Civitanova, la soluzione alla crisi energetica della FIAB. “Investire nella mobilità sostenibile”
La FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) - per voce del suo presidente nazionale, Alessandro Tursi - ha scritto a tutti i Sindaci d’Italia invitandoli ad operare azioni concrete contro lo spreco energetico, alla luce soprattutto di quanto sta avvenendo in questi giorni con la crisi Ucraina.
"Sono cupi giorni di guerra, quelli che l’Italia sta vivendo - si legge nel comunicato diffuso -. Il nostro Governo e l’Unione Europea stanno elaborando strategie energetiche di emergenza, e i Sindaci hanno la possibilità di fare molto da subito. Di fronte a questa nuova crisi gli amministratori pubblici possono fare la differenza già nel breve termine e offrire finalmente la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa che già in tantissimi desiderano e che vorrebbero abbracciare, se solo le città diventassero più sicure e adatte alle persone”.
In particolar modo, al centro delle argomentazioni della FIAB vertono su quelle che saranno le risorse stanziate per ogni regione dal PNRR, buona parte delle quali destinate alla mobilità sostenibile. A maggior ragione, dunque, si giustifica la sollecitazione ad interventi rapidi ed efficaci, come la realizzazione della Ciclovia Adriatica.
Fra le maggiori città italiane indicate dal progetto c'è sicuramente Civitanova Marche, sprovvista ancora di uno strumento regolatore e di un piano concreto e sostenibile per la mobilità urbana - che permetterebbe di conseguire maggiori fondi e quindi di aprire più cantieri.
La sezione FIAB della costa di Macerata e Fermo, che ha sede proprio a Civitanova Marche, chiede allora con forza che venga approvato con la massima urgenza un BiciPlan, strumento di pianificazione del quale il Comune sarebbe già in possesso (in ben due versioni), ma rimasto in sospeso.
"Il mandato di questa giunta sta per terminare - conclude il comunicato - e sarebbe davvero un peccato se anche stavolta si sceglierà di non portare un BiciPlan in approvazione. Significherebbe impiegare almeno un altro anno, sempre che non se ne voglia produrre un altro ancora, prima che un così importante strumento di programmazione possa essere ripreso ed approvato dalla amministrazione che verrà, qualunque essa sia.
Perdendo così l’opportunità di presentare Civitanova come una città moderna, all’avanguardia e pronta ad investire, di fronte alle autorità finanziatrici: Unione Europea, Stato e Regione".
Commenti