Si sono concluse con successo le iniziative di sensibilizzazione sull’autismo organizzate dall’Amministrazione Comunale di Civitanova Marche e dall’ASP Paolo Ricci. La presenza e la partecipazione della gente è stata calorosa e sentita.
Questa “tre giorni” ha portato ancora una volta alla ribalta le situazioni di difficoltà che vivono le famiglie che si trovano a gestire ragazzi e soprattutto adulti affetti da gravi disturbi autistici.
"L’Asp Paolo Ricci" dicono il presidente Sergio Andrenacci e il Cda dell'istituto "negli ultimi anni, presso la struttura di Civitanova Alta, si è specializzata nella presa in carico di ragazzi maggiorenni con gravi disturbi del comportamento o dello spettro autistico, diventando un punto di riferimento per gli addetti ai lavori del territorio e non solo. Notevoli sono stati gli investimenti per la formazione del personale e sono state inserite diverse figure professionali specializzate in tecniche comportamentali.
Grazie a tali investimenti è stato possibile dare risposta a gravi casistiche, quasi sempre emergenziali, che si sono presentate nel corso del tempo e per le quali le istituzioni non sapevano come intervenire e che hanno trovato solo nel Paolo Ricci una presa in carico personalizzata e adeguata.
Le numerose richieste da parte delle famiglie e dei servizi competenti, ci hanno portato già da tempo a lavorare per la realizzazione di un polo specialistico che diventi punto di riferimento per l’Area Vasta 3 e per tutta la Regione Marche.
Da tempo il Paolo Ricci ha previsto la realizzazione di una struttura per affrontare al meglio tale problematica, costituita da un Centro di valutazione per gli adulti, un centro diurno (10 posti) e un centro residenziale (10 posti). Il tutto collocato su un’area di proprietà dell’Ente a Civitanova Alta e sono stati già avviati diversi contatti per realizzare forme di partenariato pubblico/privato.
Il sottoscritto e tutto il CdA credono fortemente nella bontà di tale progetto (che è da tempo sui tavoli dell’Asur e della Regione) poichè andrebbe a colmare una lacuna dei servizi territoriali che crea nelle famiglie coinvolte situazioni drammatiche".
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