume e che impediscono un corretto scorrimento delle acque verso il mare. Un lavoro che da tempo attendevamo e che ora finalmente va a segno, grazie anche alla Protezione Civile locale. L’impedimento del normale deflusso delle acque con il conseguente straripamento potrebbe essere un rischio per la città. Pertanto il lavoro di prevenzione che si sta facendo avanza su due fronti: quello della salvaguardia dell’ambiente e quello importantissimo della sicurezza dei cittadini”. Ha dichiarato il Sindaco, Ciarapica.
Soddisfatto Aurelio Del Medico per i lavori sull’area che destavano preoccupazione per la sicurezza di tutto il territorio circostante. “L’ente che determina il rischio idrogeologico (PAI) aveva catalogato, infatti, il Chienti con il rischio più alto”. Ha detto Del Medico.
I lavori - iniziati il 7 gennaio dovrebbero terminare entro fine febbraio - sono finanziati con risorse POR-FESR 2014-2020 per circa un totale di 800Mila euro. L’Azienda aggiudicataria dell’appalto è la D.F.C. S.R.L. Costruzioni. “Molto lavoro di ripulitura – ha dichiarato l’ingegner Stefoni - è stato già fatto all’apertura della sezione del fiume dal Ponte della Statale fino al Ponte dell’Autostrada mediante lo spostamento del materiale verso le sponde. Inoltre verrà ripristinata una scogliera che era stata apposta a difesa dell’innesto dell’Ete Morto nel Chienti”.
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